Domanda su allenamenti combinati

triathletakids

Pedivella
10 Giugno 2010
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stradale
Concordo molto poco con quello che dici, cmq riguardo al motivo per cui i triatleti fanno le maratone te lo spiega lo stesso Innavatel, invece di farsi il lungo da soli si fa una 42 sapendo che il lavoro vero e proprio è di 35 o quel che sono. Ristori & co non sono così comodi da allestirsi in proprio a meno di cricetizzarsi su giri di pochi km :bua:

P.S: Secondo me vedi troppo il lato agonistico, c'è anche chi semplicemente si diverte a gareggiare e trova soddisfazione nell'arrivare al traguardo dignitosamente.
Quindi esiste tranquillamente la possibilità di "tabellare" per evitare di farsi male e avere un minimo di criterio e poi non avere sto assillo di fare il tempo della vita o il risultato tutte le volte. o-o
Capisco perfettamente che ci sia gente che si diverta, il mio intervento non era affatto legato all'aspetto "agonistico" dello sport, anzi! Come ho detto, un certo tipo di allenamento, se non inserito in una programmazione mirata e "studiata", rischia di non sortire l'effeto desiderato, può oltresì rivelarsi dannoso. Tutto questo, che si parli di prestazione che di semplice "arrivare in fondo". Le tabelle standard, le ritengo più "dannose" che utili, danno sì una linea di massima da seguire, ma non applicabile a tutti.
Chi fa triathlon, ha struttura muscolare e programmazione diversa dal podista, chi fa solo maratone, non deve preoccuparsi di alcuni aspetti tipici di chi pratica le multidiscipline. Una tabella prettamente "podistica", non considera gli allenamenti di nuoto o bici precedenti o successivi, non considera l'affaticamento muscolare e organico derivato da eventuali competizioni di tri/dua/acquathlon.
Il lungo a piedi per le distanze lunghe nel triathlon, non è il massimo, non lo consiglio a nessuno, quando hai fatto 15-20 km è fin che mai, il tutto va fatto in ottica "corsa dopo la bici" e vanno curati i ritmi. Inutile fare il lungo a 5'/km se poi nell' IM si "corre" a 6', non è la stessa cosa, sia dal punti di vista di consum energetico che biomeccanica (appoggi ecc...). Mettici anche il fatto che per quanto uno si "pormetta" di fare allenamento in una maratona o mezza, si trova inevitabilmente preso dalla "trance agonistica" che una competizione di porta.
 

POD4PASSION

Pedivella
24 Giugno 2010
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advanced pro
Inno se devi allenarti per la maratona devi correre e basta

Parti da un ottima base secondo me e se ti fai seguire da un tecnico puoi raggiungere dei buoni risultati.

Se vuoi avere dei tempi sulla maratona di tutto rispetto devi farti seguire da un preparatore,poi raggiunto il tuo scopo puoi dedicarti ad altro.

Per quanto riguarda le tabelle sono contrario per svariati motivi ma questo è un altro discorso.

P.S.
non fare l'errore che fanno in tanti a voler equiparare il triathlon con una sola delle 3 discipline sono 2 cose diverse.
 

lucagt

Apprendista Cronoman
21 Giugno 2007
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Argon18 Gallium, Argon18 E118 e Merida 905 powercrankizzata
Capisco perfettamente che ci sia gente che si diverta, il mio intervento non era affatto legato all'aspetto "agonistico" dello sport, anzi! Come ho detto, un certo tipo di allenamento, se non inserito in una programmazione mirata e "studiata", rischia di non sortire l'effeto desiderato, può oltresì rivelarsi dannoso. Tutto questo, che si parli di prestazione che di semplice "arrivare in fondo". Le tabelle standard, le ritengo più "dannose" che utili, danno sì una linea di massima da seguire, ma non applicabile a tutti.
Chi fa triathlon, ha struttura muscolare e programmazione diversa dal podista, chi fa solo maratone, non deve preoccuparsi di alcuni aspetti tipici di chi pratica le multidiscipline. Una tabella prettamente "podistica", non considera gli allenamenti di nuoto o bici precedenti o successivi, non considera l'affaticamento muscolare e organico derivato da eventuali competizioni di tri/dua/acquathlon.
Il lungo a piedi per le distanze lunghe nel triathlon, non è il massimo, non lo consiglio a nessuno, quando hai fatto 15-20 km è fin che mai, il tutto va fatto in ottica "corsa dopo la bici" e vanno curati i ritmi. Inutile fare il lungo a 5'/km se poi nell' IM si "corre" a 6', non è la stessa cosa, sia dal punti di vista di consum energetico che biomeccanica (appoggi ecc...). Mettici anche il fatto che per quanto uno si "pormetta" di fare allenamento in una maratona o mezza, si trova inevitabilmente preso dalla "trance agonistica" che una competizione di porta.

Allora conosco tantissima gente che non capisce un ciuffo :mrgreen:
E' vero che c'è chi prepara "distanza lunga" correndo al max 20km ma parliamo di una risicatissima minoranza.
Sull'utilità di far lunghi se ne può parlare all'infinito, su quanti kmetri al massimo fare.
Penso rientri la personale propensione poi a correre molti km senza rompersi, e qui l'umanità è varia, come la necessità per molti di prendere confidenza con la distanza, che può essere un fattore meramente psicologica ma che, almeno per me, può far la differenza.

Non sarei così sicuro nel dar giudizi, quello che dici può esser vero ma applicabile ad una minoranza.

Cito l'ultimissima cosa, l'allenatore di Bordin prima e Baldini dopo, in un interessante commento durante una maratona ha fatto dei paralleli tra il primo che faceva lunghi assurdi e il secondo che necessitava di molti meno km...
Stesso allenatore, stessi risultati incontrovertibili...
 

triathletakids

Pedivella
10 Giugno 2010
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stradale
Allora conosco tantissima gente che non capisce un ciuffo :mrgreen:
E' vero che c'è chi prepara "distanza lunga" correndo al max 20km ma parliamo di una risicatissima minoranza.
Sull'utilità di far lunghi se ne può parlare all'infinito, su quanti kmetri al massimo fare.
Penso rientri la personale propensione poi a correre molti km senza rompersi, e qui l'umanità è varia, come la necessità per molti di prendere confidenza con la distanza, che può essere un fattore meramente psicologica ma che, almeno per me, può far la differenza.

Non sarei così sicuro nel dar giudizi, quello che dici può esser vero ma applicabile ad una minoranza.

Cito l'ultimissima cosa, l'allenatore di Bordin prima e Baldini dopo, in un interessante commento durante una maratona ha fatto dei paralleli tra il primo che faceva lunghi assurdi e il secondo che necessitava di molti meno km...
Stesso allenatore, stessi risultati incontrovertibili...
LucaGt, io ragiono da "age group", ovvero da persona che ha tempo "limitato" per allenarsi. Naturalmente chi può dedicare diverso tempo all'allenamento, può anche fare lunghi più consistenti, però vorrei sapere secondo te qual'è la percentuale di amatori che non si "sfasciano" con carichi e kmtraggi eccessivi.
Io non consiglio molto i lunghi o i combinati con molta corsa dopo la bici , per il semplice motivo che nel primo caso non siamo nelle stesse condizioni della "gara" (parliamo di IM), nel secondo caso si rischia di "caricare troppo". In tutti e due i casi poi, avremmo a che fare con tempi di recupero muscolare/organico tanto più lunghi quanto sarà la lunghezza della corsa. L'aspetto psicologico poi è soggettivo, c'è chi ha bisogno di "conferme" per poter poi riuscire ad arrivare, io cerco sempre di stare attento all' "equilibrio", ovvero ai ritmi che sono la cosa fondamentale da curare per non "saltare".
 

POD4PASSION

Pedivella
24 Giugno 2010
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complimenti kids hai fatto una disamina a 360° sono d'accordo con te su tutto tranne su 2 punti.
1)se non hai tempo per preparare un IM non lo devi preparare
2)IMHO I lunghi sono assolutamente necessari su gare dove il metabolismo aerobico la fa da padrone, per poter insegnare al tuo organismo a consumare maggiormente i grassi a favore del glicogeno muscolare, quanto debbano essere lunghi, dipende da atleta ad atleta
 

triathletakids

Pedivella
10 Giugno 2010
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stradale
Ragazzi , attenzione a parlare di consumo di "grassi" associandolo al "lungo". IL sistema meno traumatico per fare questo "allenamento" è l'uscita a digiuno, anche 50'-1h a ritmo IM. Oppure lungo in bici + corsa di 20'-30' a ritmo IM, hai già "simulato" la bici e parti in condizioni simili a quelle che trovi in gara. RIPETO: la MIA IDEA (quindi condivisibile o meno) è che lunghi estenuanti a piedi siano difficili da recuperare (quindi più recupero =meno tempo per allenarsi e più rischio di infortunio) e non simulino la situazione gara (l'affaticamento che si ha nella maratona IM lo puoi solo simulare con almeno 4-5 ore di bike prima e non "passeggiando").
Per l'abituare la muscolatura ad uno sforzo prolungato, basta la bici. Se scendi fresco dalla bici puoi correre, altrimeti puoi avere fatto tutti i lunghi che vuoi a piedi ma non ti muovi ! RIPETO, sono MIE considerazioni.
 

POD4PASSION

Pedivella
24 Giugno 2010
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Ci mancherebbe kids
Non sarebbe nemmeno carino riportare sempre e comunque i pensieri altrui è corretto dare una propria valutazione.

Quindi come mia valutazione volevo analizzare la tua affermazione in questo modo.

La capacità di sintesi lipidica non è da quanto ne so io centralizzata ma bensì periferica e la si può sviluppare solo con l'allenamento specifico, ovvero anche se la bici è similare alla corsa non è comunque uguale il movimento per questo motivo se non alleni la corsa coi lunghi sicuramente avrai problemi poi nella maratona finale.

Questo concetto lo possono ben capire tutti i ciclisti che in inverno per stare in allenamento utilizzano la corsa come allenamento similare, noteranno che anche se ben allenati alle prime uscite avranno problemi di natura muscolare.

Per quanto riguarda invece l'allenamento a digiuno glucidico, è uno strumento per migliorare il metabolismo aerobico,strumento come il combinato o altro ma che se non utilizzato periericalmente avrà valenza solo per la disciplina dove viene utilizzato.

Per capirsi se io in tutte le mie uscite di allenamento in piscina utilizzero lo strumento del digiuno glucidico,non è che dopo un mese di allenamenti nel nuoto avrò sviluppato una capacità lipidica superiore nella corsa.
 

triathletakids

Pedivella
10 Giugno 2010
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Ci mancherebbe kids
Non sarebbe nemmeno carino riportare sempre e comunque i pensieri altrui è corretto dare una propria valutazione.

Quindi come mia valutazione volevo analizzare la tua affermazione in questo modo.

La capacità di sintesi lipidica non è da quanto ne so io centralizzata ma bensì periferica e la si può sviluppare solo con l'allenamento specifico, ovvero anche se la bici è similare alla corsa non è comunque uguale il movimento per questo motivo se non alleni la corsa coi lunghi sicuramente avrai problemi poi nella maratona finale.

Questo concetto lo possono ben capire tutti i ciclisti che in inverno per stare in allenamento utilizzano la corsa come allenamento similare, noteranno che anche se ben allenati alle prime uscite avranno problemi di natura muscolare.

Per quanto riguarda invece l'allenamento a digiuno glucidico, è uno strumento per migliorare il metabolismo aerobico,strumento come il combinato o altro ma che se non utilizzato periericalmente avrà valenza solo per la disciplina dove viene utilizzato.

Per capirsi se io in tutte le mie uscite di allenamento in piscina utilizzero lo strumento del digiuno glucidico,non è che dopo un mese di allenamenti nel nuoto avrò sviluppato una capacità lipidica superiore nella corsa.
Pod, ho scritto che l'allenamento di corsa a digiuno serve per "abituarsi" nelle maratone a consumare "grassi" (anche se in una maratona secca di 3.30' non mi serva serva molto), mentre per i combinati lunghi servono all'adattamento muscolare / metabolico.
Nell'IM se vai già in crisi in bici ,sai "finito", difficile poi riprendersi, la "crisi" è solitamente prevista nella maratona finale, per cui allenamenti a digiuno in bici non li vedo proprio come strumento nella preparazione nell'IM (così come per il nuoto)
 

walk_man

Novellino
5 Gennaio 2008
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bellinzago lombardo (mi)
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rasera
Correre una maratona è molto stressante dal punto di vista fisico, per recuperarla serve diverso tempo, il tutto in base al livello atletico e organico dell'atleta. Spesso i triathleti preparano le lunghe distanze con questo tipo di gara, secondo me senza motivo, visto che la maratona "secca" ha in comune con quella dell' IM solo la distanza. Per chi arriva da unastagione di gare nella triplice, l'inverno dovrebbe essere l'occasione per "ricaricare" le pile in vista della nuova stagione e gettare le basi per iniziare la preparazione. Inserire maratone, gran fondo ecc... serve solo ad affaticare ulteriormente il fisico. Spesso si assiste all'ingresso nel mondo delle multidiscipline di persone che provengono da altri sport o dal sedentarismo, persone che scoprono a 25-30 -40 anni il triathlon e ci si "buttano a capofitto", con gare su gare, poi si lanciano anche in gran fondo e maratone ecc per "allenamento" .... Il nostro fisico, per quanto forte e temprato possa essere, ha dei limiti strutturali, le articolazioni ci possono presentare un conto molto salato ...
Prendere tabelle da internet la ritengo la forma più sbagliata di allenarsi, vanno bene "a spanne" per 1 persone su 1000, la personalizzazione dell'allenamento è fondamentale non solo per ottimizzare la prestazione , ma soprattutto per non fare danni ! Rimango un po' perplesso di fronte a chi dice "non guardo l'orologio in gara" e poi afferma "seguo delle tabelle", le due cose mi sembrano un po' "incoerenti" perchè se davvero non guardassi l'orologio, ti limiteresti ad allenarti a piacere, tanto il tempo non intreressa giusto?
Tornando al quesito iniziale non consiglio lunghi a piedi (a meno che non si sia un podista), la bici può sostituire tranquillamente la componente muscolare dell'allenamento per la maratona.


parole sante......
purtroppo manca cultura sportiva, si vuole tutto e subito senza avere una base alle spalle.:hail:
 

lucagt

Apprendista Cronoman
21 Giugno 2007
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Argon18 Gallium, Argon18 E118 e Merida 905 powercrankizzata
LucaGt, io ragiono da "age group", ovvero da persona che ha tempo "limitato" per allenarsi. Naturalmente chi può dedicare diverso tempo all'allenamento, può anche fare lunghi più consistenti, però vorrei sapere secondo te qual'è la percentuale di amatori che non si "sfasciano" con carichi e kmtraggi eccessivi.
Io non consiglio molto i lunghi o i combinati con molta corsa dopo la bici , per il semplice motivo che nel primo caso non siamo nelle stesse condizioni della "gara" (parliamo di IM), nel secondo caso si rischia di "caricare troppo". In tutti e due i casi poi, avremmo a che fare con tempi di recupero muscolare/organico tanto più lunghi quanto sarà la lunghezza della corsa. L'aspetto psicologico poi è soggettivo, c'è chi ha bisogno di "conferme" per poter poi riuscire ad arrivare, io cerco sempre di stare attento all' "equilibrio", ovvero ai ritmi che sono la cosa fondamentale da curare per non "saltare".

Esistono solo Elite (o se preferisci chiamarli pro) ed Age Group, che raggruppano una moltitudine varia che passa dall'ex professionista alla sciura Maria che all'alba dei 55 anni magari gli gira di farsi un IM.
Sempre nel secondo gruppo che racchiude il 99% di chi fa IM, mezzi, doppi e tripli la disponibilità di tempo è decisamente difforme.
Di certo io che ho obblighi familiari minimi e solitamente sono a casa alle 17 ho disponibilità teoricamente maggiore per allenarmi rispetto a chi rientra alle 20 ed ha magari 3 figli a cui dedicare il dovuto spazio la sera e nei weekend....

Anche i pro mica tutti si allenano e basta, molti si arrabattano come possono e potrebbero essere anche più ingolfati a livello di tempo dell'age group benestante che si gestisce il tempo come meglio crede senza aver l'assillo di tirare fine mese e dedicare poco tempo all'attività remunerata.

Poi ribadisco che di allenamento capisco poco e mi faccio dire anche come allacciare le scarpe, diffido solo da chi ha un'unica ricetta per tutti perchè è evidente non può essere così.
Ognuno ha le sue necessità, carichi di lavoro sopportabili a livello fisico e psicologico oltre ad un bagaglio genetico che gli consentirà di arrivare fino ad un certo punto.
Se è vero che con determinati lavori si fa e anche bene un IM come si sostiene qui dentro, e sono d'accordissimo, è impossibile che si prendano i 2600 partecipanti ad un IM e li si prepari allo stesso modo. Sarebbe come pretendere di far giocare qualsiasi squadra di calcio nello stesso modo prescindendo dalle caratteristiche tecniche e fisiche dei giocatori....
Anche il più integralista degli allenatori ovviamente adatta il modulo ed il preparatore i carichi.