[ el ciuciaròda] ovvero l'arte di mettersi a ruota degli sconosciuti

O

odisseo87_eliminato

Guest
Mi giro ed eccolo lì : over 50 con completino Mapei a ruota. Ammetto di essermi quasi emozionato, era la prima volta per me :)

Il primo ciucciaruote non si scorda mai. :mrgreen:

Come no?
Quando a me capita, me ne frego... ê lui che si è attaccato... io continuo a fare il mio come se niente fosse

In genere pure io, ma resta il fatto che se tu devi frenare/rallentare all'improvviso c'è il rischio di cadere entrambi.
Una volta mi è capitato di essere superato a destra (c'era mezzo metro scarso) proprio mentre stavo rientrando dopo aver evitato delle buche, si andava pure forte e un tocco bastava per finire tutti e due sull'asfalto.
Purtroppo c'è chi pedala come fosse in gara e al minimo allungo che fai si sente provocato.
 
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pistola

Novellino
9 Novembre 2017
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ridley noah
quelli a cui ciucci la ruota

C'è quello "indifferente" che se ne sta davanti tranquillo, continua al suo ritmo e ti lascia star dietro senza problemi, come se non esistessi.
E' la scia ideale: non ti fa sprecare fiato mentre pedali, non ti parla dei suoi figli e dell'ultima granfondo a cui ha partecipato, tiene un ritmo costante, non tenta allunghi ne cambi di ritmo, una specie di benedizione su due ruote. Non saprai mai perchè fa così: come un clint Eastwood della bicicletta non ti degnerà mai di un occhiata, il suo sguardo sarà fisso nel sole, ma a te non importa, ti risparmia fatica e gli vuoi bene per questo.

c'è quello "chiacchierone" che prova a imbastire una conversazione "modello ascensore". Le domande variano a seconda del mezzo e dell'abbigliamento del soggetto in questione. Se si tratta di un ciclista con bici full alu e tenuta decathlon saranno domande del tipo "bello il tempo oggi?" "ma tua moglie non ti dice niente che passi tutto sto tempo in bici?"
se è un ciclista alu/carbon con tenuta Santini abbinata alla buona le domande saranno tipo "bella bici, quanto l'hai pagata?" "quanti km hai fatto oggi?" se invece è il ciclista fullcarbon montato SuperRecord con completo maglia gialla del tour de france e scarpe che valgono quanto la tua bicicletta le domande saranno invece del tipo "hai già provato le ultime ruote Full Carbon alto profilo?" "qual'è il tuo tempo sullo zoncolan?" ( questo anche se tu sei un obeso di 60 anni in sella alla Legnano che usava Bartali )

c'è quello "timido" che, quando si rende conto di avere un altro ciclista in scia, al primo incrocio fa finta di cambiare direzione per levarsi il ciucciaruota di torno. Spesso lo fa perchè non ama socializzare o perchè sa di andar piano e se ne vergogna, anche se vede che tu sulla bicicletta porti ancora le rotelle. A quel punto, una volta superatolo, se poi ti volti, lo intravedi a 100 metri di distanza dietro di te che ti segue da lontano: va più veloce di te, deve fare la tua stessa strada ma non ha più il coraggio di farsi sotto. Ti supererebbe, tu gli ruberesti di nuovo la scia e si ripresenterebbe la sgradevole situazione iniziale.
Si tratta dell'equivalente di quelli che in ascensore fissano il pavimento come se si trattasse di un quadro esposto ai musei vaticani, in attesa che l'infernale cubicolo arrivi al piano desiderato.

c'è quello "competitivo" che appena si accorge di avere un estraneo dietro non sopporta l'onta e si mette a tirare alla morte per dimostrare al proprio ego di essere uno forte: se poi è forte davvero non lo vedi più, svanisce all'orizzonte come un tramonto sul mare, se invece è solo un ganassa che è andato in fuorisoglia per staccarti lo reincontri dopo un km scoppiato sul ciglio del viale che cerca di mimetizzarsi tra l'arredo stradale camuffandosi con dei girasoli nel caschetto per non essere visto mentre recupera fiato.

C'è la "sporcacciona". Donna rara ma esiste, essere mitologico quanto le sirene di Ulisse: se è da sola essa pedala normalmente, come un qualsiasi altro ciclista. Non appena si rende conto di avere un uomo in scia assume una pedalata simile a quella di un ubriaco, cominciando ad ancheggiare vistosamente e senza dignità: sembra di trovarsi a pedalare dietro Jessica Rabbit. La pedalata a quel punto diventa ipnotica, ci si lascia trasportare da quel sedere lungo qualsiasi strada egli desideri e si perde ogni capacità di discernimento.
Si narra di ciclisti incapaci di percorrere nessun tipo di salita superiore al 3% e giunti sino in cima a Plan De Corones semplicemente per il fatto di essersi trovati a pedalare dietro ad una ciclista del genere. Altri ciclisti sembra si siano risvegliati dalla loro estasy richiamati alla realtà dal suono di dialetti sconosciuti e che si siano dovuti far venire a prendere in automobile dalla propria moglie perchè incapaci di tornare a casa sulle proprie gambe dopo tutti i chilometri percorsi. Peraltro è impossibile dire se si sia trattato sempre della stessa donna: a quanto pare nessuno l'ha mai vista in faccia.

C'è il "petomane". indossa solamente completi Cervèlo perchè sono quelli che più lo fanno assomigliare ad una puzzola: ci tiene a farvi capire fin da subito con chi avete a che fare. Da lontano lo si riconosce dall'andatura irregolare, contraddistinta da piccole e saltuarie accelerate ottenute senza alcun aumento di frequenza sui pedali. Il mistero è presto svelato mettendovisi in scia nel tentativo di ciucciarne la ruota. Da evitare assolutamente.



quelli che ti ciucciano la ruota


c'è il ciucciaruota "ingrato" che ti si accoda e ti fa le battute, e ci tiene a conversare con te perchè si sente in debito. Poco importa che tu stia sputando l'anima per tenere un ritmo decente e non sfigurare nei suoi confronti mentre lui dietro viaggia a gratis. Spesso si risente perchè non gli rispondi. Se invece per rispondergli abbassi il ritmo di pedalata per recuperare fiato, ti supera sdegnato perchè "per lui vai troppo piano"
la migliore vendetta è farsi superare, mettersi in scia e agire come lui. Ciò inevitabilmente porta ad uno "stallo alla messicana" perchè entrambi continuate a palleggiarvi il ruolo di inseguitore ed inseguito a seconda del fiato. Meglio quindi ingoiare il boccone amaro e lasciarlo andare.

c'è l' "agonista anziano". Ti si attacca alla ruota aspettando che tu lo noti. Solitamente produce dei rumori scuotendo di proposito la biciletta al solo scopo di farsi notare. Spesso è un anziano. Nel momento stesso in cui ti volti lui ti sta osservando con un ghigno a mezzabocca e l'aria di sfida. Nei suoi occhi si legge il messaggio "adesso staccami se ci riesci". Aumenti leggermente il ritmo giusto per studiare la sua reazione. Ti volti ed è sempre lì, stessa distanza, stessa impressione. Decidi che è il momento di mettere a frutto i tuoi anni di bicicletta e ci dai dentro a tutta. Picchi sui pedali come fossi un frantoio, senti il vento urlarti nelle orecchie come mai ti era capitato, il cuore ti grida pietà, le gambe sono gonfie dallo sforzo. Terminato questo massacrante sprint ti volti sfinito ma sorridente. Il sorriso scompare subito. Lui è sempre lì, stessa distanza, stesso ghigno beffardo. Riposi per qualche chilometro poi tenti l'ultimo disperato affondo: meni calci come una locomotiva, il sudore dalla fronte scivola fino alle tue natiche da quanto stai andando forte, le ruote sembrano staccarsi dalla bicicletta. Non ce la fai più, hai dato tutto. Ti volti, sicuro di avercela fatta: lui è sempre lì, stessa distanza, stesso ghigno. Non capisci come un sessantenne possa prodursi in un simile sforzo. Accetti la tua sconfitta, abbassi il ritmo e ti fai superare. Per la rivincità non dovrai attendere molto. Basterà aspettare due giorni, quando tra i necrologi del quotidiano locale riconoscerai la sua foto. Causa della morte: infarto. Lì per lì ti senti colpevole ma dentro di te, nel tuo più profondo e nascosto intimo, gioisci come un bambino.

c'è il "petulante". Ti si attacca alla ruota. ti volti e lo noti: la prima impressione che hai è che sia un completo imbecille, tipo quelli che non si perdono una puntata degli spettacoli del Bagaglino, non capiscono nemmeno le battute ( probabilmente non capiscono che non c'è nulla da capire ) ma le ripetono più volte ridendo. Lo riconosci anche perchè sul cellulare come suoneria degli SMS c'ha la voce di Christian DeSica che si esibisce in una pernacchia. Capisci di essere spacciato quando da dietro senti una voce stridula che ti fa "hey ciao!" "hey ciaOOOO!" "HEY CIAOOOOOO!". Al sesto ciao, pronunciato con potenza baritonale, capisci di non poter più fingere e rispondi "ciao" per educazione, maledicendo l'imprinting datoti dai tuoi genitori che ti impedisce semplicemente di ignorarlo. Da questo momento in poi la giornata che fino a quel momento era stata perfetta, con il sole, gli uccellini che sembrano usciti da un film disney e le gambe che girano come non mai è rovinata. "io sono Michael Ridge, tu come ti chiami?". Già dal nome capisci l'origine di tutti i traumi che hanno portato quell'essere a diventare ciò che è.
Ti accorgi di essere davanti a quella che sarà la pedalata più lunga della tua vita e rimpiangi quando, solo 24 ore prima, stavi seduto sul lettino del dentista per farti estrarre un molare senza anestesia, perchè era terminata.
Il buon Ridge Michael conosce a memoria tutti gli aneddoti del ciclismo, imparati nella speranza di farsi qualche amico grazie alla bicicletta. "ah, hai una bianchi? lo sai che Edoardo Bianchi nel 1938 calpestò un rarissimo insetto in estinzione che gli lasciò sulla suola una chiazza celeste? fu così che scelse il colore delle sue bici!" Andrà avanti così per ore. Sfortuna vuole che il petulante sia anche un ottimo ciclista, proprio perchè allenatosi duramente per evitare di essere lasciato al palo dai ciclisti più bravi. Sarebbe in grado di stare a ruota di Cancellara in una cronometro se disgraziatamente Cancellara dovesse rivolgergli solamente un "ciao"
per il solo fatto di avergli concesso la tua ruota ti considererà d'ora in poi un suo carissimo amico. Non puoi far altro che abbandonare per il resto della tua vita quel percorso, anche se era il tuo preferito. Ogni volta che lo intraprenderai, qualsiasi ora del giorno e della notte, lui sarà lì, ad aspettarti, come la pinna dello squalo nel film di Spielberg.

c'è quello "maniaco" che anche se sta andando a 40 km orari di media, appena si trova una fanciulla davanti le si mette in coda e si adatta istantaneamente alla sua media oraria, anche se la ragazza in questione sta facendo i 25. Questi ultimi li riconosci perchè sono tutti montati shimano: se avessero un campagnolo darebbero troppo nell'occhio, o meglio nell'orecchio, si sentirebbe un perpetuo crrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr alle spalle della fanciulla che la farebbe insospettire.
L'accoppiata ideale in questo caso sarebbe ciclista sporcacciona con dietro ciclista maniaco, che si tramuterebbe in una sorta di tandem in perpetuo ed inarrestabile moto in giro per l'europa.

c'è "l'insospettabile". Ti si attacca dietro nel massimo silenzio. Riesce ad affrontare buche, pavè, binari, pozzanghere, senza emettere il minimo rumore. Se per un qualsiasi motivo ci si volta e lo si nota, questo immediatamente inchioda, prende distanza, assume aria sofferente di chi sta pedalando a fatica da ora ed evita di incrociare lo sguardo. Appena si torna a guardare la strada, tempo 3 secondi ed è di nuovo attaccato. Andrà avanti così finchè non sarà giunto a destinazione. E' l'equivalente del portoghese che normalmente sale sugli autobus senza pagare il biglietto.

c'è il "generoso". Ti si mette in scia e si fa notare. Dopo un po' decide che è giunto il momento di ricambiare il favore, perchè lui è uno che lo sport lo vive fin dentro l'animo, e capisce che è il momento di andare davanti a tirare. In quel momento si può verificare una delle seguenti ipotesi, con ricorrenza matematica come il susseguirsi del giorno e la notte:
il generoso è lento! lentissimo! ti si mette davanti perchè vuole tirare ma ti obbliga a consumare metà dei gommini dei freni per non tamponarlo. La generosità del suo gesto però ti impone di stare dietro e subire questa tortura fino a quando lui non si spompa. Ma il generoso è generoso per definizione, e continuerà a tirare finchè ne avrà, anche se la sua media oraria è scesa dagli iniziali 25 km/h agli attuali 15. In pianura!
nel caso più sfortunato il generoso indossa una salopette elasticizzata rosa, semitrasparente. Senza mutande. E non si rade! il tuo sguardo quindi scende inevitabilmente all'altezza della tua forcella anteriore e ne analizzi ogni minimo dettaglio. La situazione si fa pericolosa perchè l'impossibilità di guardare la strada davanti a te ti rende vulnerabile a qualsiasi tipo di incidente ma consciamente preferisci il rischio di un terribile incidente piuttosto che il dovere pedalare osservando questa medusa rosa pelosa che si contorce agonizzante davanti ai tuoi occhi. Se sei fortunato il generoso quando è scoppiato ti si rimette in scia ma poi ti dice "io non ce la faccio, ho dato tutto, ci si vede un altra volta" e si stacca.
Tu allontanandoti lo saluti con un gesto d'approvazione con la mano per renderlo felice ma per il resto della tua giornata non potrai più levarti dagli occhi l'immagine di quella carne rosa e pelosa che infierisce sul sellino. Andrai a letto la sera, tua moglie ti accarezzerà teneramente e tu la rifiuterai, racchiudendoti in un angolino del letto. Inutile spiegarle, non capirebbe.

c'è il "sivende in incognito". Si attacca alla tua ruota e studia la tua bicicletta pezzo per pezzo, smontandola mentalmente: guarda cambio, pignoni, catena, deragliatore, freni, ruote, tutto. Dopo alcuni chilometri di attente analisi ti si affianca e come fosse tuo amico fin dalle medie attacca con discorsi tipo:
"bella la tua bici, di che anno è?" "2009? così vecchia? ma l'hai già cambiata la catena? no perchè mi sembra che i pignoni siano un po' usurati, fossi in te li sostituirei prima di fare qualche brutta caduta. Se ti serve io ho un gruppo completo Ultegra, praticamente nuovo, te lo vendo a un prezzo di favore!"
se l'affare va in porto lo vedrai comparire ad ogni tua uscita in bicicletta, come fosse un agente del KGB: "bello il gruppo nuovo che ti ho venduto, adesso si che sembra una signora bici la tua! sai cosa ci starebbe bene assieme? ho un paio di fulcrum zero d'occasione, vedrai come pedali dopo!"
Se invece l'affare non viene concluso, tornerà a mettersi in scia, a distanza sufficiente per riuscire ad infilarti il biglietto da visita nelle tasche elasticizzate della maglietta poi scomparirà a caccia di altre vittime.

c'è la "ragazza dei tuoi sogni". Te ne accorgi perchè dapprima senti un invitante aroma di gelsomino che pervade i tuoi polmoni. Dopodichè arriva alle tue orecchie la voce giovane e fresca di una fanciulla. Ti volti e la osservi: bellissima! lei ti offre un sorriso sincero, pulito, tu ti sciogli e pensi sia arrivata la tua occasione.
una ragazza bella, socevole, che condivide la tua passione, che persino viaggia al tuo ritmo e che proprio quel giorno, in quell'istante il destino ha voluto che percorresse il tuo stesso itinerario e ti si attaccase alla ruota. Torni a guardare la strada col sorriso a 32 denti.
Nel mentre cerchi di rompere il ghiaccio, fai il simpatico e il brillante.
Parli di poesie, di arte, di pittori rinascimentali e del tuo viaggio in Tibet, che in realtà non hai mai fatto, ( tanto lei non lo sa che non ci sei mai andato ) per cercare te stesso, in questo mondo frenetico e materialista. Ti rivolti nuovamente per vedere se hai fatto colpo e ti accorgi che i ciclisti in scia sono diventati due:
lei e il suo ragazzo, tatuato, orecchino al naso e bicicletta arrugginita con adesivo di Vasco Rossi, che si era attardato perchè doveva pisciare e ora l'ha raggiunta. Sconfitto, decidi di accelerare la pedalata e di staccarteli dalla schiena. Mentre ti allontani cercando di dare l'anima per fuggire da loro con l'orecchio percepisci la voce di lui che si affievolisce in lontananza che domanda alla donna dei tuoi sogni ormai infranti una frase d'amore del tipo: "ma non ti da fastidio a pedalare dopo le 3 volte che [...ti ho posseduto] la scorsa notte?". Ti domandi la fatidica frase "come fa una così a stare con un tizio del genere", poi ti volti, lo gardi meglio e vedi che la sua bicicletta, pur essendo una graziella da donna, ha il tubo orizzontale. Dentro di te senti che vorresti piangere.

e voi, che tipo di ciucciaruota siete?

date un oscar a quest'uomo :-)
comunque io cerco sempre l'"indifferente"
 

Sirpsicho

Pignone
26 Settembre 2017
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Roma
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Bici
Scott Mc50 -- Trek sl5
Questa discussione sta evidenziando una serie di nevrosi imbarazzante, che se questo è il risultato vi dico: ragazzi, state a casa. Trombate la moglie, sono solo 10 minuti ma serve a qualcosa. Fatevi una camomilla se non avete voglia di trombare la moglie. Provate a rilassarvi lo stesso. La vita è una merda di suo, non vale la pena rovinarsela anche in bici. Le uniche ore della giornata in cui ci si può estraniare.
... e il succhiaruote, e chi ci supera, e chi non saluta, e chi ci saluta ma lo fa con scherno, e chi ha il sorrisetto beffardo... e che caspita! Se devo farmi il sangue marcio anche quando esco per divertirmi è meglio non farlo.

Quoto Shin perchè è una specie di riassunto della mia uscita di sabato, mi spiego meglio perchè leggendo questo 3d mi stà prendendo a male.
Sabato sono uscito e mi sono accodato a un paio di gruppetti da 2 ciclisti sia all'andata che al ritorno ed essendo la prima volta che lo faccio non mi sono fatto problemi, mi sono accodato e basta, non ho salutato per non rompere il silenzio che c'era e non per maleducazione (saluto quando sorpasso qualcuno e vado per la mia strada o quelli che vengono dalla parte opposta alla mia) non sono stato sempre dietro ma a volte mi sono portato avanti, non per ricambiare chissà cosa ma perchè per processo naturale loro rallentavano e io avendone ancora mi portavo avanti.

Mai e poi mai ho pensato di poter essere un fastidio ma solo di condividere una passione con degli emeriti sconosciuti che mi sono simpatici a prescindere solo perchè cavalcano una 2 ruote e con cui non è necessario far salotto perchè forse non è il momento adatto (a prescidere dal saluto che magari può essere dato al momento più opportuno).
Sono (o meglio "ero" dopo aver letto questo 3d non sarò più lo stesso) un vergine, un ignaro, quindi aggiungete una categoria alla lista di Mach1 ( a cui do il voto per il post dell'anno :mrgreen: ): gli inconsapevoli :wacko:
 

sartormassimo

Apprendista Velocista
27 Aprile 2013
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TREVISO
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bella è bella...
Sono quasi esclusivamente "lettore" in questo forum ma, appena l'ho scoperto, ho maturato una specie di venerazione per questo 3d. Prego tutti quelli che passano di qua di aggiungere le proprie esperienze e considerazioni con lo spirito goliardico e scherzoso con cui è nata la discussione.
Io, uscendo di rado in compagnia, trovo interessante la pratica del ciuciaroda in quanto ti permette di studiare e magari apprendere comportamenti utili per la pratica del nostro amato sport. Altrettanta soddisfazione la ottengo quando posso offrire "un passaggio" a qualcuno che trovo lungo il mio percorso.

...Un applauso al post di @Shinkansen, non avrei saputo sintetizzare meglio il concetto!!!
 

emanuele01

Pignone
28 Gennaio 2016
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Stamani ho ciucciato la ruota a una smart. E l'autista ha aprrezzato battendomi le mani e invitandomi a continuare domo essermi ripassato davanti (al semaforo lui si era fermato :tie:). L'ho ringraziato e salutato, ma ero arrivato alla svolta per casa.
 

geociclista

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Wilier Triestina GTR - Trek Emonda SL6
Io domenica mi sono accodato a due trattori (erano in fila l'uno dietro l'altro). Ho percorso 4 km (poi dovevo girare da un'altra parte) quasi tutti in leggera salita a 38 di media. Spettacolo! :-x
 

ildoppingnonvincemai

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nome proprio "Morgana"
Fate molta attenzione a mettervi a ruota di mezzi a motore! Vi prego! È pericolosissimo!!! Anche se vi hanno visto e ve lo acconsentono. È difficile fare da dietro motori ci vuole molta esperienza. Una su tutte è ad esempio che prima di fermarsi si deve accelerare forte per staccare il ciclista e poi frenare. Io sono caduto a ruota di mio papà quando ero piccolo, x dire ..

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maurocip

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16 Luglio 2014
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Cervélo R3 Disk Di2 || Cannondale SuperX || Focus Raven Lite||
Fate molta attenzione a mettervi a ruota di mezzi a motore! Vi prego! È pericolosissimo!!!
hai enormemente ragione!!!!
senza contare che soprattuto i mezzi agricoli possono perdere di tutto da zolle di terra (che se grosse possono farvi andare a baciare l'asfalto) a rami, paglia, residui vari che potrebbero distrarvi cone conseguenze anche esse pericolosissime!!!!
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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molto bella e funzionale
Fate molta attenzione a mettervi a ruota di mezzi a motore! Vi prego! È pericolosissimo!!!

Oddio... sicuro non lo è di certo... però da qui a dire che è pericolosissimo ce ne corre.
E' chiaro che se ti infili dietro alla scia di un mezzo è bene seguire alcune regole generali
1) farsi notare che si è a ruota
2) mantenere quel minimo di distanza che però ci consenta di sfruttare la scia (non è necessario stare ad 1 mt visto che di solito la mole del mezzo copre e quindi crea un risucchio che si protende per alcuni metri)
3) mani sui freni obbligatoriamente !!
4) nessuna distrazione... sempre attenti previo controllo che al mezzo che ci precede funzionino le luci di stop
5) se è un rimorchio evitare come la peste (spesso non hanno agganciato ne freni ne tanto meno le luci di stop)

Io, che viaggio spesso in pianura (aperta campagna) mi capita di frequente di farmi trainare dai trattori che viaggiano intorno ai 40-45kmh ed è un bell'andare se poi lo ciucci sulla via del ritorno ;)
 

geociclista

Apprendista Passista
1 Gennaio 2017
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Wilier Triestina GTR - Trek Emonda SL6
Infatti di solito non mi accodo ai mezzi motorizzati. Ma questa volta era troppo invitante, visto che andava non troppo forte, la strada era praticamente rettilinea e non aveva rimorchio. E poi sono rimasto a distanza debita, tanto con la mole tagliava l'aria in maniera ottimale anche a qualche metro.
 

ildoppingnonvincemai

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5 Ottobre 2015
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nome proprio "Morgana"
Oddio... sicuro non lo è di certo... però da qui a dire che è pericolosissimo ce ne corre.
E' chiaro che se ti infili dietro alla scia di un mezzo è bene seguire alcune regole generali
1) farsi notare che si è a ruota
2) mantenere quel minimo di distanza che però ci consenta di sfruttare la scia (non è necessario stare ad 1 mt visto che di solito la mole del mezzo copre e quindi crea un risucchio che si protende per alcuni metri)
3) mani sui freni obbligatoriamente !!
4) nessuna distrazione... sempre attenti previo controllo che al mezzo che ci precede funzionino le luci di stop
5) se è un rimorchio evitare come la peste (spesso non hanno agganciato ne freni ne tanto meno le luci di stop)

Io, che viaggio spesso in pianura (aperta campagna) mi capita di frequente di farmi trainare dai trattori che viaggiano intorno ai 40-45kmh ed è un bell'andare se poi lo ciucci sulla via del ritorno ;)

Aggiungo:
6) guardare la strada avanti al mezzo cui si ciuccia la ruota in modo da anticipare eventuali manovre improvvise. Se non c'è visuale EVITARE COME LA PESTE!!!!!

Non dico che non l'ho mai fatto, ma è davvero molto pericoloso, si devono avere molte più attenzioni del normale! Il che è tutto dire!
 

CHIAPPA

Apprendista Cronoman
17 Giugno 2008
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797
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Milano e ▲ Lariano
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Giant TCR Advanced SL ISP 2012
Oddio... sicuro non lo è di certo... però da qui a dire che è pericolosissimo ce ne corre.
E' chiaro che se ti infili dietro alla scia di un mezzo è bene seguire alcune regole generali
1) farsi notare che si è a ruota
2) mantenere quel minimo di distanza che però ci consenta di sfruttare la scia (non è necessario stare ad 1 mt visto che di solito la mole del mezzo copre e quindi crea un risucchio che si protende per alcuni metri)
3) mani sui freni obbligatoriamente !!
4) nessuna distrazione... sempre attenti previo controllo che al mezzo che ci precede funzionino le luci di stop
5) se è un rimorchio evitare come la peste (spesso non hanno agganciato ne freni ne tanto meno le luci di stop)

Io, che viaggio spesso in pianura (aperta campagna) mi capita di frequente di farmi trainare dai trattori che viaggiano intorno ai 40-45kmh ed è un bell'andare se poi lo ciucci sulla via del ritorno ;)

Aggiungo:
6) guardare la strada avanti al mezzo cui si ciuccia la ruota in modo da anticipare eventuali manovre improvvise. Se non c'è visuale EVITARE COME LA PESTE!!!!!

Non dico che non l'ho mai fatto, ma è davvero molto pericoloso, si devono avere molte più attenzioni del normale! Il che è tutto dire!

Tutto verissimo e giustissimo quello che avete scritto ...

Mi permetto soltanto di aggiungere una cosa:

solo ed esclusivamente su strade che si conoscono come le proprie tasche, così da sapere metro dopo metro quello che vi arriverà sotto le ruote ancora prima di vedervelo sbucare davanti (che siano buche, avvallamenti, tombini ... o anche spartitraffico, rotonde, stop e incroci ...)
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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Bici
molto bella e funzionale

airmat

Passista
3 Maggio 2008
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MO
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Bici
Furia CDW
Sabato ho assistito ad una delle più singolari scene da ciucciaruota: classico gruppo al quale si uniscono pian piano persone da tutte le parti, ma meno folto del solito e quindi una 30ina di ciclisti. Ad un certo punto in una strada secondaria senza mezzeria e non molto larga, poco prima di una doppia curva uno sorpassa il gruppo in doppia fila piazzandosi davanti per qlc secondo... allora qlc gli urla perchè arrivavano delle auto e la situazione era oggettivamente pericolosa e questi gli risponde "MA NON VEDETE CHE DIETRO CI SONO IN 3 CHE NON RIESCONO A RIENTRARE DA UN PO'?!?!?! NON POTETE RALLENTARE UN ATTIMO?!?!?!" Qualcunaltro nel gruppo che lo conosce si lamenta della cosa e conclude dicendo "adesso che lo sappiamo li aspettiamo" ... poi il gruppo rallenta e probabilmente i 3 rientrano.
Premesso che non era il gruppo di una squadra ma un gruppo semi-organizzato (amici e chat whatsapp) che si 'autocompone' strada facendo, che se io non riesco a stare in un gruppo mi lascio sfilare, che se siamo in 3 (o 4 con quello che faceva da portavoce) possiamo andare via x i fatti nostri... io penso proprio che quelli di una squadra locale (sportissimo carpi) hanno fatto bene ad organizzarsi diversamente e ad uscire poco prima o poco dopo il gruppone in questione
 

Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
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Padova
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B'Twin Triban 5
Pochi giorni fa ho avuto un'esperienza rischiosa con una persona che mi si era accodata. Stavo tirando un po' per allenarmi, ma niente di trascendentale vista la mia (scarsa) potenza. Supero uno che subito mi si accoda e nel mentre la strada si inerpica su per uno strappetto lo sento sbuffare di fatica e pensavo si fosse staccato. Pochi metri dopo la strada scende con un curva a destra a 90°. Sulla destra, ma invadendo la corsia, c'era un mezzo in movimento (probabilmente si stava per immettere girando a sinistra, con sprezzo del pericolo). Al che io rallento frenando, ma senza esercitare molta pressione quindi rallentando molto gradualmente e pronto a riprendere velocità e sento distintamente dietro di me il rumore di pneumatico bloccato e un brontolio, lì per lì mi sono venuti i brividi! Ero sopreso da ritrovarmi un ostacolo in quel punto e non ho avvisato a voce, anche perché pensavo di non avere più nessuno dietro e comunque è stato così improvviso che non me ne sono reso conto. Paradossalmente, quando si è troppo stanchi e si avrebbe più bisogno di stare a ruota, è il momento più rischioso perché la lucidità è già andata a farsi benedire...

Sabato ho assistito ad una delle più singolari scene da ciucciaruota: classico gruppo al quale si uniscono pian piano persone da tutte le parti, ma meno folto del solito e quindi una 30ina di ciclisti. Ad un certo punto in una strada secondaria senza mezzeria e non molto larga, poco prima di una doppia curva uno sorpassa il gruppo in doppia fila piazzandosi davanti per qlc secondo... allora qlc gli urla perchè arrivavano delle auto e la situazione era oggettivamente pericolosa e questi gli risponde "MA NON VEDETE CHE DIETRO CI SONO IN 3 CHE NON RIESCONO A RIENTRARE DA UN PO'?!?!?! NON POTETE RALLENTARE UN ATTIMO?!?!?!" Qualcunaltro nel gruppo che lo conosce si lamenta della cosa e conclude dicendo "adesso che lo sappiamo li aspettiamo" ... poi il gruppo rallenta e probabilmente i 3 rientrano.
Premesso che non era il gruppo di una squadra ma un gruppo semi-organizzato (amici e chat whatsapp) che si 'autocompone' strada facendo, che se io non riesco a stare in un gruppo mi lascio sfilare, che se siamo in 3 (o 4 con quello che faceva da portavoce) possiamo andare via x i fatti nostri... io penso proprio che quelli di una squadra locale (sportissimo carpi) hanno fatto bene ad organizzarsi diversamente e ad uscire poco prima o poco dopo il gruppone in questione

Cioè questo rischia di schiantarsi per fare rientrare 3 persone? Manco fossero state abbandonate nel deserto...
 

CLICK17

Passista
21 Settembre 2008
4.311
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Pochi giorni fa ho avuto un'esperienza rischiosa con una persona che mi si era accodata. Stavo tirando un po' per allenarmi, ma niente di trascendentale vista la mia (scarsa) potenza. Supero uno che subito mi si accoda e nel mentre la strada si inerpica su per uno strappetto lo sento sbuffare di fatica e pensavo si fosse staccato. Pochi metri dopo la strada scende con un curva a destra a 90°. Sulla destra, ma invadendo la corsia, c'era un mezzo in movimento (probabilmente si stava per immettere girando a sinistra, con sprezzo del pericolo). Al che io rallento frenando, ma senza esercitare molta pressione quindi rallentando molto gradualmente e pronto a riprendere velocità e sento distintamente dietro di me il rumore di pneumatico bloccato e un brontolio, lì per lì mi sono venuti i brividi! Ero sopreso da ritrovarmi un ostacolo in quel punto e non ho avvisato a voce, anche perché pensavo di non avere più nessuno dietro e comunque è stato così improvviso che non me ne sono reso conto. Paradossalmente, quando si è troppo stanchi e si avrebbe più bisogno di stare a ruota, è il momento più rischioso perché la lucidità è già andata a farsi benedire...



Cioè questo rischia di schiantarsi per fare rientrare 3 persone? Manco fossero state abbandonate nel deserto...

Partire in un gruppo , significa partire in un certo numero di persone e arrivare con le stesse persone. Certamente , uno deve stare attento anche dove deve rallentare. Ma penso , che comunque sia giusto compattare i vari gruppi , perché a volte è pericoloso trovare vari componenti di un singolo gruppo , in ordine sparso nella carreggiata.
 
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Blinn

Pignone
12 Settembre 2014
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Corsico
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Bici
Bianchi
l'altro giorno mi è capitato questo....
ciclabile, passo un ciclista e vedo dallo specchietto che cerca di rientrare, allora gentilmente gli faccio segno con la mano di accodarsi dietro.
Avevo le cam accese e.... dopo qualche km (neanche a tutta ma ad andatura sostenuta 37-40) mi ha mandato a quel paese e se ne è tornato indietro!

Ora io dico, se vuoi stare in scia e ammazzarti di fatica fallo, ma perché ti lamenti con me?
 
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dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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Bici
molto bella e funzionale
mi ha mandato a quel paese e se ne è tornato indietro!
Non credo abbia mandato te a quel paese... mi sa che ci si è mandato da solo, secondo me quel segno stava ad indicare "ma come azzo fanno... ma va a dar via i ciap" ma ripeto non diretto a te ;)
Stamani anch'io ho ciucciato, eccome anche, 3 tipi vestiti uguali (mi pare di un gruppo locale) mi passano a gran velocità... in piedi e via che mi accodo (dovevo fare ancora una 30 di km circa per rientrare a casa) affianco l'ultimo e gli dico che mi accodo... questo mi guarda di traverso e non risponde (il suo sguardo mi dice : se ce la fai :-)xxxx ) in effetti è stata duretta... non so come facessero (si cambiavano l'un l'altro ogni 5-600mt) ma si viaggiava a cavallo dei 42-43 kmh contro vento... tanto che dopo circa 10 km loro hanno svoltato e io più di 29-30 kmh non riuscivo più a fare :-|
C'è in giro gente veramente forte :shock: