Nei meandri del forum si scoprono anche questi gioielli come il topic da te aperto e minuziosamente aggiornato, che seguiamo con il piacere nostalgico degli occhi che non vogliono dimenticare.
Bravo
Bravo
Beh, a questo punto aspettiamo foto e resoconto anche sul restauroLa identificazione
Dopo averla esaminata a fondo, e dopo aver guardato decine di bici di quegli anni, sia in foto che dal vero, non sono riuscito a trovare nessun elemento che mi permettesse di identificare il costruttore di questa bici, o quanto meno di questo telaio.
Negli anni del dopoguerra era tutto un fiorire di artigiani, di piccole industrie e di grandi imprese che costruivano bici da corsa: il ciclismo era uno sport popolarissimo.
I metodi costruttivi fra artigiani e industria differivano di poco, la differenza la facevano la parcellizzazione del lavoro, e qualche attrezzatura in più.
Alcuni dettagli, come i forcellini posteriori ri-sagomati, e le congiunzioni assottigliate a lima, mi fanno però pensare che non sia una bici prodotta in una industria, ma in una bottega artigiana.
E di botteghe artigiane ce ne erano a migliaia, molte di cui si è persa o si stà perdendo la memoria, e poche altre che invece sono ormai entrate nel mito.
I materiali che venivano adoperati per i telai delle bdc, tubi e congiunzioni erano praticamente gli stessi, sia da industria che da artigiani, salvo poche eccezioni. A distinguere un costruttore dall'altro c'era, talvolta, qualche personalizzazione sulle congiunzioni, che purtroppo sulla mia bici non c'è.
Con la mia poca esperienza, non sono quindi in condizioni di scoprire e poter dire qualcosa di più
Per ora mi fermo qui, ma se poi un giorno mi capitasse magari di vedere un'altra bici, ben identificata perchè se ne conosce la provenienza o con decals originali, e proprio con forcellini sagomati come questi ......:-):-):-)
La datazione
Con la datazione và un pò meglio.
Riepilogando:
-La bici è stata costruita per un cambio Campagnolo a stecche
Dando per scontato che mozzi e bloccaggi automatici montati sopra siano gli originali, questi appartengono ad un CambioCorsa, nella versione prodotta dal '46 al '49.
Lo deduco da:
-la forma piatta e le scritte della maniglia del bloccaggio anteriore, che dal 1946 sostituisce la maniglia affusolata del precedente cambio Campagnolo a stecche.
-i galletti con le viti a testa bombata, che dal 1949 verranno sostituiti dai galletti con l'anello.
-i controconi privi di marcatura CAM+data, di cui in giro ho visto solo esemplari con data '49 o posteriore
-Il cambio Simplex TourdeFrance è della versione 1949.
Il TourdeFrance, anche se delle versioni successive, è stato però montato su bici da corsa ancora per diversi anni, cercando invano di contrastare la crescente fortuna del Campagnolo GranSport .
Poi non è detto che il mio esemplare sia stato acquistato al momento della trasformazione, magari era già da anni su uno scaffale.
Mi sembra però molto improbabile che una simile trasformazione sia sta fatta dopo gli anni '50, proprio per montare un TourdeFrance ormai del tutto obsoleto.
-La quasi totalità degli altri componenti montati, presumibilmente originali, erano reperibili in commercio nella seconda metà degli anni '40.
Di epoca sicuramente successiva ci sono solo:
- attacco manubrio 3ttt > anni '60
- tubolare Michelin JoyFul280 > anni '80, forse anche '70
- nastro manubrio >anni '80
mentre di datazione indefinita sono:
- piega manubrio
- leve freno Balilla
- guaine e fili freno
Sempre di epoca indefinita sono gli adattamenti successivi (ma sarebbe meglio dire, le malefatte successive) sui componenti originali d'epoca:
- la maniglia e lo spillo Miche adattati sul cappellotto del bloccaggio automatico posteriore
- il controcono sinistro M10x1 forzato sul mozzo posteriore
- le due maglie Regina da 3/32 per allungare la catena Everst da 1/8
- i dadi e le rondelle sui freni Universal brev361666, in acciaio anzicche ottone, e di filettura sbagliata
- i due raggi Sapin, in sostituzione degli Stella sfinati, sulla ruota anteriore.
- Dalla presenza ancora a bordo di materiali di usura molto datati (vedi i pattini freno, e il tubolare Hutchinson Saturno), si deduce che nell'ultimo mezzo secolo la bici è stata usata molto poco .
In coclusione, in mancanza di altri elementi, per ora mi accontentero di identificare la bici come:
" Bici da corsa per Campagnolo CambioCorsa, degli anni dal 1946 al 1949, modificata negli anni '50 per Simplex TourdeFrance "
La logica obiezione che mi faccio io per primo, e cioè che si capiva da subito senza fare tante elecubrazioni che la bici più o meno doveva essere di quel periodo, non è rilevante perchè:
- ora lo posso affermare più a ragion veduta, ed anche in maniera abbastanza documentata
- ho imparato molte cose sulle bici anni '40 in generale, ed era questo il mio scopo principale fin dall'inizio
- soprattutto mi ci sono divertito
Senò tanto valeva aprire il classico thread dallo speranzoso titolo con scarse probabilità di risposta, il tormentone tipico di questa sezione Vintage: "qualcuno riconosce questa bici? e quanto può valere?"
Anche se non rinuncio del tutto ad una eventuale futura identificazione più precisa....... è arrivato il momento di passare al restauro
Beh, a questo punto aspettiamo foto e resoconto anche sul restauro
Ciao.