Novità male accettate sulla BDC negli ultimi 20 anni

vigorelli 1954

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negrotta
Questo però non significa che solo chi pedala con il 53-39 sia un vero ciclista e gli altri che pedalano con la compact dei ciclisti senza gamba.
C'è chi tira i rapportoni perché la sua muscolatura è adatta ad essi e chi per corporatura e muscolatura predilige avere rpm più alte e con queste rende di più.
Tra i due il cilcista più forte è quello che alla fine mette le ruota davanti all'altro sulla linea di arrivo, e questo è l'unico fatto oggettivo e incontrovertibile, il resto sono chiacchiere da bar.

Io conosco più di un ciclista che monta la guarnitura tradizionale, o al limite il 52-36, perché con il 50-34 deve sostenere delle rpm troppo alte e dopo un po' brilla come una mina.


Letto dopo aver postato. Mi trovi daccordo, penso che le prestazioni in salita non dipendano dalla compact o dalla tradizionale, ma dall' essere umano che ( se intelligente ) distingue lo sviluppo metrico dei rapporti a prescindere dalle diciture sulla guarnitura ;) In pista ( esempio estremo ma da me ben conosciuto ) non c'è possibilità di cambiare il rapporto, quello scelto deve risultare giusto per la prestazione e allora li si deve considerare la gamba del momento, la durezza del fondo, il vento nella serata della competizione , il tipo di gara che si intende fare ecc.ecc. ma mi sa che il buon Mescal passa di nuovo e da una ripulita perchè ci siamo avviati senza volerlo ( io per primo ) un pò O.T. o-o
 

vigorelli 1954

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A proposito di Delta (belli) e di cantilever (brutti), mi nasce una domanda per più esperti: in una foto degli anni '80 ho visto Hinault con la maglia della nazionale (Sallanches ?) correre con dei freni cantilever, ma non riesco a ritrovare la foto. Vi risulta, o ho preso un' abbaglio? E, nel caso, perché i cantilever non hanno mai preso piede sulle bici da strada? (parlo dei canti incernierati sulla forca, non degli universal, che invece ebbero successo per diversi anni)


In verità credo che sulle bdc si sia sempre guardato molto al peso. Gli Universal modello ( vado a naso ) 68 ? a doppio braccio avevano una frenata meravigliosa ( li usai per una o due stagioni ) Gimondone ci vinse il Giro ma poi furono subito abbandonati per i più leggeri Weinmann o, per chi poteva comprarseli, i primi Campagnolo.
Inoltre i cantilever non toglievano l'unico difetto dei freni classici e cioè la poca frenata con la pioggia, cosa che invece sembrerebbe possibile ai futuristici freni a disco per BDC.
 

Madbee

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Letto dopo aver postato. Mi trovi daccordo, penso che le prestazioni in salita non dipendano dalla compact o dalla tradizionale, ma dall' essere umano che ( se intelligente ) distingue lo sviluppo metrico dei rapporti a prescindere dalle diciture sulla guarnitura ;) In pista ( esempio estremo ma da me ben conosciuto ) non c'è possibilità di cambiare il rapporto, quello scelto deve risultare giusto per la prestazione e allora li si deve considerare la gamba del momento, la durezza del fondo, il vento nella serata della competizione , il tipo di gara che si intende fare ecc.ecc. ma mi sa che il buon Mescal passa di nuovo e da una ripulita perchè ci siamo avviati senza volerlo ( io per primo ) un pò O.T. o-o
Beh dai, siamo quantomeno borderline :-), non stiamo mica parlando di gnocca o della fiera del cicciolo, stiamo parlando di una "novità" che ha preso piede ma che diversi considerano ancora non degna del vero ciclismo, e che quindi non è stata pienamente accettata da tutti, e su questo ognuno sta esprimendo la propria opinione in merito in modo corretto, educato e civile. Mi sembra che in tema più o meno ci siamo, con qualche piccola sbandatina ma poca roba.....e forse anche ieri tra le tante cose che non c'entravano una mazza è stato epurata anche qualcosina che non era proprio così lontano dal tema. Mi perdoni [MENTION=11124]mescal[/MENTION], lo dico con tutto il rispetto per i moderatori, che ho avuto comunque modo di esprimere già in altre occasioni.
Chiudo la considerazione che spero non verrà bannata, e torniamo a parlare di tecnologia di successo e di insuccesso sulle bdc ;-)
 

vigorelli 1954

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Beh dai, siamo quantomeno borderline :-), non stiamo mica parlando di gnocca o della fiera del cicciolo, stiamo parlando di una "novità" che ha preso piede ma che diversi considerano ancora non degna del vero ciclismo, e che quindi non è stata pienamente accettata da tutti, e su questo ognuno sta esprimendo la propria opinione in merito in modo corretto, educato e civile. Mi sembra che in tema più o meno ci siamo, con qualche piccola sbandatina ma poca roba.....e forse anche ieri tra le tante cose che non c'entravano una mazza è stato epurata anche qualcosina che non era proprio così lontano dal tema. Mi perdoni @mescal, lo dico con tutto il rispetto per i moderatori, che ho avuto comunque modo di esprimere già in altre occasioni.
Chiudo la considerazione che spero non verrà bannata, e torniamo a parlare di tecnologia di successo e di insuccesso sulle bdc ;-)

Per chiudere ( da parte mia ) il discorso sempre coinvolgente sui rapporti della bdc, ti dirò che un pò di anni fa ( la compact non esisteva ) giovane e forte, ex-pistaiolo passato a fare il circuitaro andavo in giro col classico 53-39 e dietro usavo il 12 -21 poi l' 11 - 21 e andavo da tutte le parti con tutti . Nelle G.F. se non c'erano salite particolari montavo l' 11 - 23.
Poi col passare degli anni ho montato il 25, poi il 27. Quando è stato disponibile il 28 e ti dirò d' inverno in preparazione a volte , negli ultimi anni, ho usato anche il 30 per tenere alte le rpm. in salita come si usa fare oggi.
Ho provato spesso anche la compact, ma poi uso sempre il 50 e pochissimo il 34 insomma sono troppo abituato al 39-53 ma vorrei dire , o meglio far capire che non cambia nulla nella prestazione finale. Certo se andassi a fare il Mortirolo ( da allenato ) mi informerei per bene sui rapporti da montare e penso che un bel 34 x 28 o anche 30 non verrebbe mica male........molto peggio sarebbe fermarsi a metà strada :wacko:
 

Madbee

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In verità credo che sulle bdc si sia sempre guardato molto al peso. Gli Universal modello ( vado a naso ) 68 ? a doppio braccio avevano una frenata meravigliosa ( li usai per una o due stagioni ) Gimondone ci vinse il Giro ma poi furono subito abbandonati per i più leggeri Weinmann o, per chi poteva comprarseli, i primi Campagnolo.
Inoltre i cantilever non toglievano l'unico difetto dei freni classici e cioè la poca frenata con la pioggia, cosa che invece sembrerebbe possibile ai futuristici freni a disco per BDC.

I freni a disco sono una bomba nella melma, figuriamoci con un po' d'acqua....speriamo che gli stradisti di vecchia data si ricordino, se e quando passeranno ai freni a disco, di non tirare pinzate brusche come spesso avviene con i freni "a pattino" attuali, altrimenti prevedo qualche volo :cry
 

pantera

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Questo però non significa che solo chi pedala con il 53-39 sia un vero ciclista e gli altri che pedalano con la compact dei ciclisti senza gamba.
tutto giusto in teoria ma la realta è questa salvo salite particolari chi sente l'esigenza di un 34 pur avendo ampia scelta di rapporti dietro sappiamo bene perchè lo fa
Io conosco più di un ciclista che monta la guarnitura tradizionale, o al limite il 52-36, perché con il 50-34 deve sostenere delle rpm troppo alte e dopo un po' brilla come una mina.
si puo andare agili con qualsiasi guarnitura...potrei dire anche io "io conosco" ma finiremo inevitalbilmente in chiacchere da bar se non ci siamo gia
 
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Novità male accettate sulla BDC negli ultimi 20 anni

Le camere in lattice sulla bdc non mi pare abbiano avuto un gran successo ;nonzo%

Le camere in lattice più che male accettate sono "passate di moda" a favore di quelle in butile (almeno per quanto riguarda i copertoncini, altro discorso per i tubolari).
 

vigorelli 1954

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Le camere in lattice più che male accettate sono "passate di moda" a favore di quelle in butile (almeno per quanto riguarda i copertoncini, altro discorso per i tubolari).

Le camere d'aria vengono costruite in tre differenti materiali butile, propilene e lattice.
Ognuno di questi materiali ha le proprie caratteristiche : la leggerezza, l'elasticità, la resistenza alle forature, ma soprattutto il peso sono a vantaggio della camera in lattice. I suoi unici svantaggi sono: la porosità che non le permette di restare in pressione a lungo, diciamo che bisogna fare il gonfiaggio quasi ad ogni uscita ed il prezzo che è circa il doppio delle altre.
Forse questi due elementi sommati hanno condizionato la scelta, le camere in lattice sono comunque sempre in commercio.
 

Madbee

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tutto giusto in teoria ma la realta è questa salvo salite particolari chi sente l'esigenza di un 34 pur avendo ampia scelta di rapporti dietro sappiamo bene perchè lo fa

si puo andare agili con qualsiasi guarnitura...potrei dire anche io "io conosco" ma finiremo inevitalbilmente in chiacchere da bar se non ci siamo gia

OK, tu resti della tua opinione io della mia, va bene così o-o