La Rai e il Giro (commenti, critiche...)

samuelgol

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.........Ma vedere che la RAI insiste su questo provincialismo, anziché cercare essa stessa di far crescere la corsa, personalmente mi dà fastidio.
La Rai siamo noi. (esattamente come i politici). E' composta da gente come noi. Che ragiona come tutti (quasi) noi. Dà e dice a noi quello che noi vogliamo sentirci dire. Se la RAI è provinciale è perchè noi lo siamo. Il resto lo ha detto correttamente Ser Pecora. Addosso ai giornalisti, addosso alle aziende ladre, addosso ai ciclisti, addosso ai DS (ma sul serio pensiamo che quello che a noi sembra evidente non lo sia a loro? oppure ciò che a noi sembra evidente non lo è affatto ed è anzi sbagliato?).
Addosso a noi stessi mai, però. Non ci piace la Rai però la guardiamo. Non ci piaccioni i cististi però li tifiamo, non ci piacciono le aziende ladre e tutti col Duraace.....
 

Ser pecora

Diretur
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dove capita
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Ma di nuovo, tutto questo non può rappresentare un alibi nè tanto meno un "tutto va bene madama la marchesa".
Quanto al muro tra aziende e pubblico, in Italia sono le aziende ad erigerlo, usando la rete nella stragrande maggioranza dei casi solo per veicolare pubblicità e non per comunicare realmente. Basti vedere quello che succede con una nota azienda di vendita di bici online.

Io non ho detto che sia un alibi. Io ho detto che se si vuole essere presi sul serio bisogna essere seri (quando serve). E soprattutto limitarsi a parlare di quello che si conosce. Ti piace, non ti piace? Niente vieta di dirlo, scriverlo e ribadirlo, ma sempre piu' spesso si va oltre e partono filippiche, teorie che sono veri e propri insulti.

E' solo questione di mettersi nei panni degli altri: Prova a chiederti quanto sia facile gestire la comunicazione "reale" con certo pubblico. Anche qui, nessuna giustificazione, ma io ci parlo spesso con quelli che stanno dall'altra parte del monitor. Sai quante volte ci sono aziende che mi hanno invitato a vedere nelle loro sedi telai e bici che vengono mandati indietro con pretesa di garanzia? Con l'addetto di turno che mi vomita la frustrazione e la rabbia non solo di vedersi recapitare roba sfasciata (in modi che sinceramente sono fantascientifici a volte), ma poi di essere anche sputtanato malamente via web? Ed alla fine l'unica cosa possibile sai qual'è? Non replicare. Perché alla fine diventa un processo pubblico in cui si mischia gente che non sa niente e spara a zero, a cui alla fine non puoi replicare per questioni di privacy e magari di opportunità perchè di mezzo c'è il negoziante ed il distributore.....

Idem i Pro che ti rispondono a monosillabi o tramite l'addetto stampa con fuffa precotta. Dall'altra parte pero' ci sono migliaia di messaggi di scialappa, accuse, indignazione dal divano, etc...

E sicuramente questa non è una giustificazione, ma solo la constatazione che se un "dialogo" fallisce le colpe spesso sono di entrambe le parti.

Poi chiaro che il 90% di chi atterra qui non gliene frega una ceppa, mette la reputazione col polliccione su o giu e vive felice.
 

Zugnajima#11

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Perfetto la pensi esattamente come me.grazie

Detto questo abbandono definitivamente la discussione.

Grazie a tutti e buona giornata.

Quando ho scritto di abbattere Zandegù per le canzoncine, scherzavo eh;-)

Ed aggiungo, come scritto molti post fa, la De Stefano non mi piace, non mi piace come conduce e la sua voce ma, è un problema mio.
Mi piace invece il Bulba, come conduce le trasmissioni e come commentava le tappe ma, anche questo è un problema mio ;-)
 
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Jello

Gregario
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La Rai siamo noi. (esattamente come i politici). E' composta da gente come noi. Che ragiona come tutti (quasi) noi. Dà e dice a noi quello che noi vogliamo sentirci dire. Se la RAI è provinciale è perchè noi lo siamo. Il resto lo ha detto correttamente Ser Pecora. Addosso ai giornalisti, addosso alle aziende ladre, addosso ai ciclisti, addosso ai DS (ma sul serio pensiamo che quello che a noi sembra evidente non lo sia a loro? oppure ciò che a noi sembra evidente non lo è affatto ed è anzi sbagliato?).
Addosso a noi stessi mai, però. Non ci piace la Rai però la guardiamo. Non ci piaccioni i cististi però li tifiamo, non ci piacciono le aziende ladre e tutti col Duraace.....

Non sono molto d'accordo. Secondo me, la RAI è semplicemente autoreferenziale.
Per esempio, mi è sembrato di sentire ieri Bartoletti lamentarsi del fatto di dover pagare il bollino autostradale in Svizzera. L'ho sentito di sfuggita, e magari ho pure capito male. Ma la cosa mi ha dato fastidio.
A parte che, per i trasferimenti di questi due giorni si può tranquillamente fare a meno di prendere l'autostrada in Svizzera, però, mi chiedo: chi sei tu per essere esentato dal pagamento del bollino autostradale?
Lo pagano tutti. Se, ad esempio, il Giro di Svizzera facesse tappa in Italia e i telecronisti della TSI dovessero prendere un'autostrada italiana, non pagherebbero il pedaggio come fanno tutti? Presumo di sì. E comunque dubito che si lamenterebbero in diretta nazionale.
Secondo me, alla RAI in molti vivono fuori dalla realtà. Sono convinti di poter fare quel che vogliono perché loro sono LA RAI. Quindi sono convinti di poter fare del Giro quel che gli pare e piace, perché è ROBA LORO.
 

matte28

Apprendista Scalatore
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cletta
E chi dice il contrario? Io per es. Sgarbozza non lo conosco, non mi piace per quello che fa e come lo fa. E lo dico. Ma finisce qui.
Vai a rileggerti pero' tanti commenti su di lui che sembrano la gara a chi la spara piu' sporca...nel caso li legga lui pensi che li prenda costruttivamente?
Tu li prenderesti costruttivamente? Pensa se su un forum tu leggessi commenti su di te che sei un raccomandato, un incompetente, etc...quando magari c'è una dirigenza che vuole che tu faccia proprio quel "personaggio" li perchè gli ascolti lo premiano...
E si potrebbe estendere il discorso ad ogni ambito: le aziende ladre che vessano i poveri ciclisti che non arrivano a fine mese per comprarsi il duraace nuovo, i pro tutti drogati ed evasori a cui bisognerebbe tagliare le mani, etc...

E tanto per dire: Su Bulbarelli ho letto per anni le peggio nefandezze qui, mentre ora si assiste alla riabilitazione, perché come sempre si stava meglio prima. Chissà quando non ci sarà piu' Sgarbozza ;-)


anni fa nel forum non c'ero e io non ero uno di quelli,sono un fedelissimo di auro da sempre(è come dire giovanni di pillo per il motociclismo),per me rimane l'eccellenza dei commentatori.
non ho mai sparato su gigino sgarbozza,ma ho sempre detto che è molto simpatico..ma certe volte le spara molto grosse...,e allora dico:ti danno tanta visibilità...sei li perché sei simpatico e alla gente piaci...(e senza dubbio è competente in materia),ma c'è bisogno di esagerare???
io non amo troppo la brillantezza e il volere fare i fenomeni a tutti i costi!!
es.lampante beppe conti e di stefano...
 

sembola

Velocista
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Non ci piace la Rai però la guardiamo.
Non vedo come si possa fare altrimenti, a meno di pagare altri soldi, e non parlatemi di streaming dai siti kazaki, da casa mia è grasso che cola se riesco a connettermi al forum...



Io non ho detto che sia un alibi. Io ho detto che se si vuole essere presi sul serio bisogna essere seri (quando serve). E soprattutto limitarsi a parlare di quello che si conosce. Ti piace, non ti piace? Niente vieta di dirlo, scriverlo e ribadirlo, ma sempre piu' spesso si va oltre e partono filippiche, teorie che sono veri e propri insulti.

E' solo questione di mettersi nei panni degli altri: Prova a chiederti quanto sia facile gestire la comunicazione "reale" con certo pubblico. Anche qui, nessuna giustificazione, ma io ci parlo spesso con quelli che stanno dall'altra parte del monitor. Sai quante volte ci sono aziende che mi hanno invitato a vedere nelle loro sedi telai e bici che vengono mandati indietro con pretesa di garanzia? Con l'addetto di turno che mi vomita la frustrazione e la rabbia non solo di vedersi recapitare roba sfasciata (in modi che sinceramente sono fantascientifici a volte), ma poi di essere anche sputtanato malamente via web? Ed alla fine l'unica cosa possibile sai qual'è? Non replicare. Perché alla fine diventa un processo pubblico in cui si mischia gente che non sa niente e spara a zero, a cui alla fine non puoi replicare per questioni di privacy e magari di opportunità perchè di mezzo c'è il negoziante ed il distributore.....

Io la comunicazione "reale" la gestisco tutti i giorni con persone reali, a volte giustamente irritate per problemi dei quali non ho la minima responsabilità e sui quali non ho modo di incidere: per cui non posso che essere d'accordo con te.

Quello che contesto (e non a te) è altro: a tante aziende il voler usare la rete per farsi belli per poi scomparire quando ci sono i problemi, indipendentemente dai toni usati; e a tanti nostri connazionali il cercare scuse perchè "c'è chi fa peggio" o "chissà tu che fai". Questo e non altro.
 

Shinkansen

Xeneize
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E non è così che io intendo il diritto di critica. Ma proprio perchè non lo intendo così, e così non lo esercito, mi trovo a disagio di fronte a chi pretenderebbe di negarlo perchè "vorrei vedere voi come lavorate".

Guarda che qui nessuno ha mai detto che non si deve criticare. Ma solo che c'è modo e modo. Questa discussione è l'ennesima sulle "nefandezze" Rai, non c'è niente di nuovo sotto il sole. Prima c'era Bulbarelli, e vai, la De Stefano è un evergreen.
In quanto al tuo diritto di critica sbagli. In materia di televisione si deve criticare sia che si paghi il canone sia che non lo si paghi.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Non sono molto d'accordo. Secondo me, la RAI è semplicemente autoreferenziale............
Secondo me, alla RAI in molti vivono fuori dalla realtà. Sono convinti di poter fare quel che vogliono perché loro sono LA RAI. Quindi sono convinti di poter fare del Giro quel che gli pare e piace, perché è ROBA LORO.
Forse mi sono espresso in maniera non comprensibile.
Cerco di farlo meglio.
Chi è in RAI è una persona comunissima, non un alieno calato da un'altra realtà e un'altra dimensione che si comporta in maniera avulsa dal contesto della nostra società. E' gente che è nata, cresciuta e formata nella nostra società. Loro sono così, perchè noi (inteso come società) siamo così. Basta dare agli altri colpe e responsabilità che sono del nostro modo comune di pensare, per cui noi (sempre come società) faremmo o facciamo quando ne abbiamo l'occasione nella stessa identica maniera di quelli che critichiamo (perchè tanto lo fanno tutti).
I dirigenti RAI vogliono audience. La chiedono ai loro dipendenti. i loro dipendenti cercano di ottenerla. Come? Dando al popolo quel che il popolo vuole. Dunque, la colpa dove sta? Secondo me in quel che il popolo vuole. Non trovi? fermo restando che ho il forte sospetto che qualsiasi cosa dovessero fare, sempre sarebbero criticati da qualcuno per qualcosa.
Un esempio? Porte. Criticato dagli utenti del forum, fino a dire "gli sta bene per quel che è successo" (foratura + caduta), perchè non rilasciava interviste ai giornalisti Rai (oltre che perchè dormiva nel motorhome, quasi fosse una sua scelta e non una imposizione della squadra). Gli stessi giornalisti criticati dagli stessi che criticavano Porte. Me le sono inventate io queste cose? Basta leggere i commenti delle tappe in cui ha prima bucato e poi caduto.
Non vedo come si possa fare altrimenti...........
Come si può fare altrimenti? Basta non guardarli. O se vuoi vedere solo le immagini e non ti piace quello che dicono, guardarli a volume basso.
Quantomeno se non li guardi e il loro share invece che al 30% è al 3% pensi che non invertano il trend? Esattamente come se ritieni troppo costoso il Durace o l'Xtr, basta non comprarlo.
Non sono beni di prima necessità nè assistere alla tappa del Giro, nè il Durace.
 

sembola

Velocista
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Come si può fare altrimenti? Basta non guardarli. O se vuoi vedere solo le immagini e non ti piace quello che dicono, guardarli a volume basso.
Quantomeno se non li guardi e il loro share invece che al 30% è al 3% pensi che non invertano il trend? Esattamente come se ritieni troppo costoso il Durace o l'Xtr, basta non comprarlo.
Non sono beni di prima necessità nè assistere alla tappa del Giro, nè il Durace.

Ah beh, allora va bene così, madama la marchesa.
 

Tiger1050

via col vento
21 Maggio 2011
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a me non piace la De Stefano applicata al ciclismo ma non ritengo sia una che ruba lo stipendio, comunque anche se un po' d'ursianamente una trasmissione la sa portare in porto...Garzelli, Lelli, De Luca sono perfettibili ma si possono sopportare...quello che di grazia non capisco è perchè Sgarbozza (che ricordo essere classe '44 cioè a giugno compie 71 anni) debba ancora frequentare questi salotti televisivi in età post-pensione...anche solo per carità cristiana ci sarà qualche sfortunato gregario del passato che magari non se la passa bene economicamente e che potrebbe essere aiutato da un contrattino con la Rai?...senz'altro sarebbe più aggiornato...
 

Jack_89

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Secondo me tutte ste critiche vengono fuori anche per un semplice motivo. Io mi reputo in egual misura , anche un tifoso del calcio. Ma mediamente i tifoso del ciclismo sono più "competenti" specie perché quasi tutti vanno pure in bici. Cosi visto che sappiamo sulla nostra pelle cosa si prova ad andare in bdc , è più facile dare giudizi con cognizione. Basta vedere le trasmissioni TV sul calcio , "ignoranza" a gogo e tifo da bar pee difendere a priori la nostra squadra o sbeffeggiare gli avversari.Per i tifosi va bene cosi.
Nel ciclismo invece no , per questo il processo subisce anche tutte ste critiche .

Non so se ho reso l'idea
 

Jello

Gregario
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Trek Madone & Wilier 101SR
I dirigenti RAI vogliono audience. La chiedono ai loro dipendenti. i loro dipendenti cercano di ottenerla. Come? Dando al popolo quel che il popolo vuole.
Sono consapevole del fatto che la RAI sta, prosaicamente, portando acqua al proprio mulino.
Ha fatto questa scelta. E' una scelta che non condivido, e da fruitore di un servizio pubblico, mi piacerebbe che me ne diano ragione, almeno minimamente. Ma questa non è che utopia.
Rimane però il fatto che non condivido questa scelta, perché per me è una politica miope, perché, alla lunga, a rimetterci sono le possibilità di crescita della corsa rosa.
Personalmente, posso anche fregarmene. Continuerò a seguire il ciclismo sulla RAI; al più, abbasserò il volume del televisore.
Però, a quel punto, lancio un appello: che nessuno osi più lamentarsi del fatto che il Giro è inferiore al Tour. Se anche la RAI non ha interesse a farlo crescere, è giusto che questa situazione si cristallizzi nei decenni a venire.
 

samuelgol

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24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Insomma, smettere di seguire il ciclismo agonistico...
se non ti piace come è presentato si. Se sono tutti incompetenti DS e giornalisti, tutti dopati, fessi ed evasori i corridori perchè lo guardi? (non tu, in particolare parlo in generale). Hai un solo modo per cambiare una cosa che non ti piace in questo caso. Fargli capire che non ti piace non seguendoli. Essendo il loro obiettivo l'audience, saranno loro a fare in modo di piacerti cambiando il format.
.....
Poi però per sapere se la marchesa si è ravveduta non c'è altro modo che tornare a seguire le sue trasmissioni, e siamo daccapo. .....
Oh parbleu!!!! Non ti piace l'edizione 2015? Non la guardi. Nel 2016 vedi la prima tappa, vedi la seconda, se hanno modificato bene, sennò non li guardi. Mica ti tagliano le mani se ti ricolleghi. Ma sta pur sicuro che se fanno il 3% di share nel 2015, nel 2016, De Stefano, Beppe Conti, Sgarbozza & c. non ci saranno, perchè squadra che vince non si cambia, ma squadra che perde....:prega:e riconoscenza non ce ne è per nessuno....se il fine è l'utile e il successo.
 
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federicop

Pignone
30 Giugno 2014
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Comunque non so se avete avuto modo di sentire Ivan Basso durante alcuni degli ultimi processi alla tappa. A parer mio, una volta finita la carriera, potrebbe essere un ottimo commentatore. Parla e si esprime molto molto bene, dice le cose in maniera pacata ma anche schietta e sincera, non è assolutamente di parte (ha ammesso candidamente che l'Astana come squadra li ha surclassati). Inoltre è molto metodico con alimentazione ed allenamento, quindi sarebbe un pozzo di informazioni utili nello svolgimento delle tappe. Aggiungiamo poi che è uno dei ciclisti italiani più famosi ed amati dell'ultimo decennio. Per me uno così, sulla moto al posto di Lelli ci starebbe benissimo.
 

Shinkansen

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Sono consapevole del fatto che la RAI sta, prosaicamente, portando acqua al proprio mulino.
Ha fatto questa scelta. E' una scelta che non condivido, e da fruitore di un servizio pubblico, mi piacerebbe che me ne diano ragione, almeno minimamente. Ma questa non è che utopia.
Rimane però il fatto che non condivido questa scelta, perché per me è una politica miope, perché, alla lunga, a rimetterci sono le possibilità di crescita della corsa rosa.

Hai la tendenza a pensare che tu e altri siate il centro del mondo. Non è, che per il fatto che pratichiate (pratichiamo) ciclismo a livello amatoriale e/o agonistico avete il diritto di volere le trasmissioni più tecniche e meno nazionalpopolari. O meglio, in un certo senso ce l'avete, ma se rispetto all'utenza che guarda il Giro siete una minoranza, seppur qualificata, la Rai non può far altro che continuare su questa strada, perché alla fine sono i numeri che contano (concetto espresso già ad inizio discussione).
Credo che nessuno di noi sappia quale sia la percentuale di "competenti" che guardino il Giro, ma la Rai di sicuro lo sa, perché deve vendere i suoi spazi pubblicitari. A parte Massigen non c'è alcuno sponsor che fa riferimento esplicito ai praticanti, quindi vuol dire che il grosso degli spettatori è formato da persone eterogenee nei confronti del ciclismo.
 

Aqualung

Ammiraglia
21 Aprile 2004
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sì e ci pedalicchio
Hai la tendenza a pensare che tu e altri siate il centro del mondo. Non è, che per il fatto che pratichiate (pratichiamo) ciclismo a livello amatoriale e/o agonistico avete il diritto di volere le trasmissioni più tecniche e meno nazionalpopolari. O meglio, in un certo senso ce l'avete, ma se rispetto all'utenza che guarda il Giro siete una minoranza, seppur qualificata, la Rai non può far altro che continuare su questa strada, perché alla fine sono i numeri che contano (concetto espresso già ad inizio discussione).
Credo che nessuno di noi sappia quale sia la percentuale di "competenti" che guardino il Giro, ma la Rai di sicuro lo sa, perché deve vendere i suoi spazi pubblicitari. A parte Massigen non c'è alcuno sponsor che fa riferimento esplicito ai praticanti, quindi vuol dire che il grosso degli spettatori è formato da persone eterogenee nei confronti del ciclismo.

La Rai che seguono il Giro ha:

Di Stefano
Garzelli
Martinello
Pancani
Severgnini
Un altro per le interviste all'arrivo
Di Luca
Lelli
Sgarbozza (ahimè)
Conti
altri?

Possibile che con tale spiegamento di esperti non si riesca a fare una trasmissione che accontenti tutti?