A parte che non si parlava di mondo giovanile, ma di squadre prò, ma questa cosa che tutti devono essere uguali e ad armi pari mica la trovo tanto condivisibile. E con tutti che devono comunque partire alla pari, muore lo spirito di iniziativa ad emergere, muore il tentativo di migliorarsi, migliorare la propria condizione, perchè tanto poi tutto viene annullato dal fatto che bisogna partire ad armi pari. Questa utopia del partire tutti pari è stata già bocciata dalla storia. Io credo che se uno ha i mezzi o se se li conquista, per avere dei vantaggi, è giusto che questi vantaggi possa sfruttarli. Beninteso, il tutto deve avvenire nell'ambito della legalità, possibilmente anche nell'ambito di un minimo di eticità e moralità. Però se io mi faccio un culo come una vasca da bagno, tiro su una ditta fiorente e mio figlio che ha la passione per il ciclismo e un minimo di mezzi atletici, vuole provare a fare il prò, io mi offro di sponsorizzare con la mia ditta la squadra che lo prende...magari avrò anche un ritorno economico nel mettere il nome della mia ditta sulle maglie, sia inteso come sgravi fiscali derivanti da sposorizzazioni (anche se in quell'ambito poi si annidano spesso costi fittizi e false fatturazioni) e sia inteso come pubblicità per la ditta stessa. E di certo aiuto a sopravvivere una squadra che darà da correre anche ad altri.
E' un esempio banale, ma possono farsene molti altri di similari. Perchè mai ciò dovrebbe essere disdicevole. Di certo non falso i valori dello sport, tanto mio figlio se ne ha emergerà, io gli do solo la chance, se non ne ha farà un anno o due poi stufo di prender legnate, magari verrà a lavorare nella mia ditta per darle continuità. O manco questo è permesso perchè la possibilità di lavoro deve essere per tutti uguale?
I soldi aiutano a vivere bene o quantomeno meglio, di che ci scandalizziamo? Vogliamo vietare al figlio di Bill Gates di studiare nei migliori college perchè alcuni, magari più intelligenti, non se lo possono permettere? O magari fare una legge che dia accesso ai migliori college a tutti obbligando quest'ultimi ad accettare gratis studenti intelligenti seppur economicamente non benestanti? Magari tramite concorso di accesso?
Il pubblico deve o dovrebbe perseguire una sorta di uguaglianza e solidarietà sociale (senza esagerare come poi avviene a volte), ma il privato, persegue l'utile, che sia un DS di una squadra o qualsiasi altro imprenditore. E se gli vieti di beneficiare di questo utile, perchè poi tutti devono partire alla pari, tutto muore e nessuno fa più nulla.