Il campioncino

rapportoagile

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20 Agosto 2008
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3.023
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
L’obiettivo del mio giro tardo-pomeridiano post-lavoro è il Monte Penegal, che è sempre stata una meta dura, con i 15 km del Passo della Mendola ed i successivi 4 fino al Monte Penegal. Devo gestire le mie (poche) forze per percorrere questi 19 km e i 1500 m di dislivello (considerando i 200 m che ho già percorso da casa mia).
Mi lascio alle spalle il "centro storico" di Appiano e vedo che ca. 300 m davanti a me si immette sulla mia stessa strada la squadretta di MTB di un noto negozio locale, una 15ina di ragazzini accompagnati da un adulto. Proseguendo con il mio ritmo pian piano li raggiungo. Hanno circa 12-13 anni; tutti con la stessa divisa, e quasi tutti che pedalano su MTB troppo grandi, acquistate in previsione della loro rapida crescita. Li supero salutandoli, e sento i loro commenti. Mi allontano pian piano lasciandomi alle spalle anche la loro sana cacìara
Lasciate le ultime case di Appiano, si svolta a destra, e inizia la salita "vera" della Mendola. Butto un occhio nel mio magico microspecchietto, e vedo che la squadretta è già molto indietro, e pur comprendendo la "giovanil caciara" sono contento di essere tornato nel mio silenzio.
Proseguo ad un ritmo tranquillo: 12/13 km/h. Occhiata allo specchietto e non c'è più nessuno. Altra occhiata.....ma...ma da dietro una curva lontana vedo sbucare un puntino bianco. Un altro ciclista, penso. La Mendola è una meta molto gettonata per il fatto di essere tutta all'ombra di pomeriggio. Il puntino bianco si avvicina. Sempre di più. E pian piano si "materializza". Non è un ciclista in bdc, ma uno di quei ragazzini in MTB che ha pensato di "andare a prendere" il nonnetto. Mi si attacca alla ruota. Sono quasi sicuro che questa squadretta salirà solo per un paio di km, fino al bivio che scende a Caldaro. Non ho nessuna intenzione di ingarellarmi con un ragazzino, ma inconsapevolmente aumento il ritmo e la velocità passa ai 16/17 km/h. I locali che conoscono la salita (che pur non è durissima) sanno che è una bel andare per un amatore medio.
Il ragazzino è sempre dietro. Lo sento ansimare sempre più forte. Ansimerei volentieri forte anch'io, ma "l'orgoglio del nonno" mi mette come un silenziatore in bocca. Non voglio far sentire la mia fatica. Mancano ormai poche centinaia di metri al bivio, e aumento ancora. Il ragazzino dietro sembra una locomotiva, da quanto ansima. Ma anche i miei battiti superano i 172, e mi ricordo che io poi devo proseguire ancora: ho ancora tanti km e tanto dislivello che mi aspettano. Quindi, appena vedo il bivio, mollo un po', e il ragazzino, che fa? Mi scatta in faccia e fa lo sprint lasciandomi sul posto. Solo quando mi affianca e mi supera lo inquadro bene: era uno dei più piccolini del gruppo, magretto, che "l'enorme" MTB " con le ruote da 29" sembra inghiottire. E aveva le ruote pure piuttosto sgonfie.
Come avevo presupposto, al bivio si ferma ad aspettare il suo gruppo.
Non posso fare a meno di fermarmi e fargli i complimenti, che hanno come effetto di stampare un sorriso nel volto lentigginoso, seppur affaticato (e meno male) del bocia. Gli chiedo quanti ha. "Tredici! -ne dimostrava 10-
...e tu?” Questo suo darmi del “tu” mi fa sentire un po’ più giovane. “Eh, io ne ho quasi 56”. - “Beh...complimenti anche a te” ...complimenti che mi fanno sentire nuovamente vecchio.
 
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Apprendista Cronoman
17 Giugno 2008
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Giant TCR Advanced SL ISP 2012
L’obiettivo del mio giro tardo-pomeridiano post-lavoro è il Monte Penegal, che è sempre stata una meta dura, con i 15 km del Passo della Mendola ed i successivi 4 fino al Monte Penegal. Devo gestire le mie (poche) forze per percorrere questi 19 km e i 1500 m di dislivello (considerando i 200 m che ho già percorso da casa mia).
Mi lascio alle spalle il "centro storico" di Appiano e vedo che ca. 300 m davanti a me si immette sulla mia stessa strada la squadretta di MTB di un noto negozio locale, una 15ina di ragazzini accompagnati da un adulto. Proseguendo con il mio ritmo pian piano li raggiungo. Hanno circa 12-13 anni; tutti con la stessa divisa, e quasi tutti che pedalano su MTB troppo grandi, acquistate in previsione della loro rapida crescita. Li supero salutandoli, e sento i loro commenti. Mi allontano pian piano lasciandomi alle spalle anche la loro sana cacìara
Lasciate le ultime case di Appiano, si svolta a destra, e inizia la salita "vera" della Mendola. Butto un occhio nel mio magico microspecchietto, e vedo che la squadretta è già molto indietro, e pur comprendendo la "giovanil caciara" sono contento di essere tornato nel mio silenzio.
Proseguo ad un ritmo tranquillo: 12/13 km/h. Occhiata allo specchietto e non c'è più nessuno. Altra occhiata.....ma...ma da dietro una curva lontana vedo sbucare un puntino bianco. Un altro ciclista, penso. La Mendola è una meta molto gettonata per il fatto di essere tutta all'ombra di pomeriggio. Il puntino bianco si avvicina. Sempre di più. E pian piano si "materializza". Non è un ciclista in bdc, ma uno di quei ragazzini in MTB che ha pensato di "andare a prendere" il nonnetto. Mi si attacca alla ruota. Sono quasi sicuro che questa squadretta salirà solo per un paio di km, fino al bivio che scende a Caldaro. Non ho nessuna intenzione di ingarellarmi con un ragazzino, ma inconsapevolmente aumento il ritmo e la velocità passa ai 16/17 km/h. I locali che conoscono la salita (che pur non è durissima) sanno che è una bel andare per un amatore medio.
Il ragazzino è sempre dietro. Lo sento ansimare sempre più forte. Ansimerei volentieri forte anch'io, ma "l'orgoglio del nonno" mi mette come un silenziatore in bocca. Non voglio far sentire la mia fatica. Mancano ormai poche centinaia di metri al bivio, e aumento ancora. Il ragazzino dietro sembra una locomotiva, da quanto ansima. Ma anche i miei battiti superano i 172, e mi ricordo che io poi devo proseguire ancora: ho ancora tanti km e tanto dislivello che mi aspettano. Quindi, appena vedo il bivio, mollo un po', e il ragazzino, che fa? Mi scatta in faccia e fa lo sprint lasciandomi sul posto. Solo quando mi affianca e mi supera lo inquadro bene: era uno dei più piccolini del gruppo, magretto, che "l'enorme" MTB " con le ruote da 29" sembra inghiottire. E aveva le ruote pure piuttosto sgonfie.
Come avevo presupposto, al bivio si ferma ad aspettare il suo gruppo.
Non posso fare a meno di fermarmi e fargli i complimenti, che hanno come effetto di stampare un sorriso nel volto lentigginoso, seppur affaticato (e meno male) del bocia. Gli chiedo quanti ha. “Tredici! [/I]-ne dimostrava 10- ...e tu?” Questo suo darmi del “tu” mi fa sentire un po’ più giovane. “Eh, io ne ho quasi 56”. - “Beh...complimenti anche a te” ...complimenti che mi fanno sentire nuovamente vecchio.


Bel racconto ... complimenti!
Due o tre anni fa è capitata anche a me una cosa del genere, su una delle salite classiche del ramo Lecchese del Lago di Como, la Onno.
Salita facile, poco più di 5 km con una pendenza media tra il 5 e il 6% ... da sempre, in zona, salita da test delle proprie condizioni per eccellenza.

Bene, quel giorno ero con un amico e saliamo del nostro passo, senza forzare troppo, attorno ai 15/16 kmh ... raggiungiamo un gruppetto di ragazzini di una squadra locale in MTB accompagnati da un adulto (fotocopia dei tuoi ... uguali uguali ... ) ... li passiamo salutandoli e proseguiamo ...
Dopo pochi metri si sente distintamente il loro accompagnatore che dice al gruppetto "Ehi giovani, mica vorrete farvi sverniciare così da quei due nonnetti eh ... forza, andateli a prendere e fateli sudare!!!!"

Hai capito l'infame, ho pensato ... per due motivi: nonnetti a chi che ad occhio siamo coetanei (all'epoca poco meno di 40 anni ...)??? E poi ... non destare il can che dorme ... dai!!!!!! :-)

In un attimo ci siamo ritrovati circondati da quest'orda di ragazzini inferociti che mulinavano con le loro gambette a frequenze assurde (altro che il miglior Froome) e a quel punto che fai? Non stai al gioco??? E via ... il ritmo aumenta, i battiti salgono, io e il mio amico cominciamo ad ansimare e a guardarci l'un l'altro con l'espressione di quelli che "piuttosto che mollare esplodo" ... e loro dietro che se la chiacchieravano come se niente fosse :-)

Per fortuna dopo circa 1 km fatto così, l'infame di cui sopra riprende le redini del gruppetto "Ok ragazzi, bravi .... adesso recuperiamo un poco ... bravi!"

A quel punto ci siamo girati ed in coro "Grazie eh!!!!" e abbiamo tirato i remi in barca anche noi ...

Un bel coretto misto di "Ciao" e di "Arrivederci" ci ha salutato ma dai toni dei loro saluti era chiaro che avrebbero voluto "battagliare" ancora :-)

Da quella volta ho imparato a stare mollltoooooo attento con i gruppetti di squadre giovanili ... quelli se vogliono ti tirano il collo senza quasi fare fatica!
 

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20 Agosto 2008
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Scapin Dyapason
Bel racconto ... complimenti!
Due o tre anni fa è capitata anche a me una cosa del genere, su una delle salite classiche del ramo Lecchese del Lago di Como, la Onno.
Salita facile, poco più di 5 km con una pendenza media tra il 5 e il 6% ... da sempre, in zona, salita da test delle proprie condizioni per eccellenza.

Bene, quel giorno ero con un amico e saliamo del nostro passo, senza forzare troppo, attorno ai 15/16 kmh ... raggiungiamo un gruppetto di ragazzini di una squadra locale in MTB accompagnati da un adulto (fotocopia dei tuoi ... uguali uguali ... ) ... li passiamo salutandoli e proseguiamo ...
Dopo pochi metri si sente distintamente il loro accompagnatore che dice al gruppetto "Ehi giovani, mica vorrete farvi sverniciare così da quei due nonnetti eh ... forza, andateli a prendere e fateli sudare!!!!"

Hai capito l'infame, ho pensato ... per due motivi: nonnetti a chi che ad occhio siamo coetanei (all'epoca poco meno di 40 anni ...)??? E poi ... non destare il can che dorme ... dai!!!!!! :-)

In un attimo ci siamo ritrovati circondati da quest'orda di ragazzini inferociti che mulinavano con le loro gambette a frequenze assurde (altro che il miglior Froome) e a quel punto che fai? Non stai al gioco??? E via ... il ritmo aumenta, i battiti salgono, io e il mio amico cominciamo ad ansimare e a guardarci l'un l'altro con l'espressione di quelli che "piuttosto che mollare esplodo" ... e loro dietro che se la chiacchieravano come se niente fosse :-)

Per fortuna dopo circa 1 km fatto così, l'infame di cui sopra riprende le redini del gruppetto "Ok ragazzi, bravi .... adesso recuperiamo un poco ... bravi!"

A quel punto ci siamo girati ed in coro "Grazie eh!!!!" e abbiamo tirato i remi in barca anche noi ...

Un bel coretto misto di "Ciao" e di "Arrivederci" ci ha salutato ma dai toni dei loro saluti era chiaro che avrebbero voluto "battagliare" ancora :-)

Da quella volta ho imparato a stare mollltoooooo attento con i gruppetti di squadre giovanili ... quelli se vogliono ti tirano il collo senza quasi fare fatica!

:mrgreen:
 

albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
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Mestre (Ve)
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Bici
Cannondale S6 Dura Ace
Sono le belle storie che accadono in bicicletta....è piacevole fare la parte della volpe quando è aperta la caccia.
Poi magari loro fanno un giretto e tu invece hai in previsione tanta strada e non ti piace fermarti in cima a riprendere fiato ma tiri dritto (perché in genere così si fa fondo).
Spero di poterne incontrare anche io per poter essere la loro vittima di giornata.
Ovviamente senza scattargli in faccia ma facendo un ritmo che li metta alla prova senza che si stacchino.
 

Alro

Apprendista Velocista
23 Settembre 2012
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Stoccolma (Svezia)
Www.larennaincucina.blogspot.com
Bici
Bianchi Oltre XR4
Bel racconto!

Giusto la settima scorsa ero partito da Ortisei la mattina presto per un giro e mentre salgo verso il Passo Sella supero un papa' (straniero) in bdc con il filglio in MTB. Il ragazzino avra' avuto un 12 anni massimo. Andava su bene in agilita'... Non so da dove son partiti ma anche se venivano da Selva di Valgardena al passo Sella sono un po di dislivello...
Mi son fermato per un cappuccino/sosta tecnica al Sella e poi sono ripartito per il Pordoi e mentre salgo, li rivedo quando mancavano un paio di km al passo!

Andava su il ragazzino bensissimo e in molti gli facevamo i complimenti o-o
Era serissimo e non capiva quel che gli dicevamo ma il padre era molto orgoglioso.
Era un piacere vederlo e chiaramente faticava ma ci dava dentro con grinta. Poi da li a casa ci devi tornare quindi ne aveva ancora di salite da fare quel giorno!
 

paolone8

Apprendista Passista
13 Giugno 2008
954
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Lago maggiore
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Casati laser chorus
Bel racconto!

Giusto la settima scorsa ero partito da Ortisei la mattina presto per un giro e mentre salgo verso il Passo Sella supero un papa' (straniero) in bdc con il filglio in MTB. Il ragazzino avra' avuto un 12 anni massimo. Andava su bene in agilita'... Non so da dove son partiti ma anche se venivano da Selva di Valgardena al passo Sella sono un po di dislivello...
Mi son fermato per un cappuccino/sosta tecnica al Sella e poi sono ripartito per il Pordoi e mentre salgo, li rivedo quando mancavano un paio di km al passo!

Andava su il ragazzino bensissimo e in molti gli facevamo i complimenti o-o
Era serissimo e non capiva quel che gli dicevamo ma il padre era molto orgoglioso.
Era un piacere vederlo e chiaramente faticava ma ci dava dentro con grinta. Poi da li a casa ci devi tornare quindi ne aveva ancora di salite da fare quel giorno!
Io da papà di un piccoleto (7 anni) che adora la sua bici, posso dire che quando sento altre persone che lo incoraggiano o gli fanno i complimenti mi sento al settimo cielo. Quando succede camminando su sentieri in montagna mi girano le pelotas perchè faccio sempre più fatica a reggere il suo passo in salita.
 

Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
6.586
1.750
Padova
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Bici
B'Twin Triban 5
Bel racconto o-o

Una volta ho trovato anch'io due ragazzi con bici "da passeggio", diciamo, che appena superati in salita ci hanno subito risuperato. Il mio amico, piuttosto orgoglioso, gli scatta in faccia e tanti saluti. Io, facendo finta di non lasciare che i bassi istinti competitivi prendano il sopravvento (mentre in realtà non ne avevo), recupero pian piano e li risorpasso con buona fatica :mrgreen:

Ricordo pure io che da piccolo, con una piccola bicicletta, con gli amici si cercava di riprendere i ciclisti più seri. Ovviamente saltavano fuori leggende come l'Italia che stava vincendo 20 a 0 e aveva segnato anche Zoff di testa, tipo l'amico che li aveva ripresi e superati ai 40 all'ora :-x
 
23 Ottobre 2015
6.216
3.557
Varese
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Cube, Specialized
Bel racconto, i giovani hanno dentro una voglia di far bagar enorme, mai provocarli.



A me, invece, è capitata anche una cosa quasi opposta, che da un po' di speranza a chi si sente vecchio.

Un po' di anni fa, andavo ancora all'università, sono uscito a fare un giro con l'idea di fare un po' di salite per sfogarmi.

Salendo da Ganna verso Boarezzo vedo un ciclista davati a me che saliva più piano, lo raggiungo e mentre lo supero vedo che è abbastanza anziano, lo saluto e continuo.

Dopo un po' sento che mi chiama (era dietro di qualche metro) e mi dice di rallentare così facciamo due chiacchere.

Quindi mi affianco.

Mi dice che per lui adesso è difficile, non va più come una volta, ha spesso degli acciacchi e deve uscire tutti i giorni per star bene.

Ma si scontra con i famigliari che non vorrebbero.

Gli chiedo l'età e mi risponde 89, ma non ancora 90, giusto per rimarcare che è ancora giovane.

Al che gli dico che se alla sua età sarò in grado di chiacchierare con un ventenne in salita sarò la persona più felice della terra.

Continuiamo a salire chiacchierando fino a quando la strada diventa più ripida e mi obbliga ad andare col mio passo, perché i giovani devono andar forte per divertirsi.



Inviato dal mio Lumia 950 usando mTalk
 

Alessiuccio

Apprendista Cronoman
[Zwift] Team BDC
24 Luglio 2008
3.353
1.136
44
Bologna
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Bici
Bianchi Sempre Pro Ultegra - Bianchi Impulso Veloce
Grazie, è stato interessante viverlo quel momento, ma soprattutto vedere la felicità nel viso del ragazzino, perché un adulto si è complimentato con lui.

Credo che gli abbia fatto piacere e che lo avrà raccontato ai compagni di uscita.


Sono certo che sia stato un bel momento per entrambi. Dalle mie parti purtroppo ragazzini in sella se ne vedono pochissimi, complici anche i miei orari non proprio convenzionali, ma soprattutto perché qui a livello di sport praticati dai giovanissimi siamo sempre ancorati alle tradizioni nostrane. Per la fauna ciclistica locale che abbiamo è più facile che passi per "giovane" io :asd:
 

Fran Cesco

Gregario
29 Gennaio 2015
678
190
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Bici
Celestiale
Oh, bei racconti!!! Giusto oggi, per rimanere in tema, ho incontrato per l'ennesima volta un ciclista, fatalità lo trovo sempre in un rettilineo lunghissimo nel senso opposto al mio. Dopo 4-5 volte che ci salkutioamo oggi con uno sguardo che non saprei descivervi a parole mi urla "ne ho settantaaa!!!"
Ecco la bici. Ti fa esser contento di aver settantanni.
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
2.036
3.191
59
vicino alla montagna
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Bici
spezzotto
[MENTION=10802]rapportoagile[/MENTION] il tuo racconto è la dimostrazione che lo sport è importante per i ragazzini per forgiare il loro carattere e anche per noi " diversamente giovani " che, per non sfigurare, cerchiamo di nascondere la nostra fatica. Viva il ciclismo
 

tombazosana

Apprendista Scalatore
31 Dicembre 2010
2.387
4.772
veneto
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Bici
da corsa
Campionato italiano allievi 2017, sono felice perché ha vinto Giovanni, e la mia piccola frazione ha un campioncino!!
2925c39b64749ffefa1886dca08be817.jpg
 

freeroad

Apprendista Scalatore
25 Settembre 2012
2.470
977
preferibilmente dove la strada sale
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qualcuna
Grazie, è stato interessante viverlo quel momento, ma soprattutto vedere la felicità nel viso del ragazzino, perché un adulto si è complimentato con lui.
Credo che gli abbia fatto piacere e che lo avrà raccontato ai compagni di uscita.

Vero, anche a me a volte capita di incontrare dei piccoletti, però anche loro in bdc ( uno nel mio condominio ha cominciato da poco), mi piace sempre scambiarci qualche battuta e incoraggiarli. È bello vedere dei giovani che si impegnano in uno sport invece di stare attaccati al cellulare o peggio....
 

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
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si grazie
al negozio per un paio d'anni abbiamo avuto la squadra di ragazzini di varie età, ed era molto divertente accompagnarli per gli allenamenti


peraltro spesso erano persone adulte a cercare battaglia (disolito principianti in mtb belli pienotti) e puntualmente venivano sconfitti senza complimenti :mrgreen:

disolito le squadre faticano a trovare accompagnatori quindi consiglio a tutti di proporvi a qualche squadre delle vostre zone