Emanuele Chiesa

powerbike83

Apprendista Cronoman
5 Giugno 2008
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Canyon Ultimate Cf Slx - Kuota Kebel - Cube Ltd - Fixed
Nel 2009 ho conosciuto Emanuele come biomeccanico al centro in cui prima lavorava, a Castano. Dopo aver fatto la visita da lui e avermi regolato negli anni, bdc, mtb e varie scarpe, ieri sono tornato a trovarlo.....niente volevo solo per l'ennesima volta consigliarvelo sia come professionista ma anche dal punto di vista umano, una persona piacevolissima, trovarne!!

o-o
 

abarthkit

Velocista
5 Dicembre 2010
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Casa sul lago maggiore
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GIANT TCR SL0 ISP 2012
autostrada, da varese, uscita legnano giusto? Ci avevo già pensato, poi ho rimandato perchè sicuramente mi dirà di cambiare telaio, perchè il mio ciclista incosciente me ne ha rifilato uno grande, ma si sa alle prime esperienza e mia incompetenza la ciulata è dietro l'angolo, e i venditori ladri ne approfittano.
Comunque sia anche se è così andrò comunque a fare una messa in sella, magari è solo questione di regolazioni,ma dubito, e allora cambierò telaio, consapevole che i soldi regalati per il mio primo telaio gli vadano dove dico io.... e non sono stati pochi.
 

powerbike83

Apprendista Cronoman
5 Giugno 2008
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Canyon Ultimate Cf Slx - Kuota Kebel - Cube Ltd - Fixed
Guarda io nel 2006 mi son fatto regalare una bdc per iniziare da mio padre, morale caad 5 taglia 58 e io ho una 56, visita da Emanuele nel 2009. Sucessivamente con le misure adatte al mio fisico ho acquistato bdc nuova, mtb dopo 4 anni e così via. Una buona visita biomeccanica è la base da cui partire quindi fatela, da lui o da chi volete, ma fatela! vi cambia il vs approccio al ciclismo, da lì in avanti avete la vs scheda su cui impostare tutte le bici che avrete la fortuna di possedere.
 

abarthkit

Velocista
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GIANT TCR SL0 ISP 2012
Il 6 giugno preso appuntamento presso Emanuele Chiesa. Spero di non spendere per l'ennesima volta soldi per nulla.
Come mai spesi per nulla? Io fino ad ora vado in bici come mi ha messo il ciclista, ma tutti mi dicono chi c@@@ooo ti ha messo in sella=?
Allora da li l'idea di provare un bio meccanico, ma x ora non so se andare perchè mettiamo che mi dice ....la tua bici è grande x te, non potendo ora permettermi un'altro telaio che faccio? Sarebbe come andare a buttare soldi dal balcone, quindi aspetterò, e per ora pedalo come sempre faccio da 3 anni or sono, bene o male che sia, comunque pedalo , dolori non ne ho, eh diciamo che va bene così, tanto taglia in più si adatta, l'importante che non siano 2...;nonzo%
 

Giordano Z.

Apprendista Passista
12 Ottobre 2014
969
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Varese
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Giant Advance Pro 0
Come mai spesi per nulla? Io fino ad ora vado in bici come mi ha messo il ciclista, ma tutti mi dicono chi c@@@ooo ti ha messo in sella=?
Allora da li l'idea di provare un bio meccanico, ma x ora non so se andare perchè mettiamo che mi dice ....la tua bici è grande x te, non potendo ora permettermi un'altro telaio che faccio? Sarebbe come andare a buttare soldi dal balcone, quindi aspetterò, e per ora pedalo come sempre faccio da 3 anni or sono, bene o male che sia, comunque pedalo , dolori non ne ho, eh diciamo che va bene così, tanto taglia in più si adatta, l'importante che non siano 2...;nonzo%

Senza offesa ma a mio modo di vedere avendo sbagliato taglia del telaio i soldi sono già stati spesi male.
Per quanto riguarda me, devo solo risolvere i problemi di spinta sui pedali, ovvero posizione tacchette e appoggio plantare dei piedi. Tutti però dicono che va rivista in toto la posizione sulla bicicletta. Onestamente sul telaio attuale mi sto trovando meglio di quando avevo quello su misura. Dico soldi spesi inutilmente perché nessun centro biomeccanico o presunto tale ad ora è riuscito a darmi delle spiegazioni plausibili e, non dico risolvermi totalmente il problema di spinta sui pedali, ma almeno trovare un buon compromesso. Ho la gamba sx che in spinta va verso il telaio e per non urtare lo stesso con il ginocchio mi devo concentrare, così facendo la spinta diventa innaturale con conseguente dispersione di potenza sui pedali. E' una vita che pedalo così e me ne son fatto una ragione, ma ogni tanto sentendo le recensioni su vari biomeccanici mi prende la scimmia e dico, ma proviamo chissà mai che questo riesca veramente dove altri hanno fallito.
 

mascalzone fiammingo

Apprendista Scalatore
18 Agosto 2010
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italiane preferibilmente
Se il ginocchio va verso il telaio è perché ha il piede cavo....gli ci vuole i plantari
Può essere un po l'uno e un po l'altro o nessuno dei due...può essere l'altezza sella o l'arretramento....per posizionare chiunque bisogna vederlo pedalare...descrizioni...foto...servono a nulla 😆
 

Giordano Z.

Apprendista Passista
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Buon giorno, causa impegni personali di Emanuele ho anticipato la visita da lui di una settimana. In breve: mi ha abbassato la sella di circa 2 cm. e mezzo, riveduto la messa in bolla della stessa, ruotato la piega in su di qualche grado e risistemato la posizione delle tacchette. Purtroppo ho potuto pedalare solo una 30ina di chilometri con il nuovo assetto causa pervenuta bronchite che, complice anche il meteo di questi giorni non proprio asciutto(io esco anche quando piove) mi ha portato alla saggia decisione di stare a casa al caldo. La prima vera sensazione di cambiamento comunque l'ho avuta nella posizione delle tacchette. Mi ha ruotato non di poco il talloni verso le pedivelle, ora a sinistra il ginocchio tende meno verso il telaio, quei pochi millimetri che fan si che non ci sbatta per enne volte. A destra invece, questa rotazione mi ha portato ad un continuo contatto del malleolo interno contro la pedivella durante il ciclo di pedalata. Al momento nella situazione evidenziata per ultimo mi trovo a disagio, Emanuele dice di pedalarci un po' prima di provare a spostare qualcosa, in questo concordo con lui, perché il cervello ed il fisico hanno bisogno di riadattarsi, però sono dubbioso, per semplice motivo che, pedalando con naturalezza il piede assume quella posizione, la quale mi porta a toccare ad ogni ciclo di pedalata la pedivella. Per evitare ciò ci devo pensare e, parlando da ignorante vado a snaturare quella che dovrebbe essere una ipotetica posizione ideale.
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
pedala, pedala e ancora pedala

subito dopo un'aggiustatina, la scorsa settimana, sul nuovo telaio, ho fatto 100km di vallonato come test: una tragedia
ri-uscito sabato, usando come test la mia salita di allenamento (Mottarone), sparito di colpo il mal di schiena e sensazione di spinta più vigorosa, ma ancora qualche problemino
ri-uscito di nuovo ieri e i problemini tendono sempre più a sparire e la posizione\pedalata va sempre meglio

ci vuole tempo ;)
 

joe982

Pignone
17 Aprile 2014
206
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the best one
pedala, pedala e ancora pedala

subito dopo un'aggiustatina, la scorsa settimana, sul nuovo telaio, ho fatto 100km di vallonato come test: una tragedia
ri-uscito sabato, usando come test la mia salita di allenamento (Mottarone), sparito di colpo il mal di schiena e sensazione di spinta più vigorosa, ma ancora qualche problemino
ri-uscito di nuovo ieri e i problemini tendono sempre più a sparire e la posizione\pedalata va sempre meglio

ci vuole tempo ;)

confido nelle tue parole o-o
ho cambiato anche io da poco alcune misure e ho dei dolorini ma anche secondo me ci vuole un po' di tempo...
 

frejus82

Maglia Gialla
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Specialized sworks sl6
Come mai spesi per nulla? Io fino ad ora vado in bici come mi ha messo il ciclista, ma tutti mi dicono chi c@@@ooo ti ha messo in sella=?
Allora da li l'idea di provare un bio meccanico, ma x ora non so se andare perchè mettiamo che mi dice ....la tua bici è grande x te, non potendo ora permettermi un'altro telaio che faccio? Sarebbe come andare a buttare soldi dal balcone, quindi aspetterò, e per ora pedalo come sempre faccio da 3 anni or sono, bene o male che sia, comunque pedalo , dolori non ne ho, eh diciamo che va bene così, tanto taglia in più si adatta, l'importante che non siano 2...;nonzo%

Se non hai i soldi per cambiare telaio di agisce sulla lunghezza dell'attacco manubrio e sull'arretramento di sella e reggisella e si adatta quasi qualsiasi telaio.
 

frejus82

Maglia Gialla
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Buon giorno, causa impegni personali di Emanuele ho anticipato la visita da lui di una settimana. In breve: mi ha abbassato la sella di circa 2 cm. e mezzo, riveduto la messa in bolla della stessa, ruotato la piega in su di qualche grado e risistemato la posizione delle tacchette. Purtroppo ho potuto pedalare solo una 30ina di chilometri con il nuovo assetto causa pervenuta bronchite che, complice anche il meteo di questi giorni non proprio asciutto(io esco anche quando piove) mi ha portato alla saggia decisione di stare a casa al caldo. La prima vera sensazione di cambiamento comunque l'ho avuta nella posizione delle tacchette. Mi ha ruotato non di poco il talloni verso le pedivelle, ora a sinistra il ginocchio tende meno verso il telaio, quei pochi millimetri che fan si che non ci sbatta per enne volte. A destra invece, questa rotazione mi ha portato ad un continuo contatto del malleolo interno contro la pedivella durante il ciclo di pedalata. Al momento nella situazione evidenziata per ultimo mi trovo a disagio, Emanuele dice di pedalarci un po' prima di provare a spostare qualcosa, in questo concordo con lui, perché il cervello ed il fisico hanno bisogno di riadattarsi, però sono dubbioso, per semplice motivo che, pedalando con naturalezza il piede assume quella posizione, la quale mi porta a toccare ad ogni ciclo di pedalata la pedivella. Per evitare ciò ci devo pensare e, parlando da ignorante vado a snaturare quella che dovrebbe essere una ipotetica posizione ideale.

Faccio solo un piccolo ragionamento partendo dalla mia esperienza personale . Hai già provato diversi biomeccanici senza trovare il bandolo della matassa. A questo punto io mi pongo il seguente dubbio. Non è che la posizione in sella è giusta ma ad essere sbagliata è quella che io ritengo essere la mia pedalata naturale? ovvero che la pedalata che mi viene naturale eseguire è "naturalmente sbagliata"? Perché se cosi fosse non basta cambiare la posizione in sella ma bisogna proprio reimparare a pedalare in un certo senso.
Quindi "pensare" alla pedalata non è un delitto (come tu ipotizzi) finché non ti abitui a spingere dritto e correttamente.
 

andrecaby

Apprendista Cronoman
8 Marzo 2006
3.113
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Faccio solo un piccolo ragionamento partendo dalla mia esperienza personale . Hai già provato diversi biomeccanici senza trovare il bandolo della matassa. A questo punto io mi pongo il seguente dubbio. Non è che la posizione in sella è giusta ma ad essere sbagliata è quella che io ritengo essere la mia pedalata naturale? ovvero che la pedalata che mi viene naturale eseguire è "naturalmente sbagliata"? Perché se cosi fosse non basta cambiare la posizione in sella ma bisogna proprio reimparare a pedalare in un certo senso.
Quindi "pensare" alla pedalata non è un delitto (come tu ipotizzi) finché non ti abitui a spingere dritto e correttamente.

Diciamo che sono una la conseguenza dell'altra, nel senso che se hai l'assetto corretto man mano che macini km migliori il gesto e quindi l'efficienza della pedalata.
Se si va da Emanuele si ha la garanzia di essere in mano ad un esperto nonché un professionista, da quel momento un po' di pazienza e i dolori lasceranno spazio al piacere di pedalare e di spingere forte sui pedali.
 
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Giordano Z.

Apprendista Passista
12 Ottobre 2014
969
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Giant Advance Pro 0
Faccio solo un piccolo ragionamento partendo dalla mia esperienza personale . Hai già provato diversi biomeccanici senza trovare il bandolo della matassa. A questo punto io mi pongo il seguente dubbio. Non è che la posizione in sella è giusta ma ad essere sbagliata è quella che io ritengo essere la mia pedalata naturale? ovvero che la pedalata che mi viene naturale eseguire è "naturalmente sbagliata"? Perché se cosi fosse non basta cambiare la posizione in sella ma bisogna proprio reimparare a pedalare in un certo senso.
Quindi "pensare" alla pedalata non è un delitto (come tu ipotizzi) finché non ti abitui a spingere dritto e correttamente.


Rieducare la mia pedalata. Se un gesto è automatico e naturale dall'inizio perché andare a modificarlo. Per spingere diritto con la gamba sinistra, quindi allineare in maniera corretta rotula caviglia e punta del piede, devo ruotare in maniera sensibile il tallone verso la pedivella. Così facendo il tutto si allinea, ma ad ogni rivoluzione di pedalata il malleolo tibiale batte sulla pedivella. Non è piacevole pedalare per chilometri andando a picchiare continuamente contro a qualcosa. Quindi ho cercato un compromesso tra allineamento e l'evitare il contatto con la pedivella. Aggiungo che, da seduto a pedalare in fuori sella, il mio modo di pedalare si modifica ulteriormente. Se dovessi elencare tutte le persone e i trattamenti fatti per dare almeno una risposta alla mia postura non so quanto ci metterei. Alla fine tutti sono arrivati alla conclusione di non sapermi dire il perché.
 

fylooo

Scalatore
24 Gennaio 2014
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Kirghisia
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Sì grazie!
Faccio solo un piccolo ragionamento partendo dalla mia esperienza personale . Hai già provato diversi biomeccanici senza trovare il bandolo della matassa. A questo punto io mi pongo il seguente dubbio. Non è che la posizione in sella è giusta ma ad essere sbagliata è quella che io ritengo essere la mia pedalata naturale? ovvero che la pedalata che mi viene naturale eseguire è "naturalmente sbagliata"? Perché se cosi fosse non basta cambiare la posizione in sella ma bisogna proprio reimparare a pedalare in un certo senso.
Quindi "pensare" alla pedalata non è un delitto (come tu ipotizzi) finché non ti abitui a spingere dritto e correttamente.


Rieducare la mia pedalata. Se un gesto è automatico e naturale dall'inizio perché andare a modificarlo. Per spingere diritto con la gamba sinistra, quindi allineare in maniera corretta rotula caviglia e punta del piede, devo ruotare in maniera sensibile il tallone verso la pedivella. Così facendo il tutto si allinea, ma ad ogni rivoluzione di pedalata il malleolo tibiale batte sulla pedivella. Non è piacevole pedalare per chilometri andando a picchiare continuamente contro a qualcosa. Quindi ho cercato un compromesso tra allineamento e l'evitare il contatto con la pedivella. Aggiungo che, da seduto a pedalare in fuori sella, il mio modo di pedalare si modifica ulteriormente. Se dovessi elencare tutte le persone e i trattamenti fatti per dare almeno una risposta alla mia postura non so quanto ci metterei. Alla fine tutti sono arrivati alla conclusione di non sapermi dire il perché.

Infatti non ti serve nessun biomeccanico ma devi lavorare sulla TUA postura e NON sulla pedalata!

Finchè non sistemi la tua postura puoi cambiare tutti i biomeccanici che vuoi...ma presto o tardi avrai sempre problemi.
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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Specialized sworks sl6
Diciamo che sono una la conseguenza dell'altra, nel senso che se hai l'assetto corretto man mano che macini km migliori il gesto e quindi l'efficienza della pedalata.
Se si va da Emanuele si ha la garanzia di essere in mano ad un esperto nonché un professionista, da quel momento un po' di pazienza e i dolori lasceranno spazio al piacere di pedalare e di spingere forte sui pedali.

Infatti io ho parlato del post Emanuele, del quale mi sono avvale con ottimi risultati.

Quello che Volvo dire è che non è automatico che se la posizione in sella è corretta anche la pedalata lo sia.

Quanto feci la visita Emanuele mi sistemò e mi disse che difetto àvéva il mio modo di pedalare "naturale". Ci ho lavorato sopra "pensando" il gesto della pedalata mentre pedalavo finché la pedalata corretta è diventata nuovamente "naturale".
 

bat

Novellino
13 Gennaio 2010
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2
Founex - Svizzera
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Alcune...
Volevo condividere con la mia esperienza positiva nell'essermi affidato a Emanuele Chiesa con voi.

Ho conosciuto Emanuele in primavera del 2015 ed ho capito subito che era la persona giusta. Con due protesi alle anche e svariati interventi l'assetto del mio bacino è quel che è...Emanuele ha capito subito e risolto le mie problematiche. Il risultato è stato sorprendente per aumento dell'efficienza e scomparsa di tensioni e dolorini vari.

Di lui ho apprezzato la professionalità, le competenze e la grande umiltà, merce molto rara oggi. Negli ultimi tempi i biomeccanici sono spuntati come i funghi, corredati da tecnologie futuristiche e dal grande effetto scenico. Personalmente sono convinto che l'esperienza, la sensibilità, l'intuito e "l'occhio" siano aspetti che non possono essere definiti da un software. Un computer fa tanti calcoli in poco tempo ma cosa succede se i dati forniti non sono precisi? Come vengono gestite problematiche derivanti da traumi pregressi? Queste sono alcune delle domande che bisognerebbe farsi. E ancora...il biomeccanico Hi-Tech che lavoro faceva prima? E' un mero operatore che riporta delle misure dal computer alla bici? E se quello che il software dice essere l'assetto corretto si dimostra essere inefficiente o peggio ancora scorretto? Non che la tecnologia non serva, ma è uno strumento, come la livella ed il metro e se non si conoscono i rapporti causa-effetto delle molteplici componenti in gioco per una corretta posizione in bici, sarà molto difficile comprendere l'origine del problema e risolverlo. Meditate gente...meditate!
 
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