L'omologazione UCI della BdC ne blocca lo sviluppo?

BushBoy

Cronoman
20 Luglio 2004
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Piemonte
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e cioe' a dire ...
premessa: non conosco nel dettaglio le specifiche delle BdC, ne' dei mezzi delle discipline off-road, pero'...

mi sembra che l'off-road goda di maggiori libertà, tant'e' che possono essere molto diverse le une dalle altre a parità di tipo di competizione/disciplina ...

invece la BdC non puo' cambiare piu' di tanto... altrimenti non e' piu' una BdC ....

E' cosi'? che ne pensate?
Sapete indicarmi siti con le specifiche per le omologazioni, tanto per capirci di piu'?

Se si liberalizzasse la BdC, ne verrebbero fuori molte di innovazioni, sopratutto nelle forme/geometrie dei telai ?

Io sono convinto di si'.
 

GiAnFrA

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18 Maggio 2004
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Effettivamente il regolamento per le bdc è davvero restrittivo e contiene delle norme "ridicole".. Ad esempio il peso minimo della bici nel suo complesso: per assurdo si può realizzare un telaio di carta velina e mettere un attacco e una piega manubrio pesantissime e risultano soddisfatte ampiamente le limitazioni sul peso. Come se il peso fosse l'elemento discriminante per la resistenza alle sollecitazioni che deve soddisfare una bicicletta...

Eccoti il link al regolamento: http://www.uci.ch/imgArchive/Road/Equipment/Chap III equipmt gen-e.pdf
 

Ned Ellis

Pedivella
6 Ottobre 2004
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GiAnFrA ha scritto:
Effettivamente il regolamento per le bdc è davvero restrittivo e contiene delle norme "ridicole".. Ad esempio il peso minimo della bici nel suo complesso: per assurdo si può realizzare un telaio di carta velina e mettere un attacco e una piega manubrio pesantissime e risultano soddisfatte ampiamente le limitazioni sul peso. Come se il peso fosse l'elemento discriminante per la resistenza alle sollecitazioni che deve soddisfare una bicicletta...

Non sono d'accordo. Per me rimane un paletto utile... Alla fine se uno vuole girare su una bici da 6 kg sono fatti suoi, solo che nelle gare, per la sicurezza sua e altrui non puo'... Se lo si togliesse si vedrebbrero un sacco di bici piegate come lattine di coca e relativi ciclisti ammaccati... Almeno cosi' si pone un limite.

Poi se uno spende migliaia di euro per un telaio leggerissimo e poi monta un manubrio in piombo sono fatti suoi...

Il tutto rigorosamente IMO :mrgreen: :-o
 

Ser pecora

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Sicuramente il regolamento impedisce lo sviluppo ulteriore della bici (che cmq per quel che ne so, anche a livello di prototipi non ha prodotto queste meraviglie...), anche perchè sennò non sarebbe un regolamento.
Più che altro sarebbe da chiarire qual'è il fine di queto sviluppo.
Credo che se un regolamento troppo restrittivo non imponesse ai palloni da calcio di essere rotondi verrebbero studiate nuove forme (magari variabili, ma questa è una mia idea...) che migliorerebbero il rendimento. Ma poi sarebbe ancora calcio?
La limitazione sul peso non è solo questione di sicurezza, ma rientra nell'ottica di dare una standardizzazione che cmq sarebbe necessaria, anche se le bici pesassero in media 3 kili. Ed in ogni caso il ciclismo è uno sport che va preservato nel suo senso. Senso che non credo stia in una evoluzione che rapidamento lo stravolgerebbe.
Se lo scopo è un miglioramento prestazionale a tutti i costi (tipo F1), allora non lamentiamoci del doping, che è un modo ben più efficace di migliorare le prestazioni che non agire sul mezzo meccanico.
 

GiAnFrA

Scalatore
18 Maggio 2004
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Ned ha scritto:
Poi se uno spende migliaia di euro per un telaio leggerissimo e poi monta un manubrio in piombo sono fatti suoi...

Dico che la limitazione sul peso complessivo sia una idiozia perchè quello che andrà in giro col telaio ultraleggero sarà comunque uno che si ritroverà nella situzaione di trovarsi con la bici accartocciata nonostante il manubrio da mezzo chilo.
La federazione internazionale dovrebbe avere il buon senso di seguire lo sviluppo tecnologico e trovare logiche più sensate (vedi test per la valutazione dei componenti/ruote/telai) anzichè mettere una norma che non ha assolutamente senso!
 

Apsaroke

Novellino
21 Settembre 2004
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Ser pecora ha scritto:
Se lo scopo è un miglioramento prestazionale a tutti i costi (tipo F1), allora non lamentiamoci del doping, che è un modo ben più efficace di migliorare le prestazioni che non agire sul mezzo meccanico.
Non condivido per nulla, ma ci rido sopra se vuol essere una provocazione.
E poi credo sia stato lo sviluppo prestazionale a portarci ad avere bici leggere compatte performanti e rigide, così come ci ha portati ai telai ed ai componemti in carbonio o ai cambi veloci leggeri e a 10v, e si potrebbe continuare nell'elenco. Condivido invece che debba esserci un regolamento a dare norme precise altrimenti sarebbe una babilonia di forme, di stili e di idee, financo provocatorie, ed a quel punto, forse, non sarebbe più bdc come la conosciamo anche se si creerebbero tante sottoclassi come è successo nel mondo mtb. :-o
ciao
 

albertop

Apprendista Scalatore
20 Aprile 2004
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BushBoy ha scritto:
Se si liberalizzasse la BdC, ne verrebbero fuori molte di innovazioni, sopratutto nelle forme/geometrie dei telai ?

Io sono convinto di si'.

qualche anno fa, nelle gare a cronometro andava moltissimo di moda il telaio monoscocca, poi abbandonato nel giro di breve tempo

sempre nelle gare a cronometro, si vedevano delle cose stranissime, tentativi che duravano lo spazione di una gara, e poi sparivano di scena

l'impressione è che i costruttori volessero più che altro farsi pubblicità, stupendo il pubblico
i corridori, ci andavano di mezzo, pedalando sul trespolo della pattumiera

quando qualcuno ha inventato qualcosa di veramente redditizio (manubrio da triathlon, manubrio a canna di fucile) la cosa è diventata subito di utilizzo comune senza tanto clamore, salvo poi essere vietata o sottoposta a limitazioni da uci .....


più sotto qualcuno parla dell'assurdità del limite di peso, se non si stabilisce come deve essere ripartito (così posso avere il telaio di carta velina ed il resto che si becca tutto il peso)

sono d'accordo: questo dimostra l'incompetenza dei funzionari uci

quando poi ti dicono che questo lo fanno per la sicurezza dei corridori, ti senti proprio preso per il :cù:

in conclusione:

tante volte i costruttori inventano delle stronzate, solo per fare clamore

però i funzionari uci sono gli ultimi che dovrebbero legiferare in materia, perchè sono come gli impiegati statali italiani: la prima cosa che guardano, ed il massimo che riescono a fare, è guardare se sul modulo c'è la marca da bollo
 

Ser pecora

Diretur
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Leggete bene: ho detto che se l'unico scopo è il miglioramento della prestazione, allora si è giustificati ad usare la tecnologia là dove è più efficace, ovvero non sul mezzo meccanico. Non ho detto che però condivido il ricorrere alla tecnologia del doping. E' una questione di principio e di coerenza...

@albertop: sei il solito esagerato! :smile:
I telai monoscocca sono ancora usatissimi nelle cronometro, in quanto in tali gare ci sono delle deroghe sui mezzi.
L'uci dispone di un laboratorio interno in cui vengono testati tutti i prodotti che vengono commercializzati per poi essere approvati o meno. E ci lavorano dei tecnici.
Tutte le proibizioni che indichi (manubri vari) rientrano nel discorso che ho fatto prima: l'uci privilegia lo sforzo umano a a parità di mezzo, cercando di dare continuità al mezzo con il passato. Di modo che entro certi limiti si possano fare confronti con le prestazioni del passato. Scelta che io personalmente condivido. Anche perchè, ripeto, tra le tante innovazioni che ho visto, alla fine poche mi sembrano fossero così "meritevoli", a meno di non stravolgere totalmente il mezzo.
 

Marky Moon

Novellino
25 Aprile 2004
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Secondo me la regola del peso non è poi così insensata, pone un limite sul peso della bicicletta intera che è l'unico peso che può essere agevolemente misurato e verificato sul campo di gara.

L'ipotesi che un agonista utilizzi un telaio di carta velina con un manubrio pesantissimo è decisamente fantasiosa, nessuno lo fa (a che pro?) quindi il problema secondo me non si pone. Sono daccordo con Ned sull'utilità di avere un paletto, fosse per me poi io il peso minimo lo innalzerei ancora di qualche etto, viste le rotture di forcelle, attacchi manubrio e pedivelle fattesi più frequenti negli ultimi anni...

Sul freno allo sviluppo tecnologico non mi starei tanto a preoccupare, tanto il limite esiste solo per le gare UCI, le case continueranno a cercare di realizzare telai da mezzo chilo da vendere agli amatori...
 

Guest
Io credo che il discorso "peso" sia separato dal resto.
Per quanto riguarda lo sviluppo del mezzo l'UCI ha deciso di stabilire dei canoni "classici" lasciando poco spazio alle innovazioni che stravolgano troppo il mezzo meccanico. A mente ricordo le bici di Obree e Boardman con cui sono stati tentati i record dell'ora, o le monoscoccone tipo l'espada di Indurain....
Volenti o nolenti è così e, per quel che mi riguarda, non giudico la cosa cattiva di per se, almeno si è messi in condizioni di gareggiare tutti, più o meno, nella stessa situazione evitando scompensi del tipo "squadrone=bici super tecnologiche, squadrette=bici degli anni 80..."

Il discorso peso è diverso, invece, in quanto prima di venir messa sul mercato una novità viene testata e ritestata, deve superare i test delle case di certificazione europea e mondiale e quelli degli enti del ciclo internazionale..
Su questopunto credo che l'UCI dovrebbe rivedere, di anno in anno, il limite minimo, per potersi adeguare alle nuove tecnologie...