Ciclismo solitario....

LupinRS

Pedivella
29 Aprile 2012
472
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Pavia
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Cannondale Six13-Ridley Xbow-Rossin Genesis
Ragazzi ho bisogno di un consiglio, ho trovato su maps una strada molto carina che porta ad un paesino chiamato Acquafondata dal paese di Vallerotonda, c'è anche una via principale ma ho trovato questa stradina molto stretta.
Mi piacerebbe percorrerla ma ho visto che è davvero molto isolata (nonché molto lunga da percorrere, ed in salita) e ho paura a farla da solo. Voi in situazioni del genere come vi comportereste?

la stradina è questa.
Ciao Fabio.

A me piace a volte provare nuove strade e stradine dimenticate dal restante 99% dell'umanità...:mrgreen::mrgreen:
Molto spesso ci capito dentro facendo deviazioni dell'ultimo secondo rispetto all'itinerario che avevo pensato.
Ecco....diciamo che non stò molto a pensarci.

Ma perchè hai paura a percorrerla?
Io solitamente l'unico timore è quello riguardo il fondo stradale...nel senso che a volte può capitare proprio che l'asfalto finisce.
Ma per il resto non mi faccio altri problemi.
Se è una strada piuttosto lontana in zone che non conosco...mi studio eventualmente il percorso a casa e vedo la fattibilità.

Ma in linea di massima diciamo che percorsi "strani" e "inusuali" sono il bello del ciclismo solitario.
 

Fabioamd87

Novellino
17 Settembre 2013
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Torino
fabiolinux.wordpress.com
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Pinarello FP1
[MENTION=44208]LupinRS[/MENTION]
Beh paura che possa apparire qualche animale pericoloso, o qualche persona pericolosa, o che in seguito ad una caduta/malore/problema tecnico non possa essere rintracciato, invece per me l'asfalto inagibile è l'ultimo dei problemi, giro la bici e torno indietro.

io oggi invece mi stavo schiantando in discesa contro 2 geni che si sono fermati a sistemare la bicicletta in una strada isolata dietro una curva ed in discesa al centro della carreggiata.. -.-
 

LupinRS

Pedivella
29 Aprile 2012
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[MENTION=44208]LupinRS[/MENTION]
Beh paura che possa apparire qualche animale pericoloso, o qualche persona pericolosa, o che in seguito ad una caduta/malore/problema tecnico non possa essere rintracciato, invece per me l'asfalto inagibile è l'ultimo dei problemi, giro la bici e torno indietro.

io oggi invece mi stavo schiantando in discesa contro 2 geni che si sono fermati a sistemare la bicicletta in una strada isolata dietro una curva ed in discesa al centro della carreggiata.. -.-
Per carità....le tue preoccupazioni ci stanno tutte,sia chiaro.
Anche se forse sono un pò eccessive.

Io ho sempre avuto più problemi in città o su strade molto frequentate....piuttosto che in luoghi isolati.

Per esempio...il cane aggressivo dell'allegro signore al parco...piuttosto che l'automobilista incazzato e frustrato che cerca in tutti i modi di stenderti.credo che la città sia di gran lunga più pericolosa e ricca di insidie.

Poi è vero che in caso di malore se sei in una zona isolata non potrai ricevere aiuto.ma pensa anche che su una stradina in montagna la probabilità di essere investiti dalle auto e bassissima.

Insomma...io credo che valutando pro e contro ci sono molti meno rischi girando in luoghi isolati.
Il tutto poi senza pensarci troppo...altrimenti visto il bel paese dove viviamo,sarebbe da non uscire più in bici.:mrgreen:
 

Fabioamd87

Novellino
17 Settembre 2013
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Pinarello FP1
concordo con il fatto che i luoghi frequentati siano molto più pericolosi, dopotutto se vai in una stradina deserta che può mai succederti? però metti caso ti aggredisce che so un cinghiale, un lupo, un serpente... oppure vai dritto ad una curva contro un albero, oppure incorri nella tana di qualche gruppo criminale :D beh li in quel caso nessuno può salvarti, in un luogo pubblico bene o male qualcuno ti aiuta sempre.

insomma, io preferisco avventurarmi per nuovi meandri piccoli stretti e nascosti con una qualche compagnia, poi me li farei anche da solo anzi,qui si parla proprio di emozioni e imprese. Mi divertirei di più, però ripeto non so come affrontare la cosa, se ci sono delle precauzioni che voi prendereste.

parlo sempre di vie dove le macchine non passano, poi puoi anche andare al paesino in cima alla montagna dove una macchina ogni mezz'ora passa sempre...
 

madqwerty

Apprendista Scalatore
7 Maggio 2007
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concordo con il fatto che i luoghi frequentati siano molto più pericolosi, dopotutto se vai in una stradina deserta che può mai succederti? però metti caso ti aggredisce che so un cinghiale, un lupo, un serpente... oppure vai dritto ad una curva contro un albero, oppure incorri nella tana di qualche gruppo criminale :D beh li in quel caso nessuno può salvarti, in un luogo pubblico bene o male qualcuno ti aiuta sempre.

insomma, io preferisco avventurarmi per nuovi meandri piccoli stretti e nascosti con una qualche compagnia, poi me li farei anche da solo anzi,qui si parla proprio di emozioni e imprese. Mi divertirei di più, però ripeto non so come affrontare la cosa, se ci sono delle precauzioni che voi prendereste.

parlo sempre di vie dove le macchine non passano, poi puoi anche andare al paesino in cima alla montagna dove una macchina ogni mezz'ora passa sempre...
sì ma in mezzora sai quante volte fai in tempo a passare alla terra dei più :wacko:

proviamo a "smontare" qualche legittimo timore :mrgreen:

cinghiale : i cinghiali non si nutrono di ciclisti :mrgreen: sono pericolosi solo se hanno dietro la prole, e se pensano che possa essere in pericolo.. mediamente non transitano su asfalto, alla peggio lo attraversano, te guida con prudenza, fai attenzione a rumori strani, considera che lui si accorge di te prima che tu di lui, e tra i 2 è il più intenzionato a non fare strani incontri..

lupo : boh, non mi sono noti attacchi di lupi ad umani (specialmente in bici e su asfalto, non sei per boschi con la MTB...) vedi cinghiali alla voce "scappano prima loro quando si accorgono di te" si può estendere ai cani randagi, questi magari... in caso, ti potrebbe dare conforto "psicologico" un qualche spray al peperoncino..

serpente : di serpenti velenosi o "costrictor" che saltino ad altezza uomo per aggredire non credo ve ne siano, perlomeno in questa zona del mondo, e cmq vedi sopra alla voce "sei su asfalto, non per boschi/sentieri/natura selvatica"

dritto ad una curva contro un albero : lo sai dove sei, contieniti, guida con prudenza, fai cisti :mrgreen: idem in salita, non ti tirare il collo, e non affrontarla se non sei in salute al 100%, in condizioni meteo critiche, prudenza e cognizione servono sempre, a maggior ragione in questi posti...

tana di qualche gruppo criminale : saranno criminali, ma non troppo genialoidi, se fanno la tana ai bordi di una strada magari non trafficata ma cmq "strada" , non sentiero in mezzo al bosco.. te cmq se vedi facce strane fatti li c.... tua e non puntare troppo..

buone stradine deserte :mrgreen: o-o
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
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spezzotto
Io amo il ciclismo solitario e adoro le strade di montagna dove le macchine passano di rado. È da 30 anni che faccio quelle salite ma non mi è mai capitato nulla. Il nostro unico pericolo sono le auto e noi stessi se ci lanciamo nelle discese come dei caccia, dimenticandoci che siamo in sella ad una bici.
 

rosste

Apprendista Cronoman
3 Giugno 2014
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Scott
Presumo tu sia salito prestissimo, altrimenti in qusto periodo il passo Pennes è "terreno di caccia" per squadroni di motociclisti teutonici.


Rododendri in fiore?



Non solo. Una buona varietà di fiori nei prati più in alto, quelli poco concimati. Il Talvera alto al mattino strepitoso. Sono riuscito a cogliere il movimento di una trota mentre passavo. Deviazioni da pescatore😊😊
 

fabiopon

Maglia Rosa
19 Novembre 2009
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Specialized Roubaix SL2 + Olmo Zeffiro VCT + Rockraider 5.1
Ragazzi ho bisogno di un consiglio, ho trovato su maps una strada molto carina che porta ad un paesino chiamato Acquafondata dal paese di Vallerotonda, c'è anche una via principale ma ho trovato questa stradina molto stretta.
Mi piacerebbe percorrerla ma ho visto che è davvero molto isolata (nonché molto lunga da percorrere, ed in salita) e ho paura a farla da solo. Voi in situazioni del genere come vi comportereste?

la stradina è questa.
Generalmente sin dove va StreetView va anche la bdc, poi forse è meglio con la mtb.
Però mi sembra bella. Tu falla, se vedi che incomincia a non piacerti fai presto: giri e torni indietro!
 

Redoute

Maglia Amarillo
31 Maggio 2007
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2
Da solo e' bello.
  • Non si aspetta e non si e' aspettati da nessuno.
  • Si parte e si arriva quando si vuole.
  • La mattina , se non ne hai voglia, ti giri e resti a letto ancora un po'...
  • Si ha tempo per pensare, tempo per fermarsi a fare una foto o a bere a una fontana.
  • Si puo' scegliere di cambiare il giro se siamo stanchi o se siamo in forma.

In questo periodo, per un motivo o per l'altro, prevale questa fattispecie per quanto mi riguarda...

Così per approfondire e spiegare meglio i punti di cui sopra:

  • ho fatto tardi ieri mattina, i compagni di squadra erano già passati, non hanno avuto voglia e tempo di aspettarmi o tornare indietro e allora sono andato da solo, conferma che se non avessi preso appuntamento...
  • a quel punto ho potuto andare al mio passo senza nessuna preoccupazione di fare da zavorra ai miei amici
  • ieri ad esempio mi sarebbe piaciuto rimanere di più a riposare, se non c'era l'appuntamento con gli amici poi saltato lo avrei fatto;
  • Fatte parecchie foto e soste a fontane (faceva anche caldo... :wacko:)
  • Condizione fisico-atletica più o meno come prevedevo e difatti sono arrivato al punto dove volevo arrivare
 

LupinRS

Pedivella
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Buongiorno ragazzacci come va da queste parti?sempre in beata solitudine?

Io domenica mi sono fatto un bellissimo giro solitario, tra le preoccupazioni e le ansie della mia compagna visto che era un percorso un pò fuori mano.
Valle a spiegare che sono molto più sicuri i percorsi di montagna dove passa un'auto ogni ora....piuttosto che gli stradoni trafficati di pianura!
Va beh...

Comunque rimango del parere che certe emozioni si possono provare solo col "ciclismo solitario"...essere solamente io, la bici e una bella salita immersa nella natura.Cosa si può volere di più?
 

pantanina.64

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spezzotto
Buongiorno ragazzacci come va da queste parti?sempre in beata solitudine?

Io domenica mi sono fatto un bellissimo giro solitario, tra le preoccupazioni e le ansie della mia compagna visto che era un percorso un pò fuori mano.
Valle a spiegare che sono molto più sicuri i percorsi di montagna dove passa un'auto ogni ora....piuttosto che gli stradoni trafficati di pianura!
Va beh...

Comunque rimango del parere che certe emozioni si possono provare solo col "ciclismo solitario"...essere solamente io, la bici e una bella salita immersa nella natura.Cosa si può volere di più?
Anche mio marito non è molto d'accordo con me che esco sempre sola e adoro fare salite dove le macchine si vedono da rado ma prima di partire gli anticipo quale sarà la mia uscita e ogni tanto lo chiamo;);););)
 

Alro

Apprendista Velocista
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Bianchi Oltre XR4
La mia umile esperienza :-)
Ho iniziato ad andare in bdc 3 anni fa. Il primo anno sempre da solo ma mi piaceva... Poi 2 anni faccio la prima uscita con un club ed improvvisamente la passione per la bdc assume un aspetto sociale a me sconosciuto. Mi diverto moltissimo e faccio nuove amicizie o-o
Quest'anno decido di partecipare ad una gara di 300 km :wacko: con una squadra del club. L'avessi mai fatto...
Scatta l'organizzazione svedese! con tanto di team leaders, incontri programmati mesi in anticipo per conoscersi, organizzare la preparazione, studiare il percorso, pianificare soste, uscite programmate per allenare la distanza, il lavoro di squadra, affiatamento, il ritmo giust (non troppo lento ma non troppo veloce...).. Insomma settimane e settimane con un agenda prestabilita in ogni dettaglio.
Alla fine facciamo sta gara ed il giorno dopo nonostante gli acciacchi e la fatica, prendo la bici e mi faccio un bel giro da solo e me lo sono goduto come non mai!

Mi fermo a fare le foto all'arcobaleno
Vado alla velocita' mia
Non devo fissare la ruota davanti
posso distrarmi a gurdare le belle ragazze che fanno jogging
Mi godo il fresco della strada bagnata che mi schizza le gambe
Non devo segnalare nulla a nessuno
Spingo in salita come voglio senza preoccuparmi di nessuno dietro
Niente da dover comunicare a nessuno...

Insomma ragazzi una vera goduria e son tornato a casa con un gran bell sorriso stampato in faccia :mrgreen:
 

LupinRS

Pedivella
29 Aprile 2012
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Anche mio marito non è molto d'accordo con me che esco sempre sola e adoro fare salite dove le macchine si vedono da rado ma prima di partire gli anticipo quale sarà la mia uscita e ogni tanto lo chiamo;);););)
Io non chiamo quasi mai....metti caso che sono in una zona dove non c'è rete, se non mi sente si preoccupa ancora di più.

Comunque anche i miei colleghi di lavoro mi guardano strano quando parlo dei miei giri in beata solitudine...
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
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Io non chiamo quasi mai....metti caso che sono in una zona dove non c'è rete, se non mi sente si preoccupa ancora di più.

Comunque anche i miei colleghi di lavoro mi guardano strano quando parlo dei miei giri in beata solitudine...
Mio marito mi ha conosciuta in bici, la mia è una grande passione. Ho iniziato nell'84 e da subito con lunghi giri in solitaria. È naturale che si preoccupi un pò specialmente per il fatto che sono donna e che amo le salite in cui le auto si vedono di rado. Sono convinta che noi ciclisti solitari cerchiamo di usare sempre la testa per evitare al massimo i pericoli. Pedalare in solitaria è meraviglioso perché vai dove ti porta il cuore e quando rientri dal giro hai più energie di prima di partire.
 

axley

Apprendista Cronoman
23 Febbraio 2011
2.958
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Mezzolombardo (TN)
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BMC Team machine Slr02
Io sono uno di quelli che preferisce allenarsi ed uscire da solo..... non devo stare dietro al ritmo di nessuno, non devo aspettare nessuno, faccio i lavori che voglio e se non ho voglia inizio a pedalare per 5 / 6 ore finché trovo la strada di casa.

Vero é che allenarsi solo é meno allenante che farlo in gruppo, ma vuoi mettere la mancanza di stress mentre pedali e fai fatica!