Lanzarote vs Elbaman

E' perfettamente spiegato cosa si trova e dove.
Io mal tollero le Powerbar e di conseguenza calcolo quante barrette mi necessitano per finire e mi arrangio di conseguenza, eventualmente distribuendone parte nel sacchetto "special needs" dove finisce anche una mantellina se la giornata si preannuncia potenzialmente critica nella parte nord in discesa.
Anche la barretta a 40km , ma a memoria stai per attaccare la Montana del Fuego e volendo passano ben prima qualcosa da mangiare, la risolvi con una nastrata sulla bici.

Dovevo leggere bene, dovevo calcolare, dovevo premunirmi...
Ma in ogni gara ci sono i suoi Fantozzi e i suoi Filini

... ma la "nastrata" sulla bici... MAI

Ciascuno può fare come meglio crede, ma che non passi l'informazione che i ristori siano posizionati male perché è vero il contrario e permettono a tutti di gestirsi perfettamente sul percorso.

Imho 600 euro di iscrizione e mesi di sacrifici è un peccato vadano sprecati per non aver perso pochi minuti a leggere il briefing in pdf e a trarne le conseguenze.
Questo a Lanzarote come in qualsiasi gara, nulla è scontato o da prender sottogamba.

Concordo pienamente, lo dicevo solo in modo scherzoso, ci mancherebbe.

I ristori sono ben spaziati, nei punti giusti, i volontari tantissimi e molto collaborativi;

E quando si pedala lassù, un po' prima del Mirador del Rio, sembra di guidare una bici praticamente in paradiso, una sensazione che non si dimentica mai più.

Ribadisco anche che si tratta di una gara parecchio tosta, da godersi di più se si hanno parecchi anni di esperienze del genere. Una gara favolosa, degna anche di chiudere una bella carriera.

Resta il problema SERIO delle Powerbar, parecchio lontane dal gusto di noi italiani (a proposito, mi hanno detto che l'ultima novità sarà "gusto pizza" - e non sto scherzando). Portarsi dietro una ventina di barrette (ovvio, nonostante la personal bag) non è una cosa che mi piace, non mi starei divertendo.

Resta anche il fatto che al primo ristoro in bici, dopo venti km, trovavi solo banane, acqua e cocacola. Poi ognuno lo può vivere (e interpretare) a modo suo, ma il fatto resta.

diecilitri ha scritto:

Resta il problema SERIO delle Powerbar, parecchio lontane dal gusto di noi italiani (a proposito, mi hanno detto che l'ultima novità sarà "gusto pizza" - e non sto scherzando). Portarsi dietro una ventina di barrette (ovvio, nonostante la personal bag) non è una cosa che mi piace, non mi starei divertendo.

Resta anche il fatto che al primo ristoro in bici, dopo venti km, trovavi solo banane, acqua e cocacola. Poi ognuno lo può vivere (e interpretare) a modo suo, ma il fatto resta.

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se affronti un ironman con una strategia alimentare errata, hai il 50% di possibilità di fare una gara di ed il 50% di non terminarla

gipsy ha scritto:

se affronti un ironman con una strategia alimentare errata, hai il 50% di possibilità di fare una gara di ed il 50% di non terminarla

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Grande verità...a Nizza 2014 temporalone per 40km, freddo e tensione in discesa, persa completamente l'attenzione al bere ed al mangiare, grosso errore che ho pagato negli ultimi 15km run con crampi....una lezione che servirà.

ciao a tutti,
per l'Elbaman quale bici è più indicata secondo voi, una classica bdc con in caso un paio di spinacini (più efficace in salita e guidabile in discesa) oppure una tt (da ironman, per intenderci ?
ci sto pensando per il 2017

BDC al massimo con prolunghe, 2500-2700m di D+ con una discesa molto tecnica, lasciano poco spazio per una TT, a meno che non hai gambe e tempi da pro e obblighi di sponsor vari.
A mio parere.

Per mia esperienza personale, e non sono certo uno forte, la TT ha il suo perchè.
Io dopo 3 volte con la bdc, ho usato una TT e mi ci sono trovato bene nonostante sia incappato nell'edizione con vento peggiore.
Le salite sono sempre abbastanza pedalabili ed i tratti dove si riesce a mettersi in prolunga e risparmiare qualche energia rispetto al vento ci sono.

Non c'è in ogni caso una differenza enorme tra le due scelte e ha senso usare una bici che si è usata per km e su cui si è abituato e non l'arma della gara che dopo pochi metri innesca acciacchi.

grazie, cmq con la tt ho già corso nizza, ormai ci ho fatto il callo

un amico l'ha fatta cion la bdc pur avendo la tt

non conosco bene quelle strade
cosi rilflettevo che la tt rimane più pesante (di quanto non so in effetti ) e meno guidabile e divertente specie in discesa

cmq c'è tempo

lucagt ha scritto:

Per mia esperienza personale, e non sono certo uno forte, la TT ha il suo perchè.
Io dopo 3 volte con la bdc, ho usato una TT e mi ci sono trovato bene nonostante sia incappato nell'edizione con vento peggiore.
Le salite sono sempre abbastanza pedalabili ed i tratti dove si riesce a mettersi in prolunga e risparmiare qualche energia rispetto al vento ci sono.

Non c'è in ogni caso una differenza enorme tra le due scelte e ha senso usare una bici che si è usata per km e su cui si è abituato e non l'arma della gara che dopo pochi metri innesca acciacchi.

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Nemmeno io sono uno forte (specie in bici), e condivido quanto sopra, dopo averne fatto uno (2014) in bdc e l'altro (2015) con TT, quest'anno riconfermo la TT.

Quindi anche per me la TT ha un suo perchè, eccome, non fosse altro per la grande differenza che ho notato nel correre dopo.

L'esperienza e i km passati sulla TT però devono essere MOLTI, così come la capacità di guida, importantissimi qui all'Elba.

Suggerirei anche TT non "estreme" come posizione/telai/freni/ruote, perchè secondo me la guidabilità del mezzo è un fattore chiave.

Comunque non smetto mai di ricordare che da quando ho proprio venduto la BDC vado veramente meglio. A mio parere sono mezzi fatti proprio per un'altro sport, che non è assolutamente il nostro. Ovvio parlo e faccio solo dei lunghi o medi.

Ovviamente son pareri personali senza la pretesa di insegnare a nessuno, anzi...

la mia è una TM01 con zipp 404
non direi estrema
tt aggiudicato!

interessante che senza bdc vai meglio...
ma mi diverto cosi tanto con la bdc nelle uscite con il gruppo specie in inverno, e nell'entroterra genovese dove si sale mica male

diecilitri ha scritto:

A mio parere sono mezzi fatti proprio per un'altro sport, che non è assolutamente il nostro. Ovvio parlo e faccio solo dei lunghi o medi.

Ovviamente son pareri personali senza la pretesa di insegnare a nessuno, anzi...

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la mia bici da sprint/olimpici (che al momento è divenuta il mio mezzo principale...) è una TT con manubrio da strada e prolunghine corte...

...ragazzi mi fate riflettere

solo che ho appena (1 anno...) preso una focus izalco max di cui vado fierissimo

lorenzon ha scritto:

...ragazzi mi fate riflettere

solo che ho appena (1 anno...) preso una focus izalco max di cui vado fierissimo

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Scusa il sadismo ma...

La peggiore cosa della bdc sai secondo me cosè?!?

E' che ti sottrae tempo e chilometri (e quindi sperienza) alla tt.

Questo per me è stato il vero guaio.

Già che facciamo tre discipline, se poi una la dividiamo pure in due...

ma sai, una mia idea è che proprio perchè corriamo sia in bici che a piedi, pedalare (anche) con una sella arretrara di 3-4 cm (cambia solo quello in sostanza) possa darti più.. flessibilità?

poi dipende anche da dove vivi, qui a genova di piano molto poco - e una tt sempre su e giù per l'entroterra che c'è qui alla lunga stufa.
e l'uscita in gruppo con gli amici (in bdc) ha meno gusto.

secondo voi, con assenza di vento, qst gare con dislivello importante , è meglio farle con ruote carbonio medio profilo e stare sull' alluminio prediligendo la leggerezza?
grazie

lanzarote senza vento è utopia, a quanto mi dicono

alto profilo è si leggero ma meno manovrabile in discese tecniche
e più rigide.

personalmente in montagna preferisco alluminio basso profilo, ma l'elbaman lo correrò con bici da crono e zipp 404