Confermo: ho letto la notizia su un altro forum. :angrymod:
Ecco l'articolo :
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE
Parla uno dei ciclisti aggrediti dai banditi in fuga che è finito allospedale. Prima malmenati due suoi compagni «Ho avuto paura, pensavo proprio di morire»
Giuseppe Sartore, 46 anni, residente a Villa del Conte, è stato dimesso ieri pomeriggio. A salvarlo è stato il caschetto
San Giorgio delle Pertiche
«Ho avuto paura. Non so quanto tempo è passato. Posso solo dire che sono stati attimi interminabili durante i quali ho pensato anche di morire».
A parlare è Giuseppe Sartore, 46 anni, residente a Villa del Conte, uno dei tre ciclisti del Gs Due Pedali di Arsego massacrati di botte, domenica mattina, lungo via Piovego. Uno è riuscito a fuggire. Sartore se l'è vista brutta, anche perchè, quando è stato aggredito era da solo. Non sapeva che anche gli altri compagni che stava raggiungendo, in sella alla sua mountain bike, andando loro incontro da Villa del Conte verso Arsego erano stati picchiati dagli occupanti di una Fiat Multipla inseguiti dai carabinieri. Potevano essere gli autori della spaccata col tombino avvenuta a Vigodarzere.
I banditi in fuga hanno riempito Giuseppe Sartore di calci e pugni soprattutto alla testa. È stato sottoposto ad una Tac. A salvarlo è stato il caschetto. Sartore, che è rimasto in ospedale a Camposampiero in osservazione anche tutta la notte, è stato dimesso ieri pomeriggio.
«Non auguro a nessuno quello che mi è capitato. Ero solo contro quattro - racconta l'uomo che lavora come tecnico all'Acqua Vera di San Giorgio in Bosco - Non ho reagito, non ne ho avuto il tempo e non l'avrei comunque fatta. Non credevo ai miei occhi per quanto stava accadendo. Sono uscito di casa, ho svoltato a sinistra in direzione di Arsego per andare incontro ai compagni che sapevo di trovare lungo la strada visto che erano appena partiti. Ad un certo punto, dalla parte opposta, è sopraggiunta un'auto, una Fiat Multipla. Mi hanno fatto dei cenni. Pensavo chiedessero informazioni. E invece hanno bloccato l'auto, sono scesi e, senza dire una parola, mi sono saltati addosso. Probabilmente hanno visto la maglia del Gs Due Pedali uguale a quella dei miei compagni. Hanno scaraventato via la bici e mi hanno picchiato facendomi finire a terra».A fermarli è stato solo la sirena dell'auto dei carabinieri che stava sopraggiungendo. «Mio marito è andato dal medico - racconta la moglie di Gianfranco Azzalin, uno dei due ciclisti malmenati prima dell'aggressione a Sartore - Erano in sette. Stavano andando a Bassano del Grappa. Erano le 8.10. È successo all'altezza del ristorante "Al Cason". Davvero incredibile: uno esce tranquillamente di casa e gli capita ciò che mai immaginerebbe gli potesse accadere».
Incredulità e sconcerto anche dal parte del presidente del Gs Due Pedali, Walter Vanzo: «Siamo un gruppo storico con quasi cento atleti. Ho saputo quanto era accaduto, da un nostro meccanico, all'uscita dalla messa. Davvero non si è più sicuri neanche quando si sale in sella a una bici per trascorrere qualche ora serena fuori dal caos del traffico».
Nicoletta Masetto