Piergiorgio, non sono come dici tutti non -sense pero' a forza di modifiche che fra l'altro citi mi viene il dubbio che qualsiasi mezzo ciclistico venga dotato di un manubrio da specialissima possa essere definito bici da corsa e allora forse potrebbe essere il caso di cambiare il nome al forum perchè a me l'aggettivo "corsa" non richiama bici con
ruote piu' grosse il 32 dietro geometrie endurance ma forse sono vecchio e non pronto al cambiamento
Ma sono modifiche attuate su una categoria. Infatti la novità è la segmentazione del mercato.
Una volta le bici erano di acciaio, coi tubi tondi, il tubo sterzo di 10cm in taglia 60 e cambio campagnolo. Punto.
Ora ci sono bici aero, endurance, da salita, coi dischi, senza dischi,
gravel, aerogravel, compact, semicompact, alto prfilo, medio, basso, etc... Sono inutili?
Certo, per chi pensa che la bici da corsa DEVE essere cosi' e colà, e si scalda come un termosifone guardando (raramente provando) quello che secondo lui NON DEVE esistere. Principalmente perché non gli piace. Poi per giustificare che non gli piace deve dire che non funziona e che esiste solo per colpa del marketing.
Come se per quello che gli piace il marketing non ci fosse....
Io sono due anni che possiedo una mia bici con freni a disco e ne ho provate piu' di una decina. Mai ho scritto che in discesa vado piu' veloce con i dischi e che i dischi sono meglio in assoluto. Allo stesso tempo non vedo grandi svantaggi dei dischi per uso amatoriale. Anzi, per un uso non garaiolo (cioé il 90% del mondo amatoriale) vado più vantaggi che altro.
Come li vedevo a suo tempo per la compact (10 anni fa qui dentro erano "cagate" pure quelle) o per i
copertoni da 25mm che caldeggiavo quando si trovavano solo i conti da bike-discount o qualche altro sitarello tedesco.
Sono soluzioni che permettono anche al pensionato di scendere in sicurezza attaccato ai freni con ruote clincher (e non mi tirate fuori il vapor-lock per favore), senza contare tutti gli amatori che vivono a nord delle alpi: in Olanda, Belgio, Germania, nord della Francia e UK se stai in branda col bagnato ti restano solo sport indoor.
Questo è quello che conviene alle aziende: non fregare il ciclofenomeno della granfondo, ma allargare il bacino d'utenza mettendo in sella gente che prima era scoraggiata a farlo. Quello che ora faranno sempre di piu' con le e-bike.
E sinceramente non ci trovo niente di male. Anzi, meglio piu' gente in bici a fare sport che no. Anche se con l'aiutino del motorino.
Se poi la bici da corsa DEVE essere solo il 53, la GF col coltello tra i denti e tutto il solito celodurismo ridicolo da crisi di mezza età cambiamo pure nome al sito
