Approvata la nuova normativa amatoriale: rivoluzione etica e tutela della salute

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sindaco

Apprendista Scalatore
26 Aprile 2008
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Manfredonia
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Non vorrei sbagliare ma mi pare che la normativa 2014 dice che gli ex-agonisti non possono essere ammessi in classifica. [MENTION=9205]sindaco[/MENTION] ora forse abbiamo trovato un altro bug della normativa: come distinguere il cicloturista-turista dal cicloturista-antietico dal cicloturista-exagonista? :mrgreen:

La figura del cicloturista è unica e, quindi, al suo interno non potrebbero esserci distinzioni di sorta nè è possibile introdurre elementi di differenziazione .
Il cicloturista non concorre per la classifica e, quindi, un eventuale suo comportamento teso ad alterare l'andamento della gara sarebbe contrario alla lealtà sportiva e, quindi, sanzionabile.
Potrebbero esserci problemi pratici nella corretta applicazione di tale principio ed il rispetto della norma viene rimesso, in primis, al comportamento del singolo atleta e, poi, alla decisione dei giudici di gara.
Ove così non fosse, soprattutto da parte dell'atleta, avremmo la conferma della validità e della efficacia della norma etica anche sotto altri e diversi profili.

Credo, però, che alcuni aspetti attuativi della norma vadano verificati sul campo e, nel futuro anche immediato, potrebbero essere adottati interventi ed iniziative integrative e correttive.
 

boogerd

Apprendista Passista
14 Ottobre 2009
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Gargano
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troppe
Magari mi intrometto in un discorso a due, ma permettimi di esprimere la piu' completa disapprovazione per questo modo di argomentare.

Non era affatto un discorso a due, e francamente non comprendo il motivo della disapprovazione. Ci deve essere un malinteso. Sia chiaro che ho citato i comportamenti di Sindaco non perchè li disapprovo (se lui ha 2 misuratori di potenza io ne ho 3...) ma solo per evidenziare che non ero io ad avere un concetto "personale" di sport amatoriale, etica e quant'altro, e che la norma 'etica' non renderà più sicure le GF, ne le renderà più pulite, e nemmeno più partecipate.
Volevo dire che fintanto che non si danneggia gli altri, ...ognuno dovrebbe esser libero...
 
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lucianogiuseppe

Apprendista Cronoman
16 Maggio 2011
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Pinarello Dogma, Trek Domane
Questo sarebbe già meglio, mi dici per favore dove lo trovo scritto che me lo vado a studiare? Ti ringrazio.
Però non risolve la questione del gregariato, far vincere un compagno può avere senso per diversi tipi di personaggio.
Non ricordo la norma, ma un Cicloturista non può far parte dell'ordine d'arrivo, in nessun caso.
Pensa, alla 9 Colli, i Cicloturisti, oltre a non classificarli, li fanno partire in coda al gruppo. Per i finisher solo l'onore di un elenco in ordine alfabetico con il tempo impiegato.
 

sindaco

Apprendista Scalatore
26 Aprile 2008
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Non ricordo la norma, ma un Cicloturista non può far parte dell'ordine d'arrivo, in nessun caso.
Pensa, alla 9 Colli, i Cicloturisti, oltre a non classificarli, li fanno partire in coda al gruppo. Per i finisher solo l'onore di un elenco in ordine alfabetico con il tempo impiegato.

La differenza tra i cicloturisti e cicloamatori è contenuta nella normativa di attuazione dell'attività amatoriale.
La categoria cicloturisti è unica senza alcuna differenziazione di categoria mentre la categoria amatoriale è suddivisa in categorie e solo a questa è riservata la partecipazione all'attività cicloamatoriale.
Gli organizzatori possono organizzare solo GF, MF e fondo amatoriali e, in tal caso, sarebbe preclusa la partecipazione ai cicloturisti che, invece vi partecipano solo perchè gli organizzatori rendono la MF e la fondo anche cicloturistica.
Questa è la ragione, tra l'altro, per cui i cicloturisti possono partecipare solo a medio fondo e fondo e non anche alle gran fondo. Quest'ultime sono riservate per regolamento solo gli amatori.
 

8888

Apprendista Velocista
24 Aprile 2009
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Ferrara
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P
É sorprendente che in un forum ciclistico si discuta di etica. Ancor di più lo é se si affronta l' argomento in maniera critica.
L' etica non pertiene ai regolamenti perché non può per sua natura essere imposta. Per questo non si può parlare di "norma etica" ma sarebbe opportuno chiamarla ad esempio "norma pro etica".
Questa norma infatti impone un richiamo agli sportivi dei loro valori morali. Cosa é giusto? É giusto che chi ha tradito lo sport, scambiando i suoi principi di rispetto degli avversari e di se stesso, possa continuarne la pratica senza poter ricadere nella tentazione. Egli potrà praticare senza classifica, non c' é nulla di male.
La stessa norma richiama un principio di uguaglianza, che é parte dell' etica. Infatti crea uno stacco tra il mondo professionale e quello amatoriale, riducendo il primo al secondo.
Come detto la norma stimola la nostra naturale ed innata predisposizione "al giusto" e questo di per sé fa di questa norma un' ottima norma.
Si può contestare? Si. Nella sua forma ma non nella sostanza. Possiamo discutere se sia giusto un anno oppure due per i dilettanti, se sei mesi oppure un' anno per chi ha avuto squalifiche, se é giusto e sufficiente l' autocertificazione.
Ma noi sportivi "giusti" dobbiamo applaudire ad una norma che non ha eguali in nessun campo. Formata con il coraggio di chi si assume il peso di una decisione che va contro le peggiori consuetudini che hanno fatto il male della nazione in cui viviamo.
 
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alessandr

Apprendista Cronoman
19 Maggio 2009
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LIVORNO
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COLNAGO extreme C
É sorprendente che in un forum ciclistico si discuta di etica. Ancor di più lo é se si affronta l' argomento in maniera critica.
L' etica non pertiene ai regolamenti perché non può per sua natura essere imposta. Per questo non si può parlare di "norma etica" ma sarebbe opportuno chiamarla ad esempio "norma pro etica".
Questa norma infatti impone un richiamo agli sportivi dei loro valori morali. Cosa é giusto? É giusto che chi ha tradito lo sport, scambiando i suoi principi di rispetto degli avversari e di se stesso, possa continuarne la pratica senza poter ricadere nella tentazione. Egli potrà praticare senza classifica, non c' é nulla di male.
La stessa norma richiama un principio di uguaglianza, che é parte dell' etica. Infatti crea uno stacco tra il mondo professionale e quello amatoriale, riducendo il primo al secondo.
Come detto la norma stimola la nostra naturale ed innata predisposizione "al giusto" e questo di per sé fa di questa norma un' ottima norma.
Si può contestare? Si. Nella sua forma ma non nella sostanza. Possiamo discutere se sia giusto un anno oppure due per i dilettanti, se sei mesi oppure un' anno per chi ha avuto squalifiche, se é giusto e sufficiente l' autocertificazione.
Ma noi sportivi "giusti" dobbiamo applaudire ad una norma che non ha eguali in nessun campo. Formata con il coraggio di chi si assume il peso di una decisione che va contro le peggiori consuetudini che hanno fatto il male della nazione in cui viviamo.

Grz. Bella riflessione
 

gymartino

Apprendista Velocista
8 Luglio 2010
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Luicciana (Prato)
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Pinarello FP 4:13
La differenza tra i cicloturisti e cicloamatori è contenuta nella normativa di attuazione dell'attività amatoriale.
La categoria cicloturisti è unica senza alcuna differenziazione di categoria mentre la categoria amatoriale è suddivisa in categorie e solo a questa è riservata la partecipazione all'attività cicloamatoriale.
Gli organizzatori possono organizzare solo GF, MF e fondo amatoriali e, in tal caso, sarebbe preclusa la partecipazione ai cicloturisti che, invece vi partecipano solo perchè gli organizzatori rendono la MF e la fondo anche cicloturistica.
Questa è la ragione, tra l'altro, per cui i cicloturisti possono partecipare solo a medio fondo e fondo e non anche alle gran fondo. Quest'ultime sono riservate per regolamento solo gli amatori.

Bene, grazie o-o, me la sono scaricata e studiacchiata. Al di là delle considerazioni che potrebbero esser fatte su come quanto e dove la regolamentazione venga davvero applicata, la cosa fondamentale che mi viene da proporre (mi aiuteresti a capire come farlo?) è l'introduzione di una norma che obblighi alla distribuzione di numeri di gara con colorazione differenziata fra amatori e turisti.
Questo aiuterebbe i giudici nell'individuazione di gregari "non etici" e quindi abusivi, sui percorsi lunghi, nei gruppi di testa fenomeno che, ripeto, temo sarà frequente.
 

alessandr

Apprendista Cronoman
19 Maggio 2009
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Bene, grazie o-o, me la sono scaricata e studiacchiata. Al di là delle considerazioni che potrebbero esser fatte su come quanto e dove la regolamentazione venga davvero applicata, la cosa fondamentale che mi viene da proporre (mi aiuteresti a capire come farlo?) è l'introduzione di una norma che obblighi alla distribuzione di numeri di gara con colorazione differenziata fra amatori e turisti.
Questo aiuterebbe i giudici nell'individuazione di gregari "non etici" e quindi abusivi, sui percorsi lunghi, nei gruppi di testa fenomeno che, ripeto, temo sarà frequente.

Buona idea

Ritengo xò che i fenomeni (ex pro e soggetti collusi col doping) siano talmente superbi e spocchiosi che lungi da loro limitarsi ad un futuro granfondistico di mera comparsa e aiutanti di questo o quello !

Costoro ambiscono alla notorietà, alla gloria che scioccamente e per colpe non solo loro, individuano nel primeggiare nel ciclismo amatoriale ! (L'aver poco altro nella vita fa ricercare isole nelle quale riconoscersi e/o essere riconosciuti come eroi)
 

boogerd

Apprendista Passista
14 Ottobre 2009
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Gargano
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?...Cosa é giusto? É giusto che chi ha tradito lo sport, scambiando i suoi principi di rispetto degli avversari e di se stesso, possa continuarne la pratica senza poter ricadere nella tentazione. Egli potrà praticare senza classifica, non c' é nulla di male.
La stessa norma richiama un principio di uguaglianza, che é parte dell' etica. Infatti crea uno stacco tra il mondo professionale e quello amatoriale, riducendo il primo al secondo.
Come detto la norma stimola la nostra naturale ed innata predisposizione "al giusto" e questo di per sé fa di questa norma un' ottima norma.
Si può contestare? Si. Nella sua forma ma non nella sostanza. ....


Condivido, ma solo in parte. È giusto che chi ha tradito lo sport, non possa dimostrare di esser cambiato? Di aver maturato uno spirito critico, di essere diventato il prototipo del ciclista "etico"? Non stò qui a citarti oltre duemila anni di riflessioni sull'obiettivo della pena (la riabilitazione del reo) ma non temo smentite sul fatto che questa norma (sugli ex dopati) non abbia nulla di "giusto". Impone un marchio d'infamia a fuoco (cioè incancellabile) sulla maglia del ciclista che ha sbagliato.
Persino ai rei è concessa la riabilitazione.
È la classica legislazione d'emergenza, ho già detto con quali fini.
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
9.433
625
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Dove una volta c'era un lago
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In prestito
Condivido, ma solo in parte. È giusto che chi ha tradito lo sport, non possa dimostrare di esser cambiato? Di aver maturato uno spirito critico, di essere diventato il prototipo del ciclista "etico"? Non stò qui a citarti oltre duemila anni di riflessioni sull'obiettivo della pena (la riabilitazione del reo) ma non temo smentite sul fatto che questa norma (sugli ex dopati) non abbia nulla di "giusto". Impone un marchio d'infamia a fuoco (cioè incancellabile) sulla maglia del ciclista che ha sbagliato.
Persino ai rei è concessa la riabilitazione.
È la classica legislazione d'emergenza, ho già detto con quali fini.

No,perche' sappiamo tutti come funziona,il 99% di chi e' stato squalificato quando ritorna continua a fare le stesse cose che faceva prima della squalifica,lo dimostra il fatto che quando tornano vanno come prima se non piu' forte.
Lo sport non e' come la vita,se sbagli non devi avere un'altra possibilita'.
 

boogerd

Apprendista Passista
14 Ottobre 2009
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Gargano
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No,perche' sappiamo tutti come funziona,il 99% di chi e' stato squalificato quando ritorna continua a fare le stesse cose che faceva prima della squalifica,lo dimostra il fatto che quando tornano vanno come prima se non piu' forte.
Lo sport non e' come la vita,se sbagli non devi avere un'altra possibilita'.

La tua obiezione non regge. Io parlavo di poter almeno dimostrare ... Nn è questione di concedergli un'altra possibilità...non si tratta di dargli fiducia.
Quanto al come vanno, rispetto a come andavano... Come hai fatto a misurare le loro performances? Intendo a tutti!
La tua opinione è rispettabile, sia chiaro.
Però ritengo che queste differenze di opinioni stiano a dimostrare che non c'è, in argomento, quello che i giusnaturalisti chiamavano il "Diritto naturale", il giusto per natura, in maniera tale da potr dire, come fatto da [MENTION=15291]8888[/MENTION] "la norma etica E' etica.. Non si discute..punto" (mi perdonerà se ho riassunto all'osso il suo intervento).
Quanto alla differenza vita/sport.... Io ritengo che la prima sia molto più 'valente' della seconda, se viene data la possibilità nella prima, a maggior ragione dovrebbe esser data nella seconda (con il correttivo da me ipotizzato, ossia passar dalla presunzione assoluta di reiterazione dei fatti di doping, ad una inversione dell'onere della prova, ossia .. Dimostrami che sei pulito e ne prendo atto).
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
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La tua obiezione non regge. Io parlavo di poter almeno dimostrare ... Nn è questione di concedergli un'altra possibilità...non si tratta di dargli fiducia.
Quanto al come vanno, rispetto a come andavano... Come hai fatto a misurare le loro performances? Intendo a tutti!
La tua opinione è rispettabile, sia chiaro.
Però ritengo che queste differenze di opinioni stiano a dimostrare che non c'è, in argomento, quello che i giusnaturalisti chiamavano il "Diritto naturale", il giusto per natura, in maniera tale da potr dire, come fatto da [MENTION=15291]8888[/MENTION] "la norma etica E' etica.. Non si discute..punto" (mi perdonerà se ho riassunto all'osso il suo intervento).
Quanto alla differenza vita/sport.... Io ritengo che la prima sia molto più 'valente' della seconda, se viene data la possibilità nella prima, a maggior ragione dovrebbe esser data nella seconda (con il correttivo da me ipotizzato, ossia passar dalla presunzione assoluta di reiterazione dei fatti di doping, ad una inversione dell'onere della prova, ossia .. Dimostrami che sei pulito e ne prendo atto).

Ci sono i dati,per esempio Giovanni Mattioli ha fatto il record della cronoscalata Teramo-Prati di Tivo dopo che e' rientrato dalla squalifica abbassando di quasi 1' il tempo che aveva fatto l'anno che l'avevano preso.
Non prendiamoci in giro,se uno e' dell'ambiente si sanno come vanno le cose,anche perche' il piu' delle volte chi fa certe pratiche non e' che fa granché' per nasconderlo.
 

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
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Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
www.stimarchetti.it
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BTwin Triban 5
Quanto alla differenza vita/sport.... Io ritengo che la prima sia molto più 'valente' della seconda, se viene data la possibilità nella prima, a maggior ragione dovrebbe esser data nella seconda (con il correttivo da me ipotizzato, ossia passar dalla presunzione assoluta di reiterazione dei fatti di doping, ad una inversione dell'onere della prova, ossia .. Dimostrami che sei pulito e ne prendo atto).

Allora, la punizione e' un deterrente a compiere l'illecito, questo in via teorica. Finora la squalifica biennale ha raggiunto il suo scopo di deterrenza? Io direi di no, perche' a quanto sembra di gente pescata a doparsi se ne trova sempre, nonostante la normativa attuale.

Perche' la normativa attuale non ha funzionato, barrare la casella:

1) Preferisco rischiare due anni di squalifica pur di vincere la corsa
2) Mi bombo, tanto la possibilita' che mi beccano e' quasi zero. Se fossi sicuro di essere trovato positivo col cavolo che mi doperei...

Secondo me e' vera la 2), e credo che il doping si batterebbe con i controlli sistematici. Visto che i soldi per fare i controlli sistematici non sembrano esserci, ritorniamo alla 1), ma cercando di aumentare le conseguenze del doping. Se sai che la squalifica non e' di due anni ma e' eterna, conviene ancora rischiare?
 

boogerd

Apprendista Passista
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Ci sono i dati,per esempio Giovanni Mattioli ha fatto il record della cronoscalata Teramo-Prati di Tivo dopo che e' rientrato dalla squalifica abbassando di quasi 1' il tempo che aveva fatto l'anno che l'avevano preso.
Non prendiamoci in giro,se uno e' dell'ambiente si sanno come vanno le cose,anche perche' il piu' delle volte chi fa certe pratiche non e' che fa granché' per nasconderlo.

Come direbbe l'ottimo Roberto Massa, N=1
 

samuelgol

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Condivido, ma solo in parte. È giusto che chi ha tradito lo sport, non possa dimostrare di esser cambiato? Di aver maturato uno spirito critico, di essere diventato il prototipo del ciclista "etico"? Non stò qui a citarti oltre duemila anni di riflessioni sull'obiettivo della pena (la riabilitazione del reo) ma non temo smentite sul fatto che questa norma (sugli ex dopati) non abbia nulla di "giusto". Impone un marchio d'infamia a fuoco (cioè incancellabile) sulla maglia del ciclista che ha sbagliato.
Persino ai rei è concessa la riabilitazione.
È la classica legislazione d'emergenza, ho già detto con quali fini.
Questo lo condivido meno. Se avanzi dubbi sul fatto che sia vietato il tesseramento ai casi passati e ancor peggio a chi è solo indagato (cosa quest'ultima che non sta proprio in piedi e calpesta i più elementari principi del diritto imho), posso anche darti ragione, o quantomeno se ne può discutere. Però almeno per i casi futuri, non darei alcuna possibilità di riabilitazione. Dall' 01/01/2014 chi becca più di sei mesi, raus, con i cicloturisti, senza classifica, per sempre. Norma chiara. Chi assume sostanze a fini di doping, lo fa accettandone la portata.
 

cacciatorino

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No, è ovvio.
Come è altrettanto ovvio che non conviene nemmeno agli ex, ti pare?

Se ho capito bene quindi la tua idea sarebbe di dire OK alla squalifica perpetua, ma solo per le condanne prese da ora in poi. Per il pregresso varrebbe la regola in vigore al momento della commissione dell'illecito.
 

boogerd

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Questo lo condivido meno. Se avanzi dubbi sul fatto che sia vietato il tesseramento ai casi passati e ancor peggio a chi è solo indagato (cosa quest'ultima che non sta proprio in piedi e calpesta i più elementari principi del diritto imho), posso anche darti ragione, o quantomeno se ne può discutere. Però almeno per i casi futuri, non darei alcuna possibilità di riabilitazione. Dall' 01/01/2014 chi becca più di sei mesi, raus, con i cicloturisti, senza classifica, per sempre. Norma chiara. Chi assume sostanze a fini di doping, lo fa accettandone la portata.

Ma infatti io ho sempre detto che sono per la radiazione, per la squalifica a vita, per i nuovi caso di doping.
Ma la sanzione, la "portata" come scrivi, deve essere conosciuta.
Per i vecchi casi(escluso Mattioli:angrymod::mrgreen:) una possibilità di dimostrare di esser rinsaviti (analisi alla mano) va data.
 

cacciatorino

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Per i vecchi casi(escluso Mattioli:angrymod::mrgreen:) una possibilità di dimostrare di esser rinsaviti (analisi alla mano) va data.

Qui' comincia a diventare importante la distinzione fra condanna e requisito.

Ok, il dopato ha scontato la condanna e va riabilitato. ma che dire del pedofilo o dello stalker che hanno scontato la loro pena? Possiamo essere tranquilli a togliergli il divieto a frequentare certi luoghi?
 

sindaco

Apprendista Scalatore
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Manfredonia
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A mio parere si è atteso troppo tempo per intervenire in maniera dura, decisa e determinata e a quanto pare i soggetti a rischio non hanno mica recepito il messaggio visto che quest'anno, a modifiche già note e per altro annunciate come immediatamente applicabili, le positività sono fioccate.
Facciamo partire la norma, valutiamo concretamente gli effetti della sua applicazione e solo dopo potrà essere possibile valutare una attenuazione della norma.
 
Stato
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