Controvento - Vento contro - Vento contrario

barone03 ha scritto:

Ma non serve il calibro, tu inserisci la ruota nella forcella, serra leggermente lo sgancio assicurati che sia in battuta il mozzo, guarda che sia centrata rispetto (non ai freni) ma alla forcella e serra definitivamente.

Finito.

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È quello che ho fatto. Ma come credi si sia potuta spostare così tanto pur rimanendo fissata, tanto che ho dovuto strattonarla per toglierla?

Palmlu ha scritto:

È quello che ho fatto. Ma come credi si sia potuta spostare così tanto pur rimanendo fissata, tanto che ho dovuto strattonarla per toglierla?

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Se lo sgancio è venuto via con semplicità disarmante sicuramente la ruota anteriore ballava nella sede alle minime asperità e provocava non poca insicurezza alla tua guida. Io controllerei anche il posteriore. La bici dovrebbe filare come un treno quando tutto è in asse.

Palmlu ha scritto:

È quello che ho fatto. Ma come credi si sia potuta spostare così tanto pur rimanendo fissata, tanto che ho dovuto strattonarla per toglierla?

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E' stata fissata male all'ultimo smontaggio, metti alla base delle forche internamente ed esternamente (dove alloggiano le molle), un filo di grasso, ma proprio un velo, quella parte è alluminio e, come ben sai l'alluminio è un materiale morbido, quindi facile segnarlo.

barone03 ha scritto:

E' stata fissata male all'ultimo smontaggio, metti alla base delle forche internamente ed esternamente (dove alloggiano le molle), un filo di grasso, ma proprio un velo, quella parte è alluminio e, come ben sai l'alluminio è un materiale morbido, quindi facile segnarlo.

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Oggi pomeriggio la porto dal meccanico e gli faccio dare una controllata generale. Comunque un po' di grasso dovrò acquistarlo perché non ne ho. C'è una marca particolare che potete consigliarmi? Si acquista in ferramenta o presso i negozi di bici?

Palmlu ha scritto:

Oggi pomeriggio la porto dal meccanico e gli faccio dare una controllata generale. Comunque un po' di grasso dovrò acquistarlo perché non ne ho. C'è una marca particolare che potete consigliarmi? Si acquista in ferramenta o presso i negozi di bici?

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In qualsiasi brico un grasso al litio bianco va benissimo è anche resistente all'acqua, (per le parti esterne), per cuscinetti inteni ruote, tipo ruota libera meglio un grasso al PTFE ovvero al teflon, così non si rischia di indebolire parti plastiche.... per il male al.... li ci vuole la vasellina!!!

Palmlu ha scritto:

magari ho anche rischiato di perdere la ruota

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Non hai rischiato di perderla.
Sul posteriore grava la maggior parte del peso quindi non c'è pericolo particolare.
Se si fosse aperto/rotto lo sgancio, la ruota, sarebbe solo uscita di sede e ti saresti fermato. Al limite avresti potuto provovocare danni ad altri componenti.
Per il resto, come ti hanno detto, basta metterla in battuta da entrambe le parti e sei apposto, piuttosto verifica che non si sia storto il perno dello sgancio.

(Ale74) ha scritto:

Non hai rischiato di perderla.
Sul posteriore grava la maggior parte del peso quindi non c'è pericolo particolare.
Se si fosse aperto/rotto lo sgancio, la ruota, sarebbe solo uscita di sede e ti saresti fermato. Al limite avresti potuto provovocare danni ad altri componenti.
Per il resto, come ti hanno detto, basta metterla in battuta da entrambe le parti e sei apposto, piuttosto verifica che non si sia storto il perno dello sgancio.

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I vecchi meccanici (bontà loro), inserivano la ruota, chiudevano leggermente lo sgancio, poi alzavano o l'anteriore o il posteriore, mollavano la bici 2 3 volte, poi serravano....

So che pedalare controvento non è la stessa cosa che pedalare in salita, ma contro il muro di vento contiuno di maestrale, rinforzatosi improvvisamente ieri, fino a 60-70 km/h, al mio rientro dal solito giretto di una 50ina di km, per me è stata davvero tosta.

Non riuscivo a superare i 18-20 km/h, con rapporti molto agili (34x14-15-17) che spingevo a non più di 80-85 RPM. Presa bassa del manubrio, senza mai alzarmi dalla sella.
E' stata più dura di una salita di 10 km, con pendenza media....

Risultato, stamattina mi sono svegliato con le i polpacci indolenziti (chissà perchè proprio i polpacci e non anche i qudricipiti).

Domanda: come è meglio pedalare contro un vento forte contrario che ti coglie all'improvviso?

grizzly_ ha scritto:

So che pedalare controvento non è la stessa cosa che pedalare in salita, ma contro il muro di vento contiuno di maestrale, rinforzatosi improvvisamente ieri, fino a 60-70 km/h, al mio rientro dal solito giretto di una 50ina di km, per me è stata davvero tosta.

Non riuscivo a superare i 18-20 km/h, con rapporti molto agili (34x14-15-17) che spingevo a non più di 80-85 RPM. Presa bassa del manubrio, senza mai alzarmi dalla sella.
E' stata più dura di una salita di 10 km, con pendenza media....

Risultato, stamattina mi sono svegliato con le i polpacci indolenziti (chissà perchè proprio i polpacci e non anche i qudricipiti).

Domanda: come è meglio pedalare contro un vento forte contrario che ti coglie all'improvviso?

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non c'e' consiglio che tenga, quando capita son dolori, l'unico aiuto e' essere in gruppo e darsi cambi regolari.

grizzly_ ha scritto:

So che pedalare controvento non è la stessa cosa che pedalare in salita, ma contro il muro di vento contiuno di maestrale, rinforzatosi improvvisamente ieri, fino a 60-70 km/h, al mio rientro dal solito giretto di una 50ina di km, per me è stata davvero tosta.

Non riuscivo a superare i 18-20 km/h, con rapporti molto agili (34x14-15-17) che spingevo a non più di 80-85 RPM. Presa bassa del manubrio, senza mai alzarmi dalla sella.
E' stata più dura di una salita di 10 km, con pendenza media....

Risultato, stamattina mi sono svegliato con le i polpacci indolenziti (chissà perchè proprio i polpacci e non anche i qudricipiti).

Domanda: come è meglio pedalare contro un vento forte contrario che ti coglie all'improvviso?

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con gli stessi criteri con cui fai una salita. vince il vento, tu perdi sempre, quindi cerca di pedalare a potenza costante, come se non ci fosse il vento, accorciando e mantenendo la stessa cadenza.

Che ti frega della velocità? tu devi gestire lo sforzo, non è che puoi mantenere una certa velocità a prescindere.
Se pensi di spostare il vento a colpi di pedale, ti garantisco che non funziona

grizzly_ ha scritto:

So che pedalare controvento non è la stessa cosa che pedalare in salita, ma contro il muro di vento contiuno di maestrale, rinforzatosi improvvisamente ieri, fino a 60-70 km/h, al mio rientro dal solito giretto di una 50ina di km, per me è stata davvero tosta.

Non riuscivo a superare i 18-20 km/h, con rapporti molto agili (34x14-15-17) che spingevo a non più di 80-85 RPM. Presa bassa del manubrio, senza mai alzarmi dalla sella.
E' stata più dura di una salita di 10 km, con pendenza media....

Risultato, stamattina mi sono svegliato con le i polpacci indolenziti (chissà perchè proprio i polpacci e non anche i qudricipiti).

Domanda: come è meglio pedalare contro un vento forte contrario che ti coglie all'improvviso?

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Ti rialzi, butti agile e pedali tranquillo e rilassato.
Se ti metti a forzare puntando alla velocità sei finito, come dice [MENTION=47842]mag[/MENTION] vince sempre il vento, non ce niente da fare.......

mag ha scritto:

con gli stessi criteri con cui fai una salita. vince il ventoa

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più o meno come in F&F 7 quando vin diesel dice che in una guerra di strada a vince sempre la strada

E' li che s'impara quanto conta l'aerodinamica in bicicletta.
Presa bassa, testa bassa, gomiti piegati ... insomma panz'a'tterra.

E' come nuotare controcorrente, c'è poco da fare; pedalata più agile, posizione più aerodinamica e bestemmia ogni 100m! Comunque ti sdraia.

È successo anche a me lunedì mattina, all' andata tenevo medie pazzesche e senza sforzo, illudendomi di stare diventando un grande ciclista. Al ritorno un vento non fortissimo ma costante e teso, mi ha riportato con i piedi a terra, costringendomi a conquistarmi ogni metro e mandando a farsi benedire le medie !
Sono proprio un principiante !

Quello che ho imparato io fin ora:
Guardare sempre il meteo prima dell'uscita;
Se lo fai il vento non ti coglierà mai all'improvviso,
Se c'è vento forte, qualunque esso sia cerca di programmare i percorsi in modo da avere le salite con vento a favore e vento contro al rientro in discesa.

Saleut.

Si, bisogna proprio guardarlo questo meteo, anche solo per controllare il vento.
E' la prima volta che mi frega. Non era molto forte all'andata, ma si è rinforzato all'improvviso.

Istintivamente ho alleggerito il rapporto e mi sono "spianato" in presa bassa. Ma controvento non si riesce mai ad essere molto agili, neanche con rapporti cortissimi, è sempre e comunque una faticaccia.

L'impressione che avevo in certi momenti è che si facesse meno fatica con un rapporto più lungo e una cadenza più bassa, ma avevo timore di sforzare ancora di più le ginocchia.

Ho notato anche che più si carica sull'anteriore e meglio si procede. Per questo sono rimasto seduto per molto tempo in punta di sella. Meno male che il fondello mi ha aiutato.

Infine, ho bevuto di più. Il vento forte asciuga in fretta le mucose e la gola si secca.

Io organizzo le mie uscite sempre in base al vento che tira. Contrario all andata e a favore al rientro. Controllo sempre con l App ilMeteo. Non sbaglia mai


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simo24v ha scritto:

Io organizzo le mie uscite sempre in base al vento che tira. Contrario all andata e a favore al rientro. Controllo sempre con l App ilMeteo. Non sbaglia mai


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Quella App con il meteo ci azzecca parecchio, è quindi affidabile anche per il vento ?

E se invece si sfruttasse il vento per fare forza resistente, alternativo alle salite?
I muscoli maggiormente interessati sono diversi. Per esempio i polpacci.