[ el ciuciaròda] ovvero l'arte di mettersi a ruota degli sconosciuti

Linxys ha scritto:

Può pure darsi, non ci vedo nulla di male, anch'io ogni tanto ammiro qualche ciclista particolarmente fisicato u.u ...ma intanto la scia me la ciulano lo stesso :angrymod:

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kikhit ha scritto:

Mah, in linea di massima per me è maggiormente incomprensibile interrompere un esercizio o un allenamento specifico semplicemente perché si ha una (molto) facile occasione per sentire rafforzata la propria autostima, in quanto essendo ancora animali dotati di ragione e capacità di comunicare, nulla vieta di chiedere al signore di turno che si è attaccato di mollare il gancio perché si vuole restare per conto proprio...

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Shinkansen ha scritto:

In genere le api operaie beccano quelli che vanno piano, appena arriva uno che va più forte mollano il primo per saltare sul secondo.

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Shinkansen ha scritto:

Perché il ciclista quando sale in sella non capisce più niente, unisce le sue due grandi passioni: la bici e la donna .

P.S. ho cercato di essere il più edulcorato possibile

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bikernat ha scritto:

identikit uguale di un signore con i baffi su una bianchi che puntualmente incontro sempre sulla domiziana, identico e preciso... da aggiungere che poi quando si stacca e lo ritrovo più avanti, si mette di nuovo a ruota, fino al prossimo ciclista oppure gruppo che va più veloce...fa sempre così...

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kikhit ha scritto:

Mah, in linea di massima per me è maggiormente incomprensibile interrompere un esercizio o un allenamento specifico semplicemente perché si ha una (molto) facile occasione per sentire rafforzata la propria autostima

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painkiller92 ha scritto:

Fresca dell'altro giorno, rettilineo per tornare a casa di 10km ovviamente controvento, procedo sui 30 all'ora quando davanti a me vedo un signore di mezz etá pedalare svogliato e scomposto credo a poco meno di 25 all'ora, supero e saluto come sempre e lo sento che senza dire nulla mi si é attaccato dietro, proseguo tranquillo per un po. Dopo un po mi faccio a destra per fargli capire di tirare un po anche lui ma non supera, con la scusa di bere rallento ancora per farlo andare avanti e lui mi sorpassa senza alcuna intenzione di tirare riportandosi ai suoi 23-24 allora. Dopo pochissimo lo risupero rimettendomi a 30-32 e lui riaccelera e quatto quatto si attacca ancora, a quel punto infastidito dal comportamento da parassita raggiungo in progressione i 40-42 per gli ultimi minuti del rettilineo e lui si stacca. Personalmente se non ho voglia/ non sono in grado di dare cambi non mi metto neanche a ciucciare la ruota, mi pare scorretto. Anche perchè se non si avvisa è anche una cosa pericolosa uno che ti si mette a 20cm dalla ruota posteriore.

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peppo68 ha scritto:

Qualche giorno fa con il nostro gruppetto di ritorno da un "giretto" di circa 136 km superiamo un collega ciclista, che ama uscire da solo, e solitamente non saluta nessuno nemmeno a pagarlo. Dopo averlo superato, continuiamo del nostro ritmo Max 31/32 anche perché altrimenti verremmo richiamati dal nostro presidente, fisso a ruota e ultimo del gruppetto. Dopo qualche chilometro sentiamo qualcuno lamentarsi, e il nostro presidente chiedere scusa, era il ciclista solitario, che messo fisso a ruota del presidente, il quale non sé accorto della sua presenza, e convinto di non avere nessuno dietro si era soffiato il naso :):rosik:

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Linxys ha scritto:

Eccoti, maledetto!!! No scherzo, la ciclabile lungo l'Adige non la faccio quasi mai, perché dovrei prendere l'auto e ho tempo solo di sera (e odio l'Ora del Garda :asd:). In genere in ciclabile pedalo in Valsugana, lungo il Brenta, altrimenti sto in strada

Comunque non ce l'ho con chi ti dà il cambio e dopo un po' lo perdi, ma con quelli che si fanno km a ruota senza dare cambi e poi semplicemente ti sorpassano a tutta e se ne vanno! Poi in realtà me ne frega relativamente... Esco quasi sempre da sola e faccio la mia velocità, che abbia o no qualcuno a ruota. Semplicemente mi infastidisce la maleducazione di certi.

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CRISI ha scritto:

Ciao, faccio di solito anch'io quella strada, lungo lago di Caldonazzo e poi ciclabile, da Levico a Borgo.
Se qualcuno mi si mette dietro, un po' di difficoltà me la crea, soprattutto nelle ore di traffico. Però è un evento raro, perché incontro ciclisti molto preparati, che mi sverniciano e basta;

Ciao.

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maurocip ha scritto:

ah perchè secondo te c'è da essere orgogliosi a staccare un deficiente che ha 10 anni più di te... bella questa, mi mancava...

uno va per conto proprio, viene superato dal 95% di quelli che pedalano, trova una piattola che sopra le forze ti si attacca quando tu pedali per conto tuo e sei tu che levandotelo dai piedi potenzi la tua autostima...

strana razza i ciclisti forti, quelli veri, incomprensibile per le mezzeseghe come me...

p.s. la mia autostima si rafforza se riesco a tenere il passo di gente più forte (e magari più giovane) di me con cui sto facendo un giro, o che al limite mi aspetta poco in cima quando la volta precedente invece l'hai trovata mummificata per l'attesa...

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kikhit ha scritto:

Allora proprio non mi spiego come mai, invece di chiedere di lasciarti pedalare per conto tuo

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Giordano Z. ha scritto:

Non parliamo poi di quando si è in salita, moltissimi l'essere passati in salita lo prendono come affronto, o come se uno volesse dimostrare chissà cosa e allora giù due denti e a tutta a corrersi dietro pensando a loro volta di dimostrare chissà cosa.
....
Gli rispondo: tanto piacere, finisce il recupero attivo e riparto per altra serie di SFR. Il sciur scala rapporti per seguirmi ma poco dopo non lo sento più. Ci tengo a precisare che mi ritengo un amatore mediocre, non fatevi idee strane sul mio passo in bicicletta. Il tutto per far capire che, parecchi ciclisti pensando di dimostrarti qualcosa non ragionano in maniera razionale e con molto poco rischiano di compromettere una bella e spensierata pedalata a persone che nemmeno conoscono.

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kikhit ha scritto:

Allora proprio non mi spiego come mai, invece di chiedere di lasciarti pedalare per conto tuo (richiesta più che legittima e soluzione più pratica, facile ed efficace), hai mandato all'aria il tuo esercizio specifico per staccarlo... strana la mente umana, interessante la discrepanza tra motivazioni consce e inconsce!

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maurocip ha scritto:

meno male che non sono l'unico ciclista (oltretutto scarso) a pensarla così...

Parafrasando il "consiglio" appena datomi... ma come? al signore che ti ha detto "eccoci qua" non hai spiegato che volevi essere lasciato in pace perchè stavi facendo le tue SFR?

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Giordano Z. ha scritto:

Il fastidio (lo si potrebbe definire così per molti e anche per me) di avere qualcuno a ruota sarebbe anche il meno. Francamente molti cicloamatori non sanno stare a ruota. Per stare a ruota io intendo rimanere nascosti nella sagoma di chi precede e non spostato verso il centro della strada o addirittura a mezza ruota posteriore. In quel caso non si beneficia della scia, ma bensì si crea intralcio per i veicoli a 4 ruote, peggio ancora ai mezzi pesanti, oltre a creare pericolo tra ciclisti stessi. Pratichiamo uno sport bellissimo e di per se pericoloso, perché complicarci la vita oltremodo? Proprio non capisco quelli che escono in bici per attaccarsi di volta in volta alla ruota più veloce di turno. Hai voglia e hai le gambe per fare la sparata a 40 km.h, non puoi farla da solo? No bisogna aspettare che passi qualcuno che i 40 li tiene veramente per sfruttare la fatica altrui. Non parliamo quando in maniera disinteressata ci si porta qualcuno a ruota e, in prossimità di un incrocio con Stop o semaforo rosso noi davanti ci si ferma e chi segue passa tranquillamente ,senza rispettare il codice della strada, per aspettarti poco più avanti e sfruttare di nuovo la scia. Non parliamo poi di quando si è in salita, moltissimi l'essere passati in salita lo prendono come affronto, o come se uno volesse dimostrare chissà cosa e allora giù due denti e a tutta a corrersi dietro pensando a loro volta di dimostrare chissà cosa.
L'ultimo aneddoto fresco fresco: per chi è di Varese conosce la salita di Grantola, stavo facendo delle SFR, raggiungo e vorrei sorpassare dei ciclisti che, precedentemente in pianura mi avevano sverniciato, mentre ora salgono alla spicciolata. Raggiungo il primo, lo affianco saluto e mi accingo a sopravanzarlo, nel mentre sento arrivare delle auto da dietro, aumento quel tanto per completare il sorpasso nel breve tempo possibile, ma il ben pensante che fa? Scala due pignoni e mi si mette a mezza bici tenendomi verso il centro della strada. A questi atteggiamenti ditemi voi come si dovrebbe rispondere? Ho rallentato e gli ho fatto un cenno a mano e a voce di andare perché, testuali parole,era proprio una brutta persona. Passa la macchina, faccio il mio recupero attivo e riparto per un'altra SFR. Ri passo la brutta persona, questa volta non risponde al sorpasso, raggiungo e passo altri facenti parte di quel gruppo senza problemi fino a prendere il primo della fila. Anche questo signore appena passato si accoda non perfettamente a ruota, recupero attivo dalla SFR, il personaggio mi si affianca ed esclama: eccoci qua. Gli rispondo: tanto piacere, finisce il recupero attivo e riparto per altra serie di SFR. Il sciur scala rapporti per seguirmi ma poco dopo non lo sento più. Ci tengo a precisare che mi ritengo un amatore mediocre, non fatevi idee strane sul mio passo in bicicletta. Il tutto per far capire che, parecchi ciclisti pensando di dimostrarti qualcosa non ragionano in maniera razionale e con molto poco rischiano di compromettere una bella e spensierata pedalata a persone che nemmeno conoscono.

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Giordano Z. ha scritto:

Se posso dare un consiglio, quando si vogliono fare allenamenti specifici cercate salite o strade poco battute se ne avete la possibilità. Se qualcuno vi si accoda, procedete del vostro passo per il vostro allenamento, il vostro obbiettivo è quello, non tralasciando di controllare con la coda dell'occhio cosa fa chi vi segue.

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