risarcimento a convivente

cacciatorino

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A margine dell'incidente di cui e' stato vittima il compianto Michele Scarponi, ho pensato alle conseguenze materiali che ci sarebbero state se la vittima fossi stato io. Dico materiali perche' di quelle emotive e affettive penso si possa evitare di parlare tanto sono chiare ed evidenti.

Sono convivente, ed io e la mia compagna abbiamo una bambina molto piccola (all'anagrafe siamo registrati come residenti sotto lo stesso tetto). Se un camioncino dovesse mandarmi all'altro mondo sicuramente la piccolina si vedrebbe assegnato un corposo risarcimento, ma la mia compagna invece? Verrebbe trattata come un'illustre sconosciuta o come una moglie legata da vincolo matrimoniale? Cercando su google pare che in tutte le recenti sentenze di cassazione il risarcimento sia stato assegnato anche al convivente considerandolo recante diritti tali e quali a quelli del coniuge, e quindi non sembrano esserci dubbi su questo,

Allora la domanda e': in caso di evento avverso l'assicurazione si attacca alla mancanza di vincolo matrimoniale per non risarcire il partner e quindi bisogna trascinarla in tribunale per vedersi riconosciuto un diritto, oppure viste le sentenze passate ormai l'assicurazione paga a prescindere, riconoscendo l'equiparazione fra coniuge e convivente?
 

CRAMPO

Apprendista Passista
9 Giugno 2009
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Il risarcimento l'avrebbe tuo figlio... Non la tua compagna... Lo stesso vale per la pensione ecc ecc... Io ho una pensione integrativa e come beneficiaria ho messo la mia compagna
 

cacciatorino

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Il risarcimento l'avrebbe tuo figlio... Non la tua compagna... Lo stesso vale per la pensione ecc ecc... Io ho una pensione integrativa e come beneficiaria ho messo la mia compagna

in realta' credo sia vero il contrario, ci sono molte sentenze che dicono che il risarcimento e' dovuto anche per le c.d. coppie di fatto. La domanda e' se per vedersi riconosciuto questo diritto bisogna ricorrere al tribunale o no.
 

kar38

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si grazie
le assicurazioni si appellano a tutto per non pagare quindi servirà un legale

per essere più tutelati sarebbe meglio ricorrere all' unione civile.
 

Gamba_tri

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Quoto. Credo che con l'unione civile si stia a posto su tutti i fronti.

Esatto, basta far registrare la coppia di fatto. E non servono cerimonie simil matrimonio come si vede in TV, bastano due firme, forse anche per procura via posta. Questo per Inps, Inail, etc, le assicurazioni private pagano chi è stato indicato come beneficiario, anche un perfetto sconosciuto.
 

Marietto64

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14 Dicembre 2010
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le assicurazioni private pagano chi è stato indicato come beneficiario, anche un perfetto sconosciuto.

Questo vale solo per le polizze indennitarie, come quelle infortuni o vita. Quelle di cui si sta parlando qui sono quelle risarcitorie, se esiste cioè un danno di responsabilità civile.

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Gamba_tri

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Questo vale solo per le polizze indennitarie, come quelle infortuni o vita. Quelle di cui si sta parlando qui sono quelle risarcitorie, se esiste cioè un danno di responsabilità civile.

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Ah, ok. In generale la registrazione non vincola come un matrimonio e regola a monte le questioni in materia di successione.
 

alex25III

Novellino
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Ah, ok. In generale la registrazione non vincola come un matrimonio e regola a monte le questioni in materia di successione.



L'unione civile riguarda soltanto le unioni omosessuali (e'un matrimonio sostanzialmente). Provando di essere convivente (con una certificazione anagrafica) si ha diritto al risarcimento del danno patrimoniale e non come se si fosse sposati. Si tratta di orientamento Pacifico. Non occorre che la convivenza sia regolata ai sensi della legge del 2016.
 

pantacino

Pedivella
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Certo che la morte del povero Michele ha fatto venire tante domande del cosa succede se. ...! Anche a me è venuto lo stesso dubbio visto che anche io non sono sposato ma convivo da più di 12 anni! Non ci avevo mai pensato in maniera seria come in questi giorni!
 

Dragon77

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classic
non ne so un niente di queste cose, però un'esperienza "vissuta" dalla figlia del mio vicino ve la racconto, poi ognuno di voi interpreti come vuole e decida la propria miglior soluzione....

sta ragazza convive da penso 10 anni (con un lui, tanto per capirci meglio :mrgreen:). hanno pure un bambino (avrà penso ormai 8/9 anni, so che frequenta ancora le elementari).
i loro veri problemi (se così possiamo definirli) nell'essere solo conviventi si sono "materializzati" lo scorso anno quando lui ha avuto un bruttissimo incidente stradale (non in bici!), con conseguente operazioni urgenti, e ricovero in terapia intensiva per non so quanto tempo.
la ragazza, nei primi giorni, ha avuto dei seri problemi per poterlo vedere quando andava in ospedale a trovarlo, in quanto per i medici lei era una perfetta "sconosciuta" nei confronti di quell'uomo, per il quale erano autorizzati alle visite solamente i suoi familiari "+ stretti"...

adesso si sono sposati solo in comune...
 

Gamba_tri

via col vento
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L'unione civile riguarda soltanto le unioni omosessuali (e'un matrimonio sostanzialmente). Provando di essere convivente (con una certificazione anagrafica) si ha diritto al risarcimento del danno patrimoniale e non come se si fosse sposati. Si tratta di orientamento Pacifico. Non occorre che la convivenza sia regolata ai sensi della legge del 2016.

ok, ma la legge cd Cirinnà prevede anche la registrazione per le unioni eterosessuali, l'articolo spiega luci ed ombre della legge.

http://www.lastampa.it/2017/03/19/i...rosessuali-eoofni4gNvdKNUlfEcY2tN/pagina.html
 

alex25III

Novellino
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non mi pare, è un accordo e ha carattere legale indipendentemente dall' identità sessuale dei contraenti



articolo 1, comma 1, legge 76 del 2016 (la legge si Compone di un solo articolo con 69 commi): La presente legge istituisce l'unione civile tra persone dello stesso sesso.
Al comma 50 e oltre si parla del contratto di convivenza (tra eterosessuali non sposati) e si dice che serve come 'disciplina dei rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune' e che si risolve con la morte di uno dei contraenti.
Il danno al convivente superstite è regolato - come è sempre stato da molti anni - dagli articoli 2043 e 2049 codice civile.


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alex25III

Novellino
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Aggiungo che il comma 49 della legge citata ricorda che in caso di decesso del convivente di fatto, derivante da gatto illecito del terzo, nell'individuazione del danno risarcibile al superstite si applicano i medesimi criteri individuati per il risarcimento del danno al coniuge superstite.


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123lorka

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Certo che la morte del povero Michele ha fatto venire tante domande del cosa succede se. ...! Anche a me è venuto lo stesso dubbio visto che anche io non sono sposato ma convivo da più di 12 anni! Non ci avevo mai pensato in maniera seria come in questi giorni!

E la stessa cosa che ho pensato anch'io. Io sono sposato da 11 anni e ho 2 figli e credo che molti in questi giorni si sono fatti questa domanda… Lo chiedo a te perche ti trovi in questa “situazione”.Mi spieghi perche dopo un tot di anni di convivenza non vi sposate? E una cosa che non ho mai capito? Con una firma si tutelano i diritti di chi si vuole bene. Se in Italia ci fossero delle leggi adeguate allora lo capirei, ma fin quando la legislazione non sara del tutto chiara secondo me conviene apporre una firma e AMEN! Senza quella firma si rischia di lasciare in braghe di tela la propria compagna con la quale si sono condivisi moltissimi anni di vita. E come si e visto con il povero Scarponi, il nostro amato sporto e maledettamente pericoloso. Se mi succede qualcosa, e ai noi puo capitare e come, so che almeno economicamente la mia donna verra risarcita. Ma non vi sposate per una questione filosofica, di credo di qualche tipo, per interesse (del tipo “ se divorzio poi la devo mantenere per tutta la vita” ) o che altro… Senza polemica. Non voglio fare la morale a nessuno, ne ti giudico e OVVIAMENTE sei libero di vivere come vuoi ( e ci mancherebbe altro)... e solo per capire o-o
 

cacciatorino

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E la stessa cosa che ho pensato anch'io. Io sono sposato da 11 anni e ho 2 figli e credo che molti in questi giorni si sono fatti questa domanda… Lo chiedo a te perche ti trovi in questa “situazione”.Mi spieghi perche dopo un tot di anni di convivenza non vi sposate? E una cosa che non ho mai capito? Con una firma si tutelano i diritti di chi si vuole bene. Se in Italia ci fossero delle leggi adeguate allora lo capirei, ma fin quando la legislazione non sara del tutto chiara secondo me conviene apporre una firma e AMEN! Senza quella firma si rischia di lasciare in braghe di tela la propria compagna con la quale si sono condivisi moltissimi anni di vita. E come si e visto con il povero Scarponi, il nostro amato sporto e maledettamente pericoloso. Se mi succede qualcosa, e ai noi puo capitare e come, so che almeno economicamente la mia donna verra risarcita. Ma non vi sposate per una questione filosofica, di credo di qualche tipo, per interesse (del tipo “ se divorzio poi la devo mantenere per tutta la vita” ) o che altro… Senza polemica. Non voglio fare la morale a nessuno, ne ti giudico e OVVIAMENTE sei libero di vivere come vuoi ( e ci mancherebbe altro)... e solo per capire o-o

In genere non ci si sposa perché si preferisce stare assieme soltanto per la forza dei sentimenti reciproci senza la "costrizione" del vincolo legale. Ci sono poi casi in cui in cui il matrimonio è impossibile ( coppie omosessuali, persone separate ma non divorziate). Ognuno ha una storia diversa e si trova in situazioni personali e di coppia specifiche.
 

pantacino

Pedivella
10 Giugno 2009
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Quoto in pieno quello che ha scritto cacciatorino!! La domanda di 123lorka è più che legittima , non entro nel merito della religione , perché non si può , ma nel mio caso è più un problema di tipo finanziario da parte della famiglia della mia compagna che non sto qui a spiegare , perciò sapendolo dal inizio della nostra convivenza non ci siamo sposati ma non escludo che un giorno lo faremo , appunto per le questioni di tipo burocratico che sono state dette . Ah , dovessi sposarmi tutti quelli del forum sono invitati!!!!!