Fai da te VS professionista

SCR1 ha scritto:

Per me tutto da me, il prof non mi contenterebbe mai ,,, pressione gomme compresa.
Chi fa da se far per tre

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alexilsecco ha scritto:

Faccio tutto da me, centratura ruote compresa. È un'operazione abbastanza delicata ma con gli strumenti giusti e un po' di pazienza mi viene meglio di qualsiasi meccanico che ha fretta di passare al prossimo cliente

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Baracus ha scritto:

Esattamente.... un professionista, non avra' mai la stessa cura, pazienza, tempo, per fare le cose con la massima precisione. Attenzione, non dico che lo fa male, ma che lo fa senza curare i piccoli dettagli. Ecco...

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Jacopo.M ha scritto:

Io vedo costantemente in officina che il problema non è saper fare una qualche operazione, ma avere e soprattutto conoscere bene gli attrezzi adeguati: se dai in mano a qualcuno il problema della propria bici, l'attrezzo che lo risolve e un po' di tempo per studiarlo e osservarlo attentamente, potrebbero non servire spiegazioni o affiancamenti, almeno per la maggior parte delle regolazioni o dei normali montaggi che si effettuano su una bici, soprattutto se da corsa. La meccanica a mio avviso è molto intuitiva se si ha il tempo di guardare, riflettere e sopratutto toccare e saggiare gli oggetti. La sola operazione che necessita davvero di essere illustrata e compresa intimamente è il montaggio delle ruote! Soprattutto perché servono attrezzi di misurazione che vanno oltre le facoltà della mano dell'uomo. IMHO.
Io noto poi che da parte di chi non è pratico dell'officina, di chi realmente avrebbe timore a mettersi le mani alla bici per paura di sbagliare, c'è una sorta quasi di ammirazione verso la figura del meccanico, quasi aleggiasse una sorta di magia tra quelle mani, una conoscenza innata per un'attività per la quale si deve essere portati. Io non penso sia così, non c'è nessun talento nella meccanica, nessuna virtù innata, chiunque può imparare e diventare pratico se a muovere tutto c'è il desiderio di conoscere e divenire sempre più competenti. Poi, chiaro che da sapere come deve essere fatto a saper fare bene ne passa, ma a mio avviso è solo questione di tempo e interesse.

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Jacopo.M ha scritto:

Io vedo costantemente in officina che il problema non è saper fare una qualche operazione, ma avere e soprattutto conoscere bene gli attrezzi adeguati: se dai in mano a qualcuno il problema della propria bici, l'attrezzo che lo risolve e un po' di tempo per studiarlo e osservarlo attentamente, potrebbero non servire spiegazioni o affiancamenti, almeno per la maggior parte delle regolazioni o dei normali montaggi che si effettuano su una bici, soprattutto se da corsa. La meccanica a mio avviso è molto intuitiva se si ha il tempo di guardare, riflettere e sopratutto toccare e saggiare gli oggetti. La sola operazione che necessita davvero di essere illustrata e compresa intimamente è il montaggio delle ruote! Soprattutto perché servono attrezzi di misurazione che vanno oltre le facoltà della mano dell'uomo. IMHO.
Io noto poi che da parte di chi non è pratico dell'officina, di chi realmente avrebbe timore a mettersi le mani alla bici per paura di sbagliare, c'è una sorta quasi di ammirazione verso la figura del meccanico, quasi aleggiasse una sorta di magia tra quelle mani, una conoscenza innata per un'attività per la quale si deve essere portati. Io non penso sia così, non c'è nessun talento nella meccanica, nessuna virtù innata, chiunque può imparare e diventare pratico se a muovere tutto c'è il desiderio di conoscere e divenire sempre più competenti. Poi, chiaro che da sapere come deve essere fatto a saper fare bene ne passa, ma a mio avviso è solo questione di tempo e interesse.

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