Sul pavé della Roubaix con la nuova Bianchi Infinito CV

Ser pecora

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La Paris-Roubaix è una gara senza senso. Anzi, per dirla con le parole di Bernard Hinault: "è una stronzata" ("une connerie"): correre su stradine di campagn... Continua la lettura...
 

Dave76

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il mio cancello
Che bellissima esperienza che avete raccontato e le relative foto fanno da cornice.
Ottimo risultato in casa Bianchi oltre l'estetica che appaga l'occhio con la ciliegina delle ruote ad alto profilo.
 

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deve essere fantastico, cmq mi viene da pensare visto il paesaggio assolutamente desolante che potevano farla benissimo anche in pianura padana, bastava mettere qualche migliaio di pietre a destra e manca :mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

edoardo3

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detto che la bici scalcia meno.... volendo fare una recensione/comparazione più articolata con altri modelli provati sul pavè?
 

Ser pecora

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detto che la bici scalcia meno.... volendo fare una recensione/comparazione più articolata con altri modelli provati sul pavè?

E' difficile dare impressioni su un'uscita secca e non lunga.
Ci sono troppe variabili.
In primis le ruote. Infatti nei nostri test delle bici montiamo sempre set diversi per vedere come cambiano le sensazioni sulla bici.

In questa prova della Infinito CV siamo stati fortunati e grazie a Bianchi abbiamo potuto passare dalle Fulcrum XLR alle RacingLight.
Stessi tubolari (Veloflex Arenberg 25mm).

Nonostante le basso profilo siano meno rigide, e quindi in teoria più comode, la minor pressione a cui erano gonfiate le XLR faceva la differenza.

Questo tanto per dire quali possano essere le variabili che influenzano un giudizio.
Altre bici che ho provato sul pavé sono la BMC Granfondo e la Trek Domane.

La BMC era montata con ruote basso profilo alu e copertoncini da 28mm. Il tutto risultava abbastanza comodo, ma il confronto con le leggere Fulcrum montate sulla Infinito è un po' impietoso a livello prestazionale...a cui si aggiunga che la BMC era montata Ultegra DI2, a sua volta più pesante del Chorus della Bianchi.

La Domane era montata con tubeless Bontrager da 25mm. Il sistema della Trek a mio avviso è davvero efficace anche su grossi impatti e non solo per le vibrazioni.

Insomma, un'opinione fondata necessita di un test più articolato e s-cambiando almeno le ruote. Cosa che nel caso della Infinito dovremmo poter fare nel prossimo futuro.

Soprattutto considerando che è una bici progettata per "l'endurance", quindi una bici obbligatoriamente da provare su lunghe distanze. Perlomeno dai 200km in su. Montata come nel test descritto era in ogni caso una bici decisamente leggera e prestazionale. Niente da invidiare ad altri modelli più "racing" sulla carta.
 

rapportoagile

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Dissento dall'opinione di Bernhard Hinault, secondo cui la Roubaix è una stronzata. E sì che ha anche vinto l'edizione del 1981...
Per me il mese di Aprile di ogni anno significa Parigi-Roubaix!
E il fascino è proprio quello di rendere avvincente una gara in totale pianura, dove altrove sarebbe di una monotonia unica
 

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Per me il mese di Aprile di ogni anno significa Parigi-Roubaix!


l'ha vinta ma non l'ha mai amata, in effetti se ci pensiemo la roubaix è una corsa del tutto particolare , o la ami o la odi, ma se ci pensi è fuori dal tempo..le bici diventano sempre più sofisticate ma alla roubaix devono correre su un fondostradale che fa parte del passato
 

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Dissento dall'opinione di Bernhard Hinault, secondo cui la Roubaix è una stronzata. E sì che ha anche vinto l'edizione del 1981...

Lui la reputava senza senso e pericolosa.
Poi gliel'hanno menata per anni che non la voleva correre per paura, etc..l'ha corsa, vinta e si è tolto la soddisfazione della famosa frase :-)

E' vero che è una corsa pericolosa, ci sono ciclisti che si sono giocati la carriera su quel pavé (Musseuw ha rischiato la cancrena dopo la frattura della rotula).

E tutto sommato non è nemmeno solo una corsa "in pianura". Ci sono un sacco di corse più o meno in pianura, ma la Roubaix è una corsa per specialisti.
E' vero che sono favoriti i passisti, ma tutto sommato sono pochi quelli che ci si trovano bene.
Tra l'altro Hinault credo sia stato l'ultimo che l'ha vinta ed ha vinto anche dei grandi giri.
Oggi penso sarebbe quasi impossibile un'accoppiata del genere.
 

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l'ha vinta ma non l'ha mai amata, in effetti se ci pensiemo la roubaix è una corsa del tutto particolare , o la ami o la odi, ma se ci pensi è fuori dal tempo..le bici diventano sempre più sofisticate ma alla roubaix devono correre su un fondostradale che fa parte del passato

Hinault almeno è stato sincero, e soprattutto ha espresso la sua opinione dopo aver partecipato.
Però il fatto che tenga incollati alla TV tantissime persone, anche poco interessate al ciclismo (come la mia compagna) vuol dire che qualcosa di particolare ha ed è proprio il "legame" con il passato.
In fondo anche la "giovane" StradeBianche è fuori dal tempo, ma emana un grandissimo fascino.
 

Ser pecora

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vuol dire che qualcosa di particolare ha ed è proprio il "legame" con il passato

E' sicuramente spettacolare anche per chi non è appassionato. Anzi, per lo spettatore occasionale secondo me è molto più interessante la Roubaix di un Amstel o una Clasica de S.Sebastian o una Freccia Vallone....che possono essere pallosette mica male...

Alla Roubaix c'è un po' di gusto "circense" per l'estremo, come ha detto con un'altra frase celebre un altro corridore che in teoria poteva farci bene, ma l'ha sempre evitata:

"La Roubaix è un circo, ed io non voglio essere uno dei clown"

-Chris Boardman-
 

Ser pecora

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Infatti supponevo che questo test non fosse tanto risolutivo, soprattutto ho grossi dubbi che il CV possa avere effetti tanto strabilianti sull'assorbimento delle asperità senza incidere su altre caratteristiche del mezzo.

In realtà questa soluzione avrebbe il vantaggio di non incidere sulle altre caratteristiche, come sistemi di sospensione esterni, etc..
Tanto che, dati di laboratorio alla mano, credo che Bianchi intenda applicarla in futuro anche ad altri suoi modelli.

Sullo "strabiliante": non è che se passi sopra una buca è come avere un ammortizzatore da auto...è un sistema che smorza certe vibrazioni...su un'uscita lunga da molte ore questo può fare la differenza a livello di affaticamento muscolare, dato che la teoria vuole che le vibrazioni facciano contrarre i muscoli e questa contrazione implichi anche quella dei vasi sanguigni, e questo su molte ore porti ad un maggior dispendio energetico.

Nella pratica bisognerebbe prendere un paio di ruote "note", montarle sulla Infinito e farsi una decina di ore in sella e poi vedere :-)
 

B&C

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..dev'essere stata un'esperienza fantastica..invidio un po' i partecipanti ma faccio a loro comunque tanti complimenti!!
 

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.le bici diventano sempre più sofisticate ma alla roubaix devono correre su un fondostradale che fa parte del passato

E poi, io sono un po' strambo, lo ammetto, ma "mi danno di più" delle uscite all'antica, su strade sterrate, che macinare km e km su strade perfette.
Ad esempio: http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=65629&highlight=quaira
oppure
http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=120145&highlight=redagno

Io sono inoltre convinto che le bici moderne, pur sofisticate, non possono e non devono essere più delicate di quelle "vintage".
Un tratto di ciclabile di ca. 1 km nei pressi di Bolzano è stato chiuso per lavori per circa un anno ed hanno deviato il percorso per una strada parallela sterrata, ma in buone condizioni e senza sassi e rischi di foratura. Per me non costituiva alcun problema percorrerla, ma moltissimi (forse la maggiorparte) dei cicloamatori locali, durante questo periodo ha percorso la statale, piuttosto di mettere le ruote sulla terra.
E pur rispettandoli, trovo la loro avversione esagerata. È vero che la bici è costosa e la paura di rovinarla è grande, ma si rischia quasi di più su una strada asfaltata dove magari si prende in pieno una buca, che non sullo sterrato dove la velocitá è ridotta.
Mia opinione, eh
 
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In realtà questa soluzione avrebbe il vantaggio di non incidere sulle altre caratteristiche, come sistemi di sospensione esterni, etc..
Tanto che, dati di laboratorio alla mano, credo che Bianchi intenda applicarla in futuro anche ad altri suoi modelli.

Sullo "strabiliante": non è che se passi sopra una buca è come avere un ammortizzatore da auto...è un sistema che smorza certe vibrazioni...su un'uscita lunga da molte ore questo può fare la differenza a livello di affaticamento muscolare, dato che la teoria vuole che le vibrazioni facciano contrarre i muscoli e questa contrazione implichi anche quella dei vasi sanguigni, e questo su molte ore porti ad un maggior dispendio energetico.

Nella pratica bisognerebbe prendere un paio di ruote "note", montarle sulla Infinito e farsi una decina di ore in sella e poi vedere :-)

A questo punto è sufficiente che Bianchi formisca una test bike ad ognuno di noi forumendoli... :-)