21ª Tappa 2017: MONZA MILANO 29,3 km IND TT
- Creatore Discussione sunboy
- Data di inizio
Pensa se un gregario come Landa lo avesse avuto TDM... sarebbe arrivato a Milano sabato...[emoji23][emoji23][emoji23]
Direi che Pellizzotti da solo ha fatto più di tutta la Sunweb messa insieme.
Anzi la sunweb l'unica volta che ha fatto qualcosa ha fatto un danno!
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Voti personali:
10 Dumolin : 1 e senza squadra. Nulla da dire, se son rose fioriranno.
9 Nibali : è il primo di quelli che non hanno usufruito di ingiustificati Fair Play, quanti secondi avrebbe perso Quintana quando è caduto per colpa sua se TD non fermava la corsa ( e poi ha preso pure l'abbuono )? Quanti secondi avrebbero dato a Dumolin per il suo problema causato da un errore di alimentazione se non andavano a passeggio in salita per 1 km? Ma nessuno ( giustamente ) ha aspettano Nibali quando è andato in crisi sul Blockhaus o ad Oropa.
7 Quintana : non mi piace. Sì che ha attaccato, ma a volte sembra aver paura di vincere. Ti aspettano e tu li ricambi facendo la volata per l'abbuono? Ma sappiamo come ha vinto il suo Giro. Poi se è colpa sua o di Unzuè non lo so.
8 Pinot : ha rispettato le aspettative
6 Pozzovivo : i succhiaruote non mi piacciono
7 Pellizzotti : bravo e presente ( l'ultimo uomo di Nibali doveva essere Moreno, ma parliamo di niente perchè TD ha vinto senza squadra ) e Pellizzotti si è riciclato molto bene.
10 Dumolin : 1 e senza squadra. Nulla da dire, se son rose fioriranno.
9 Nibali : è il primo di quelli che non hanno usufruito di ingiustificati Fair Play, quanti secondi avrebbe perso Quintana quando è caduto per colpa sua se TD non fermava la corsa ( e poi ha preso pure l'abbuono )? Quanti secondi avrebbero dato a Dumolin per il suo problema causato da un errore di alimentazione se non andavano a passeggio in salita per 1 km? Ma nessuno ( giustamente ) ha aspettano Nibali quando è andato in crisi sul Blockhaus o ad Oropa.
7 Quintana : non mi piace. Sì che ha attaccato, ma a volte sembra aver paura di vincere. Ti aspettano e tu li ricambi facendo la volata per l'abbuono? Ma sappiamo come ha vinto il suo Giro. Poi se è colpa sua o di Unzuè non lo so.
8 Pinot : ha rispettato le aspettative
6 Pozzovivo : i succhiaruote non mi piacciono
7 Pellizzotti : bravo e presente ( l'ultimo uomo di Nibali doveva essere Moreno, ma parliamo di niente perchè TD ha vinto senza squadra ) e Pellizzotti si è riciclato molto bene.
ciao.
la squadra di nibali però, penso fosse decisamente più performante di quella di dumoulin, sulla febbre di quintana non mi pronuncio, ma comunque non mi piace come corre: ha sempre e solo un modo di gareggiare.
poi io continuo a credere che se non fosse successo quello che è capitato, il giro probabilmente lo avrebbe vinto la sky: si è visto landa come ha pedalato nell'ultima settimana (dopo gli acciacchi) e mi sono piaciuti sia rosa che deignan e thomas lo avevo visto bello carico al tour of the alps, ma sappiamo tutti che con i se e i ma...
E' stato un bel Giro, tappe tirate anche con arrivi "facili" quindi vinto da un corridore forte. Nibali mi ha sopreso in positivo, andava a mio avviso persino meglio dell'anno scorso , ma quest'anno il livello era molto piu' alto.
Domanda per i più esperti: Quintana non ha iniziato troppo presto la stagione? Mi è sembrato un po' bollito..
Domanda per i più esperti: Quintana non ha iniziato troppo presto la stagione? Mi è sembrato un po' bollito..
Bravissimo Doumulin.
In questo giro ha sbagliato solo le dichiarazioni che tutti conosciamo.
Per il resto, in un GT così tirato, se ci mettiamo a fare la conta di quanti secondi può aver sprecato ciascun corridore non ne usciamo più. Tutti hanno dato pure il fritto, tutti hanno sbagliato qualcosina.
Non so se è stato detto, ma mi sembra che sulle salite decisive siano tutti andati intorno alla fatidica soglia dei 6watt/kg.
Ergo, prendendo per buono quel dato come massimo esprimibile da un atleta di altissimo livello (e questi lo sono tutti) per un'ora di sforzo, non so dove e come Nairo possa fare più differenza in salita di quanta ne abbia fatta al Giro.
In questo giro ha sbagliato solo le dichiarazioni che tutti conosciamo.
Per il resto, in un GT così tirato, se ci mettiamo a fare la conta di quanti secondi può aver sprecato ciascun corridore non ne usciamo più. Tutti hanno dato pure il fritto, tutti hanno sbagliato qualcosina.
Non so se è stato detto, ma mi sembra che sulle salite decisive siano tutti andati intorno alla fatidica soglia dei 6watt/kg.
Ergo, prendendo per buono quel dato come massimo esprimibile da un atleta di altissimo livello (e questi lo sono tutti) per un'ora di sforzo, non so dove e come Nairo possa fare più differenza in salita di quanta ne abbia fatta al Giro.
Dumoulin vinto con merito. Può stare simpatico o antipatico, ma ha sfruttato tutte le occasioni possibili a suo favore. Forte di testa, non ha mai perso la testa nei momenti di difficoltà (smarmottamento inaspettato allo Stelvio, dormita in discesa e penultima tappa). Per vincere un GT bisogna essere bravi, polivalenti e fortunati. In più lui era quasi senza squadra
Quintana. Per me rimane un oggetto misterioso. Probabilmente al top è lo scalatore più letale degli ultimi anni, ma non ha fantasia. Usa solo la forza, poco coadiuvato da un Team che dovrebbe prendere ripetizioni di tattica. Io penso che lui sia arrivato al top con l'intento di sbaragliare i rivali sul primo arrivo in salita. Obiettivo parzialmente raggiunto. Poi inevitabile che abbia perso smalto e "sofferto" fino alla fine. Alla storia della febbre non credo. Semplicemente doveva calare di condizione per poi riuscire a riposare e tornare al picco per il Tour.
Nibali: gli anni passano e, a parte una squadra non super, penso che il suo problema sia di testa. Mi spiego meglio. Sebbene abbia un curriculum di tutto rispetto, non è mai stato considerato un campione, anche in patria. Il Giro lo ha perso per dimostrare che è un Quintana o un Dumoulin. Non puoi rispondere agli scatti di Quintana se ti chiami Nibali e non puoi andare su al ritmo di Dumoulin su una salita pedalabile (per loro pedalabile). Nibali è un uomo da tapponi con tante salite oltre i 2000m, che ha uno o due scatti secchi al suo arco e poi un ottimo ritmo dopo, soprattutto se ha un compagno che lo aspetta. E' una via di mezzo, ma non ha corso come al suo solito. Ha perso almeno un minuto per errori suoi, per non aver fatto il Nibali, tranne che nella discesa dello Stelvio.
Menzione per Landa che secondo me avrebbe impensierito i primi tre e per Gaviria che ha onorato la corsa fino in fondo vincendo 4 tappe e vestendo la maglia ciclamino. E' sbocciato un nuovo campione?
Italia buio pesto. 1 vittoria in 21 tappe. Dietro Nibali c'è poco o nulla.
Quintana. Per me rimane un oggetto misterioso. Probabilmente al top è lo scalatore più letale degli ultimi anni, ma non ha fantasia. Usa solo la forza, poco coadiuvato da un Team che dovrebbe prendere ripetizioni di tattica. Io penso che lui sia arrivato al top con l'intento di sbaragliare i rivali sul primo arrivo in salita. Obiettivo parzialmente raggiunto. Poi inevitabile che abbia perso smalto e "sofferto" fino alla fine. Alla storia della febbre non credo. Semplicemente doveva calare di condizione per poi riuscire a riposare e tornare al picco per il Tour.
Nibali: gli anni passano e, a parte una squadra non super, penso che il suo problema sia di testa. Mi spiego meglio. Sebbene abbia un curriculum di tutto rispetto, non è mai stato considerato un campione, anche in patria. Il Giro lo ha perso per dimostrare che è un Quintana o un Dumoulin. Non puoi rispondere agli scatti di Quintana se ti chiami Nibali e non puoi andare su al ritmo di Dumoulin su una salita pedalabile (per loro pedalabile). Nibali è un uomo da tapponi con tante salite oltre i 2000m, che ha uno o due scatti secchi al suo arco e poi un ottimo ritmo dopo, soprattutto se ha un compagno che lo aspetta. E' una via di mezzo, ma non ha corso come al suo solito. Ha perso almeno un minuto per errori suoi, per non aver fatto il Nibali, tranne che nella discesa dello Stelvio.
Menzione per Landa che secondo me avrebbe impensierito i primi tre e per Gaviria che ha onorato la corsa fino in fondo vincendo 4 tappe e vestendo la maglia ciclamino. E' sbocciato un nuovo campione?
Italia buio pesto. 1 vittoria in 21 tappe. Dietro Nibali c'è poco o nulla.
Cyboraf
Scalatore
- 11 Giugno 2012
- 6.527
- 1.784
- 58
- Bici
- Wilier SLR 0 su Ultegra Elettrico - Vetta Acciao su Campy
quindi Quintana 6 essendo arrivato secondo a 31 secondi dalla vittoria
Pinot 8 essendo giu' dal podio......
ummm direi che siamo sempre piu' obbiettivi
Un Giro sicuramente avvincente ma, a mio parere disegnato male, o meglio, disegnato per avere alla partenza Quintana. La Movistar non voleva che venisse al Giro, ma "qualcuno" gli ha promesso un Giro disegnato sulle sue esigenze, cioè di una preparazione all'avvio non oltre al 70-80% ma con salite secche che avrebbero dovuto fargli fare la differenza.
Poi l'ultima settimana, ormai in condizione, tante salite salite per finire l'opera.
Forse quel "qualcuno" non gli ha detto che ci sarebbero stati 70 Km a crono, e a crono Quintana ha preso in totale 4 min. 17 sec. (Nibali 3'01" Pinot 4'24").
Ora 70 km a crono sono, secondo me, troppi in un ciclismo moderno, il Tour quest'anno ne ha 36, il vantaggio per i cronomen è evidentissimo e, per recuperare, in montagna devi fare i salti mortali.
Non dimentichiamoci che un Giro l'ha vinto anche Hesjedal che come caratteristiche era simile a Dumoulin (anche se l'olandese mi pare più forte) e Froome, tutto sommato, è della stessa tipologia di corridore.
Poi l'ultima settimana, ormai in condizione, tante salite salite per finire l'opera.
Forse quel "qualcuno" non gli ha detto che ci sarebbero stati 70 Km a crono, e a crono Quintana ha preso in totale 4 min. 17 sec. (Nibali 3'01" Pinot 4'24").
Ora 70 km a crono sono, secondo me, troppi in un ciclismo moderno, il Tour quest'anno ne ha 36, il vantaggio per i cronomen è evidentissimo e, per recuperare, in montagna devi fare i salti mortali.
Non dimentichiamoci che un Giro l'ha vinto anche Hesjedal che come caratteristiche era simile a Dumoulin (anche se l'olandese mi pare più forte) e Froome, tutto sommato, è della stessa tipologia di corridore.
70 km a crono sono il minimo sindacale per riequilibrare le sorti di un giro eccessivamente duro con troppe tappe di montagna.
Che poi queste non abbiano creato tantissimi distacchi è dovuto al sostanziale equilibrio tra i primi che, a seconda della giornata, si davano secondi di distacco. Se Quintana non ha vinto è perché non è riuscito a essere superiore a TDM quanto quest'ultimo lo è stato a crono. Anzi in alcuni casi (Oropa) è stato inferiore. Quindi giusto che abbia vinto TDM.
PS: 8 tappe di montagna, di cui 4 in 5 giorni nell'ultima settimana sono effettivamente troppe per pretendere sempre gambe brillanti per fare attacchi
Che Dumoulin abbia vinto meritatamente è fuori discussione anche perchè il Giro non l'ha disegnato lui.
Ma anche un Quintana (penso il miglior scalatore al mondo), forse non al meglio, per recuperare più di 4 minuti all'olandese doveva fare i numeri da circo in un ciclismo dove le alte velocità anche in salita permettono poco.
Forse per equlibrare i 4 minuti a crono bisogna mettere il Mortirolo da Mazzo, le 3 Cime di Lavaredo e anche un bel Giau.
Nel ciclismo di oggi sul Pordoi, sul Tonale o sul Gardena si staccano solo i velocisti e, forse, neanche quelli.
beh dai Gescke e Ten Dam non sono male. tieni conto che Kelderman l''ha fatto fuori la moto della polizia.... e infatti 2Mulini era molto preoccupato di ciò-
parli del vantaggio x i cronoman ma mica ne vedo così tanti nei primi 10 dei grandi giri...
direi che sono delle mosche bianche
se poi uno riesce a guadagnare tanto a crono è perché va veramente forte ma quanti di quelli che fanno bene le crono vanno forte in salita come gli scalatori?
tony martin, cancellara, kyrienka sono stati i migliori al mondo nelle crono ma non hanno mai nemmeno pensato di poter vincere giro o tour
parli del vantaggio x i cronoman ma mica ne vedo così tanti nei primi 10 dei grandi giri...
direi che sono delle mosche bianche
se poi uno riesce a guadagnare tanto a crono è perché va veramente forte ma quanti di quelli che fanno bene le crono vanno forte in salita come gli scalatori?
tony martin, cancellara, kyrienka sono stati i migliori al mondo nelle crono ma non hanno mai nemmeno pensato di poter vincere giro o tour
Ma ad es. Froome è prima un cronomen che uno scalatore.
Sto parlando di cronomen che pesano 70 kg, non di un Cancellara che ne pesava 80.
Quei cronomen che interpretano le salite (soprattutto quelle secche) come cronoscalate, le pendenze intorno al 5/6/7% li favorisce perchè hanno l'abitudine di lavorare per lunghi tempi in acido
Ma erano tutti già da tempo informati del percorso e delle crono, quindi non ci sono scuse che tengano a questi livelli, o hai forma e gambe o vai al mare a riposare, non si improvvisa niente e non si pedala con le parole.
TDM ha vinto un giro vincendo a crono e in salita.
Perché occorrerebbero altre salite per far vincere solo chi va forte in salita e basta?
Si è dimostrato il più completo.
Anche l'anno scorso al tour ha vinto una tappa in salita dove tutti si guardavano e cercavano forse riparo dalla pioggia.
Negli anni scorsi i km a crono erano molti di più, anche 200.
Coppi vinceva anche a crono su tappe anche di 100 e oltre km, lui era un corridore completo, anzi un campionissimo non per niente.
Erano altri tempi, certo, ma questo giro è stato molto equilibrato e, come già detto ha vinto il corridore più completo.
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Buongiorno,
ieri ero sul tracciato e, per la precisione, mi trovavo appena dopo (50 metri) la curva a 90 gradi che introduce sul Viale Mirabello, successiva al sottopassaggio che portava i corridori fuori dal circuito e dal paddock.
I corridori mi passavano davanti a 50 centimetri di distanza, visto che ero all'esterno della curva, e così riuscivo a percepirne al massimo la velocità espressa e l'impegno del momento, potendoli guardare in faccia.
La maggior parte dei ciclisti, quando mi trsnsitavano davanti, erano già in posizione aerodinamica e con le mani sulle protesi, altri, probabilmente meno potenti (vedi Pozzovivo), erano ancora sui pedali, in fase di rilancio della bicicletta.
Era qualche anno che non mi capitava di assistere ad una cronometro dal vivo e devo dire di essere rimasto assai impressionato dall'evoluzione tecnica dei mezzi e di tutto quanto ruota intorno.
Si notava chiaramente la differenza tra chi stava facendo una prova alla ricerca del risultato e chi doveva solo arrivare a Milano dignitosamente e nel tempo massimo.
Nel punto in cui mi trovavo, quindi dopo circa 5-6 km dalla partenza, al passaggio di Pozzovivo ho fatto partire il cronometro, per la verifica dei distacchi dopo il giro di pista e l'uscita dal paddock.
Si è capito subito che Dumoulin era il più veloce degli uomini di vertice e ad un mio sommario controllo (molto approssimativo) aveva già 12-15 secondi di vantaggio su Nibali, 15-18 secondi su Zakarin, 25 circa su Pinot e Quintana, quasi 30 su Pozzovivo.
L'olandese visto dal vivo mi ha impressionato per la sensazione di potenza che trasmette: composto sulla bici, in perfetto controllo del mezzo in uscita dalla curva (come Nibali), da cui peraltro è uscito a velocità altissima, mettendosi quasi subito in posizione aerodinamica subito dopo; spingeva un rapporto molto più lungo degli altri (impressione confermata dalla cronaca televisiva) con grande compostezza e se ne è andato a velocità superiore rispetto ai diretti rivali (quando si dice andare come una moto).
Inoltre posso dire che le sensazioni visive che si provavano in quel momento hanno trovato riscontro nella classifica finale, con Nibali che appariva più efficace di Pinot e Zakarin, mentre Quintana e Pozzovivo davano l'impressione di fare più fatica e di non trovarsi molto a proprio agio con queste bici.
In ogni caso, davvero apprezzabile lo scarto di Quintana per evitare un fotografo "della domenica" non proprio svelto a spostarsi sul bordo strada.
Chi mi ha fatto una buona impressione è stato Bob Jungels, stilisticamente molto elegante e anche molto veloce nell'istante in cui mi è passato davanti, ha ottime prospettive per il futuro, ma non sono di certo io che lo scopro.
Relativamente al vincitore Van Emden non mi sono stupito che abbia vinto, rapporto lunghissimo e tanta velocità, faceva parte di quella schiera di corridori che si vedeva essere in cerca del risultato, come Quinziato (sempre bella la maglia di campione italiano), come Kyrienka, che però non sembrava così brillante dopo tre settimane di gara.
Nota di colore: Pozzato ha sempre una popolarità notevole, specie nel pubblico femminile e nei bambini, peccato che partisse 1 minuto prima di Kyrienka e questi dopo appena 7-8 minuti di gara lo aveva già raggiunto e superato (è stato l'unico corridore ad essere superato a quel punto del tracciato) con una certa delusione tra i presenti in quel tratto.
Nota di merito per i simpatici e casinisti tifosi del Ninja Enrico Barbin, il quale passando ha riservato loro un sorriso e una linguaccia.
ieri ero sul tracciato e, per la precisione, mi trovavo appena dopo (50 metri) la curva a 90 gradi che introduce sul Viale Mirabello, successiva al sottopassaggio che portava i corridori fuori dal circuito e dal paddock.
I corridori mi passavano davanti a 50 centimetri di distanza, visto che ero all'esterno della curva, e così riuscivo a percepirne al massimo la velocità espressa e l'impegno del momento, potendoli guardare in faccia.
La maggior parte dei ciclisti, quando mi trsnsitavano davanti, erano già in posizione aerodinamica e con le mani sulle protesi, altri, probabilmente meno potenti (vedi Pozzovivo), erano ancora sui pedali, in fase di rilancio della bicicletta.
Era qualche anno che non mi capitava di assistere ad una cronometro dal vivo e devo dire di essere rimasto assai impressionato dall'evoluzione tecnica dei mezzi e di tutto quanto ruota intorno.
Si notava chiaramente la differenza tra chi stava facendo una prova alla ricerca del risultato e chi doveva solo arrivare a Milano dignitosamente e nel tempo massimo.
Nel punto in cui mi trovavo, quindi dopo circa 5-6 km dalla partenza, al passaggio di Pozzovivo ho fatto partire il cronometro, per la verifica dei distacchi dopo il giro di pista e l'uscita dal paddock.
Si è capito subito che Dumoulin era il più veloce degli uomini di vertice e ad un mio sommario controllo (molto approssimativo) aveva già 12-15 secondi di vantaggio su Nibali, 15-18 secondi su Zakarin, 25 circa su Pinot e Quintana, quasi 30 su Pozzovivo.
L'olandese visto dal vivo mi ha impressionato per la sensazione di potenza che trasmette: composto sulla bici, in perfetto controllo del mezzo in uscita dalla curva (come Nibali), da cui peraltro è uscito a velocità altissima, mettendosi quasi subito in posizione aerodinamica subito dopo; spingeva un rapporto molto più lungo degli altri (impressione confermata dalla cronaca televisiva) con grande compostezza e se ne è andato a velocità superiore rispetto ai diretti rivali (quando si dice andare come una moto).
Inoltre posso dire che le sensazioni visive che si provavano in quel momento hanno trovato riscontro nella classifica finale, con Nibali che appariva più efficace di Pinot e Zakarin, mentre Quintana e Pozzovivo davano l'impressione di fare più fatica e di non trovarsi molto a proprio agio con queste bici.
In ogni caso, davvero apprezzabile lo scarto di Quintana per evitare un fotografo "della domenica" non proprio svelto a spostarsi sul bordo strada.
Chi mi ha fatto una buona impressione è stato Bob Jungels, stilisticamente molto elegante e anche molto veloce nell'istante in cui mi è passato davanti, ha ottime prospettive per il futuro, ma non sono di certo io che lo scopro.
Relativamente al vincitore Van Emden non mi sono stupito che abbia vinto, rapporto lunghissimo e tanta velocità, faceva parte di quella schiera di corridori che si vedeva essere in cerca del risultato, come Quinziato (sempre bella la maglia di campione italiano), come Kyrienka, che però non sembrava così brillante dopo tre settimane di gara.
Nota di colore: Pozzato ha sempre una popolarità notevole, specie nel pubblico femminile e nei bambini, peccato che partisse 1 minuto prima di Kyrienka e questi dopo appena 7-8 minuti di gara lo aveva già raggiunto e superato (è stato l'unico corridore ad essere superato a quel punto del tracciato) con una certa delusione tra i presenti in quel tratto.
Nota di merito per i simpatici e casinisti tifosi del Ninja Enrico Barbin, il quale passando ha riservato loro un sorriso e una linguaccia.
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