Premesso che pedalare con il vento non mi piace proprio ma faccio buon viso a cattivo gioco, ho notato che mai come quest'anno il vento ha assillato le mie uscite; praticamente quasi ad ogni uscita c'è vento.
Quindi mi sono messo il cuore in pace e pedalo, pedalo .....
Nelle giornate ventose pedala in agilità ed usa il 53 solo quando sei a favore di vento...forse è una domanda un pò banale, ma non a caso la sezione qui si chiama "principianti" ..quindi non me ne volete
Dunque come da titolo, arriva l'inverno, arriva il vento... come sconfiggerlo?
Siccome ho cominciato a pedalare seriamente da quest'estate, e non avendo ancora la forma ideale, ho in totale macinato non molti chilometri, ho intenzione di mantenerrmi la gamba anche per la brutta stagione, sfruttando le belle giornate.
..Probabilmente non c'è rimedio a questa domanda, ma c'è qualche trucchetto per soffrire un pò meno della resistenza del'aria all'avanzamento? Ci sono giorni in cui quasi mi fermo, tanta è la resistenza.. è una tortura per me, perchè essendo abbastanza gracile di corporatura( peso 61 kg per 1,70 di altezza) non ho nessuna possibilità di giocarmela con il vento..
..sono arrivato alla conclusione che è meglio una salita vera, almeno lì non c'è finzione, la strada sale e ti aspetti di faticare.. ma quando sei in pianura e ti sferza il vento in questa maniera, fatichi davvero più del dovuto, è fastidioso.
ps .ancora più frustante vedere i ciclisti dietro, i quali mentre tu arranchi bestemmiando contro il vento, ti sorpassano senza apparente difficoltà!
..ma ragazzi io il 34 lo uso praticamente sempre.. il 50 lo uso solamente in discesa o in pianura, col vento a favore, altrimenti fatico a spingere. Forse devo acquisire ancora molta potenza nelle gambe prima di pensare al vento...
"Osservare il vento" ti permette di capire anche come realizzare il ventaglio.
dalle mie parti il vento è quasi sempre una costante,visto il mare a 2 passi,quindi mi organizzo consultando ilmeteo.it e vedo da ke parte soffia,dopodikè organizzo l'uscita iniziando controvento x poi defaticare a favore di vento...............
Il grande Gilbert Duclos-Lassale preparava la Parigi Roubaix tirando i compagni o provando la fuga nelle prime gare di stagione al nord proprio nei tratti controvento...quindi bisogna approfittarne e far la gamba quando c'è il vento ...altro che balle.
Ultimamente mi sta capitando di uscire la sera e spesso incappo in un fastidioso vento laterale che spinge la bici verso il limite della carreggiata e mi costringe a uno sforzo notevole per tenerla dritta con l'aggravante di dover comunque continuare il solito slalom tra buche e avvallamenti di strade sempre più disastrate.
Poiché quando rientro da queste uscite il piacere (in pianura a 27/28 di media) è azzerato dallo stress per cercare di evitare di cadere e mi viene il dubbio di non essere proprio capace di andare in bici, volevo chiedervi a quanti km/h raffiche di vento laterale possono essere considerate pericolose.
Dipende da troppi fattori per darti un numero... dipende dal tuo peso, dalle ruote che hai, dalla tua posizione in bici, dalla forza con la quale riesci a spingere sui pedali ecc. E poi ce da considerare che non fai mai sempre e solo una strada perfettamente dritta e quindi l'angolo del vento "laterale" cambia continuamente...
entrambamente tutte e due + sai andare (e/o hai esperienza) - senso di insicurezza provi,volevo sapere solo se il senso di insicurezza (tra vento e slalom tra le buche) è più o meno normale o sono io che non so andare.
entrambamente tutte e due + sai andare (e/o hai esperienza) - senso di insicurezza provi,
la velocità "pericolosa" è strettamente legata a quella del vento (tra l'altro, per questioni teoriche geometriche, maggiore è la tua velocità, minore è l'influenza relativa della velocità del vento)
.."