Ormai solo uscite di piacere

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Grazie a tutti per il sostegno, vedo di non essere l'unico che ha deciso di cambiare metodo, spero anche di continuare così, divertendomi ugualmente, anzi meglio,

Lo sport deve essere soprattutto benessere. Se poi ci scappa l'agonismo perché ad uno piace, va bene, ma non deve essere la regola o l'unico modo in cui praticarlo. Senza contare che agonismo in senso stretto vuol dire adottare una serie di comportamenti dentro e fuori lo sport che rischiano di stressare a livello mentale.
Se il lavoro, se la famiglia, se gli impegni personali lo permettono ci si può dedicare con molto più impegno, altrimenti si prende quel che capita. Non muore nessuno. Se gli amici vanno più forte non importa, quello che conta non è come si va in bici. L'importante è stare bene con sé stessi. Finché non veniamo pagati si fa quel che si può.
 

ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
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Poi trovato il lavoro è cominciato il declino, solo che gradualmente ho calato la condizione finché dal 2012 il lavoro commerciale mi ha assorbito tutte le energie...pochi gli spunti in bici se non qualche bella uscita su dolomiti e prealpi, poi come detto il tracollo di Asolo con la prima seria problematica e da lì poco o nulla (6000km da gennaio però...non sono così male, ma la forma NON C'E' più)

..........................................

Però 6000 km da Gennaio non è che siano poco eh, significa che continuando così ne farai 8/10k, e con un chilometraggio del genere ed un minimo di criterio vai altro che in forma!

Io pianificando bene una parte dell'anno con 5/6 mila km annui più rulli una discreta forma me la costruisco.

Chiaramente avrai avuto un periodo della vita dove avevi più possibilità ed andavi più forte, ma con i chilometri attuali se non sei sovrappeso e applichi un minimo di criterio puoi decisamente divertirti e (anche se può non interessare) andare pure forte!

Adp... Non ne ho mai sofferto, ma deve essere tremendo... Complimenti per come lo stai affrontando, non mollare.
 

dromos

Apprendista Velocista
24 Febbraio 2009
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Bassa Comasca
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Esatto, voglia zero, faccio operaio metalmeccanico, esco dal lavoro ultra stressato, e poi chi ha più voglia di strafare. In bici, come ho fatto x anni, mi ha fatto più male che bene, ma inizialmente ero carico come una molla, i primi 3 anni TOP, poi pian piano mi sono esaurito. E ora ecco i risultati, voglia di pedalare sj, ma dimenticando tutto... andare come voglio io in tutta tranquillità.... e non penso sarà un periodo transitorio, a 43 migliorare sarà dura, inutile stressare ulteriormente il fisico, che a livello naturale piur di un TOT non Può fare....

In 35 anni di bicicletta ho avuto pause anche di 2/3 anni, dove la bici manco la guardavo. Una volta addirittura l'avevo data via. Poi piano piano iniziando a uscire con una bici da salumiere, mi è tornata la voglia e ho fatto cose che prima non facevo compreso 9 colli e G.F varie.
Quello che noi amatori spesso sottovalutiamo sono i periodi di stacco.
Io l'anno scorso venendo da tre anni ininterrotti, mi si è improvvisamente presentato il conto sotto forma di crisi d'ansia ed esaurimento nervoso più che fisico. Ho staccato un paio di mesi e da quest'anno ho ripreso a pieno ritmo col proposito di interrompere in inverno. Vedremo se ci riuscirò .
 

dromos

Apprendista Velocista
24 Febbraio 2009
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Bassa Comasca
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Adp, stati d'ansia, stati depressivi sono sintomi di esaurimento psico fisico.
Io, per esempio, oltre all'errore di non considerare i giusti tempi di riposo e di stacco, nei momenti in cui cominciavo a sentire la mancanza di voglia sopperivo con un aumentato consumo di caffè, guarana' e stimolanti naturali vari che sortivano l'effetto contrario aumentando l'ansia e la depressione. Fino a punto di rottura.
Un paio di mesi di riposo e tutto è andato a posto. Ma il proposito deve essere di non arrivarci al punto di rottura.
 

Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
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Padova
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Bici
B'Twin Triban 5
Avete ragione, a volte la voglia di primeggiare ti fa dimenticare le priorità e ti fa vivere male, o almeno meno bene, il tuo passatempo preferito, diventa quasi una malattia

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flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
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Bici
Bianchi Specialissima CV
torna proprio alla ribalta questo 3d.
stamattina (Complice anche la pioggia per carità...) avevo in mente una sgambata di 60 km con 2 salite di Asolo e rientro per Castello di Godego, ma un po' per la pioggia un po' per "ansia" me ne sono stato a casa...
la sveglia alle 5.45 e colazione , tutto pronto...ma è mancata quella scintilla (secondo me sto giro a causa della pioggia cmq...) ma la testa è molto in confusione :cry:

Qualche buon consiglio? ho bisogno di riprendere la attività altrimenti diventerà una grossa implosione.:cry
 

scania

Pignone
11 Maggio 2014
181
43
Udine
www.sgvideoproduzioni.it
Bici
bianchi acciaio stagionato e trek
io ho ripreso la bici dopo quasi 20 anni di inattività, il peso era salito alle stelle e in uno dei primi giri ho affrontato una salita di 2 km al 6/7 % ... risultato visioni mistiche con San Antonio seduto sul manubrio che mi incitava! Pian piano ho perso molto peso e mi sono appassionato alle lunghe distanze, nel primo anno sono riusciuto a raggiungere quasi i 200km di giro (solo pianura). Il secondo anno mi sono posto l'obiettivo per i 300km e l' ho centrato 2 volte, uno in pianura andando fino a Venezia (quindi pianura) e poi un altro 300 abbondante andando fino a Cortina (decisamente salita). Una parte importante è il modo con cui pianifico la mia impresa (impresa per le mi possibilità), la programmazione, riuscirò ad affrontare quelle salite? Che pendenze hanno? Dove recuperare, mangiare? Affrontare la sfida, capire cosa ti dice il corpo mentre pedali, come migliorare,panorami meravigliosi. La sfida è sempre e solo con me stesso, esco anche con altre persone, ma sempre con spirito non agonistico, se c'è da fare una tiratina va bene, ma mi rifiuto di andare a tutta e guardare solo l'asfalto o il posteriore di chi mi precede facendo attenzione a non tamponarlo in caso di minima frenata. Mi piace fermarmi a fare una foto e a godermi il panorama, se devo essere sempre a tutta e non godermi il mondo che mi circonda tanto vale pedalare in garage o andare a fare spinning (almeno li c'è bella musica). Da quando affronto i giri in questo modo, vado più forte di vent'anni fa, mi diverto di più. Ci sono poi le salite che di tanto in tanto faccio a tutta per vedere se riesco a migliorami, ma il fine non è limare un minuto, ma riuscire a fare giri e salite sempre più impegnative che mi permettano di rientrare a casa soddisfatto e non distrutto. Questa è la mia esperienza e la mia via, non è detto che si adatti a tutti, anzi, ho un paio di amici che vivono la bici in modo diverso, la sfida deve esssere continua e ogni salitella deve essere fatta a tutta, su salite lunghe non aspettano nessuno. Io non trovo soddisfazione a staccare un amico con cui sono uscito e aspettarlo poi 10 minuti in cima ad una salita, mi stufo a stare li da solo. Quando sono io a rimanere indietro mi fa piacere avere qualcuno con cui parlare e così si sente meno la fatica. Scusa per la lunghezza del testo, ormai faccio solo cose lunghe...:)
 

Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
6.586
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B'Twin Triban 5
torna proprio alla ribalta questo 3d.
stamattina (Complice anche la pioggia per carità...) avevo in mente una sgambata di 60 km con 2 salite di Asolo e rientro per Castello di Godego, ma un po' per la pioggia un po' per "ansia" me ne sono stato a casa...
la sveglia alle 5.45 e colazione , tutto pronto...ma è mancata quella scintilla (secondo me sto giro a causa della pioggia cmq...) ma la testa è molto in confusione :cry:

Qualche buon consiglio? ho bisogno di riprendere la attività altrimenti diventerà una grossa implosione.:cry
Capita anche a me, tipo stamattina, tornato tardi, dormito poche ore. Però poi sono partito e come tutte le volte che parto e non avevo voglia, rimango contento di essere uscito. Alla prima salita onestamente vorrei girarmi e tornare indietro ma mi faccio forza e poi ci prendo gusto. Però onestamente non saprei che consigli dare, c'è chi trova motivazione nell'agonismo (gente di quasi 60 anni che continua a fare PR, e in salita mi va via) o chi la trova all'opposto fregandosene altamente [emoji106]
io ho ripreso la bici dopo quasi 20 anni di inattività, il peso era salito alle stelle e in uno dei primi giri ho affrontato una salita di 2 km al 6/7 % ... risultato visioni mistiche con San Antonio seduto sul manubrio che mi incitava! Pian piano ho perso molto peso e mi sono appassionato alle lunghe distanze, nel primo anno sono riusciuto a raggiungere quasi i 200km di giro (solo pianura). Il secondo anno mi sono posto l'obiettivo per i 300km e l' ho centrato 2 volte, uno in pianura andando fino a Venezia (quindi pianura) e poi un altro 300 abbondante andando fino a Cortina (decisamente salita). Una parte importante è il modo con cui pianifico la mia impresa (impresa per le mi possibilità), la programmazione, riuscirò ad affrontare quelle salite? Che pendenze hanno? Dove recuperare, mangiare? Affrontare la sfida, capire cosa ti dice il corpo mentre pedali, come migliorare,panorami meravigliosi. La sfida è sempre e solo con me stesso, esco anche con altre persone, ma sempre con spirito non agonistico, se c'è da fare una tiratina va bene, ma mi rifiuto di andare a tutta e guardare solo l'asfalto o il posteriore di chi mi precede facendo attenzione a non tamponarlo in caso di minima frenata. Mi piace fermarmi a fare una foto e a godermi il panorama, se devo essere sempre a tutta e non godermi il mondo che mi circonda tanto vale pedalare in garage o andare a fare spinning (almeno li c'è bella musica). Da quando affronto i giri in questo modo, vado più forte di vent'anni fa, mi diverto di più. Ci sono poi le salite che di tanto in tanto faccio a tutta per vedere se riesco a migliorami, ma il fine non è limare un minuto, ma riuscire a fare giri e salite sempre più impegnative che mi permettano di rientrare a casa soddisfatto e non distrutto. Questa è la mia esperienza e la mia via, non è detto che si adatti a tutti, anzi, ho un paio di amici che vivono la bici in modo diverso, la sfida deve esssere continua e ogni salitella deve essere fatta a tutta, su salite lunghe non aspettano nessuno. Io non trovo soddisfazione a staccare un amico con cui sono uscito e aspettarlo poi 10 minuti in cima ad una salita, mi stufo a stare li da solo. Quando sono io a rimanere indietro mi fa piacere avere qualcuno con cui parlare e così si sente meno la fatica. Scusa per la lunghezza del testo, ormai faccio solo cose lunghe...:)
Ti dico solo una cosa: complimenti! Vorrei riuscire anch'io quest'anno a fare i 200, ieri ne ho fatti 150 e sono tornato cotto, sarà dura [emoji16]

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dromos

Apprendista Velocista
24 Febbraio 2009
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Bassa Comasca
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stamattina (Complice anche la pioggia per carità...) avevo in mente una sgambata di 60 km con 2 salite di Asolo e rientro per Castello di Godego, ma un po' per la pioggia un po' per "ansia" me ne sono stato a casa...
la sveglia alle 5.45 e colazione , tutto pronto...ma è mancata quella scintilla (secondo me sto giro a causa della pioggia cmq...) ma la testa è molto in confusione :cry:

Qualche buon consiglio? ho bisogno di riprendere la attività altrimenti diventerà una grossa implosione.:cry

Secondo me devi staccare per un certo periodo. Intestardirsi fa più danno.
E se non vuoi stare fermo si può fare qualcos'altro.
Io ho risolto così. Fermati fino a quando non ti verrà di nuovo la voglia.
Poi si può consultare anche un medico e farsi consigliare.
 

Redoute

Maglia Amarillo
31 Maggio 2007
8.529
301
Lazio
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Bici
2
Il mio cambiamento è avvenuto più di dieci anni fa, complici nuovi interessi in primis (e meno tempo da dedicare alla bici di conseguenza) e poi man mano calo fisico evidente qualche anno dopo, per fortuna non prima di essermi tolto qualche soddisfazione insieme agli amici della squadra (non gare ma raid ciclistici belli lunghi...).
Con l'accentuarsi degli impegni di lavoro e di quelli collegati ai nuovi interessi (studio...) le mie uscite in bici si sono ulteriormente ridotte, in particolare nell'ultima stagione e in questa con un'uscita a settimana e km in drastico calo.
Prendo tutto con filosofia, esco la domenica per passeggiate e stop, se gli amici con cui pedalavo negli anni passano dalle mie parti gli vado incontro per un caffè e un saluto veloce e poi riprendo a passeggiare...
Va bene così, in questo modo riesco a conciliare ancora tutte e tre le cose, se aspiro con la bici a qualcosa di più finisce che la mollo ed allora ci adeguiamo...
 

ciclo_beibo

Il Superuomo
27 Aprile 2009
3.035
138
Goritschach - Austria, Carinzia
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Bici
di quelle che devi pedalare
torna proprio alla ribalta questo 3d.
stamattina (Complice anche la pioggia per carità...) avevo in mente una sgambata di 60 km con 2 salite di Asolo e rientro per Castello di Godego, ma un po' per la pioggia un po' per "ansia" me ne sono stato a casa...
la sveglia alle 5.45 e colazione , tutto pronto...ma è mancata quella scintilla (secondo me sto giro a causa della pioggia cmq...) ma la testa è molto in confusione :cry:

Qualche buon consiglio? ho bisogno di riprendere la attività altrimenti diventerà una grossa implosione.:cry
Consiglio mio, aspetta che sia la voglia di bici a farti scendere dal letto, più che importelo.

Anche io delle volte mi sveglio alle 5e mentre mi preparo, mi domando se ho ancora voglia di fare il giro... Poi, dopo le prime pedalate, quando vedo l'alba ho capito che ho fatto bene ad uscire.
Solo una volta avevo un fortissimo s-----, e ho girato la bici.
La testa e le gambe debbono essere in accordo, sennò non mi diverto.

Io con la pioggia esco per funghi, forse. [emoji16] [emoji16] La bici sta bene a casa. Neanche se minacciano probabilità di pioggia.in tal caso cambio itinerario, in modo da rimanere con certezza asciutto.
 

ciclo_beibo

Il Superuomo
27 Aprile 2009
3.035
138
Goritschach - Austria, Carinzia
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di quelle che devi pedalare
io ho ripreso la bici dopo quasi 20 anni di inattività, il peso era salito alle stelle e in uno dei primi giri ho affrontato una salita di 2 km al 6/7 % ... risultato visioni mistiche con San Antonio seduto sul manubrio che mi incitava! Pian piano ho perso molto peso e mi sono appassionato alle lunghe distanze, nel primo anno sono riusciuto a raggiungere quasi i 200km di giro (solo pianura). Il secondo anno mi sono posto l'obiettivo per i 300km e l' ho centrato 2 volte, uno in pianura andando fino a Venezia (quindi pianura) e poi un altro 300 abbondante andando fino a Cortina (decisamente salita). Una parte importante è il modo con cui pianifico la mia impresa (impresa per le mi possibilità), la programmazione, riuscirò ad affrontare quelle salite? Che pendenze hanno? Dove recuperare, mangiare? Affrontare la sfida, capire cosa ti dice il corpo mentre pedali, come migliorare,panorami meravigliosi. La sfida è sempre e solo con me stesso, esco anche con altre persone, ma sempre con spirito non agonistico, se c'è da fare una tiratina va bene, ma mi rifiuto di andare a tutta e guardare solo l'asfalto o il posteriore di chi mi precede facendo attenzione a non tamponarlo in caso di minima frenata. Mi piace fermarmi a fare una foto e a godermi il panorama, se devo essere sempre a tutta e non godermi il mondo che mi circonda tanto vale pedalare in garage o andare a fare spinning (almeno li c'è bella musica). Da quando affronto i giri in questo modo, vado più forte di vent'anni fa, mi diverto di più. Ci sono poi le salite che di tanto in tanto faccio a tutta per vedere se riesco a migliorami, ma il fine non è limare un minuto, ma riuscire a fare giri e salite sempre più impegnative che mi permettano di rientrare a casa soddisfatto e non distrutto. Questa è la mia esperienza e la mia via, non è detto che si adatti a tutti, anzi, ho un paio di amici che vivono la bici in modo diverso, la sfida deve esssere continua e ogni salitella deve essere fatta a tutta, su salite lunghe non aspettano nessuno. Io non trovo soddisfazione a staccare un amico con cui sono uscito e aspettarlo poi 10 minuti in cima ad una salita, mi stufo a stare li da solo. Quando sono io a rimanere indietro mi fa piacere avere qualcuno con cui parlare e così si sente meno la fatica. Scusa per la lunghezza del testo, ormai faccio solo cose lunghe...:)
È quasi l'essenza del mio modo di andare in bici.
Ho fatto qualche gara, ma temo non ne farò più se non una o due per vedere un percorso nuovo.. o forse vado e faccio lo stesso percorso per conto mio[emoji41]
 

flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
11.056
926
Resana (TV)
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Bici
Bianchi Specialissima CV
ciao a tutti.
domani verifico lo stato di salute.. purtroppo influisce tanto la psicologia.
Non sono più quello di 7 anni fa e dunque io ne soffro...non riesco a scrollarmi di dosso questa negatività. a risentirci e grazie per i messaggi.

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ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
3.667
2.611
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la sveglia alle 5.45 e colazione , tutto pronto...ma è mancata quella scintilla (secondo me sto giro a causa della pioggia cmq...) ma la testa è molto in confusione :cry:

Qualche buon consiglio? ho bisogno di riprendere la attività altrimenti diventerà una grossa implosione.:cry

Non ci vedo nulla di male, se mi sveglio la mattina e piove la bici la lascio in garage salvo casi particolari o-o
 

vadopianovunque

Pignone
17 Aprile 2017
290
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Bici
Ex caad 12
Anch'io io come tutti ho avuto periodi in qui la bici la detestavo, spesso nei mesi freddi mi davo al podismo. L ultima volta sono stato distante un anno, naturalmente ho ricominciato da zero, ma con una voglia incredibile. Il mio consiglio è questo, sei stanco, stufo, non uscire controvoglia. È la nostra passione.... a differenza di chi lo fa per lavoro.....
 

gatto silvestro

Pignone
6 Aprile 2012
163
3
Verona
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Bici
Pinarello FPquattro + Specialized Epic
Purtroppo è vero che la bici, in qualche modo, ti prende la testa.
In questo periodo non ho la solita carica ed è come se fossi sempre alla ricerca di un buon motivo per non uscire.
Poi, però, se non esco sto tutto il tempo a pensare che sarei potuto uscire e partono le paranoie.
Tutto questo è causa di grande stress: non mi rilasso in bici e non mi rilasso quando non vado in bici.
Credo che prendere le distanza serenamente dalla bdc per un paio di settimane sarebbe la cura migliore ma non riesco a farlo per paura di perdere la forma fisica e di trovarmi a faticare il doppio....
Adesso ho deciso che non porterò con me la bici in montagna, almeno non sto tutto il giorno a guardarla pensando al momento migliore per strappare alla famiglia quelle due ore (che, alla fine, sono sempre all'alba, con ulteriore stress...).

Che palle :cry
 

brio

Apprendista Passista
14 Febbraio 2007
1.127
40
milano
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Non ci vedo nulla di male, la bici è passione e divertimento, poi c'è chi si diverte con il pettorale e chi a fare la sgambata e chi a far bagarre con gli amici.

Quest'anno(anzi spero per sempre) ho chiuso con le gare, e domenica ad esempio c'era la cronoscalata del gavia, questo comportava:
- sabato sgambata tranquilla di max 2 h 30- 3h;
- sabato sera niente aperitivo e uscita, ma cena tranquillssima;
- domenica tirata di collo di 1h e poi rientro.

Nonostante la gamba gira bene bene, mi son divertito molto più a fare 5 h e 30' sabato di buon passo, sabato sera aperitivo con gli amici e domenica 5 ore a spasso, lo ritenuto molto più appagante, e ti garantisco che potevo arrivare in classifica generale nei primi 10. Ma come dico sempre di lavoro ne ho già uno, e a quasi 40 anni non ho nulla da inventare.

Io ne ho 41 ma sottoscrivo tutto.
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
11.086
1.063
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Bici
Specialized sworks sl6
Non ci vedo nulla di male, la bici è passione e divertimento, poi c'è chi si diverte con il pettorale e chi a fare la sgambata e chi a far bagarre con gli amici.

Quest'anno(anzi spero per sempre) ho chiuso con le gare, e domenica ad esempio c'era la cronoscalata del gavia, questo comportava:
- sabato sgambata tranquilla di max 2 h 30- 3h;
- sabato sera niente aperitivo e uscita, ma cena tranquillssima;
- domenica tirata di collo di 1h e poi rientro.

Nonostante la gamba gira bene bene, mi son divertito molto più a fare 5 h e 30' sabato di buon passo, sabato sera aperitivo con gli amici e domenica 5 ore a spasso, lo ritenuto molto più appagante, e ti garantisco che potevo arrivare in classifica generale nei primi 10. Ma come dico sempre di lavoro ne ho già uno, e a quasi 40 anni non ho nulla da inventare.
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