Acido Lattico: Utile o Dannoso?

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5 Dicembre 2008
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TIME - VXRS
Quando il ciclista pedala ad intensità superiori alla soglia anaerobica l' acido lattico viene prodotto in gran parte dalle fibre muscolari di tipo II, o fibre veloci.

Queste, assieme alle fibre sottotipo II°A (fibre veloci ossidative) sono utilizzate quando la potenza richiesta è elevata, essendo in grado di fornire l' energia necessaria attraverso il metabolismo anaerobico lattacido, consentendo scatti e progressioni ad alta velocità.

L' acido lattico prodotto si accumula, aumentando la sua concentrazione nei muscoli e nel sangue, finchè l' atleta è costretto a rallentare.

Che fine fa l' acido lattico prodotto?

E' errato pensare all' acido lattico come una scoria inutile, fonte solo di problemi per l' atleta.
In realtà la molecola di lattato contiene ancora una considerevole quantità di energia che può essere riutilizzata.

Il ciclista ben allenato riesce infatti a "riciclare" l' acido lattico: le sue fibre muscolari di tipo I, o fibre lente, contengono elevate concentrazioni di enzimi H-LDH, che trasformano le molecole di lattato in piruvato, il quale viene metabolizzato aerobicamente producendo energia.

Dunque quando il ciclista rallenta l' andatura tra uno scatto e l' altro, o nel corso di una discesa dopo la salita, le sue fibre muscolari di tipo I sono in grado di smaltire velocemente e riutilizzare l' acido lattico
prodotto principalmente dalle fibre di tipo II°.

I migliori ciclisti hanno questo meccanismo di "riciclaggio" particolarmente efficiente: solo così possono recuperare e ripetere più
volte sforzi intensi e prolungati.

Sono le intensità di allenamento che producono concentrazioni di lattato tra 3 e 5 mM/L quelle più adatte ad aumentare le concentrazioni degli enzimi H-LDH nelle fibre di tipo I.

Ancora più efficace risulta alternare tratti della durata di alcuni minuti ad intensità leggermente superiore alla soglia anaerobica (4 - 6 mM/L di lattato) con tratti percorsi a ritmo medio (2 - 3 mM/L): in questo modo le fibre lente si abituano ad utilizzare l ' acido lattico prodotto dalle fibre veloci nei tratti percorsi ad andatura più elevata.

FONTE: Dott. Michele Ferrari