Vorrei riprendere alcuni aspetti del confronto avuto ieri nell'altro 3D. Magari qualcuno mi aiuta a chiarire i dubbi che continuo ad avere con riferimento all'utilizzo e all'elaborazione dei dati (velocità; watt; Kcal). Non è mia intenzione scalfire l'oggettività e l'utilità di unità misura riconosciute come valide, ci mancherebbe. Si tratta soltanto di ragionare insieme sull'utilizzo degli stessi.
Vorrei partire da due affermazioni che mi sembrano condivisibili.
La prima è che a parità di velocità al variare del peso anche i watt erogati variano. Questo si evince anche dalle formule più utilizzate per stimare la potenza media (Ambrosini; Wilson). Non tutti gli algoritmi in rete usano queste formule. Alcuni si e forse sono i più affidabili. In queste formule, tra i vari coefficienti e le varie variabili, vi è pure quella del peso (soggetto+mezzo). Ovviamente, ci sono altre variabili considerate dalle formule (attrito, aerodinamica) che tendono ad annullare queste differenze; ed altre che possono invece accentuarle (la pendenza). E già i calcoli coi relativi coefficienti diventano complicati e sono oggetto di discussione presso fonti più o meno accreditate.
La prima affermazione fa da premessa alla seconda poiché con queste formule - e questi algoritmi - si stima la potenza media.
La seconda affermazione è la seguente: due atleti che esprimono la stessa potenza hanno lo stesso consumo calorico. E non importa la fatica che fanno. "Ovvio che 150 W possono essere molto faticosi per un principiante e una passeggiata per un atleta top, ma se esprimono la stessa potenza per lo stesso tempo hanno gli stessi consumi" (cit. Albanesi.it)
Ed è questa affermazione che mi genera dei dubbi. Per almeno due ragioni:
- mi sembra (correggetemi se sbaglio) che per ottenere la stessa potenza, a parità di mezzo, due soggetti con peso molto diverso devono fare velocità diverse (per la conformazione delle formule di cui sopra).
- non essendo un fisico, non riesco a capire come due prestazioni uguali per watt, erogate da soggetti diversi (non solo per peso), diano luogo a consumi energetici identici. In fondo, non siamo macchine, siamo esseri umani, ed oltre al peso e alla velocità intervengono diverse variabili come l'età, il genere, la distribuzione massa magra/grassa, il livello di allenamento, etc.
Per questo un'affermazione così perentoria - "due atleti che esprimono la stessa potenza hanno lo stesso consumo calorico" - mi lascia molto perplesso.
Vorrei partire da due affermazioni che mi sembrano condivisibili.
La prima è che a parità di velocità al variare del peso anche i watt erogati variano. Questo si evince anche dalle formule più utilizzate per stimare la potenza media (Ambrosini; Wilson). Non tutti gli algoritmi in rete usano queste formule. Alcuni si e forse sono i più affidabili. In queste formule, tra i vari coefficienti e le varie variabili, vi è pure quella del peso (soggetto+mezzo). Ovviamente, ci sono altre variabili considerate dalle formule (attrito, aerodinamica) che tendono ad annullare queste differenze; ed altre che possono invece accentuarle (la pendenza). E già i calcoli coi relativi coefficienti diventano complicati e sono oggetto di discussione presso fonti più o meno accreditate.
La prima affermazione fa da premessa alla seconda poiché con queste formule - e questi algoritmi - si stima la potenza media.
La seconda affermazione è la seguente: due atleti che esprimono la stessa potenza hanno lo stesso consumo calorico. E non importa la fatica che fanno. "Ovvio che 150 W possono essere molto faticosi per un principiante e una passeggiata per un atleta top, ma se esprimono la stessa potenza per lo stesso tempo hanno gli stessi consumi" (cit. Albanesi.it)
Ed è questa affermazione che mi genera dei dubbi. Per almeno due ragioni:
- mi sembra (correggetemi se sbaglio) che per ottenere la stessa potenza, a parità di mezzo, due soggetti con peso molto diverso devono fare velocità diverse (per la conformazione delle formule di cui sopra).
- non essendo un fisico, non riesco a capire come due prestazioni uguali per watt, erogate da soggetti diversi (non solo per peso), diano luogo a consumi energetici identici. In fondo, non siamo macchine, siamo esseri umani, ed oltre al peso e alla velocità intervengono diverse variabili come l'età, il genere, la distribuzione massa magra/grassa, il livello di allenamento, etc.
Per questo un'affermazione così perentoria - "due atleti che esprimono la stessa potenza hanno lo stesso consumo calorico" - mi lascia molto perplesso.