Gli editoriali, anzi i controeditoriali, di questa rivista mi lasciano, ognivolta, che li leggo, vasito.
Ebbi modo, da lettore, già in passato, di scrivere a Dossena a riguardo di un suo controeditoriale che veniva letteralmente smentito dalla rivista stessa una decina di pagine seguenti. Ma questa è roba vecchia.
Nel mese di Gennaio, nel "controeditoriale" denominato "l'antipatico" si commenta in modo che ritengo beffeggiante il capolinea editoriale del "Gf, il giornale delle granfondo", rivista che leggevo al pari di altre.
La rivista "Gf il Giornale delle granfondo" avrebbe, a detta del controeditorialista, fatto negli anni concorrenza sleale pubblicizzando dati sulle copie vendute.
E continua dicendo che le varie aziende che hanno investito nella tale rivista avrebbero il diritto di farsi rendere ciò che hanno speso in pubblicità.
Si parla addirittura di "appassionata battaglia per il bene di un settore che, Granfondo l'Originale, ha contribuito a sviluppare e che nella posizione di GARANTE, vuole che continui ad essere uno spazio libero..non per sistemi PARASSITARI".
Commento: va bene essere "antipatici", ma mi sembra superato il limite al commento sarcastico. La parola "concorrenza", "mercato", dice nulla? Non è che con la pulizia etnica si risolvono i problemi.
Consiglierei a Dossena di cercare di migliorare sempre i servizi della sua rivista senza stare a vedere troppo il giardino del vicino..perchè come si sa la il mondo gira..come una ruota di una bicicletta.
Saluti
Nicola
Ebbi modo, da lettore, già in passato, di scrivere a Dossena a riguardo di un suo controeditoriale che veniva letteralmente smentito dalla rivista stessa una decina di pagine seguenti. Ma questa è roba vecchia.
Nel mese di Gennaio, nel "controeditoriale" denominato "l'antipatico" si commenta in modo che ritengo beffeggiante il capolinea editoriale del "Gf, il giornale delle granfondo", rivista che leggevo al pari di altre.
La rivista "Gf il Giornale delle granfondo" avrebbe, a detta del controeditorialista, fatto negli anni concorrenza sleale pubblicizzando dati sulle copie vendute.
E continua dicendo che le varie aziende che hanno investito nella tale rivista avrebbero il diritto di farsi rendere ciò che hanno speso in pubblicità.
Si parla addirittura di "appassionata battaglia per il bene di un settore che, Granfondo l'Originale, ha contribuito a sviluppare e che nella posizione di GARANTE, vuole che continui ad essere uno spazio libero..non per sistemi PARASSITARI".
Commento: va bene essere "antipatici", ma mi sembra superato il limite al commento sarcastico. La parola "concorrenza", "mercato", dice nulla? Non è che con la pulizia etnica si risolvono i problemi.
Consiglierei a Dossena di cercare di migliorare sempre i servizi della sua rivista senza stare a vedere troppo il giardino del vicino..perchè come si sa la il mondo gira..come una ruota di una bicicletta.
Saluti
Nicola