Ma a Cuneo non c'è nessuno? BOIA FAUS!! (parte 2)

MBerge ha scritto:

Crucchi

Tant'è che ho di recente seguito l'acquisizione di un'attività in valle da parte di una coppia di tedeschi... e qualcosa mi fa pensare che questo intensificherà ulteriormente i rapporti.

Diciamo che la Val Maira punta su chi vuole vivere la montagna che, senza eccessi, sa davvero di montagna. Una cosa completamente diversa nel bene e nel male dall'alto Adige, sia come morfologia che come offerta turistica...

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Però dovete mettere a posto il fondo stradale tipo superficie lunare appena lasciati Dronero.....scherzo,anche da noi è uno schifo,e le nostre province hanno molti più soldi da gestire.....

Bradipotamodimontallina ha scritto:

cioè?gente tranquilla,anziani etc?

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Escursionisti, biker, scialpinisti.. Cercano di preservare il più possibile la natura della valle invece di costruire palazzoni e impianti. Accoglienza diffusa, piccole strutture sparse su tutta la valle ecc..

Arrivano vagonate di stranieri e pochissimi italiano infatti

Sampoo87 ha scritto:

Escursionisti, biker, scialpinisti.. Cercano di preservare il più possibile la natura della valle invece di costruire palazzoni e impianti. Accoglienza diffusa, piccole strutture sparse su tutta la valle ecc..

Arrivano vagonate di stranieri e pochissimi italiano infatti

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Infatti ho visto molti depliants e cartelli comunali con indicazioni per gli sport che hai citato.Scelta intelligente,difatti,come hai detto,sono pochi gli italiani che la seguono,chissà perchè

Immaginatevi come si è trovato il sottoscritto abituato alla tranquillità delle vallate piemontesi quando è andato tre giorni a pedalare a Riva del Garda il ponte del primo maggio un paio di anni fa [emoji51]

Tutto bello eh ma troppa gente.

matteof93 ha scritto:

Immaginatevi come si è trovato il sottoscritto abituato alla tranquillità delle vallate piemontesi quando è andato tre giorni a pedalare a Riva del Garda il ponte del primo maggio un paio di anni fa [emoji51]

Tutto bello eh ma troppa gente.

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Mi sa che hai sudato più per il nervoso e lo stress che non per l'attività fisica

Bradipotamodimontallina ha scritto:

Mi sa che hai sudato più per il nervoso e lo stress che non per l'attività fisica

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Sul Ponale decisamente si...l'ultimo giorno volevo andarci alle 7 del mattino per fare un giro da tranquillo ma poi ero troppo stanco e son rimasto a dormire. Tornato a casa nel primo pomeriggio e andato dritto a Ostana visto che qui faceva freddo e aveva messo quattro dita di neve, ovviamente a Ostana non c'era nessuno e sembrava di stare in paradiso con Viso davanti imbiancato di fresco.

matteof93 ha scritto:

Sul Ponale decisamente si...l'ultimo giorno volevo andarci alle 7 del mattino per fare un giro da tranquillo ma poi ero troppo stanco e son rimasto a dormire. Tornato a casa nel primo pomeriggio e andato dritto a Ostana visto che qui faceva freddo e aveva messo quattro dita di neve, ovviamente a Ostana non c'era nessuno e sembrava di stare in paradiso con Viso davanti imbiancato di fresco.

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guarda vivere in valle avrà sicuramente dei problemi logistici in inverno(e forse anche nelle possibilità lavorative per quelle piccole o in zone economicamente già depresse di loro)ma,per me,sotto tanti aspetti è una gran bella fortuna.

Bradipotamodimontallina ha scritto:

a me personalmente piace molto la Val Maira,tra l'altro ho notato che i bar hanno prezzi contenuti e le persone che ci servono sono sempre gentili,forse sarà perchè c'è poco turismo e quindi cercano di invogliare le persone a tornare

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Bradipotamodimontallina ha scritto:

cioè?gente tranquilla,anziani etc?

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Come ti hanno detto, è un turismo non di massa ma piuttosto consistente. Tutto è più o meno iniziato una quindicina di anni fa quando uno svizzero tedesco ha aperto una locanda a Ceaglio e comprato un dominio, pubblicando itinerari mtb ed accompagnando i suoi ospiti in bici. Da lì pian piano sono sorte nuove strutture, senza costruire palazzoni e porcherie varie (la val Maira ha avuto la fortuna di non avere, fatto salvo uno skilift, stazioni sciistiche negli anni '70/'80), ma recuperando vecchie baite e/o intere borgate. I transalpini (tedeschi, svizzeri, belgi, francesi, ecc.), che sono buongustai in fatto di montagna, hanno colto la cosa e negli anni hanno iniziato a frequentare sempre più la valle per mtb in estate e per skialp e sci di fondo in inverno (anche per il fondo ci sono percorsi spettacolari). La valle di suo si presta molto allo skialp e soprattutto alla mtb, grazie a moltissime militari che permettono di salire in quota e bellissimi sentieri più o meno tecnici per tornare giù

Giusto per parlare: sto vedendo il finale di una tappa del tour of the alps dove in una discesa bagnata da quota 2000mt nella coppia al comando il corridore con freni tradizionali ha staccato quello con i freni a disco. Come la mettiamo? (Posto che questi scendono con zero gradi senza neanche la mantellina e io mi staccherei da loro anche in moto...)

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Chi sono?

ala83 ha scritto:

Chi sono?

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Un basco e Zardini ma non è importante. Se dessero un reale vantaggio sarebbe impossibile vedere una cosa simile. Comunque tutti i primi con freni tradizionali (tappa alpina con discese bagnate).
Il discorso è che frenare è importante ma saperla piegare lo è molto di più (solo che questo non è un optional che si compra[emoji23])

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Sicuramente lo sponsor che fornisce la bici disc al corridore che si è preso la paga da una bici rim su discesa bagnata sarà contentissimo!

ala83 ha scritto:

Sicuramente lo sponsor che fornisce la bici disc al corridore che si è preso la paga da una bici rim su discesa bagnata sarà contentissimo!

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Non credo sia quello il problema...io penso i dischi abbiano la loro utilità ma non siano meglio dei freni tradizionali in assoluto (se peso 90 kg sono indispensabili,se ne peso 60 tutt'altro). Alcuni marchi forniscono entrambe le soluzioni e i corridori scelgono i rim...per me rimarranno entrambe le scelte offrendo ai consumatori una scusa in più per spendere soldi ma non esiste affatto una reale utilità (intendo non per tutti) su bdc... L'utilità sicura è solo per chi li vende.

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L’utilità dei dischi la si apprezza in salita..... .

Ps. Altra neve in corso?

pepe ha scritto:

L’utilità dei dischi la si apprezza in salita..... .

Ps. Altra neve in corso?

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Dai 2000 in su, per ora nulla di che.

Violinbici ha scritto:

Non credo sia quello il problema...io penso i dischi abbiano la loro utilità ma non siano meglio dei freni tradizionali in assoluto (se peso 90 kg sono indispensabili,se ne peso 60 tutt'altro). Alcuni marchi forniscono entrambe le soluzioni e i corridori scelgono i rim...per me rimarranno entrambe le scelte offrendo ai consumatori una scusa in più per spendere soldi ma non esiste affatto una reale utilità (intendo non per tutti) su bdc... L'utilità sicura è solo per chi li vende.

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Io ai 90 kg ci sono vicino (se continuo a mangiare e pedalare come nell'ultimo mese vicinissimo) e vivo bene anche senza.

La questione è che se si un brocco in discesa, procco resti anche con i dischi. Nibali sostiene che a lui non servano tanto non fa mai la staccata ma frena progressivamente, tanto la velocità di percorrenza in curva sempre quella è. La questione è un'altra: quanto amatori danno frenare come Nibali?

Alla fine ognuno frena come è con cosa gli pare...

Violinbici ha scritto:

Non credo sia quello il problema...io penso i dischi abbiano la loro utilità ma non siano meglio dei freni tradizionali in assoluto (se peso 90 kg sono indispensabili,se ne peso 60 tutt'altro). Alcuni marchi forniscono entrambe le soluzioni e i corridori scelgono i rim...per me rimarranno entrambe le scelte offrendo ai consumatori una scusa in più per spendere soldi ma non esiste affatto una reale utilità (intendo non per tutti) su bdc... L'utilità sicura è solo per chi li vende.

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Concordo pienamente con te... Dobbiamo anche sempre valutare l’uso che ne facciamo noi della bici...

Cillo ha scritto:

Concordo pienamente con te... Dobbiamo anche sempre valutare l’uso che ne facciamo noi della bici...

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Diciamo che però fossimo un po' obiettivi per 99,9% di noi sarebbe più che sufficiente una bici del livello di un caad 5 (per dirne una)con la quale pochi anni fa si vincevano giro d'Italia e classiche del nord e che oggi si potrebbe produrre a meno di 1000 euro. Un po' di marketing ci sta ed è anche accattivante cambiare ed evolvere però senza estremismi e soprattutto ritornando con i prezzi un po' sulla terra

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