Bici da rando

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Torino
micronauta.wordpress.com
Bici
Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Ma è indispensabile secondo voi avere una bici solo per le rando?

C'è stato un periodo in cui la pensavo così. E' stato il tempo in cui avevo allestito, come seconda bici in alternativa alla Look in carbonio, la mitica commuter partendo da un telaio da mtb in titanio, munendola però di manubrio stradale, ruote da 28", e portapacchi, parafanghi e impianto luci sempre montati. Se volete vedere com'era, la trovate ancora nel mio forum nella sezione dei "consigli tecnici".

Dopo la PBP 2007 ho cambiato orientamento e sono tornata alla mia idea originaria, e cioè che la bici Audax ideale è, in fin dei conti, una bici da corsa con il miglior compromesso di leggerezza, comodità e prestazione. Essenziale, bagagli minimali e facilmente asportabili, luci idem. o-o
 

accinson

Passista
1 Novembre 2007
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Arcata, CA
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Dopo la PBP 2007 ho cambiato orientamento e sono tornata alla mia idea originaria, e cioè che la bici Audax ideale è, in fin dei conti, una bici da corsa con il miglior compromesso di leggerezza, comodità e prestazione. Essenziale, bagagli minimali e facilmente asportabili, luci idem. o-o

anche io la penso come te. hai descritto la bici ideale per i brevetti. che e' una bicicletta specifica per i brevetti. (e puo' essere usata anche per altri scopi)

723685128_e8358d367c_o.jpg
 

beppe giù

Novellino
13 Marzo 2008
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Sticciano Scalo (GR)
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Accinson avrebbe lanciato il sasso col suo primo post:
“La stagione e' iniziata. mostriamoci e ispiriamoci con le nostre bici da rando.”

Allora io vi mostro quest’esemplare (detto "il panfilo")...
P1030201-vi.jpg

Premetto che non ho mai partecipato a una randonnée ma che comunque ne sono affascinato.
Son partito da un telaio Specialized Sirrus trovato NOS e successivamente vestito da magna-chilometri: Ho applicato una guarnitura doppia Shimano XTR 48-36, gruppo misto Sh.105/600 con leve al telaio, delle gomme Vittoria 28 (ora 25), parafanghi SKS, borsino Decathlon e la sella Brooks che è 10 anni che ce l’ho.
La bici è concettualmente molto simile al Surly Pacer: occhielli per parafanghi-portapacchi, geometria rilassata (73-73), tubazioni in acciaio non ultralight ma robuste.
Insomma, a me piace e piace mostrarla per quel che è: una bici da “corsa” atipica.
Non ha la reattività dell’altra bici da corsa che ho (Tommasini Sintesi) ma in compenso ci si va che è una bellezza, anche sulle strade bianche.

Per foto un pò più meglio assai
[URL="http://fotoalbum.virgilio.it/beppegiu/specialized-sirrus-/"][url]http://fotoalbum.virgilio.it/beppegiu/specialized-sirrus-/[/URL][/URL]

Ciao

Giuseppe
 

beppe giù

Novellino
13 Marzo 2008
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Sticciano Scalo (GR)
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Giuseppe, il tuo mezzo è affascinante! o-o

Ed è un peccato non farle fare qualche Audax. Perchè non provi? Ne organizzano anche in Centro Italia...

Grazie per i complimenti, anche da parte del Panfilo!

Ho sempre un ricordo fisso...
Dalle mie parti (Grosseto) 15/20 anni fà esisteva una sorta di brevetto, valido per tutto l'anno, denominato "Mare-Vetta-Mare".
Il percorso era da Marina di Grosseto fino alla Vetta dell'Amiata e ritorno: 192 km da effettuarsi nell'arco di una giornata, dall'alba al tramonto.
A testimonianza del passaggio ti dovevi far timbrare il "ruolino di marcia" da alcuni bar o negozi specifici.
Finita l'"impresa" ti presentavi con il ruolino di marcia timbrato all'organizzatore (la UISP locale) e ricevevi una mattonella ricordo.
Ora tale brevetto non esiste più, ma a me 'sta cosa continua a farmi sempre sognare...

Si, ho parlato col Panfilo e lui è d'accordo ma solo per 200km (almeno per ora).

Scusate per l'OT nostalgico
 

ilpinz

Novellino
9 Ottobre 2008
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Buongiorno a tutti,

Penso di essere nel luogo adatto.

Tempo fa ho comprato in superoccasione una bici in carbonio molto corsaiola e il risultato è che ho la schiena a pezzi nella parte lombare. Uso questa bicicletta principalmente per allenarmi in vista dei miei viaggi in bici che faccio con una bici appositamente dedicata, in acciaio, con ruote da 26", portapacchi tubus etc.

Mi sento sempre più attratto dal mondo delle rando e mi rendo conto che con la mia corsa in carbonio superare i 100 km diventa una tortura. Pensavo quindi di rottamarla e di puntare su una bici più comoda e versatile, magari anche per fare del cicloturismo easy con borse e tenda.
Il dilemma riguarda la scelta del telaio da cui partire: punterei su un telaio in acciaio, ma in Italia non si trova granché di appositamente dedicato. Un negozio mi ha proposto un telaio artigianale con geometria ciclocross, asole per portapacchi e parafanghi + forcella in carbonio (columbus tusk trekking) appositamente pensata per turismo.

Posto che nutro serie perplessità sulla resistenza nel tempo e negli urti della forca in carbonio, mi premeva ricevere un parere da lorsignori in merito:
- forca in carbonio
- geometria ciclocross per rando
- eventuali suggerimenti/alternative per farmi una buona bici da rando con un budget inferiore ai 2000 euri.

Grazie a tutti.

Baci.

Pinz
 
Ultima modifica:

parakito

Passista
24 Giugno 2009
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Piovene Rocchette (Vicenza)
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Bici
Scott cr1pro,Cannondale cad3,NSR,Litespeed Archon ,Rewel titanio,Treck fuel,Kona Stinky,Bianchi,ecc
Buongiorno a tutti,

Penso di essere nel luogo adatto.

Tempo fa ho comprato in superoccasione una bici in carbonio molto corsaiola e il risultato è che ho la schiena a pezzi nella parte lombare. Uso questa bicicletta principalmente per allenarmi in vista dei miei viaggi in bici che faccio con una bici appositamente dedicata, in acciaio, con ruote da 26", portapacchi tubus etc.

Mi sento sempre più attratto dal mondo delle rando e mi rendo conto che con la mia corsa in carbonio superare i 100 km diventa una tortura. Pensavo quindi di rottamarla e di puntare su una bici più comoda e versatile, magari anche per fare del cicloturismo easy con borse e tenda.
Il dilemma riguarda la scelta del telaio da cui partire: punterei su un telaio in acciaio, ma in Italia non si trova granché di appositamente dedicato. Un negozio mi ha proposto un telaio artigianale con geometria ciclocross, asole per portapacchi e parafanghi + forcella in carbonio (columbus tusk trekking) appositamente pensata per turismo.

Posto che nutro serie perplessità sulla resistenza nel tempo e negli urti della forca in carbonio, mi premeva ricevere un parere da lorsignori in merito:
- forca in carbonio
- geometria ciclocross per rando
- eventuali suggerimenti/alternative per farmi una buona bici da rando con un budget inferiore ai 2000 euri.

Grazie a tutti.

Baci.

Pinz

Bene bene ... un altro apprendista randagio !
In merito a tuo quesito ,ti rispondo cosi :con 2000 euro fai una mega bici da rando e non solo!
Visto che pero sei alle prime armi ti consiglierei 2 soluzioni anche economiche.
1) potresti tenere la tua bici e sostituire solo le ruote con un tipo 32 copertoncino da minimo 25 ,raggi acciaio più tradizionali e sicuramente più comode oltre che più robuste , potrebbe letteralmente ribaltare la situazione con un costo quasi irrisorio ,e reversibile in 2 minuti .
Quando uso le mie sembra di avere i molleggi , e alle buche non ci faccio quasi più caso ,provare per credere .
Sul profilo di comfort fa guadagnare almeno 5 e più volte quello di un qualsiasi telaio.
2) la bici da te proposta e ottima sopratutto per il sistema frenante che con l'acqua e vincente ,per il resto siamo li.

per le forcelle in carbonio ,vai tranquillo pero anche li si cela in comfort ,ci sono quelle " race "rigide e quasi diritte , e quelle più comode con l'asse del perno ruota più spostato in avanti ,meno reattivo ma molto molto più comode.
Le più comode provate da me erano in acciaio .
Anche queste le trovi con poca spesa .
Poi e tutto come un tappetto se lo tiri a destra rimani scoperto a sinistra ,devi valutare tu quanta comodità ti serve ,consapevole che ci rimetti sul resto.:cry:
Io direi che per le ore di selle necessarie per queste manifestazioni la comodità a il suo notevole peso ! :mrgreen::asd::asd:
Gli elementi da valutare in ordine di importanza sono:
1)posizione in bici
2)allenamento alla posizione
3) sella
4)ruote
5)scarpini
6)telaio
7) ecc. perché tutto a la sua importanza :un po qua un po la.
per ora non mi viene in mente altro !
buone rando a tutti !
 

ilpinz

Novellino
9 Ottobre 2008
7
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Bene bene ... un altro apprendista randagio !
In merito a tuo quesito ,ti rispondo cosi :con 2000 euro fai una mega bici da rando e non solo!
Visto che pero sei alle prime armi ti consiglierei 2 soluzioni anche economiche.
1) potresti tenere la tua bici e sostituire solo le ruote con un tipo 32 copertoncino da minimo 25 ,raggi acciaio più tradizionali e sicuramente più comode oltre che più robuste , potrebbe letteralmente ribaltare la situazione con un costo quasi irrisorio ,e reversibile in 2 minuti .
Quando uso le mie sembra di avere i molleggi , e alle buche non ci faccio quasi più caso ,provare per credere .
Sul profilo di comfort fa guadagnare almeno 5 e più volte quello di un qualsiasi telaio.
2) la bici da te proposta e ottima sopratutto per il sistema frenante che con l'acqua e vincente ,per il resto siamo li.

per le forcelle in carbonio ,vai tranquillo pero anche li si cela in comfort ,ci sono quelle " race "rigide e quasi diritte , e quelle più comode con l'asse del perno ruota più spostato in avanti ,meno reattivo ma molto molto più comode.
Le più comode provate da me erano in acciaio .
Anche queste le trovi con poca spesa .
Poi e tutto come un tappetto se lo tiri a destra rimani scoperto a sinistra ,devi valutare tu quanta comodità ti serve ,consapevole che ci rimetti sul resto.:cry:
Io direi che per le ore di selle necessarie per queste manifestazioni la comodità a il suo notevole peso ! :mrgreen::asd::asd:
Gli elementi da valutare in ordine di importanza sono:
1)posizione in bici
2)allenamento alla posizione
3) sella
4)ruote
5)scarpini
6)telaio
7) ecc. perché tutto a la sua importanza :un po qua un po la.
per ora non mi viene in mente altro !
buone rando a tutti !

Grazie mille, ma, seppur con tutta l'umiltà del mondo, non credo di essere proprio proprio alle primissime armi.

Il problema è che sulla mia non posso montare copertoncini oltre il 25 perché la forcella e il carro non mi lasciano spazio utile (è molto corsaiola, come ti dicevo). Oltretutto la mia non accetta il montaggio di borse (nè sul reggisella, nè sul telaio, nè sul manubrio) e questo mi dà abbastanza fastidio.
La mia perplessità riguardo alla forca in carbonio è che non resista a dei viaggi importanti, anche con tanto sterrato, e carica come si conviene a chi fa del cicloturismo in autonomia
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Bici
Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
beppe giù;2194005 ha scritto:
Dalle mie parti (Grosseto) 15/20 anni fà esisteva una sorta di brevetto, valido per tutto l'anno, denominato "Mare-Vetta-Mare". Il percorso era da Marina di Grosseto fino alla Vetta dell'Amiata e ritorno: 192 km da effettuarsi nell'arco di una giornata, dall'alba al tramonto. A testimonianza del passaggio ti dovevi far timbrare il "ruolino di marcia" da alcuni bar o negozi specifici.
Finita l'"impresa" ti presentavi con il ruolino di marcia timbrato all'organizzatore (la UISP locale) e ricevevi una mattonella ricordo.

Era un cosiddetto "brevetto permanente". o-o

Qualche anno fa mi ci ero appassionata anch'io, pensa che nel 2004 avevo trovato su internet un tipo in Valle d'Aosta che organizzava un paio di brevetti scalatore davvero suggestivi. Uno di questi consisteva nello scalare il Colle Saint Pantalèon dalle quattro diverse strade, naturalmente dall'alba al tramonto. Al mattino costui (tale Ercole) venne ad aspettarmi al luogo convenuto e salimmo insieme i primi due versanti. Poi mi lasciò e gli altri due me li smazzai in solitaria, ma una volta ritornata all'agognato parcheggio lo trovai ad attendermi con un thermos di tè caldo (era maggio, ma faceva un freddo cane!), un diploma, un trofeo e una medaglia "inventati" da lui tutti per me. :eek: I racconti di questo e dell'altro brevetto valdostano sono nel mio blog a disposizione di tutti.
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Bici
Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Il problema è che sulla mia non posso montare copertoncini oltre il 25 perché la forcella e il carro non mi lasciano spazio utile (è molto corsaiola, come ti dicevo). Oltretutto la mia non accetta il montaggio di borse (nè sul reggisella, nè sul telaio, nè sul manubrio) e questo mi dà abbastanza fastidio.
La mia perplessità riguardo alla forca in carbonio è che non resista a dei viaggi importanti, anche con tanto sterrato, e carica come si conviene a chi fa del cicloturismo in autonomia

I copertoncini da 25 sono già un eccellente compromesso, sono quelli che uso io per fare le Audax. Non penso sia necessario andare oltre, perchè pagheresti in peso e resistenza al rotolamento (nelle Audax ogni oncia di energia è preziosa e va risparmiata). :cassius:

Mi fa strano che tu non possa montare delle borse: oggi fanno agganci appositi per curve e reggisella oversize... a meno che le tue periferiche non abbiano forme eccentriche (es. sezione ovoidale, alare, o quant'altro). ;nonzo% Valuta se è possibile sostituirle con pezzi tradizionali di sezione tonda, preferibilmente in alluminio.

La comodità e la posizione in sella sono essenziali. Se il tuo telaio è troppo rigido e se il cannotto forcella è stato tagliato troppo corto, purtroppo c'è poco da salvare. Puoi provare comunque delle ruote a profilo basso non troppo "spinte": io sulla mia Bianchi Infinito ho avuto delle belle sorprese a seconda delle ruote montate... :eek:

Infine, nessuna controindicazione per telai e forcelle in carbonio. La mitica "fibra nera" ha meravigliose qualità di leggerezza e comfort, io direi che per una bici-Audax è l'ideale. Attenzione però, non sto parlando di cicloturismo estremo con borsoni Ortlieb carichi all'inverosimile e tenda e pentolame annessi! Se sono quelle le tue intenzioni ti conviene dirottare su qualcosa di più massiccio, anche un telaio da ciclocross. o-o
 

mitico_2

Passista
6 Dicembre 2009
3.850
147
piemonte
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Bici
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Mi sento sempre più attratto dal mondo delle rando e mi rendo conto che con la mia corsa in carbonio superare i 100 km diventa una tortura. Pensavo quindi di rottamarla e di puntare su una bici più comoda e versatile, magari anche per fare del cicloturismo easy con borse e tenda.
Ma che bici hai al momento?
Non rottamare, spedisci a me!! (spese di spedizione a carico mio)
 

ilpinz

Novellino
9 Ottobre 2008
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I copertoncini da 25 sono già un eccellente compromesso, sono quelli che uso io per fare le Audax. Non penso sia necessario andare oltre, perchè pagheresti in peso e resistenza al rotolamento (nelle Audax ogni oncia di energia è preziosa e va risparmiata). :cassius:

Mi fa strano che tu non possa montare delle borse: oggi fanno agganci appositi per curve e reggisella oversize... a meno che le tue periferiche non abbiano forme eccentriche (es. sezione ovoidale, alare, o quant'altro). ;nonzo% Valuta se è possibile sostituirle con pezzi tradizionali di sezione tonda, preferibilmente in alluminio.

La comodità e la posizione in sella sono essenziali. Se il tuo telaio è troppo rigido e se il cannotto forcella è stato tagliato troppo corto, purtroppo c'è poco da salvare. Puoi provare comunque delle ruote a profilo basso non troppo "spinte": io sulla mia Bianchi Infinito ho avuto delle belle sorprese a seconda delle ruote montate... :eek:

Infine, nessuna controindicazione per telai e forcelle in carbonio. La mitica "fibra nera" ha meravigliose qualità di leggerezza e comfort, io direi che per una bici-Audax è l'ideale. Attenzione però, non sto parlando di cicloturismo estremo con borsoni Ortlieb carichi all'inverosimile e tenda e pentolame annessi! Se sono quelle le tue intenzioni ti conviene dirottare su qualcosa di più massiccio, anche un telaio da ciclocross. o-o

Grazie mille Silvia,
Onoratissimo di ricevere consigli da te (sono un tuo fan e seguo assiduamente il tuo blog - quando ti degni di aggiornarlo :angrymod: - in cerca di ispirazione).
Proverò delle ruote nuove un po' più "ignoranti" e un sistema curva-attacco tradizionali prima di effettuare delle scelte più drastiche.
Vediamo cosa succede.