ieri son capitata in vasca con un prof... (x caso ovviamente)...praticamente fatto da loro il nuoto è un altro sport!!! :-)
ieri son capitata in vasca con un prof... (x caso ovviamente)...praticamente fatto da loro il nuoto è un altro sport!!! :-)
Figurati per così poco...purtroppo tramite forum diventa difficile trasferire la mimica di un esercizio....però con internet e qualche suggerimento puoi trovare tutto. Ricorda che meno muovi il busto piuù rimani dritto e fronte acqua....più rimani npiatto più scivoli e opponi meno forza contraria. Le gambe falle lavorare tanto usando la tavoletta. farai fatica ed è un lavoro noioso ma se dai una bella gambata enrgica avanzi usi meno le braccia diminuisce la frequenza di gambata e vai meno in affanno. Soprattutto dopo i 1500 metri diventa fondamentale essere attenti al dispendio di energie e calorie.....le calorie sono fondamentali. Un consumo di calore eccessivo e di zuccheri puà compartare cali glicemici e di forza. L'allenamento di vasca va impostato anche in funzione delle gare e distanze. Su uno sprint anche la frazione swim sarà piuttosto veloce, Si divide in una prima parte veloce per cercare di prendere ritmo e scrollarsi di dosso un pò di "tonni"...può durare anche un 200/250 metri. Poi si passa alla seconda fase diciamo di controllo e stabile anche nel ritmo...può durare attorno ai 250/300 metri. La fase finale e determinante è quella finale dove si accellera definitivamente cercando di staccare un pò di avversari e a prepararsi ad un T1 veloce ed efficiente...utile per non perdere il treno bike buono....insomma nello sprint devi menare. In questa distanza si spende molto e di solito si esce con battito alto che rimane tale anche in bike nel primo periodo. Comunque poi tutto varia dalle capacità di ognuno di nuotare
Fabio
Interessante a mio avviso è l'argomento uso delle gambe nella frazione di nuoto.
Le gambe sono effettivamente propulsive? O svolgono nelle gare lunghe (intendo >400mt) solo una funzione equilibratrice? La risposta dipende dalla distanza di gara, e dall'intensità di battuta ( che naturalmente sono inversamente proporzionali)
Nel triatlon poi, è utile utilizzarle cercando maggiore velocità per massimizzare la performance nella frazione nuoto....quanto si guadagna e quanto si perde nelle altre frazioni?
I nuotatori dei 1500mt 'mettono' le gambe solo alla fine per lo sprint...nel triatlon Imho è inutile farlo ( magari solo nelle gare sprint)
Certo le gambe vanno sempre ben allenate, ma per il triatleta a mio avviso non va ricercata la gambata potente (con ambizioni propulsive intendo) ma coordinata, stabilizzatrice. Ecco perchè uso poco la tavoletta
Diciamo fondamentalmente la stessa cosa.
Infatti anche io sostenevo nel mio intervento precedente che le gambe vanno 'sempre ben allenate'. Preferisco non prender la tavoletta per una questione di assetto, ma sempre le alleno
Quello che intendevo era aprire un confronto su quanto intensamente andassero utilizzate nella prima frazione di un triatlon, e quindi 'quale fosse la migliore strategia di allenamento in funzione di massimizzare il risultato complessivo finale.
In altre parole, spendere tante energie battendo forte le gambe nella prima frazione, uscire dall'acqua con il cuore già fuori soglia, e guadagnare ..30''... In debito di ossigeno... non è certo utile. Certo che le gambe servono per riequilibrare il corpo dalla spinta destabilizzatrice del recupero del braccio (specie se non lo si piega a dovere) e per mantenere un asseto idrodinamico, ma per questo, almeno a me, basta una gambatina leggera
Non avevo mai sentito dell'alternanza braccia gambe nel fondo... Hai altri spunti?
Prima di leggerne ancora di inesattezze vi segnalo un bell'articolo dell'amico Stefano sul suo blog riguarda nte l'argomento gambata: http://www.nuotomania.it/public/blog/index.php/2010/11/nuoto-allenamento-battuta-di-gambe/
Come nel 3D quanto conta la transizione leggo che non vale la pena tirsrsi ilcollo per 30".....ragazzi 30" sono tantissimi e la gara può completamente cambiare. Per cui ci andrei piano con il lasciare i mezzo minuti o minuto. Alternare nel fondo gambe e braccia serve per meglio distribuire le energie ma soprattutto o per non andare in affanno. Non dimentichiamo che la coscia è il muscolo più grosso. Utilizzare per lungo tempo le gambe aumenta il dispendio di ossigeno. Nel fondo bisogna imparare con respirazione alternata dx sx...aiuta lo sviluppo della resistenza in fase di apnea!
Fabio
Diciamo che se ne apprezza tecnica e potenza. Allenarsi con loro è molto piacevole soprattutto perché eviti di ammazzarsi:):) hanno ritmi impressionanti salteremmo dopo quattro ripetute sui 100. Invece è molto utile condividere con loro la tecnica con gli esercizi. Sono sempre alla ricerca della max scivolamento...per cui è più facile osservare e copiare. Manca Alberto......manca tanto!
Fabio
Grazie del bell'articolo.
Fabio scusa, ma il paragone non regge. Perdere 30 secondi in transizione vuol dire arrivare 30 secondi dopo al traguardo. Guadagnare 30 secondi nella prima frazione pagando il prezzo di finirsi utilizzando troppo (e inutilmente alla fine a legger l'articolo linkato ..e comunque già l'allenatore di Spitz -Counsilman- aveva raggiunto questa conclusione ) vuol dire magari arrivare minuti in ritardo al traguardo finale.
Imparare la respirazione alternata ..ok... Ma poi in gara si respira ad ogni bracciata..Altrimenti dopo neanche 100 mt
Ti perdono, però ti sarei grato se volessi vedermi come uno che ne sa qualcosina di nuoto e di triatlon, e che soprattutto non ha la minima intenzione di contraddire per il gusto di farlo, soprattutto con te. Se poi espliciti il tuo pensiero su cosa non avrei idea sarebbe utile a tutti penso. sono sicuro che si tratta di un malinteso ovvio che mi riferivo alle gare senza sciaPerdonami la osservazione ma quello che scrivi nella prima parte mi dimostra che non hai idea di come si svolge una gara!
Fabio
mi inserisco solo per dire che pensare che un movimento di gambe non ottimale faccia affondar gli arti inferiori è sbagliato. io ne son la prova, posso tranquillamente abbandonarle a mo di paresi ma anche nei tratti di riscaldamento/deaffaticamento stan li a galla come se avessi il pulley.
la prossima volta sii piu' chiaro. Se leggi quello che hai scritto non si capisce e chiunque ti risponderebbe cosi'. Tutti hanno qualcosa da dare e dire. . . . . Nessuno ha la Bibbia e considera altri incompetenti. Ma considerando che quel che si posta resta allora i concetti devono essere chiari a chi ha competenze a chi come "me" ne ha poche e chi addirittura non ne ha:angrymod:Ti perdono, però ti sarei grato se volessi vedermi come uno che ne sa qualcosina di nuoto e di triatlon, e che soprattutto non ha la minima intenzione di contraddire per il gusto di farlo, soprattutto con te. Se poi espliciti il tuo pensiero su cosa non avrei idea sarebbe utile a tutti penso. sono sicuro che si tratta di un malinteso ovvio che mi riferivo alle gare senza scia
Mi vien da pensare da questa affermazione, che sei un ...superdotato
Scherzi a parte forse tieni i piedi troppo a martello in queste fasi
quali sono i tuoi tempi ad esempio su un 200/400 metri? Semplice curiosita'mi inserisco solo per dire che pensare che un movimento di gambe non ottimale faccia affondar gli arti inferiori è sbagliato. io ne son la prova, posso tranquillamente abbandonarle a mo di paresi ma anche nei tratti di riscaldamento/deaffaticamento stan li a galla come se avessi il pulley.
Pensare che le persone possano anche avere una idea diversa dalla nostra delle volte, anzi spesso, aiuta a intavolare delle discussioni costruttive.
sto cominciando ad aver un passo sull 1'30" /35" ma parlo di ripetute non di personal best sulla distanza secca.
se può interessare da giovane agonista avevo 1'10 " sui 100RA ora credo di esserne parecchio lontano (forse 1'12 confesso che non ricordo bene sono passati anni)
ovviamente non c entra nulla con quanto sopra affermato in quanto mi limitavo a dirti che non esiste una legge fisica che fa affondar le gambe se queste stan ferme....quantomeno non per tutti.
Non è poi maluccio.....sui 100 rana avevi un buon tempo almeno per i comuni mortali. Sul concetto gambe non esiste come in tutto l'assoluto però se le gambe non le dai o comunque non hai e dai una spinta vigorosa le gambe inevitabilmente tendono a scendere. Poi varia da persona a persona e varia soprattutto dalla massa muscolare. Un nuotatore difficilmente lo vedrai con grosse gambe e polpacci...tipico del ciclista
Fabio