running invernale

snowcat

Pedivella
8 Febbraio 2011
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Setu Turineis (Settimo Torinese)
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Trek Emonda SL6
boh a me sembra di fare più fatica sul tapis a parità di velocità...

al contrario, è più facile. E se ti stanchi perdi frequenza e aumenti ampiezza, mentre su strada rallenteresti, col risultato di rischiare di infortunarti ai muscoli stabilizzatori, per di più facendo un lavoro poco allenante.
 

bigbell

Pignone
14 Agosto 2011
284
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Terni
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Specialized sl4 pro Di2
boh a me sembra di fare più fatica sul tapis a parità di velocità...

Anche a me pare di far più fatica sul tappeto, non so se è una percezione reale dello sforzo o se centra la questione mentale, + sudorazione , fatichi a smaltire calore, e la noia di correre come un criceto.
sto facendo lavori di ripetute e corse sul ritmo in palestra e ti posso dire che alla fine sono stremato, su strada è più sopportabile , forse solo questione di percezione , boh!
 

bigbell

Pignone
14 Agosto 2011
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Specialized sl4 pro Di2
Rispondo perchè alcune info non erano esatte
No, il tesseramento ad una società ciclistica non è valido.
Per partecipare alle competizioni devi essere tesserato per una società fidal oppure per un ente riconosciuto (deve peró esserci scritto nel regolamento della manifestazione)
Il certificato per l'attività ciclistica non è valido. Deve esserci scritto atletica leggera.
Fino alla fine del 2014, se non si è tesserati per nessuna società, sarà possibile iscriversi ad una competizione fidal sottoscrivendo una tessera giornaliera ( il certificato è comunque necessario). Dal prossimo anno non ci sarà più questa possibilità

Aggiungo che è meglio nel dubbio si voglia fare delle corsa anche a piedi di specificare al momneto di fare il certificato agonistico come sport ciclismo e atletica leggera.
 

Ubaldo

Apprendista Scalatore
26 Luglio 2008
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Bari, Castellana-Polignano (Chiesa Nuova)
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Haibike Affair custom
boh a me sembra di fare più fatica sul tapis a parità di velocità...

un po' è lo scarso smaltimento di calore, un po' è il fatto che a differenza di quel che si pensa è una corsa biomeccanicamente differente e che peraltro può portare a infortuni peggio dell'asfalto. È decisamente più leggera e meno allenante ;)
Io sul tappeto ho viaggiato 10' a 3'/km, cosa per me impossibile su strada. Ho detto tutto.
 

montesaktm

Pedivella
17 Maggio 2011
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trento
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Domane 5.2
scrivo di qua sennò continuo ad inquinare il thread "ritmo maratona!..

questa la premessa .....da tanto pratico la corsa (soprattutto in montagna) a buon livello agonistico, però ho perso l'ultimo anno per un infortunio un po' subdolo al tendine/polpaccio: per risolvere ho messo dei plantari ortopedici (causa altro infortunio mi si è abbassato l'arco plantare del piede dx), ma non mi hanno molto convinto..ultimamente leggendo anche qua, ho cercato di passare un po' al minimal running ma con risultati non proprio confortanti: ho preso delle inov da strada con differenziale 9mm, che effettivamente,a leggere così, non è minimal, ma sembrano molto più basse e secche di tante altre scarpe: non sono andato sulle 6mm per cercare un passaggio più graduale..comunque a farla breve mi è tornato un certo fastidio in zona tendine achilleo.
Secondo voi, per avere una corsa naturale è necessario passare subito a 0/3mm (ovviamente con il solito adattamento) o per alcuni è proprio impossibile arrivarci?

e [MENTION=10458]Ubaldo[/MENTION] (grazie!) mi risponde così... Riguardo il problema del tendine, se è un problema da torsione risolvi effettivamente con drop tra 0 e 4 mm, adattandoti piano piano. Se il problema infiammatorio è dovuto a carico o salite, le sollecitazioni che provocheresti durante la transizione potrebbero o aiutarti a rimuovere le calcificazioni (se si sono create e se sei abbastanza progressivo) oppure peggiorare il quadro, purtroppo.
Una drop 0 praticamente si calza, all'inizio, una volta alla settimana per 5'; la seconda settimana 10' e così via. Quando sei a 40' ci fai due uscite a settimana, ecc.

Allora andando un po' più nello specifico, ho avuto un abbassamento dell'arco plantare dx (non so, io sospetto delle scarpe, comunque era un periodo che correvo molto), infiammazione del tendine flessore dell'alluce, che ancora faccio fatica a piegare, e probabilmente una serie di scompensi che mi hanno portato a subire una piccola serie di infortuni muscolari, sempre a livello di polpaccio, che alla fine hanno infiammato leggermente il tendine...ho fatto vari esami, da ultimo una risonanza che sembrava dare esito positivo sul recupero: sta di fatto che come ho ripreso un po' più seriamente, ho sentito un riacutizzarsi del fastidio

ecco, fatta tutta sta menata di precisazione, e aggiungendo (ancora?!?!!) che il plantare mi è stato consigliato perchè leggermente pronatore..vale davvero la pena il minimal running nelle mie condizioni? (ovvio, non siamo medici, ma tante volte conta più l'esperienza personale..imho)

grazie a chi vorrà dire la sua, magari se siete passati da infortuni e avete risolto!
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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scrivo di qua sennò continuo ad inquinare il thread "ritmo maratona!..

questa la premessa .....da tanto pratico la corsa (soprattutto in montagna) a buon livello agonistico, però ho perso l'ultimo anno per un infortunio un po' subdolo al tendine/polpaccio: per risolvere ho messo dei plantari ortopedici (causa altro infortunio mi si è abbassato l'arco plantare del piede dx), ma non mi hanno molto convinto..ultimamente leggendo anche qua, ho cercato di passare un po' al minimal running ma con risultati non proprio confortanti: ho preso delle inov da strada con differenziale 9mm, che effettivamente,a leggere così, non è minimal, ma sembrano molto più basse e secche di tante altre scarpe: non sono andato sulle 6mm per cercare un passaggio più graduale..comunque a farla breve mi è tornato un certo fastidio in zona tendine achilleo.
Secondo voi, per avere una corsa naturale è necessario passare subito a 0/3mm (ovviamente con il solito adattamento) o per alcuni è proprio impossibile arrivarci?

e @Ubaldo (grazie!) mi risponde così... Riguardo il problema del tendine, se è un problema da torsione risolvi effettivamente con drop tra 0 e 4 mm, adattandoti piano piano. Se il problema infiammatorio è dovuto a carico o salite, le sollecitazioni che provocheresti durante la transizione potrebbero o aiutarti a rimuovere le calcificazioni (se si sono create e se sei abbastanza progressivo) oppure peggiorare il quadro, purtroppo.
Una drop 0 praticamente si calza, all'inizio, una volta alla settimana per 5'; la seconda settimana 10' e così via. Quando sei a 40' ci fai due uscite a settimana, ecc.

Allora andando un po' più nello specifico, ho avuto un abbassamento dell'arco plantare dx (non so, io sospetto delle scarpe, comunque era un periodo che correvo molto), infiammazione del tendine flessore dell'alluce, che ancora faccio fatica a piegare, e probabilmente una serie di scompensi che mi hanno portato a subire una piccola serie di infortuni muscolari, sempre a livello di polpaccio, che alla fine hanno infiammato leggermente il tendine...ho fatto vari esami, da ultimo una risonanza che sembrava dare esito positivo sul recupero: sta di fatto che come ho ripreso un po' più seriamente, ho sentito un riacutizzarsi del fastidio

ecco, fatta tutta sta menata di precisazione, e aggiungendo (ancora?!?!!) che il plantare mi è stato consigliato perchè leggermente pronatore..vale davvero la pena il minimal running nelle mie condizioni? (ovvio, non siamo medici, ma tante volte conta più l'esperienza personale..imho)

grazie a chi vorrà dire la sua, magari se siete passati da infortuni e avete risolto!

Il discorso è complesso, sugli infortuni e le problematiche che si portano dietro difficile esprimere un parere. Troppe variabili: plantari, tipo di appoggio, infortuni precedenti, carichi di allenamento, età, postura, scarpe, drop, peso dell'altleta, etc.

Se corri con una 9mm di drop non sei passato al natural o
minimal running che dir si voglia. Tra l'altro con una scarpa bassa e secca, quindi con poco spessore di suola come dici, le sensazioni possono essere contrastanti. Ti sembra di avere sensibilità, il piede è più a contatto col terreno, ma nello stesso tempo il tallone è più alto, il tendine di Achille lavora in un certo modo, forse anche il polpaccio ne risente.

Come ho già scritto, trovare con esattezza una correlazione tra un certo tipo di scarpa ed un infortunio è cosa assai rara, perché spesso intervengono più fattori. Io ho avuto tre infortuni importanti, uno con certezza dovuto alle scarpe (Asics Nimbus), e gli altri due dovuti ad un insieme di cause, in primis i carichi non corretti.

Quindi hai voglia a cambiar scarpe e a far plantari, non è sempre lì la panacea di tutti i mali.

La mia idea è che se vuoi provare un approccio minimal lo devi fare almeno con una scarpa con minimo 6 mm di drop, anche se non troppo tirata (Asics GelLyte?), oppure con 4mm tipo Saucony Mirage o alcune New Balance. Ma lo devi fare a prescindere dall'infortunio. Poi se corri di tallone il discorso si fa difficile: vero che quelle scarpe ti aiutano a spostare l'appoggio sul mesopiede, ma se questo cambiamento non avverrà e correrai con questo tipo di scarpe rullando prima col tallone, allora dovrai preoccuparti di altri infortuni, probabilmente.
 

montesaktm

Pedivella
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Il discorso è complesso, sugli infortuni e le problematiche che si portano dietro difficile esprimere un parere. Troppe variabili: plantari, tipo di appoggio, infortuni precedenti, carichi di allenamento, età, postura, scarpe, drop, peso dell'altleta, etc.

Se corri con una 9mm di drop non sei passato al natural o
minimal running che dir si voglia. Tra l'altro con una scarpa bassa e secca, quindi con poco spessore di suola come dici, le sensazioni possono essere contrastanti. Ti sembra di avere sensibilità, il piede è più a contatto col terreno, ma nello stesso tempo il tallone è più alto, il tendine di Achille lavora in un certo modo, forse anche il polpaccio ne risente.

Come ho già scritto, trovare con esattezza una correlazione tra un certo tipo di scarpa ed un infortunio è cosa assai rara, perché spesso intervengono più fattori. Io ho avuto tre infortuni importanti, uno con certezza dovuto alle scarpe (Asics Nimbus), e gli altri due dovuti ad un insieme di cause, in primis i carichi non corretti.

Quindi hai voglia a cambiar scarpe e a far plantari, non è sempre lì la panacea di tutti i mali.

La mia idea è che se vuoi provare un approccio minimal lo devi fare almeno con una scarpa con minimo 6 mm di drop, anche se non troppo tirata (Asics GelLyte?), oppure con 4mm tipo Saucony Mirage o alcune New Balance. Ma lo devi fare a prescindere dall'infortunio. Poi se corri di tallone il discorso si fa difficile: vero che quelle scarpe ti aiutano a spostare l'appoggio sul mesopiede, ma se questo cambiamento non avverrà e correrai con questo tipo di scarpe rullando prima col tallone, allora dovrai preoccuparti di altri infortuni, probabilmente.

grazie per la risposta
riguardo al drop è quello che sospettavo, invece non avevo pensato alle "conseguenze" di una scarpa così secca..invece per le scarpe ho già avuti due paia di mirage e mi trovavo bene, poi ho provato le cortana (ero in canada, e costavano la metà..) ed è stato un disastro, credo che i problemi siano partiti con quelle: fitte alla pia ta del piede costanti, passato alle nimbus e dolori spariti (guarda te la soggettività!)... non so magari potrei riprovare con le mirage...delle NB cosa consigli le 890 o le mm10?
ps: non sono certo un fenomeno però nella mia specialità (montagna) me la cavo abbastanza bene, abbandonarw per questi problemi continui dispiacerebbe
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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grazie per la risposta
riguardo al drop è quello che sospettavo, invece non avevo pensato alle "conseguenze" di una scarpa così secca..invece per le scarpe ho già avuti due paia di mirage e mi trovavo bene, poi ho provato le cortana (ero in canada, e costavano la metà..) ed è stato un disastro, credo che i problemi siano partiti con quelle: fitte alla pia ta del piede costanti, passato alle nimbus e dolori spariti (guarda te la soggettività!)... non so magari potrei riprovare con le mirage...delle NB cosa consigli le 890 o le mm10?
ps: non sono certo un fenomeno però nella mia specialità (montagna) me la cavo abbastanza bene, abbandonarw per questi problemi continui dispiacerebbe

Beh dai, se correvi già con le Mirage e ti sei trovato bene, allora eri già sulla strada del minimal: con le Cortana hai fatto un passo indietro nel drop sicuramente. Poi che la maggior struttura delle Cortana possa avere influito ci sta a quanto dici.

Che le Nimbus non ti abbiano dato problemi è un'altra certezza, a cui potevi aggrapparti nella scelta delle scarpe. A me si infiammò la bandelletta, ma le usavo male, nel senso che ci correvo di avampiede/mesopiede, e sono scarpe molto strutturate, con drop 12mm, poco flessibili. Quindi non era la scarpa il vero problema, ma il tipo di scarpa legato al mio appoggio e postura ed al modo di correre.

Cmq a mio avviso la corsa in montagna è molto più stressante e a rischio infortuni rispetto alla corsa su asfalto, in pianura.

Ti dico cosa farei io e anzi cosa ho fatto in caso di problemi: mai cambiare scarpe in un momento in cui si è infortunati/stanchi/sovraccaricati, perché poi non sai mai se ti arriva l'infortunio, se sia stata la scarpa oppure qualcos'altro. Quindi ora che ci sei dentro non è il momento di mettere qualcosa di nuovo, di passare ad un drop 0, etc. Ora è il momento di correre con le scarpe con cui sei sicuro che non siano una eventuale causa del tuo fastidio...per il semplice motivo che avendole già usate a lungo, hai verificato per esperienza che erano ok. Quindi vai con le Mirage, o le Nimbus, anche se sono due scarpe opposte sia come filosofia che come fattura. Le Mirage le ho avute, mi hanno aiutato a passare al drop basso, ma non le ricomprerei. Ora corro su strada con Kinvara (drop 4) e Virrata (drop 0), ed in fuoristrada con Asics Fell Racer (drop 6), e Salomon Sense Mantra2 (4mm).
 
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montesaktm

Pedivella
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Beh dai, se correvi già con le Mirage e ti sei trovato bene, allora eri già sulla strada del minimal: con le Cortana hai fatto un passo indietro nel drop sicuramente. Poi che la maggior struttura delle Cortana possa avere influito ci sta a quanto dici.

Che le Nimbus non ti abbiano dato problemi è un'altra certezza, a cui potevi aggrapparti nella scelta delle scarpe. A me si infiammò la bandelletta, ma le usavo male, nel senso che ci correvo di avampiede/mesopiede, e sono scarpe molto strutturate, con drop 12mm, poco flessibili. Quindi non era la scarpa il vero problema, ma il tipo di scarpa legato al mio appoggio e postura ed al modo di correre.

Cmq a mio avviso la corsa in montagna è molto più stressante e a rischio infortuni rispetto alla corsa su asfalto, in pianura.

Ti dico cosa farei io e anzi cosa ho fatto in caso di problemi: mai cambiare scarpe in un momento in cui si è infortunati/stanchi/sovraccaricati, perché poi non sai mai se ti arriva l'infortunio, se sia stata la scarpa oppure qualcos'altro. Quindi ora che ci sei dentro non è il momento di mettere qualcosa di nuovo, di passare ad un drop 0, etc. Ora è il momento di correre con le scarpe con cui sei sicuro che non siano una eventuale causa del tuo fastidio...per il semplice motivo che avendole già usate a lungo, hai verificato per esperienza che erano ok. Quindi vai con le Mirage, o le Nimbus, anche se sono due scarpe opposte sia come filosofia che come fattura. Le Mirage le ho avute, mi hanno aiutato a passare al drop basso, ma non le ricomprerei. Ora corro su strada con Kinvara (drop 4) e Virrata (drop 0), ed in fuoristrada con Asics Fell Racer (drop 6), e Salomon Sense Mantra2 (4mm).

Proverò a seguire il tuo consiglio (più le mirage che le nimbus! con quest'ultime non mi sono trovato male però sono anche un po' pesantine per me, oltre che costare :cry:)..cercando di guarire al meglio possibile, buttare un'altra stagione per la fretta non mi sembra il caso!
 

montesaktm

Pedivella
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Ora corro su strada con Kinvara (drop 4) e Virrata (drop 0), ed in fuoristrada con Asics Fell Racer (drop 6), e Salomon Sense Mantra2 (4mm).

non so quanti km fai ma le kinvara quanto ti durano? io le ho sempre "scartate" come scarpa da allenamento perchè non mi sembrano molto longeve..e con le Fell Racer? io avevo le Fuji trainer però non mi sono trovato molto, la pianta era troppo larga
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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non so quanti km fai ma le kinvara quanto ti durano? io le ho sempre "scartate" come scarpa da allenamento perchè non mi sembrano molto longeve..e con le Fell Racer? io avevo le Fuji trainer però non mi sono trovato molto, la pianta era troppo larga

Premesso che sono un ciclista che ogni tanto corre (e d'estate sospendo totalmente per dedicarmi solo alla bici), al contrario di [MENTION=10458]Ubaldo[/MENTION] che è un vero runner ed ogni tanto va anche in bici, proprio per questo motivo non porto le scarpe a kilometraggi esagerati, con le Kinvara non ho fatto nemmeno 100 km, e le ho dal 2013. Per ora hanno retto bene, vedremo con l'uso quando arriverò intorno ai 300 km.

Le Asics Fell Facer sono abbastanza affusolate, hanno 6 mm di drop, e una suola diversa dalla Trainer, che con i loro 12 mm di drop ed un peso anche maggiore diventano quasi un'altra scarpa.

Mi ci sono trovato bene, molto flessibili come suola, caratteristica questa comune ad entrambi i modelli.
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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teoricamente si, però ne ho viste un bel po' e dopo 500 km le condizioni non sono delle migliori


500 km non sono pochi, e dipende da come li fai: da noi in ogni podistica domenicale viene inserito un pezzo in sterrato più o meno fangoso/ghiaioso/irregolare, a cui si aggiungono i km in allenamento.

A seconda della cura che hai delle scarpe e dall'uso, come in tutte le cose, avrai risultati diversi.
 

montesaktm

Pedivella
17 Maggio 2011
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le fuji trainer 2 avevano 8 mm di drop, però non mi ci trovavo proprio, anche a livello di tallone sembra quasi che mi "scappassero" fuori..la scarpa da montagna in assoluto migliore secondo me è la x-talon 212, ci ho fatto anche gli italiani lunghe distanze (in montagna), ed è ormai dal 2010 che la uso!

edit: chiaramente la 212 per un uso più agonistico! non tutti i giorni..
 

montesaktm

Pedivella
17 Maggio 2011
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Domane 5.2
infatti trovandomi bene con le x talon della inov, ho cercato di provarne un paio da strada, le x-road 255 però come detto prima il risultato non è stato proprio soddisfacente (almeno per il momento)..ho notato che la pianta delle inov che ho provato (x-road, roctrail..), escluse le 212, è sempre molto larga, la serie f-lite ho letto che dovrebbe essere più stretta (precision?), avendo il piede piuttosto fino forse mi si adatterebbero meglio, [MENTION=10458]Ubaldo[/MENTION] o qualcuno le ha provate?
 

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infatti trovandomi bene con le x talon della inov, ho cercato di provarne un paio da strada, le x-road 255 però come detto prima il risultato non è stato proprio soddisfacente (almeno per il momento)..ho notato che la pianta delle inov che ho provato (x-road, roctrail..), escluse le 212, è sempre molto larga, la serie f-lite ho letto che dovrebbe essere più stretta (precision?), avendo il piede piuttosto fino forse mi si adatterebbero meglio, [MENTION=10458]Ubaldo[/MENTION] o qualcuno le ha provate?

Non conosco le inov ma se hai il piede stretto e lungo ti consiglio di provare le Nike free, tra le minimal. Nike non è per niente a pianta larga!