EliaCozzi
Scalatore
- 2 Marzo 2016
- 6.493
- 5.880
- Bici
- Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
Ciao a Tutti,
domenica scorsa ho fatto parte del percorso (Edolo-Gavia-Bormio-Mortirolo-Edolo).
Situazione strade e frana
Da Edolo alla salita per il Gavia la strada è in ottime condizioni con molti tratti di asfalto completamente nuovo. La salita al Gavia è anch'essa in ottime condizioni ed è pulitissima (l'hanno appena spazzata dopo la chiusura invernale) e quindi non presenta né sabbia né aghi/foglie. Il fondo è molto buono.
La galleria purtroppo è ancora completamente buia: il pannello solare per l'illuminazione (comunque debole, ad altezza uomo e sul lato sinistro salendo) è ancora coperto di neve. Spero venga illuminata per la GF altrimenti ci sarà da stare attentissimi a quello davanti. Suggerisco di portare almeno la luce posteriore. Sono 700 metri, in salita con curva alla fine. E larga e il fondo è ottimo, ma è buio totale, specialmente allinizio.
Dal passo Gavia (rifugio Bonetta) per circa 6 km lasfalto è in pessime condizioni, con buche enormi e profonde, pieno di rattoppi. E veramente rischioso farla in velocità. Successivamente la discesa verso S.Caterina (dal primo tornante a scendere) è in ottime condizioni e buona parte con asfalto nuovo. Purtroppo sullesterno di alcuni tornanti (ma solo allesterno) è presente molta sabbia.
La discesa da S.Caterima a Bormio è larghissima, velocissima e con curve molto aperte. Cè una deviazione per una frana (la strada è tuttora chiusa al traffico, ma mi hanno fatto passare nonostante fossi arrivato 10 minuti oltre lorario consentito. Indietro, domenica, non sarei tornato!), ma è ben fatta: larga, asfaltata, pulita e senza balzello iniziale/finale
La cosa più pericolosa, secondo me è il porfido/pavé a S.Caterina e S.Antonio: domenica pioveva ed era scivolosissimo, oltre che vibrante. Chi lha pensato ovviamente si è dimenticato dei ciclisti.
Da Bormio a Mazzo la strada è splendida, fondo ottimo, curve larghe e la discesa ti porta giù che è un piacere. Facciamo attenzione alla curva a destra prima di arrivare a Sondalo perché sebbene larga, va giù al 10% e ci si arriva a velocità paurose (io che paura in discesa, il fondo era bagnato e mi sono limitato ai 70 allora, ma se si lascia correre secondo me sia arriva tranquillamente a 90-100).
Anche la salita del Mortirolo è in buone condizioni. Lasfalto è ruvido (per fortuna!) e consente un ottimo grip anche su strada bagnata.
Clima e abbigliamento
Domenica alluscita della galleria del Gavia sono stato investito da una tormenta di neve che in 20 minuti (il tempo di arrivare al passo) ha messo giù 5cm di neve. Temperatura a Ponte di Legno 7.5°C, temperatura al passo 0.0°C. Discesa quasi impossibile nei primi km per neve e fondo orribili, poi verso Bormio sotto pioggia battente. Congelamento assicurato.
La salita si fa con pantaloncini e maglietta anche se ci sono 2°C, ma la discesa verso Bormio è lunghissima e non permette di riscaldarsi. Personalmente suggerisco almeno un antivento. Se piove portate anche i guanti di ricambio.
Come sono le salite?
Il problema del Gavia, personalmente, è laltitudine: negli ultimi 4-5 km la mancanza dellossigeno si sente. La salita, a parte alcuni brevi tratti in cui picchia al 14% (dichiarato dal cartello, ma per me è anche un 18%), per il resto è fattibile, con tornanti che danno respiro e lunghi tratti con pendenze del 6-8% che permettono di recuperare.
Limportante e non andare fuori soglia allinizio, altrimenti diventa un calvario.
Il Mortirolo, invece, spacca le gambe senza mai dare tregua. La strada è stretta quindi i 33 tornanti se li prendi allesterno mantengono la pendenza ripida della strada, se finisci allinterno impenni quasi da ribaltarti. E non cè un solo metro in cui da tregua, se non quando vedi il cartello del passo.
Non spaventatevi però, i miei sono commenti di uno scarso in pianura e scarsissimo in salita (per il Mortirolo ho impiegato esattamente il doppio del tempo record) e, sebbene lo abbia affrontato dopo il Gavia e dopo 4 ore sotto la pioggia, ho impiegato meno a scalare il Mortirolo che non il Gavia. In conclusione, chi arriva in cima al Gavia, arriverà anche il cima al Mortirolo! J
Scusate se mi sono dilungato.
Salvo imprevisti domenica sarò in griglia, allultimo posto, per il percorso medio.
Ciao!
domenica scorsa ho fatto parte del percorso (Edolo-Gavia-Bormio-Mortirolo-Edolo).
Situazione strade e frana
Da Edolo alla salita per il Gavia la strada è in ottime condizioni con molti tratti di asfalto completamente nuovo. La salita al Gavia è anch'essa in ottime condizioni ed è pulitissima (l'hanno appena spazzata dopo la chiusura invernale) e quindi non presenta né sabbia né aghi/foglie. Il fondo è molto buono.
La galleria purtroppo è ancora completamente buia: il pannello solare per l'illuminazione (comunque debole, ad altezza uomo e sul lato sinistro salendo) è ancora coperto di neve. Spero venga illuminata per la GF altrimenti ci sarà da stare attentissimi a quello davanti. Suggerisco di portare almeno la luce posteriore. Sono 700 metri, in salita con curva alla fine. E larga e il fondo è ottimo, ma è buio totale, specialmente allinizio.
Dal passo Gavia (rifugio Bonetta) per circa 6 km lasfalto è in pessime condizioni, con buche enormi e profonde, pieno di rattoppi. E veramente rischioso farla in velocità. Successivamente la discesa verso S.Caterina (dal primo tornante a scendere) è in ottime condizioni e buona parte con asfalto nuovo. Purtroppo sullesterno di alcuni tornanti (ma solo allesterno) è presente molta sabbia.
La discesa da S.Caterima a Bormio è larghissima, velocissima e con curve molto aperte. Cè una deviazione per una frana (la strada è tuttora chiusa al traffico, ma mi hanno fatto passare nonostante fossi arrivato 10 minuti oltre lorario consentito. Indietro, domenica, non sarei tornato!), ma è ben fatta: larga, asfaltata, pulita e senza balzello iniziale/finale
La cosa più pericolosa, secondo me è il porfido/pavé a S.Caterina e S.Antonio: domenica pioveva ed era scivolosissimo, oltre che vibrante. Chi lha pensato ovviamente si è dimenticato dei ciclisti.
Da Bormio a Mazzo la strada è splendida, fondo ottimo, curve larghe e la discesa ti porta giù che è un piacere. Facciamo attenzione alla curva a destra prima di arrivare a Sondalo perché sebbene larga, va giù al 10% e ci si arriva a velocità paurose (io che paura in discesa, il fondo era bagnato e mi sono limitato ai 70 allora, ma se si lascia correre secondo me sia arriva tranquillamente a 90-100).
Anche la salita del Mortirolo è in buone condizioni. Lasfalto è ruvido (per fortuna!) e consente un ottimo grip anche su strada bagnata.
Clima e abbigliamento
Domenica alluscita della galleria del Gavia sono stato investito da una tormenta di neve che in 20 minuti (il tempo di arrivare al passo) ha messo giù 5cm di neve. Temperatura a Ponte di Legno 7.5°C, temperatura al passo 0.0°C. Discesa quasi impossibile nei primi km per neve e fondo orribili, poi verso Bormio sotto pioggia battente. Congelamento assicurato.
La salita si fa con pantaloncini e maglietta anche se ci sono 2°C, ma la discesa verso Bormio è lunghissima e non permette di riscaldarsi. Personalmente suggerisco almeno un antivento. Se piove portate anche i guanti di ricambio.
Come sono le salite?
Il problema del Gavia, personalmente, è laltitudine: negli ultimi 4-5 km la mancanza dellossigeno si sente. La salita, a parte alcuni brevi tratti in cui picchia al 14% (dichiarato dal cartello, ma per me è anche un 18%), per il resto è fattibile, con tornanti che danno respiro e lunghi tratti con pendenze del 6-8% che permettono di recuperare.
Limportante e non andare fuori soglia allinizio, altrimenti diventa un calvario.
Il Mortirolo, invece, spacca le gambe senza mai dare tregua. La strada è stretta quindi i 33 tornanti se li prendi allesterno mantengono la pendenza ripida della strada, se finisci allinterno impenni quasi da ribaltarti. E non cè un solo metro in cui da tregua, se non quando vedi il cartello del passo.
Non spaventatevi però, i miei sono commenti di uno scarso in pianura e scarsissimo in salita (per il Mortirolo ho impiegato esattamente il doppio del tempo record) e, sebbene lo abbia affrontato dopo il Gavia e dopo 4 ore sotto la pioggia, ho impiegato meno a scalare il Mortirolo che non il Gavia. In conclusione, chi arriva in cima al Gavia, arriverà anche il cima al Mortirolo! J
Scusate se mi sono dilungato.
Salvo imprevisti domenica sarò in griglia, allultimo posto, per il percorso medio.
Ciao!