TRIATHLON, alleniamoci insieme (parte 3)

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gipsy

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6 Agosto 2004
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scusate se faccio un quote datato ma mi sono accorto che mi era sfuggita una parte del post di gipsy (non sia mai).

Cercando dimetterla giù semplice...ma la ellittica con la corsa ci azzecca abbastanza da definirla allenante in tal senso oppure è un 'meglio che nulla' ?

mi vengono in mente i pro che possono essere quelli di salvare le parti soggette a traumi (tendini achille nel mio caso) ma di negativo mi verrebbe da pensare che meccanicamente le differenze forse sono troppe.

non avendola mia provata son solo ipotesi ma visto che la mia 'moderata tendinosi' in 7 mesi pare esserci ancora (almeno io pigiando con le dita sento un minimo minimo di dolore).

le cose son due. correrci nel mese finale pre IM l ha resa cronica e inguaribile oppure al tatto non vuol dir na fava e devo correrci e veder che succede. in teoria riprendevo la settimana prossima...e son tre mesi che faccio esercizi eccentrici per curarla eh.

in caso di imposibilità di correre, i surrogati, in ordine decrescente di similitudine, sono:
acqua jogging
ellittica
step
ciclismo

per chi volesse un ellittica 'outdoor': https://www.run4.com/
 

NormaJean

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Ieri sera programma era rulli con 4x 5' in z4, è stata durissima fare alzare il battito fino alla z4 (cmq al limite inferiore). Mi stavano scoppiando le gambe.
Questa mattina 45' di corsa in Z2 e stasera nuoto con istruttore.
 

N3bbia

Maglia Gialla
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in caso di imposibilità di correre, i surrogati, in ordine decrescente di similitudine, sono:
acqua jogging
ellittica
step
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per chi volesse un ellittica 'outdoor': https://www.run4.com/

visto che alla fine mi costava pochi euro in più rispetto all iscrizione 'solo acqua' quest anno ho pure accesso ad una palestra con tutte le attrezzature del caso quindi stavo pensando appunto di 'surrogare'. l acqua jogging non avrei mai detto fosse più simile dell ellittica.

comunque settimana prossima ho l eco di controllo del tendine e vedo cosa mi dicono di quel dolorino. certo che una roba che non passa in 7 mesi comincio a pensar che dovrò tenermela.

ho letto milioni di volte sul forum di slowtwich il consiglio di correre seguendo il cosidetto barryp program che a grandi linee suggerisce 6 sessioni a settimana dalle durate ridotte piuttosto che le solite 3/4 . qui il link dell articolo (non che sia lui l inventore credo, solo lo riporta con precisione) per chi ha tempo di leggere

http://forum.slowtwitch.com/forum/S...aining - the program;t=search_engine#p2545826

sempre in ottica risparmia-tendini sto valutando un approccio diverso fatto di sostituzione e frammentazione dei volumi.
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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visto che alla fine mi costava pochi euro in più rispetto all iscrizione 'solo acqua' quest anno ho pure accesso ad una palestra con tutte le attrezzature del caso quindi stavo pensando appunto di 'surrogare'. l acqua jogging non avrei mai detto fosse più simile dell ellittica.

comunque settimana prossima ho l eco di controllo del tendine e vedo cosa mi dicono di quel dolorino. certo che una roba che non passa in 7 mesi comincio a pensar che dovrò tenermela.

ho letto milioni di volte sul forum di slowtwich il consiglio di correre seguendo il cosidetto barryp program che a grandi linee suggerisce 6 sessioni a settimana dalle durate ridotte piuttosto che le solite 3/4 . qui il link dell articolo (non che sia lui l inventore credo, solo lo riporta con precisione) per chi ha tempo di leggere

http://forum.slowtwitch.com/forum/S...aining - the program;t=search_engine#p2545826

sempre in ottica risparmia-tendini sto valutando un approccio diverso fatto di sostituzione e frammentazione dei volumi.

pensi che correre meno km e più spesso (meno recupero tra le sessioni) sia meno traumatico per i tendini?
 

N3bbia

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pensi che correre meno km e più spesso (meno recupero tra le sessioni) sia meno traumatico per i tendini?

citavo una fonte altrui per aver lumi. se 'spezzare' uno stesso volume in più sessioni ha un senso potrebbe esser nel fatto che si accorciano le fasi più traumatiche in alcuni casi.

se uno corre 10km penso (non sono un medico) che ogni km abbia una diversa influenza/impatto traumatico. il 'danno' che mi fa il primo km non sarà diverso dal decimo? per cui 2x5, pur con meno recupero potrebbero essere meno traumatici di un 10?

guido se non sbaglio pure tu scrivevi che il frazionamento diminuisce i rischi se se ne mantengono i volumi anche se non parlavi di 6 sedute a settimana mi par di ricordare.
 

gipsy

Scalatore
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Non potrebbe? Meno recupero ma anche meno stress per seduta.

come struttureresti una settimana-tipo con 6 allenamenti di corsa più nuoto, bici ed eventuale palestra? boh, secondo me qualcuno li può pure reggere (e migliorare) ma per la maggior parte vedo un futuro fatto di sovrallenamento ed infortuni
 

gipsy

Scalatore
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citavo una fonte altrui per aver lumi. se 'spezzare' uno stesso volume in più sessioni ha un senso potrebbe esser nel fatto che si accorciano le fasi più traumatiche in alcuni casi.

se uno corre 10km penso (non sono un medico) che ogni km abbia una diversa influenza/impatto traumatico. il 'danno' che mi fa il primo km non sarà diverso dal decimo? per cui 2x5, pur con meno recupero potrebbero essere meno traumatici di un 10?

guido se non sbaglio pure tu scrivevi che il frazionamento diminuisce i rischi se se ne mantengono i volumi anche se non parlavi di 6 sedute a settimana mi par di ricordare.

sì frazionare è corretto, naturalmente entro certi limiti, e le variabili in gioco sono molte. un esempio: i primi 10'-15' (come minimo) di ogni allenamento sono di riscaldamento-attivazione, idem gli ultimi 5' di deattivazione ...se corri 6 volte la settimana son quasi 2h che se ne vanno per scaldare e defaticare, con 4 uscite riduci ad 1h20' tali fasi; quindi guadagni 40' di carico fisiologico. quindi occhio a pensare che correre 6x40' è uguale a 4x60'
 

N3bbia

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come struttureresti una settimana-tipo con 6 allenamenti di corsa più nuoto, bici ed eventuale palestra? boh, secondo me qualcuno li può pure reggere (e migliorare) ma per la maggior parte vedo un futuro fatto di sovrallenamento ed infortuni

prima di strutturarla cercavo di capire se ha un senso o meno :mrgreen:

le indicazioni date in quel link spiegano come farlo, è na lettura lunga e non voglio far la stupidaggine di riassumerla in 3 parole male.

per come son fatto io il tempo lo trovo pure per infilar 2/3 sessioni in più visto che si parla di roba corta in alcuni casi. Ad esempio potrei correre in pausa pranzo, cosa che non posso far se serve una sessione di 1h, che posso fare male per 50' di corsa (nel senso che sarai molto corto coi tempi) ma che viene bene per 30' o 40' minuti


alla fine ho 5 pause pranzo a settimana di 1h (max 1h10). in due (a volte 3)di queste nuoto ma non posso far solo sessioni corte di nuoto per cui una la nuoto nel week end. le altre 2 o 3 pause pranzo dico la verità son piuttosto libere e investibili in eventuali corsette.

per inciso, non sto difendendo il programma o dandoti torto, sto solo cercando di capir se il ragionamento alla base (quel 3:2:1 del link) ha una minimo di valenza o meno.
 

ernia

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come struttureresti una settimana-tipo con 6 allenamenti di corsa più nuoto, bici ed eventuale palestra? boh, secondo me qualcuno li può pure reggere (e migliorare) ma per la maggior parte vedo un futuro fatto di sovrallenamento ed infortuni
Quando ero un atleta che cercava seriamente di esserlo correvo 5 volte a settimana, una delle quali era un lento di recupero, non mi sono mai infortunato. La palestra l'ho fatta un anno e poi più, mi annoio. Ora che sono panzone ho problemi di tendini con 3 volte brevi a settimana :-)
Non ho opinioni sull'argomento, mi interessava conoscere la tua :-)
 

gipsy

Scalatore
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secondo me bisognerebbe cercare di seguire un programma che per prima cosa sia equilibrato, poi naturalmente si fanno le dovute modifiche, tenendo conto delle esigenze del singolo, che vanno da orari, impegni vari, carenze particolari, infortuni...insomma i paletti che la vita ci impone. quindi è ovvio che se uno ha 40' di tempo per correre a pranzo con quelli si deve arrangiare; questo però non ne fa automaticamente una teoria validata
;)
 

N3bbia

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secondo me bisognerebbe cercare di seguire un programma che per prima cosa sia equilibrato, poi naturalmente si fanno le dovute modifiche, tenendo conto delle esigenze del singolo, che vanno da orari, impegni vari, carenze particolari, infortuni...insomma i paletti che la vita ci impone. quindi è ovvio che se uno ha 40' di tempo per correre a pranzo con quelli si deve arrangiare; questo però non ne fa automaticamente una teoria validata
;)

beh io l ho girata diversamente, nel senso che : se ha un senso sostituire una sessione run con due brevi sessioni pausa pranzo lo faccio, se non ce l ha allora sacrificio in più (non è sta gran cosa) e si aggiunge un altra sveglia mattina presto per farci star una sessione comoda.

se questo frazionamento poi ha pure un valore aggiunto di protezione dagli infortuni allora ben venga e ho un motivo in più.

andando più nello specifico (ma spero possa interessare anche a tutti compresi quelli che già si trovan bene con i loro programmi):

1 lungo nel week end (incrementando via via), 1 medio (1h) e 2 brevi (30')potrebbero far una media di 40km a settimana minimo che non bastano magari per uno slot ma posson bastar per correre una maratona decentemente.

il programma parla di 1 lungo, 2 normali e 3 brevi di recupero io poi ho cercato di adattar qualche concetto alle mie esigenze/possibilità.
 

Darius

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[MENTION=2999]ernia[/MENTION], credo che un 1' di recupero su 2' a Vo2max sia troppo poco, perchè considerando i tempi di ascesa e discesa dalla FC di soglia, che devono essere inclusi nel tempo di recupero, rischi di fare meno di 2' di lavoro effettivo.

Quando faccio le ripetute metto 3' di recupero (comprensivi di discesa, recupero, ascesa) per riuscire a fare 1' effettivo alla soglia.
 

Savo28

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Ultimo allenamento preparatorio 2000m tranquillo in 40' in piscina

Sabato si inizia la preparazione seria in ritardo rispetto ai piani
Ma non avevo calcolato l'infortunio

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ernia

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[MENTION=3105]Darius[/MENTION]
le faccio col misuratore di potenza, sono 2' di lavoro corretto, certo con recupero 1' faccio fatica però il lavoro per ora mi viene

[MENTION=48129]N3bbia[/MENTION]
2' mi bastano e avanzano, per ora provo a metterle tutte in fila e se e quando arrivo a riuscirci al massimo ne metto qualcuna in coda, sono sempre 20' a vo2max, mi pare bastino

comunque se mercoledì il cardiologo mi conferma la diagnosi è un lavoro che per quest'anno non farò più
 

NormaJean

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Ieri sera nuoto con isttuttore e come al solito mi ha demolito. Altro piccolo miglioramento fine a se stesso sui 100m secchi, chiusi in 1'20. Ormai è un divertimento vedere se risucchio qualcosa, ma sono consapevole che sono nuotati più di potenza che di tecnica, infatti se dovessi fare esempio 10x100 con ripartenza a 1'45 non credo che riuscirei a finire la serie, e il divario è importante.
Dopo i 100 molta tecnica e mi ha fatto chiudere con un 3x (3x75) di cui primo 75 forte 75 piano e 75 forte con pinne e palette, rec. 1' dopo i tre 75. Generalmente per uscire dalla piscina mi tiro su dal muretto, ieri piano piano sono andato alla scaletta
 

N3bbia

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[MENTION=3105]Darius[/MENTION]
le faccio col misuratore di potenza, sono 2' di lavoro corretto, certo con recupero 1' faccio fatica però il lavoro per ora mi viene

[MENTION=48129]N3bbia[/MENTION]
2' mi bastano e avanzano, per ora provo a metterle tutte in fila e se e quando arrivo a riuscirci al massimo ne metto qualcuna in coda, sono sempre 20' a vo2max, mi pare bastino

comunque se mercoledì il cardiologo mi conferma la diagnosi è un lavoro che per quest'anno non farò più

uno poi fa ciò che vuole e si sente ma per definizione di chi ha 'definito' le zone allenanti gli intervalli del vo2max vanno dai 3 agli 8 minuti

http://2.bp.blogspot.com/-Pxv99WPEK...Us/UpOjOQY93Iw/s1600/Power+Training+Zones.jpg
 
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