Venice Chrono Triathlon Sprint
CENTRIFUGA è la parola giusta.
Condizioni meteo sfavorevoli, prevista pioggia dalla sera prima, che comunque ci ha graziato; mi sarebbe dispiaciuto dover smontare la bici, più che altro non ho troppo tempo.
Vento da Scirocco piuttosto marcato, una parte del percorso in bdc contro e una parte a favore.
Una parte molto consistente della corsa in piena faccia, dopodichè sabbia!
Colazione: i soliti grassi con 4 tuorli crudi, alle 8 di mattina; usciamo per qualche commissione e alle 10 sono in zona cambio.
Starting list: 13:40.
Alle 11, per non rimanere a stomaco vuoto, micro spuntino con 2 tuorli, conditi come al solito (me li sono portati in un contenitore); perfetto, 0 fame.
Allestita la zona cambio e indossata la muta, ci prepariamo per la frazione di nuoto.
La partenza non è stile tonnara ma a cronometro.
Intanto le boe del ritorno vanno alla deriva, il giudice di gara decide di designare l'ultima boa rimasta salda per il giro di ritorno; ma le prime squadre si stavano già dirigendo alla prima boa alla deriva, che nel frattempo era stata fermata ma non riportata in posizione.
Così si decide per le squadre di costringerle alle boe del traverso, allungando il percorso che risulterà sui 1000, 1100 mt circa dai 750 previsti.
L'andata con la corrente a favore e il ritorno con la corrente contraria, da bravi marinai ci eravamo già rassegnati consultando le tavole di marea.
Il ritorno è stato bestiale, no finiva più; comunque esco dall'acqua in 20 minuti, gli occhi strabici e la testa che gira.
In T1 riesco a trovare la bici, ne avevo il forte dubbio, visto che non vedevo dove andavo.
Intanto il Garmin fa le bizze e devo vedere con calma i tempi delle T, che saranno interminabili.
Togliersi la muta in piedi è un impresa, mi manca l'equilibrio e la testa mi gira sempre, ma riesco.
Mi infilo le calze, mi infilo le BV (spettacolari), il berretto (errore; il frontino morbido mi si piegava sugli occhi, innervosendomi), scarpe, casco e occhiali.
Partiamo, prendo un gel.
In bici mi riprendo abbastanza, i miei compari, sono ancora più scarsi di me; e concludiamo con una media di 31; poca pratica nel dare i cambi, mai pedalato assieme; e si vede.
Non ha importanza.
Arrivo in T2 e mi rendo conto di non aver indossato il chip per la frazione di bdc, lo avevo tolto per sfilare la muta e li è rimasto.
Mi maledisco e faccio pure cadere il Klein dalla rastrelliera, aiutato da uno scirocco sempre più marcato.
Volevo partire con la maglia e alla fine ho pedalato in body, senza patire il freddo comunque.
Girato il numero davanti, partiamo per la corsa; subito ringrazio le BV, sento i polpacci freschi, ma dopo poche centinaia di metri la differenza tra concentrico ed eccentrico, disumana e non allenata la fa da padrone, arranco controvento, sciogliendomi sulla sabbia e agli ultimi metri.
Tagliamo il traguardo a mano, tutti assieme contenti.
Avrei anche fatto il pasta party, ma all'arrivo è iniziato a diluviare e abbiamo inscenato un fuggi fuggi generale, tirata su la famiglia mi sono diretto verso la doccia.
Mi sono iscritto a X-Terra Italy, Valle del Cedrino, Sardinia.
CENTRIFUGA è la parola giusta.
Condizioni meteo sfavorevoli, prevista pioggia dalla sera prima, che comunque ci ha graziato; mi sarebbe dispiaciuto dover smontare la bici, più che altro non ho troppo tempo.
Vento da Scirocco piuttosto marcato, una parte del percorso in bdc contro e una parte a favore.
Una parte molto consistente della corsa in piena faccia, dopodichè sabbia!
Colazione: i soliti grassi con 4 tuorli crudi, alle 8 di mattina; usciamo per qualche commissione e alle 10 sono in zona cambio.
Starting list: 13:40.
Alle 11, per non rimanere a stomaco vuoto, micro spuntino con 2 tuorli, conditi come al solito (me li sono portati in un contenitore); perfetto, 0 fame.
Allestita la zona cambio e indossata la muta, ci prepariamo per la frazione di nuoto.
La partenza non è stile tonnara ma a cronometro.
Intanto le boe del ritorno vanno alla deriva, il giudice di gara decide di designare l'ultima boa rimasta salda per il giro di ritorno; ma le prime squadre si stavano già dirigendo alla prima boa alla deriva, che nel frattempo era stata fermata ma non riportata in posizione.
Così si decide per le squadre di costringerle alle boe del traverso, allungando il percorso che risulterà sui 1000, 1100 mt circa dai 750 previsti.
L'andata con la corrente a favore e il ritorno con la corrente contraria, da bravi marinai ci eravamo già rassegnati consultando le tavole di marea.
Il ritorno è stato bestiale, no finiva più; comunque esco dall'acqua in 20 minuti, gli occhi strabici e la testa che gira.
In T1 riesco a trovare la bici, ne avevo il forte dubbio, visto che non vedevo dove andavo.
Intanto il Garmin fa le bizze e devo vedere con calma i tempi delle T, che saranno interminabili.
Togliersi la muta in piedi è un impresa, mi manca l'equilibrio e la testa mi gira sempre, ma riesco.
Mi infilo le calze, mi infilo le BV (spettacolari), il berretto (errore; il frontino morbido mi si piegava sugli occhi, innervosendomi), scarpe, casco e occhiali.
Partiamo, prendo un gel.
In bici mi riprendo abbastanza, i miei compari, sono ancora più scarsi di me; e concludiamo con una media di 31; poca pratica nel dare i cambi, mai pedalato assieme; e si vede.
Non ha importanza.
Arrivo in T2 e mi rendo conto di non aver indossato il chip per la frazione di bdc, lo avevo tolto per sfilare la muta e li è rimasto.
Mi maledisco e faccio pure cadere il Klein dalla rastrelliera, aiutato da uno scirocco sempre più marcato.
Volevo partire con la maglia e alla fine ho pedalato in body, senza patire il freddo comunque.
Girato il numero davanti, partiamo per la corsa; subito ringrazio le BV, sento i polpacci freschi, ma dopo poche centinaia di metri la differenza tra concentrico ed eccentrico, disumana e non allenata la fa da padrone, arranco controvento, sciogliendomi sulla sabbia e agli ultimi metri.
Tagliamo il traguardo a mano, tutti assieme contenti.
Avrei anche fatto il pasta party, ma all'arrivo è iniziato a diluviare e abbiamo inscenato un fuggi fuggi generale, tirata su la famiglia mi sono diretto verso la doccia.
Mi sono iscritto a X-Terra Italy, Valle del Cedrino, Sardinia.