Secondo me grandezza del telaio e lunghezza attacco manubrio si possono spiegare con un solo ragionamento.
Se un amatore utilizza un telaio con un 54 di orizzontale virtuale e un attacco manubrio da 10, un professionista con stessa costituzione fisica, sceglierà un telaio 52 con attacco da 12, quindi avrà un telaio più piccolo e un attacco più lungo.
Un telaio più piccolo è più reattivo e adatto alle competizioni, inoltre avrà anche maggior fuori-sella, quindi di conseguenza maggior dislivello sella-manubrio che porterà a una posizione più raccolta del ciclista, che darà ulteriori vantaggi in gara.
Per i professionisti, dunque, ha senso scegliere un telaio più piccolo e usare un attacco più lungo, ma gli amatori, secondo me, scegliendo un telaio più piccolo rischiano solo di prendere una bici meno comoda, visto che non fanno i chilometri che macinano i professionisti e di conseguenza hanno una minore elasticità del corpo.
Se un amatore utilizza un telaio con un 54 di orizzontale virtuale e un attacco manubrio da 10, un professionista con stessa costituzione fisica, sceglierà un telaio 52 con attacco da 12, quindi avrà un telaio più piccolo e un attacco più lungo.
Un telaio più piccolo è più reattivo e adatto alle competizioni, inoltre avrà anche maggior fuori-sella, quindi di conseguenza maggior dislivello sella-manubrio che porterà a una posizione più raccolta del ciclista, che darà ulteriori vantaggi in gara.
Per i professionisti, dunque, ha senso scegliere un telaio più piccolo e usare un attacco più lungo, ma gli amatori, secondo me, scegliendo un telaio più piccolo rischiano solo di prendere una bici meno comoda, visto che non fanno i chilometri che macinano i professionisti e di conseguenza hanno una minore elasticità del corpo.