Sarò prolisso!
dopo aver analizzato il percorso diciamo che senza alcun dubbio, sono un locale, é il migliore di sempre e anni luce meglio delle ultime edizioni:
- sono presenti le salite più frequentate dai ciclisti locali (finalmente!), non più le anonime e "fuori-zona-ciclisti" delle ultime dieci colli
- purtroppo non c'é più l'arrivo a San Luca, ma il ritorno ai Giardini Margherita e la partenza dalle due torri ripagano ampiamente la mancanza
- la granfondo é dura, decisamente dura! soprattutto se paragonata ad altre dello stesso periodo, e questa scelta fa onore all'organizzazione. Si tocca, e non sempre solo per pochi metri, la pendenza in doppia cifra in molte salite: da quinzano a Loiano, salita di Monzuno, ganzole, monte Donato. Analisi percorso:
- per chi non é del luogo la val di Zena, già sempre presente nelle vecchie edizioni, é indubbiamente una delle valli più ciclistiche d'Italia. In estate la concentrazione di bici rasenta l'insopportabile per i residenti (e noi ne godiamo!)
- la salita/salitella di Quinzano é probabilmente la più frequentata in assoluto dai ciclisti locali: pedalabile, bel panorama, poche auto, vicino alla città.
- il tratto Quinzano-Loiano é duro (alquanto!) e, in una giornata di sole, ha viste spettacolari
- bella e tecnica la discesa verso la fondovalle Savena per affrontare la salita di Monzuno che, nell'ultimo tratto, ha 500 metri al 12-14 %
- sorprende la scelta del falsopiano boschivo che noi chiamiamo di Trasasso che porta, con un finale in decisa salita, a Madonna dei Fornelli: solitaria stradina amatissima dai ciclisti
- bella e veloce discesa verso San Benedetto V.S. seguita da una breve e non dura salita a Monteacuto V. e da una lunga discesa verso Lagaro
- lunga e regolare la salita a Grizzana Morandi: tipica salita dove chi é in forma spinge forte e "stacca" gli amici di squadra
- molto tecnica la discesa verso Vergato: ampi curvoni e veloci rettilinei
- decisamente abbordabile, e affrontabile con rapporti lunghi, la salita a Cereglio. Salita usata dai locali come allenamento al ritmo, visto anche la lunghezza intorno ai 10 km
- curve in salita verso Tolé poi lungo/lunghissimo tratto in crinale e discesa verso Calderino per affrontare Mongardino: salita non dura, percorsa tantissime volte dalla Dieci Colli, ma più in senso contrario (la discesa é pedalabile)
- salita delle Ganzole che é dura sì ma breve. Il tratto "fatidico" parte da uno spettacolare curvone verso destra. Niente di trascendentale, se non fosse che é posta dopo tanti km e le gambe potrebbero essere dure.
- falsopiano sui colli e solito strappo rompigambe di Monte Donato presente in tutte le dieci colli (eccetto le ultime anonime). Molti si ricorderanno anche della discesa verso i Giardini, in alcuni tratti pericolosa per alcune curve ad uscire (attenzione!).
- infine sfido chiunque a trovare un ambiente migliore dei Giardini Margherita per un finale di una granfondo.
C'é voluto probabilmente lo shock dell'uscita dal Prestigio (dove probabilmente non rientrerà più viste le concorrenti con sponsor ben più blasonati) per scegliere il miglior percorso di sempre. Come abbiano fatto ad avere i permessi per il passaggio in tante zone critiche per il traffico davvero non lo so, probabilmente questa ondata di attenzione verso il verde, la bici e l'ambiente da parte dell'opinione pubblica ha aiutato alquanto.