Sua Maesta, l'Anglirou!!!

cyclingchecco

Pignone
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Sto vedendo una mitica ascesa: quella sotto il diluvio, Vuelta di Spagna del... 2001 o 2002. Semplicemente brividi ogni volta che vedo queste immagini. Le registrai su una cassetta qualsiasi e devo dire che ne vale veramente la pena. La serpentina sul sentiero con pendenze del 23%!

C'è tra di voi qualcuno che l'ha... provata?

E' semplicemente inferno e paradiso allo stesso tempo!
 

Simo*

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:shock: :shock: :shock:
 

Ser pecora

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sepica ha scritto:
Non a caso non e' + inserita nella vuelta, quando e' troppo e' troppo

Sì, ma solo perchè i percorsi variano. Nemmeno il Ventoux o il Mortirolo ci sono tutti gli anni.

p.s.
troppo secondo me, è quando una salita fa andare buona parte del gruppo fuori tempo massimo. Come sullo Zoncolan qualche anno fa: se poi per salvare i velocisti devono alzare il tempo massimo tanto vale...
A parte qualche salita che ha un po' di tradizione, io sono contrario ad inserire salite guardando solo alla pendenza ed ai dislivelli impossibili. La motivazione generalmente è lo spettacolo, ma io credo che uno sport non abbia bisogno "del circo" per essere interessante. :-o
 

Aqualung

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sì e ci pedalicchio
Ser pecora ha scritto:
...
A parte qualche salita che ha un po' di tradizione, io sono contrario ad inserire salite guardando solo alla pendenza ed ai dislivelli impossibili. La motivazione generalmente è lo spettacolo, ma io credo che uno sport non abbia bisogno "del circo" per essere interessante. :-o

Il problema è che ai tempi d'oggi, con le preparazioni ed...altro, per fare un po' di selezione ci vogliono salite tipo Mortirolo.
Mi ricordo i Giri di qualche decennio fa, quando il buon Torriani per accontentare lo sceriffo Moser inseriva tapponi alpini con salite tipo Pordoi, Sella, Gardena,.....
Quelle tappe venivano regolarmente vinte, non dico dai velocisti, ma da passisti. Ora spesso e volentieri a Giro e Vuelta vengono inserite salite con pendenze (quasi) impossibili, che sono poi quelle che davvero mettono KO i velocisti.
 

albertop

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Camoscio-moscio ha scritto:
Ser pecora ha scritto:
...
A parte qualche salita che ha un po' di tradizione, io sono contrario ad inserire salite guardando solo alla pendenza ed ai dislivelli impossibili. La motivazione generalmente è lo spettacolo, ma io credo che uno sport non abbia bisogno "del circo" per essere interessante. :-o

Il problema è che ai tempi d'oggi, con le preparazioni ed...altro, per fare un po' di selezione ci vogliono salite tipo Mortirolo.
Mi ricordo i Giri di qualche decennio fa, quando il buon Torriani per accontentare lo sceriffo Moser inseriva tapponi alpini con salite tipo Pordoi, Sella, Gardena,.....
Quelle tappe venivano regolarmente vinte, non dico dai velocisti, ma da passisti. Ora spesso e volentieri a Giro e Vuelta vengono inserite salite con pendenze (quasi) impossibili, che sono poi quelle che davvero mettono KO i velocisti.


sono d'accordo
preciserei meglio dicendo che magari i velocisti si staccano anche sul pordoi, però certo salite come il pordoi non mettono in difficoltà tutti quelli che sono per lo meno discreti passisti
salite con pendenze impossibili dovrebbero trovare anche loro il giusto spazio
non trovo corretto definirle uno spettacolo da circo
caso mai, lo spettacolo da circo sono le 10-11 tappe con arrivo del gruppo compatto e, quando si parla di "troppo", casomai si dovrebbe dirlo per quelle
se ogni anno, 1 solo giorno su 23, poniamo una salita dove tutti salgono col proprio passo e ne esce una selezione naturale, senza nemmeno bisogno di scattare, non mi sembra affatto troppo, in nessun senso
in 23 giorni, ripeto, ci deve stare un pò di tutto
tornando all'angliru e a quelle due tappe disputate sotto l'acqua (io ne ricordo 2), io le vidi e furono veramente uno spettacolo, ma uno spettacolo sportivo, non uno spettacolo da circo

mi sembra infine giusto osservare anche che, essendo disponibili rapporti come il 30x27 o 30x29, non dovrebbero nemmeno accettarsi lamentele da quelli che, avendo corso col 39x29, dopo la tappa si sono lamentati per l'eccessiva durezza della salita
 

Guest
Io invece, da scalatore puro, sono contro a certi arrivi tipo lo Zoncolan dello scorso anno. Stiam scherzando vero?
Un conto è fare un tappone e piazzarci di mezzo una salita bella impegnativa come può essere anche un mortirolo, un altro è far arrivare in cima a salite dove a mala pena si sta in equilibrio 200 corridori..
Ricordiamoci che quelli sono prof, non amatori che fanno le granfondo.
 

cyclingchecco

Pignone
17 Ottobre 2004
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Non si tratta di spettacolo da circo. Gli stessi corridori, al termine di salite così stramaledicono chi ha asfaltato quei posti così angusti, poi però, a bocce ferme, dopo una notte di riposo, massagi e varie.... tornano a commentare la salita del giorno prima, dicendo che effettivamente una volta ogni tanto si può fare anche una fatica simile. Certo che quando come in quell'occasione piove pure che Dio la manda (la vittoria fu di Heras che poi vinse la Vuelta), quando le macchine dell'organizzazione vanno in 'panne e non ripartono bloccando la strada ai ritardatari e ai velocisti con tanto di transenne a destra e a sinistra.... quello diventa un problema anche organizzativo.
 

Ser pecora

Diretur
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cyclingchecco ha scritto:
(la vittoria fu di Heras che poi vinse la Vuelta)

Heras vinse la tappa. Aitor Gonzalez la Vuelta.

A questo punto però vorrei sapere anch'io quando è "troppo": da qualche parte degli strappi al 33% si trovano...
Il muro di Sormano è stato creato dal nulla proprio per essere la "peggior salita". I corrdori scendevano e se la facevano a piedi che tanto era lo stesso.

Un conto sono 20 tappe da velocisti (fatte come sappiamo, sono d'accordo), ma non vedo cosa aggiunga una salita al 15%...
I più forti su salite come L'alpe d'huez (mitica non a caso) infliggono cmq distacchi abissali a velocisti e compagnia.

Secondo me ha ragione camoscio: la salitomania da "inclinometro" è più una fissazione degli amatori. Io al contrario di Checco non ho mai sentito giudizi favorevoli dei pro su salite come lo zoncolan...
 

Guest
albertop ha scritto:
Camoscio delle Dolomiti ha scritto:
Ricordiamoci che quelli sono prof, non amatori che fanno le granfondo.

non l'ho capita :?:

Una granfondo è ben diversa da una corsa di prof. In una granfondo si arriva a massacrarsi, 230 km con 4-5 salite lunghe
Una corsa di prof è ben altro.
Non si può fare il raffronto, mi spiace.
Anche perchè un amatore se mette piede per terra o si ferma ai ristori mica lo uccide nessuno. Pretendere certe salite da capre dove a mala pena si sta in equilibrio mi sembra decisamente troppo per una tappa di un grande giro
 

cyclingchecco

Pignone
17 Ottobre 2004
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Dire che una volta ogni tanto si può fare un ammazzata simile non mi semra parlarne bene. Se gli stessi pro fanno fatiche bestiali per arrampicarsi in posti simili... vuol dire che sono salite fuori dalla portata di chiunque. E' vero però che se non metti pendenze significative... ormai il livello di preparazione, come ha detto qualcuno, fa sì che Sella, Pordoi e Gardena siano salite che non fanno selezione.. E forse il non far selezione porta e cercar quest'ultima nei modi tristemente conosciuti.......... Meglio allora mettere salite non impossibili, ma sicuramente selettive, dove vai su solo se hai un determinato allenamento..

Riguardo quella tappa, fu molto bello il terzo posto di Casagrande a poco più di un minuto dal vincitore.