Approvata la nuova normativa amatoriale: rivoluzione etica e tutela della salute

Stato
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boogerd

Apprendista Passista
14 Ottobre 2009
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Gargano
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troppe
Se la butti sul lato umano, sono daccordo, ma c'è una norma e va rispettata...che poi sia troppo severa e non prevede una riabilitazione dopo avere scontato la squalifica, è altrettanto vero o-o

Le norme vanno rispettate tutte, a partire dai principi costituzionali, (anzi, a partire dalla dichiarazione europea dei diritti umani) per finire alla normativa sulla raccolta di dati personali sensibili in banche dati.

Quanto alla severità eccessiva, ti sei domandato perchè la "normativa" etica non rispetta i basilari principi in materia di diritti umani? In nome di quale "interesse" superiore? (o inferiore?)
La salute degli atleti?:-x La posizione di classifica del medioman di turno?:bua: O ..altro? :ola:
 

boogerd

Apprendista Passista
14 Ottobre 2009
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troppe
Quelli che sono stati beccati e hanno deciso di non farlo piu' hanno smesso di correre,tutti gli altri beccati una volta scontata la squalifica sono tornati alle vecchie abitudini,almeno questo e' quello che ho visto e sto' vedendo in piu' di 25 anni di ciclismo.Il proverbio "Il lupo perde il pelo ma non il vizio" e' il piu' appropriato ai corridori che si dopano.

Cioè mi stai dicendo che questi si dopano dinanzi a te?? O sono solo tuoi sospetti ricavati dalle loro prestazioni?
Questa comunque è una tua cattiva esperienza. Io ne ho una diversa. Siamo 1 a 1. Chi vince? Secondo te, è "etica" la cultura del sospetto, anzi... della marchiatura?
Perchè non consentirgli di dimostrare, e lo ripeto, dimostrare, di non aver chimica addosso?
I sistemi ci sono, dalle semplici analisi dei parametri ematici, ecc., ai profili di potenza personali.
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
9.433
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Dove una volta c'era un lago
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Le norme vanno rispettate tutte, a partire dai principi costituzionali, (anzi, a partire dalla dichiarazione europea dei diritti umani) per finire alla normativa sulla raccolta di dati personali sensibili in banche dati.

Quanto alla severità eccessiva, ti sei domandato perchè la "normativa" etica non rispetta i basilari principi in materia di diritti umani? In nome di quale "interesse" superiore? (o inferiore?)
La salute degli atleti?:-x La posizione di classifica del medioman di turno?:bua: O ..altro? :ola:

Ma quali diritti umani,qui ci dimentichiamo che stiamo parlando di corse per finta dove dei deficienti si sono dopati per correre,e' giusto che non devo partecipare piu',tanto in bici ci possono andare lo stesso.
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
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Cioè mi stai dicendo che questi si dopano dinanzi a te?? O sono solo tuoi sospetti ricavati dalle loro prestazioni?
Questa comunque è una tua cattiva esperienza. Io ne ho una diversa. Siamo 1 a 1. Chi vince? Secondo te, è "etica" la cultura del sospetto, anzi... della marchiatura?
Perchè non consentirgli di dimostrare, e lo ripeto, dimostrare, di non aver chimica addosso?
I sistemi ci sono, dalle semplici analisi dei parametri ematici, ecc., ai profili di potenza personali.

Nessuna cultura del sospetto,nella maggior parte delle volte chi si dopa non fa niente per nasconderlo.
 

CuoreMatto

Apprendista Cronoman
23 Marzo 2009
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Empolis (Tuscany)
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Brand e No Brand
Quelli che sono stati beccati e hanno deciso di non farlo piu' hanno smesso di correre,tutti gli altri beccati una volta scontata la squalifica sono tornati alle vecchie abitudini,almeno questo e' quello che ho visto e sto' vedendo in piu' di 25 anni di ciclismo.Il proverbio "Il lupo perde il pelo ma non il vizio" e' il piu' appropriato ai corridori che si dopano.

Mi hai tolto le parole di bocca.
Qui da me c'è gente (quasi tutti) che, una volta beccata e squalificata, trascorsa la squalifica ha ricominciato a gareggiare sempre bombandosi.
Adesso si lamentano perché non potranno più gareggiare, ma credo che la maggior parte (se gli fosse consentito dal nuovo regolamento) continuerebbe a fare uso di doping nuovamente.
Illuso è chi crede il contrario.
 

lucianogiuseppe

Apprendista Cronoman
16 Maggio 2011
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pavia
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Pinarello Dogma, Trek Domane
193 pagine di discussione e molti cadono ancora dal pero...ergo, ignorano la disposizione e pensano che la stessa vada applicata a squalifiche in corso e a quelle future, con possibilità di tesseraramto da Agonista a chi ha già scontato squalifiche...non ridete, capita nella civilissima e ultramoderna Pavia...ma la cosa che stupisce è che non parte da ex dopati, che posso anche capirli, ma parte da Dirigenti del Mondo Cicloamatoriale :cry: :wacko:
 

carmelocalonico

Pignone
21 Febbraio 2009
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rovito(cosenza)
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Quelli che sono stati beccati e hanno deciso di non farlo piu' hanno smesso di correre,tutti gli altri beccati una volta scontata la squalifica sono tornati alle vecchie abitudini,almeno questo e' quello che ho visto e sto' vedendo in piu' di 25 anni di ciclismo.Il proverbio "Il lupo perde il pelo ma non il vizio" e' il piu' appropriato ai corridori che si dopano.

purtroppo è cosi', è come il vigile che dalle mie parti fischia prima di fare le multe; chi è in divieto si sposta per un po', rifà il giro ed appena i vigili girano lui si rimette in divieto. chi ha barato una volta è abbastanza non occorre che si ripete.
 

marionik

Apprendista Cronoman
5 Marzo 2007
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caltanissetta
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colnago cx1
io proporrei una modifica:
chiunque sia stato sottoposto a squalifica per un periodo di tempo superiore a 6 mesi per fatti legati al doping non potrà tesserarsi come agonista se non siano trascorsi almeno 7 anni a partire dall'anno solare successivo a quello durante il quale ha avuto fine la squalifica stessa.
in questo modo sarebbe più facile risalire ai curriculum di ognuno e quasi 10 anni di inibizione potrebbero essere una congrua punizione.
 

CuoreMatto

Apprendista Cronoman
23 Marzo 2009
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Empolis (Tuscany)
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Brand e No Brand
Presumo i ricorsi siano inerenti la possibilità di appellarsi ad un qualcosa che poi consenta i tesseramenti. Io so che in Toscana, ad esempio, alcuni si sono coalizzati e tramite avvocati vogliono fare ricorso. Quindi in questo caso, i 3000€ sarebbero ripartiti su più soggetti.
 

cinelli

Apprendista Scalatore
5 Luglio 2009
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Canavese (TO)
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indovina
io proporrei una modifica:
chiunque sia stato sottoposto a squalifica per un periodo di tempo superiore a 6 mesi per fatti legati al doping non potrà tesserarsi come agonista se non siano trascorsi almeno 7 anni a partire dall'anno solare successivo a quello durante il quale ha avuto fine la squalifica stessa.
in questo modo sarebbe più facile risalire ai curriculum di ognuno e quasi 10 anni di inibizione potrebbero essere una congrua punizione.

Se ho capito bene, proponi un meccanismo tipo elenco nero per chiunque venga squalificato, poi' se vuole tesserarsi come agonista tocca a lui dimostrare che sono passati 7 anni...
in effetti potrebbe risolvere molti problemi pratici e legali dell'attuale normativa, sacrificando la retroattivita' e raggiungendo un compromesso sulla effettiva radiazione.
 

gymartino

Apprendista Velocista
8 Luglio 2010
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Pinarello FP 4:13
Presumo i ricorsi siano inerenti la possibilità di appellarsi ad un qualcosa che poi consenta i tesseramenti. Io so che in Toscana, ad esempio, alcuni si sono coalizzati e tramite avvocati vogliono fare ricorso. Quindi in questo caso, i 3000€ sarebbero ripartiti su più soggetti.
di questi bei tomi uscirà, immagino, una lista di nomi, particolarmente se l'eventuale ricorso dovesse essere addirittura accolto. A quel punto sarebbe carino far loro capire direttamente, anche in griglia cosa ne pensiamo noialtri..Ad ogni modo non c'è, credo, ricorso che tenga, contro i regolamenti dei singoli c.o. che son certamente soggetti privati.
 

8888

Apprendista Velocista
24 Aprile 2009
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Ferrara
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P
Assegnato a Ferrara il “Premio Etica & Sport” 2013

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Si é tenuto sabato 28 dicembre un happening organizzato dall'A.s.d.Team ProEthics che ha avuto come tema l'etica sportiva. Numerosi gli interventi di personaggi di valore.

02 gennaio 2014 - Sabato 28 dicembre presso la Sala Imbarcadero 2 del Castello Estense di Ferrara, l' evento promosso e organizzato dall'ASD Team Proethics ha raccolto il consenso unanime degli intervenuti. In una sala suggestiva e ben attrezzata, Dino Raimondi, Presidente dell' associazione che ha organizzato l' happening, ha raccolto con i suoi stretti collaboratori i personaggi sportivi che più si sono distinti, durante l' anno appena concluso, nella promozione dell' etica sportiva o nel contrastare le pratiche negative legate allo sport.

L' incontro è iniziato con una breve presentazione del vice Presidente Gianni Guizzardi che ha raccontato com’è nata l’ispirazione per la scelta degli ospiti del forum "Il progetto visionario dell' etica sportiva e la sua credibilitá" e ha presentato brevemente l' iniziativa "Sport Education Program" che Team Proethics promuoverá nel prossimo futuro in collaborazione con Spal 2013 S.r.l. e Coni Ferrara. Il connubio tra le tre realtá dello sport ferrarese tentare di portare la testimonianza di atleti rappresentativi all' interno degli istituti scolastici locali.

Il forum ha avuto in questa edizione come argomento unico il ciclismo, visti gli sforzi compiuti (e che si stanno compiendo) nella ricerca di "pulizia etica" del movimento ciclistico. Sono intervenuti relatori e ospiti graditissimi quali Simone Casonato, fondatore di Science Of Cycling Italia e giovane allenatore che segue la squadra ciclistica Bardiani CSF Inox che ha illustrato l' iniziativa attraverso cui, nel 2014, la squadra professionistica di giovani talenti pubblicherà dati fisiologici e allenamenti dei corridori, nel segno della trasparenza e nell'intento di portare maggiore credibilità all'ambiente. Successivamente Gianluca Santilli, per 5 anni a capo della Procura della FCI (federciclismo italiana) e ora responsabile del Settore Amatoriale Nazionale della stessa federazione, Presidente del Consorzio Five Stars League che raggruppa le 5 maggiori manifestazioni granfondo italiane, ideatore e Presidente di Granfondo Campagnolo Roma e membro della commissione Mass Events dell' UCI, membro della Commissione Viglianza Doping presso il Ministero della Salute, ha commentato la linea dura intrapresa dalla Federazione per contrastare i fenomeni del doping e per portare il livello amatoriale ad una più giusta interpretazione dei valori dello sport. Egli ha parlato anche della cosidetta "norma etica", inserita nel nuovo regolamento attuativo della federazione per il 2014 che ha suscitato tanto interesse nel mondo sportivo, stigmatizzando simpaticamente i comportamenti esasperati dei cicloamatori. Dopo Santilli è intervenuto Alessandro Spada, presidente della gloriosa Fausto Coppi di Cesenatico e organizzatore della Granfondo Nove Colli, la più grande manifestazione ciclistica in Europa che ha descritto il successo ottenuto dalla granfondo e del grande impegno profuso per garantire la sicurezza a tutti gli oltre 13000 partecipanti, del grande spirito organizzativo delle società romagnole e dai vantaggi derivanti per un' organizzazione nel mantenere alta l' attenzione per il rispetto delle regole. Toccante il momento in cui si è emozionato ricordando l' edizione del 2012 caratterizzata dal terremoto che colpì l' Emilia e che visse in un susseguirsi di notizie mentre, impotente, era in ammiraglia in testa alla gara. Infine l' ultima relatrice, Laura Guerra, giornalista e ricercatrice che collabora con la Fondazione Bartali come documetalista, colei che ha portato al riconoscimento postumo di "Gino, Giusto tra le Nazioni", ha affrontato l' importante argomento dell' esempio che, il grande ciclista, il grande sportivo e il grande uomo, ha dato a tutti i giovani, rinnovando la memoria del dramma della persecuzione del popolo Ebreo durante la Seconda Guerra Mondiale. Il suo racconto di rara intensitá ha messo in luce aspetti sconosciuti del grande campione suscitando viva commozione per le sue gesta.

Successivamente ha avuto luogo la presentazione del progetto "Sport Education Program", fortemente voluto dal team organizzatore dell' evento che ha trovato accoglienza in Spal 2013 del presidente Walter Mattioli, da sempre sensibile alla promozione sociale dello sport verso i più giovani per il suo valore etico e morale imprescindibile e dal C.O.N.I. sezione di Ferrara che ha dato pieno appoggio al progetto, affiancando lo stesso alle molte iniziative giá in cantiere. Luciana Pareschi, delegato per la locale sezione dell' organismo Olimpico, affiancata dai presidenti Walter Mattioli per Spal 2013 e Dino Raimondi per Team ProEthics hanno chiarito principalmente le intenzioni di ognuno e a chi si dovrebbe rivolgere il progetto, cioè principalmente ai giovani che frequentano le scuole medie inferiori e superiori di Ferrara. Il progetto stesso si propone di promuovere lo sport, i suoi valori e l' etica sportiva attraverso la testimonianza diretta portata nelle classi da ragazzi praticanti lo sport stesso che si sono distinti per queste ultime caratteristiche. Uno di essi, Riccardo Schiavina, campione di scherma, è intervenuto in qualitá appunto di "Testimonial" per far capire ai presenti il ruolo degli atleti all' interno del progetto.

A concludere l’incontro, la premiazione del “Premio Etica & Sport” 2013 ha visto tra i premiati Rudy Magagnoli, bolognese di Decima, classe 1977 portacolori del Team Grottini. Atleta serio ed educato che rappresenta un punto di riferimento per i giovani che volessero intraprendere l' attività agonistica. Il premio è stato consegnato dal Presidente della sezione Running del Team Proethics, il dr. Alessandro Persona. Premiato anche Alessandro Spada e lo staff della Granfondo Nove Colli, per il gesto di solidarietá fatto nell' edizione 2013 nei confronti dei cicloamatori colpiti dal sisma dell' Emilia l' anno precedente. Ha consegnato il premio il Presidente del Team ProEthics, Dino Raimondi. Terzo premiato, Gianluca Santilli, quale promotore dell'introduzione nel ciclismo amatoriale della "Norma Etica", premiato dal Presidente della sezione Ciclismo del Team ProEthics, il dr. Gianni Guizzardi.

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marionik

Apprendista Cronoman
5 Marzo 2007
3.487
30
caltanissetta
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colnago cx1
Se ho capito bene, proponi un meccanismo tipo elenco nero per chiunque venga squalificato, poi' se vuole tesserarsi come agonista tocca a lui dimostrare che sono passati 7 anni...
in effetti potrebbe risolvere molti problemi pratici e legali dell'attuale normativa, sacrificando la retroattivita' e raggiungendo un compromesso sulla effettiva radiazione.

intendevo proprio evitare la creazione di liste di proscrizione dando un limite temporale all'inibizione per rendere più semplice il compito a chi dovrà controllare e più difficile mentire a chi dovrà auto-certificare essendo gli archivi storici on-line del coni per quanto riguarda le sentenze di facile accesso e consultazione senza violare privacy e suscettibilità di alcuno.
...e poi diciamo che 2 anni di squalifica (mediamente come minimo) quasi 1 anno per il completamento dell'anno solare e 7 anni d'inibizione sono parenti di una radiazione.
 
Stato
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