Stress e performance sportiva: come il livello di stress influenza la qualità della nostra prestazione sportiva - 2a parte

BartMan

Apprendista Passista
29 Maggio 2010
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Bici
Masciarelli
ciao mi permetto di segnalarti che il link alla prima parte, che hai messo nell'articolo non si apre, in quanto punta ad una bozza
 

Corto Maltese

Gregario
2 Giugno 2011
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Sicilia
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Pinarello FP2
Il problema è che queste tre fasi raramente emergono "singolarmente" e si sovrappongono più o meno nei vari ambiti in cui è scandita la nostra vita . La mia può essere riassunta in ambito universitario, quel pò di ciclismo amatoriale che riesco a praticare, ambito sentimentale . Ad es. sale lo stress per un esame , si attenua grazie alla persona che ho accanto, risale perchè non riesco ad allenarmi come voglio . Ancora...supero l'esame , mi ristresso a causa della scarsa comprensione della metà , mi strastresso perchè ancora una volta c'è un motivo che non mi fa allenare bene. Morale della favola...a meno che la vita di qualcuno sia monotematica (solo lavoro, solo sport, solo amore) mediamente si è sempre incacchiati. Neri.
 

salvo e gianna

Pedivella
25 Settembre 2011
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ABRUZZO
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Giant propel advanced o
E si carissimo sig. davide Mamo e sig. davide Picco cio' che dice e' assolutamente vero.Tutto cio' che ha scritto l'ho provato sulla mia pelle e le conseguenze che ne ha riportato ,sono state disastrose.Quando ero juniores vincevo molte gare ciclistiche ,anche contro gente piu' forte di me e piu' grande di me,ero un ragazzo non sapevo nulla della vita, ma crescendo ogni volta che c'era una gara andavo incontro gia' dal giorno prima,a notti senza dormire, e andavo al bagno gia' dalle 5 del mattino per 2 anche 3 volte di fila e di fare una colazione abbondante neanche a parlrne.Fui costretto ad abbandonare il mondo delle corse.Oggi di anni ne ho un po' di piu' ma le cose non sono cambiate anzi forse peggiorate,ogni volta che c'e' da fare un uscita con gli amici di allenamento, lo stress diventa assurdo e talmente insopportabile che a volte addirittura desisto, uscendo da solo.Crampi allo stomaco sedute al bagno e notti cosi' e cosi' sono le mie compagne d'avventura assieme alla bici.A tutt'oggi ancora non riesco a trovare un metodo per scaricare tutto cio',la mia resa in bici e' sempre al 50% di cio'che realmente potrei dare.Comunque una cosa e' vera tutto cio' che ci circonda e' cio' che modifica i nostri stadi di stress.Con questo voglio dire che per esempio nel mio caso, ogni volta che si esce e' sempre come se fosse una gara,cioe' per me diventa difficile iniziare a sostenere delle uscite cosi' lunghe con delle altimetrie notevoli e con delle medie paragonabili a delle granfondo a volte sono tornato a casa con 38 di media.A volte con percorsi vallonati si arriva a 33 di media dico per me e' troppo.Sto pensando che anche questa puo' essere una causa
 
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cesarotto

Pignone
9 Marzo 2012
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gallarate (va)
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wilier triestina
E si carissimo sig. davide Mamo e sig. davide Picco cio' che dice e' assolutamente vero.Tutto cio' che ha scritto l'ho provato sulla mia pelle e le conseguenze che ne ha riportato ,sono state disastrose.Quando ero juniores vincevo molte gare ciclistiche ,anche contro gente piu' forte di me e piu' grande di me,ero un ragazzo non sapevo nulla della vita, ma crescendo ogni volta che c'era una gara andavo incontro gia' dal giorno prima,a notti senza dormire, e andavo al bagno gia' dalle 5 del mattino per 2 anche 3 volte di fila e di fare una colazione abbondante neanche a parlrne.Fui costretto ad abbandonare il mondo delle corse.Oggi di anni ne ho un po' di piu' ma le cose non sono cambiate anzi forse peggiorate,ogni volta che c'e' da fare un uscita con gli amici di allenamento, lo stress diventa assurdo e talmente insopportabile che a volte addirittura desisto, uscendo da solo.Crampi allo stomaco sedute al bagno e notti cosi' e cosi' sono le mie compagne d'avventura assieme alla bici.A tutt'oggi ancora non riesco a trovare un metodo per scaricare tutto cio',la mia resa in bici e' sempre al 50% di cio'che realmente potrei dare.Comunque una cosa e' vera tutto cio' che ci circonda e' cio' che modifica i nostri stadi di stress.Con questo voglio dire che per esempio nel mio caso, ogni volta che si esce e' sempre come se fosse una gara,cioe' per me diventa difficile iniziare a sostenere delle uscite cosi' lunghe con delle altimetrie notevoli e con delle medie paragonabili a delle granfondo a volte sono tornato a casa con 38 di media.A volte con percorsi vallonati si arriva a 33 di media dico per me e' troppo.Sto pensando che anche questa puo' essere una causa

Sicuramente il pensiero di uscite lunghe a medie sostenute/massimali è già di per sè una fonte di stress e nel caso ci si trovi per svariate cause nella parte destra della curva si rischia di spostarci sempre più, danneggiando notevolmente le nostre prestazioni.
Credo che se partiamo da una base sostenuta di stress, lo sport (fatto in quel periodo specifico) vada inteso come rilassante, per poi forzare quando il nostro corpo e la nostra mente ce lo possono permettere. Lo stress, e il suo accumulo, non differisce da quanto accade con l'allenamento. Se mi alleno mi stanco e se non scarico rischio una sindrome da sovra-allenamento, con una conseguente caduta prestazionale. Una fase di scarico permette invece di trasformare il lavoro fatto e di poterlo utilizzare nelle giornate successive, ma con maggior frutto. Anche la nostra psiche funziona nello stesso modo.