fiore ha scritto:
grazie delle risposte raga :eek:
mi è sembrato cmnq di capire che esista più di un dubbio (lo si maschera perchè si parla pur sempre dello sport che + amiamo) sulla valenza di queste certificazioni..
No, io le certificazioni le prendo per buone, non mi permetterei mai di dubitare, il problema invece è tutto il resto, l'ambiente.
Spiego:
all'inizio, per me tutto era limpido e pulito.
Il primo giro d'Italia che ho seguito con attenzione fu quello vinto da Indurain (1992, io avevo 11 anni) vedevo tutto rose e fiori e non sapevo nenche esistesse qualcosa chiamato doping!
Poi Berzin trovato positivo,Gotti, Bortolami, Garzelli, Simoni, lo scandalo Festina, Casagrande, Pantani, per dire i primi che mi vengono in mente.
Io ero l'innocenza fatta a tifoso, poi sono stato talmente deluso che la mia fiducia l'hanno persa.
Una volta passi, due volte ok, tre 'nsomma, adesso sono veramente troppe.
Lo dico da persona che ama profondamente il ciclismo, che non si perderebbe una corsa alla tv.
Ogni volta mi sento tradito!
La fiducia ora se la devono riconquistare, con i fatti, non con le parole e le frasi ad effetto!
Ne sarei oltremodo felice, potrei tornare a guardare il ciclismo come quando ero piccolo, sognante e pieno d'ammirazione.