Il mio dilemma da salitomane scarso, ma spesso in lotta con il cronometro è questo:
-Le salite "di casa", che conosco come le mie tasche presentano dei tratti, più o meno brevi, dove la pendenza si attenua, per poi "ridecollare". Chiamiamoli falsopiani, anche se proprio di falsopiani non si tratta; semplicemente la salita si addolcisce un po'. Sono tratti di poche centinaia, qualcuno anche solo qualche decina, di metri.
Quando sono in lotta con il tempo ovviamente sono "fuorigiri" e quando mi trovo su questi tratti in genere non rilancio, non cambio rapporto, ma procedo cercando di recuperare un po', per poi affrontare più "fresco" (si fa per dire) le successive pendenze. Però ogni volta mi viene il dubbio che se invece di rifiatare avessi rilanciato, forse in cima avrei limato qualcosa dal tempo (...che è sempre scarso).
Voi che fate?
-Le salite "di casa", che conosco come le mie tasche presentano dei tratti, più o meno brevi, dove la pendenza si attenua, per poi "ridecollare". Chiamiamoli falsopiani, anche se proprio di falsopiani non si tratta; semplicemente la salita si addolcisce un po'. Sono tratti di poche centinaia, qualcuno anche solo qualche decina, di metri.
Quando sono in lotta con il tempo ovviamente sono "fuorigiri" e quando mi trovo su questi tratti in genere non rilancio, non cambio rapporto, ma procedo cercando di recuperare un po', per poi affrontare più "fresco" (si fa per dire) le successive pendenze. Però ogni volta mi viene il dubbio che se invece di rifiatare avessi rilanciato, forse in cima avrei limato qualcosa dal tempo (...che è sempre scarso).
Voi che fate?