Finalmente chiariti i piani per il futuro di Bradley Wiggins, cosa che ha fatto lui stesso in un'intervista al Times.
Il 2014 sarà il suo ultimo anno da Pro su str... Continua la lettura...
Appare come una persona semplice ed alla mano. Stessa sensazione avuta in altre sue uscite pubbliche. Come ciclista non mi entusiasma, ma merita rispetto. A prescindere che il Tour da lui vinto era a sua misura, ha indubbiamente fatto uno sforzo immenso per farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, perchè un percorso può anche essere adatto a te...ma poi te lo devi guadagnare.
Concentrarsi su un obiettivo non è affatto facile, anzi è quanto di più difficile. Non puoi fallire, se fallisci hai buttato un anno. Qualsiasi cosa che vada storta può compromettere tutto, anche qualcosa indipendente dalla propria volontà. Questo comporta uno stress mentale incredibile.Mah... a 32 anni, Wiggo potrebbe ancora far bene ovunque.
Basta concentrarsi su un obiettivo. Quest'anno mi pare che ne abbia cambiati un po' troppi...
E chi ha mai detto che sia facile ??Concentrarsi su un obiettivo non è affatto facile, anzi è quanto di più difficile. Non puoi fallire, se fallisci hai buttato un anno. Qualsiasi cosa che vada storta può compromettere tutto, anche qualcosa indipendente dalla propria volontà. Questo comporta uno stress mentale incredibile.
Avevi affermato "basta concentrarsi su un obiettivo" e avevo pertanto inteso come dire che fosse una cosa facile.E chi ha mai detto che sia facile ??....
Ecco, questo non era chiaro dal tuo primo intervento. In effetti detta così è molto più sensato e meno difficile da perseguire. Sbagli una gara ma ne hai subito un'altra ove rifarti, quindi diventa meno stressante mentalmente e anche meno affidato a casualità esterne avverse. Il problema è che ho qualche dubbio che lui possa avere chance in un obiettivo qualsiasi che non siano le crono. Non lo vedo competitivo al livello dei migliori (Boonen, Sagan, Cancellara, Gilbert) nelle classiche, nè lo vedo competitivo nei grandi giri. Il Tour dell'anno scorso è stato imho un evento irripetibile: l'assenza di alcuni dei migliori del momento, un percorso ad hoc per lui e soprattutto un corridore (Froome) chiaramente superiore che gli ha fatto da paggio per tutto il percorso. Un altro Tour se lo può scordare, lo sa anche lui, tanto che implicitamente lo ammette allorchè dice che Froome è più forte e che per provarci dovrebbe essere lui a cambiare squadra. Tour e Vuelta, storicamente non presentano percorsi, soprattutto come salite, adatti a lui. Insomma, il ritorno alla pista è forse un obiettivo ragionevolmente più alla sua portata..........Concentrarsi su un obiettivo non significa concentrarsi su un'unica gara, ma su una tipologia di competizioni. Che siano le Classiche del Nord (come fanno Boonen e Cancellara), i Grandi Giri (Nibali, che sabato inizierà la sua Vuelta), i Mondiali o le classiche di fine stagione.
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E chi ha mai detto che sia facile ??
Concentrarsi su un obiettivo non significa concentrarsi su un'unica gara, ma su una tipologia di competizioni. Che siano le Classiche del Nord (come fanno Boonen e Cancellara), i Grandi Giri (Nibali, che sabato inizierà la sua Vuelta), i Mondiali o le classiche di fine stagione.
Se l'obiettivo 2012 di Wiggins era vincere il Tour de France, direi che ci è riuscito.
Ma non ho ben capito quali fossero i suoi obiettivi 2013... ...dato che il Giro d'Italia di quest'anno lo ha visto subito in affanno, mostrando una condizione atletica approssimativa.
Per essere "buono", Wiggins è buono. Però... nel ciclismo più di ogni altro sport, non basta vivere di rendita.
non mi stupisce molto la cosa è un atleta che cerca sempre nuovi stimoli dopo aver ottenuto l'obbiettivo che voleva su strada si poteva pensare cambiava aria, sinceramente pensavo si sarebbe dedicato alla mtb visto che in pista aveva già vinto tutto
Non mi sono spiegato.bè, se c'è uno che può vivere di rendita è proprio wiggins!
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Non mi sono spiegato.
Il mio "Vivere di rendita" era inteso non come "rendita finanziaria" derivante dalle vittorie, ma "rendita atletica".
Se uno vince molto un anno... l'anno dopo non può comunque permettersi di non allenarsi...
...gli tocca pedalare come e forse anche più degli altri che non hanno vinto nulla.
E' un personaggio, un po' folle per certi aspetti, come molti atleti di alto livello, ha delle sparate assurde (lancia le biciclette) e certe volte risulta davvero antipatico con alcuni giornalisti o tifosi (rispostacce fuori luogo), altre volte invece, forse quando più rilassato e libero dallo stress, si mostra disponibile e simpatico. Ricordiamo che oltre ad andare in bici è un appassionato musicista, ed è un conoscitore della storia del Ciclismo d'altri tempi...
Tuttavia credo che in lui (nel suo carattere) sia presente qualcosa di "oscuro" una sorta di depressione latente ...
ricordo che anni fa smise di allenarsi e prese a bere birra al pub tipo Gascoigne!
Inoltre l'uscita di scena dal Giro d'Italia, in quel modo, non me la conta giusta, non credo molto alla storia del dolore al ginocchio, penso piuttosto sia saltato sul piano dei nervi....
Gli auguro di concludere la carriera in grande stile. E' un personaggio vero, e questo sport ha bisogno anche di queste cose!