Andiamo un po o.t. ma in tema di compagni di g.f. voglio raccontarvi quello che mi succede ogni volta che decido di partecipare ad una g.f.
Partiamo dal dato fondamentale il mio peso 127 kg e aspetto fisico piu simile a quello di un lottatore di sumo che a quello lontanissimo di un ciclista.
Alla partenza faccio scorrere i "professionisti" e li immancabili convinti e pedalando con i miei amici facciamo il gruppetto. Il primo approccio di solito e questo: "...e dai dobbiamo portarci dietro il ciccione, oggi passiamo tutta la giornata ad aspettare, ma chi lo ha chiamato quello". Fin qui potrebbe anche starci ma poi arriva la cosa strana. Quando vedono che in pianura non mi stacco nemmeno se vanno a tutta, anzi mi diverto come un bimbo, e sulle salite al massimo mi danno 20 metri allora invece di accettarmi divento ancora piu antipatico perche li faccio fare la figura di quelli che non sono riusciti a levarmi di ruota. Fortuna che con i miei amici di squadra e di gruppo ogni uscita è una festa sia per allegria sia per unità e affiatamento. Si parte tutti assieme e si rientra tutti assieme. Ci si aspetta e ci si aiuta ma soprattutto si ride tanto. Quello dovrebbe essere lo spirito giusto, ma sarebbe chiedere troppo sarebbe come dire che vivremmo in un mondo perfetto.