Questo articolo (qui potete trovare la prima parte) è scritto in collaborazione con un altro utente d... Continua la lettura...
ciao mi permetto di segnalarti che il link alla prima parte, che hai messo nell'articolo non si apre, in quanto punta ad una bozza
E si carissimo sig. davide Mamo e sig. davide Picco cio' che dice e' assolutamente vero.Tutto cio' che ha scritto l'ho provato sulla mia pelle e le conseguenze che ne ha riportato ,sono state disastrose.Quando ero juniores vincevo molte gare ciclistiche ,anche contro gente piu' forte di me e piu' grande di me,ero un ragazzo non sapevo nulla della vita, ma crescendo ogni volta che c'era una gara andavo incontro gia' dal giorno prima,a notti senza dormire, e andavo al bagno gia' dalle 5 del mattino per 2 anche 3 volte di fila e di fare una colazione abbondante neanche a parlrne.Fui costretto ad abbandonare il mondo delle corse.Oggi di anni ne ho un po' di piu' ma le cose non sono cambiate anzi forse peggiorate,ogni volta che c'e' da fare un uscita con gli amici di allenamento, lo stress diventa assurdo e talmente insopportabile che a volte addirittura desisto, uscendo da solo.Crampi allo stomaco sedute al bagno e notti cosi' e cosi' sono le mie compagne d'avventura assieme alla bici.A tutt'oggi ancora non riesco a trovare un metodo per scaricare tutto cio',la mia resa in bici e' sempre al 50% di cio'che realmente potrei dare.Comunque una cosa e' vera tutto cio' che ci circonda e' cio' che modifica i nostri stadi di stress.Con questo voglio dire che per esempio nel mio caso, ogni volta che si esce e' sempre come se fosse una gara,cioe' per me diventa difficile iniziare a sostenere delle uscite cosi' lunghe con delle altimetrie notevoli e con delle medie paragonabili a delle granfondo a volte sono tornato a casa con 38 di media.A volte con percorsi vallonati si arriva a 33 di media dico per me e' troppo.Sto pensando che anche questa puo' essere una causa