Volevo attaccarmi ad una discussione già esistente, ma non l'ho trovata. Se i moderatori lo ritengono possono farlo loro.
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Solo per raccontarvi un episodio che mi ha fatto sorridere:
La scorsa settimana sono uscito per affrontare una salita piuttosto dura nei dintorni di Merano. Non sto a ripetere che il mio stato di forma attuale è quello di una mortadella e che non riesco a trovare la motivazione di pedalare, ma siccome stranamente era una giornata meno negativa di altre e avevo "mezza-voglia" di uscire in bicicletta, ne ho approffittato. Dopo una 20ina di km pianeggianti fatti a velocità tranquilla, raggiungo il paesotto da cui si stacca la salita. Poco prima del bivio passo davanti ad una fontana, presso la quale stava riempendo la borraccia un ciclista, che ho riconosciuto subito dalla divisa. Si trattava di un fortissimo granfondista, che si piazza quasi sempre nei primi dieci delle classifiche.
Non lo conosco personalmente, anche se qualche anno fa in occasione di GF
(una delle ultime cui ho partecipato con altri della mia società, prima che mi venisse l'avversione per questo tipo di manifestazioni), ci chiese un passaggio fino a casa (bici compresa). Posto ne avevamo, la destinazione era la stessa e quindi...perchè no? Quindi ci facemmo 200 km fianco a fianco nel furgoncino, che avevamo noleggiato come società.
Per tutto il tragitto non fece altro che decantare le sue doti
(notevoli senza dubbio) e le sfighe avute che gli hanno impedito di piazzarsi ancora meglio. Non si rendeva conto che stava parlando con dei ciclisti che erano già strafelici di essere arrivati al traguardo sani e di aver passato un bella giornata insieme. Comunque, "stemmo al gioco" fingendoci ammirati, in realtá avrei preferito che al mio fianco fosse seduta una bella "nioccca"
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Passando alla fontana faccio un cenno con il capo, lui non ricambia ma mi guarda, e riconoscendo la divisa della mia società, cerca di capire se fossi uno con cui ogni tanto esce. Mi spiace, non sono "lui", e in genere esco da solo.
500 m dopo abbandono la strada principale per svoltare a sinistra e inizio la salita. Do' un'occhiata al mio "magico-micro-specchietto" cosa che faccio ormai meccanicamente, tanto per sapere cosa accade alle mie spalle, se sopraggiunge un Pulman, o un carroarmato che ha sbagliato strada. Invece vedo in lontananza la sagoma del
ciclista-ultra-forte che si avvicina. E infatti in men che non si dica mi raggiunge, e mi passa alla tripla velocità, senza il minimo cenno di saluto. Ma qui viene il bello: circa 100 m dopo il punto del sorpasso la salita continua girando a sinistra, mentre proseguendo dritto si scende e ci si ricollega alla strada principale.
Indovinate che ha fatto il
ciclista-ultra-forte?? Ovviamente ha tirato dritto, riprendendo la strada su cui era prima. Quindi il suo era solo un atto dimostrativo per mostrare che lui mi avrebbe sorpassato alla tripla velocità. È come se uno con la Ferrari in autostrada è fermo a far benzina, e poi riparte
a tutta per andare a soprassare uno con una Matiz, oppure un podista molto dotato, che si nasconde tra i cespugli per far passare il ragioniere sovrappeso per poi "passargli sopra". Che fenomeno, ragazzi!!
Però lo ringrazio, perchè mi ha fatto sorridere di cuore.