Riflessione su prezzi gran fondo

samuelgol

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Il c.o. in linea di massima pensa per se, ossia tenta di massimizzare il numero di iscritti. Fra le varie metodiche per ottenere cio', quando possibile, esiste anche la possibilita' di fare iscrizioni e/o ritirare i pacchi gare alle 6:30 di domenica mattina, cosa ovviamente pensata per permettere l'iscrizione anche a chi arriva in citta' appena prima dell'evento, senza pernottare. Al c.o., in genere, fa piu' comodo avere 50 persone in piu' che arrivano la domenica mattina piuttosto che 50 in meno con venti camere occupate in piu'.
Non tutti i CO guardano solo il proprio orticello. O se vogliamo ragionano sul meglio l'uovo oggi (i 50 iscritti in più), anzichè la gallina domani (miglior facilità di organizzazione grazie all'appoggio delle istituzioni e della popolazione che vede l'introito anche se della bici non gli frega nulla).
E' la differenza che c'è tra il diventare da zero alla MdD e il fare qualche anno alla men peggio e poi morire perchè qualche ente non ti dà il permesso per passare qua o là, o te lo toglie last minute o la popolazione ti mette i bastoni fra le ruote non aiutandoti o boicottandoti addirittura.
Sbarramenti degli enti locali ne leggo molti anche nelle Marche (Sibillini, Colli Ascolani i primi 2 che mi vengono in mente).
 

cacciatorino

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12 Agosto 2012
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Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
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Non tutti i CO guardano solo il proprio orticello. O se vogliamo ragionano sul meglio l'uovo oggi (i 50 iscritti in più), anzichè la gallina domani (miglior facilità di organizzazione grazie all'appoggio delle istituzioni e della popolazione che vede l'introito anche se della bici non gli frega nulla).
E' la differenza che c'è tra il diventare da zero alla MdD e il fare qualche anno alla men peggio e poi morire perchè qualche ente non ti dà il permesso per passare qua o là, o te lo toglie last minute o la popolazione ti mette i bastoni fra le ruote non aiutandoti o boicottandoti addirittura.
Sbarramenti degli enti locali ne leggo molti anche nelle Marche (Sibillini, Colli Ascolani i primi 2 che mi vengono in mente).

Gli enti locali che ti rompono le scatole sono quelli il cui territorio e' solo attraversato dal percorso, che hanno cioe' solo fastidi e quasi nessun vantaggio (vedi Norcia) dal passaggio dei corridori. La citta' sede dell'evento in genere non si mette mai di traverso, con alberghi o senza, anzi in genere collabora.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
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Gli enti locali che ti rompono le scatole sono quelli il cui territorio e' solo attraversato dal percorso, che hanno cioe' solo fastidi e quasi nessun vantaggio (vedi Norcia) dal passaggio dei corridori. La citta' sede dell'evento in genere non si mette mai di traverso, con alberghi o senza, anzi in genere collabora.
Sull'altipiano di Castelluccio di Norcia i ciclisti non porteranno benefici, ma nemmeno fastidi. Questi li portano le migliaia di auto e moto private che le domeniche della fioritura vengono assurdamente fatte salire lassù...
Tolto il passaggio della granfondo non è che hanno risolto i problemi.
 

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Sull'altipiano di Castelluccio di Norcia i ciclisti non porteranno benefici, ma nemmeno fastidi. Questi li portano le migliaia di auto e moto private che le domeniche della fioritura vengono assurdamente fatte salire lassù...
Tolto il passaggio della granfondo non è che hanno risolto i problemi.

Vero, pero' il camper con 5 persone o il gruppo dei motociclisti magari un panino con la porchetta se lo comprano, i ciclisti invece non comprano niente.

Secondo me il ragionamento dell'auto-moto-camper-bus-turista e' questo: l'anno scorso c'era la corsa e sono stato bloccato da un omino giallo per due ore al bivio di colle galluccio, quest'anno la domenica della corsa non ci riprovo per niente, e vado direttamente al mare o su un'altra montagna (poi magari se non c'era l'omino giallo lui sarebbe rimasto bloccato 500 mt piu' avanti per l'intasamento, ma conta la percezione della realta' e non la realta' stessa).

Il ragionamento del castelluccese o del norcino quindi diventa: vuoi vedere che di anno in anno per colpa della corsetta dei ciclisti dopolavoristi mi viene meno gente a comprare il panino con la porchetta e delle otto domeniche estive me ne perdo una per colpa della gara ciclistica?

A torto o a ragione secondo me il ragionamento che viene fatto e' quello sopra esposto. Parlando della Sibillini, a Caldarola sicuramente sono stracontenti che una volta l'anno arrivi la corsa, nel resto del territorio invece ho qualche dubbio.

P.S. Sto esprimendo valutazioni a titolo puramente personale, senza alcun legame con quanto possano invece pensare i miei compagni e dirigenti dell'ASD che organizza la Leop.
 

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Vero, pero' il camper con 5 persone o il gruppo dei motociclisti magari un panino con la porchetta se lo comprano, i ciclisti invece non comprano niente.

Secondo me il ragionamento dell'auto-moto-camper-bus-turista e' questo: l'anno scorso c'era la corsa e sono stato bloccato da un omino giallo per due ore al bivio di colle galluccio, quest'anno la domenica della corsa non ci riprovo per niente, e vado direttamente al mare o su un'altra montagna (poi magari se non c'era l'omino giallo lui sarebbe rimasto bloccato 500 mt piu' avanti per l'intasamento, ma conta la percezione della realta' e non la realta' stessa).

Il ragionamento del castelluccese o del norcino quindi diventa: vuoi vedere che di anno in anno per colpa della corsetta dei ciclisti dopolavoristi mi viene meno gente a comprare il panino con la porchetta e delle otto domeniche estive me ne perdo una per colpa della gara ciclistica?

A torto o a ragione secondo me il ragionamento che viene fatto e' quello sopra esposto. Parlando della Sibillini, a Caldarola sicuramente sono stracontenti che una volta l'anno arrivi la corsa, nel resto del territorio invece ho qualche dubbio.

P.S. Sto esprimendo valutazioni a titolo puramente personale, senza alcun legame con quanto possano invece pensare i miei compagni e dirigenti dell'ASD che organizza la Leop.
Ci sta che i castelluccesi di norcia ragionino così.
Aldilà della corsa, che si può anche non fare nelle domeniche della fioritura (infatti sarà anticipata al 7 maggio), stanno distruggendo con il loro modo di ragionare l'unico motivo della loro immeritata ricchezza. Fossi amministratore di quelle parti, chiusura del traffico privato motorizzato e navette da Norcia Visso e Montemonaco. Così i paninari vendono lo stesso ma l'ambiente non si distrugge.
 

samuelgol

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Vero, pero' il camper con 5 persone o il gruppo dei motociclisti magari un panino con la porchetta se lo comprano, i ciclisti invece non comprano niente.

Secondo me il ragionamento dell'auto-moto-camper-bus-turista e' questo: l'anno scorso c'era la corsa e sono stato bloccato da un omino giallo per due ore al bivio di colle galluccio, quest'anno la domenica della corsa non ci riprovo per niente, e vado direttamente al mare o su un'altra montagna (poi magari se non c'era l'omino giallo lui sarebbe rimasto bloccato 500 mt piu' avanti per l'intasamento, ma conta la percezione della realta' e non la realta' stessa).

Il ragionamento del castelluccese o del norcino quindi diventa: vuoi vedere che di anno in anno per colpa della corsetta dei ciclisti dopolavoristi mi viene meno gente a comprare il panino con la porchetta e delle otto domeniche estive me ne perdo una per colpa della gara ciclistica?

.........
Questo avviene quando ognuno guarda il proprio orticello pensando all'uovo oggi anzichè alla gallina domani.
Alla MdD in teoria ogni rifugio in cima ai passi quella domenica perde un sacco di soldi. Idem quando passano i Sellarondabike day. Ci sono interi comuni teoricamente isolati e "prigionieri" della gara. Pensa Arabba o Pieve di Livinallongo che pur essendo solo di passaggio hanno gli abitanti che non possono andare da nessuna parte (mi son sempre chiesto se un anziano si sente male che succede.....)....persino Cortina d'Ampezzo dhe è Cortina, non fa problemi a vedersi bloccati Giau e Falzarego. Tutti han capito che se quella domenica ci "rimettono", la gara è uno spot per le loro zone e ci guadagneranno in futuro....e i loro governanti locali beneficieranno della "contentezza" dei loro elettori...oltre che di maggiori imposte locali derivanti da una economia meno stagnante....è tutta una catena. Metti in moto un treno e viaggiano tutti i vagoni. Se fermi la locomotiva addio. Alla 3Epic di Auronzo di Cadore stan facendo la stessa cosa. Interi paesi "isolati per ore" eppure pare siano entusiasti della cosa. Sperano anche loro in Veneto di lanciare le loro zone per gente che poi ci ritorna anche extragara con le famiglie....oltre ai giorni della gara. Re Michil docet....con buona pace di chi lo critica perchè aumenta il prezzo....che se lo raddoppia fa soldout lo stesso.
 
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Questo avviene quando ognuno guarda il proprio orticello pensando all'uovo oggi anzichè alla gallina domani.
Alla MdD in teoria ogni rifugio in cima ai passi quella domenica perde un sacco di soldi. Idem quando passano i Sellarondabike day. Ci sono interi comuni teoricamente isolati e "prigionieri" della gara. Pensa Arabba o Pieve di Livinallongo che pur essendo solo di passaggio hanno gli abitanti che non possono andare da nessuna parte (mi son sempre chiesto se un anziano si sente male che succede.....)....persino Cortina d'Ampezzo dhe è Cortina, non fa problemi a vedersi bloccati Giau e Falzarego. T.
Se deve passare un'ambulanza ovviamente fermi la corsa per quei minuti necessari.
Relativamente all'entusiasmo delle popolazioni, qui in centro Italia non esiste: quando va bene sei tollerato, quando va male ti insultano o cercano di forzare il blocco.
Una grossa differenza sta nel fatto che nel comprensorio alpino ormai la maggioranza della popolazione vive di turismo e quindi capisce il discorso. La fascia pedemontsna appenninica invece, oltre che enormemente più popolata, ha anche un'economia più varia e meno dipendente dai vari eventi turistici o culturali, per cui meno disposta a tollerare il fastidio, in assenza di un beneficio più o meno diretto.
 

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.......
Aldilà della corsa, che si può anche non fare nelle domeniche della fioritura (infatti sarà anticipata al 7 maggio), .......
Ecco. Hanno subito fregato la data buona a Camerino. Sono stati scaltri. Quelli si suicidano a giugno in mezzo alla canicola e questi se ne fregano dei pochi km freschi e si scelgono una data in cui tutti sono belli in forma e il clima in Italia, Alpi a parte, è ideale per pedalare.
......., stanno distruggendo con il loro modo di ragionare l'unico motivo della loro immeritata ricchezza. Fossi amministratore di quelle parti, chiusura del traffico privato motorizzato e navette da Norcia Visso e Montemonaco. Così i paninari vendono lo stesso ma l'ambiente non si distrugge.
Ma infatti, perchè pensi che eventi come MdD, Oetzy ecc.ecc., pur con percorsi duri, zone meteorologicamente a rischio facciano soldout mesi e mesi prima, lasciando fuori migliaia di scontenti (per non poter partecipare) pur con prezzi di iscrizione molto alti e che possono stabilire come gli pare?
Perchè non han ragionato con l'uovo quella domenica, ma con la gallina gli altri 364 giorni all'anno. La differenza fra l'imprenditore di successo che investe (stay hungry stay foolish) e quello destinato a fallire o a rimanere piccolo e fra mille peripezie, che invece mette i soldi nel cuscino e li fa svalutare.

Se deve passare un'ambulanza ovviamente fermi la corsa per quei minuti necessari..........
Fermare la MdD? In 30 edizioni non credo sia mai successo.....forse usano l'elicottero del SUEM. Non fermano certo la gara con 9000 persone.
........
Relativamente all'entusiasmo delle popolazioni, qui in centro Italia non esiste: quando va bene sei tollerato, quando va male ti insultano o cercano di forzare il blocco.
Una grossa differenza sta nel fatto che nel comprensorio alpino ormai la maggioranza della popolazione vive di turismo e quindi capisce il discorso. La fascia pedemontsna appenninica invece, oltre che enormemente più popolata, ha anche un'economia più varia e meno dipendente dai vari eventi turistici o culturali, per cui meno disposta a tollerare il fastidio, in assenza di un beneficio più o meno diretto.
Di nuovo, ripeto. Tutti guardano il proprio orticello. Mentalità tipica degli italiani, pensare all'immediato e solo a se stessi. E' per questo che per conformazione del territorio e latitudine potremmo essere come paese la Montecarlo del mondo e invece siamo la Bagdad del mondo
 
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Ecco. Hanno subito fregato la data buona a Camerino. Sono stati scaltri. Quelli si suicidano a giugno in mezzo alla canicola e questi se ne fregano dei pochi km freschi e si scelgono una data in cui tutti sono belli in forma e il clima in Italia, Alpi a parte, è ideale per pedalare.

Ma infatti, perchè pensi che eventi come MdD, Oetzy ecc.ecc., pur con percorsi duri, zone meteorologicamente a rischio facciano soldout mesi e mesi prima, lasciando fuori migliaia di scontenti (per non poter partecipare) pur con prezzi di iscrizione molto alti e che possono stabilire come gli pare?
Perchè non han ragionato con l'uovo quella domenica, ma con la gallina gli altri 364 giorni all'anno. La differenza fra l'imprenditore di successo che investe (stay hungry stay foolish) e quello destinato a fallire o a rimanere piccolo e fra mille peripezie, che invece mette i soldi nel cuscino e li fa svalutare.

Fermare la MdD? In 30 edizioni non credo sia mai successo.....forse usano l'elicottero del SUEM. Non fermano certo la gara con 9000 persone.

Di nuovo, ripeto. Tutti guardano il proprio orticello. Mentalità tipica degli italiani, pensare all'immediato e solo a se stessi. E' per questo che per conformazione del territorio e latitudine potremmo essere come paese la Montecarlo del mondo e invece siamo la Bagdad del mondo

Mah guarda io un po' di esperienza sul campo me la sono fatta, poi senz'altro di cose devo impararne ancora molte, anche da utenti del forum che le gare le disputano ma non le organizzano. Sono anche abituato a fare i conti con la realtà in cui vivo (intesa come cultura e bisogni delle persone che vivono sul territorio) e accontentarmi di ottenere 90 invece che puntare a 100 e ottenere zero. Relativmente alla ambulanza si tratta di sospensioni parziali, magari ci saranno state ma non interessavano il tratto di percorso su cui ti trovavi per cui non te ne sarai accorto. Del resto se possiamo fermare la parigi-roubaix per un passaggio a livello, non vedo lo scandalo di fermare una gara amatoriale per far passare un mezzo di emergenza.
 

samuelgol

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Mah guarda io un po' di esperienza sul campo me la sono fatta, poi senz'altro di cose devo impararne ancora molte, anche da utenti del forum che le gare le disputano ma non le organizzano. Sono anche abituato a fare i conti con la realtà in cui vivo (intesa come cultura e bisogni delle persone che vivono sul territorio) e accontentarmi di ottenere 90 invece che puntare a 100 e ottenere zero.........
La mentalità imprenditoriale non vale solo per chi organizza corse. Chiaramente non ho citato alcuna corsa in particolare che fa un ragionamento sbagliato, in primis perchè non conosco la realtà di tutte le corse e della tua men che meno, non avendoci nemmeno mai partecipato.
Il mio discorso lo faccio su quelle di cui ho o ho avuto esperienza diretta sia in senso positivo che in senso negativo.....e quelle che sono morte erano tutte che guardavano all'uovo oggi, vuoi anche perchè costrette, spesso per indole però, mentre quelle migliori sono tutte quelle che con mezzo occhio guardavano all'oggi e con l'altro occhio e mezzo al domani.
........ Relativmente alla ambulanza si tratta di sospensioni parziali, magari ci saranno state ma non interessavano il tratto di percorso su cui ti trovavi per cui non te ne sarai accorto. ........
Io ho partecipato ad appena 3 edizioni su 30, quindi quel che posso aver visto io o meno è limitatissimo. Mi riferivo al fatto di non aver mai letto nessuno che abbia raccontato un fatto del genere nè per testimonianza diretta nè per averlo saputo de relato. Due sono le cose. O non è mai successo e in questo Michil ha fortuna come col meteo, oppure se è successo ha volato l'elicottero del Suem...cosa che in quelle zone (questo lo so per certo) accade di sovente, essendo gli ospedali lontani e le strade lente e tortuose.
 

Airone del Chianti

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La mentalità imprenditoriale non vale solo per chi organizza corse.
Esattamente. E' una questione di marketing territoriale, di capacità di saper promuovere il proprio prodotto, inteso come pacchetto complessivo offerto a chi viene in zona che è fatto non solo di bellezza dei luoghi, ma anche di opportunità di viverli e di qualità dell'accoglienza. Sulle Dolomiti li hanno tutti o quasi e hanno sempre successo, a Cesenatico sopperiscono con l'ospitalità ad alcune lacune, in altri luoghi fanno fatica a fare i numeri perché - pur disponendo di un territorio meraviglioso - le comunità locali e le popolazioni sono meno propense all'accoglienza (vedi p.es. cuneese e liguria)
 

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Esattamente. E' una questione di marketing territoriale, di capacità di saper promuovere il proprio prodotto, inteso come pacchetto complessivo offerto a chi viene in zona che è fatto non solo di bellezza dei luoghi, ma anche di opportunità di viverli e di qualità dell'accoglienza. Sulle Dolomiti li hanno tutti o quasi e hanno sempre successo, a Cesenatico sopperiscono con l'ospitalità ad alcune lacune, in altri luoghi fanno fatica a fare i numeri perché - pur disponendo di un territorio meraviglioso - le comunità locali e le popolazioni sono meno propense all'accoglienza (vedi p.es. cuneese e liguria)

Ragioniamo su un aspetto: la popolazione del comprensorio delle dolomiti ormai in gran parte vive di turismo, con invece poche persone che lavorano nel legname e pochissime nell'industria lattiera (dico a caso, ma non penso di sbagliare di tanto). Non penso che lassu' facciano molto altro, almeno quando ci sono stato non mi e' parso di vedere molti capannoni di industrie. Parliamo quindi di popolazioni dove il turismo e' vitale all'interesse economico, da cui il tappeto rosso a qualunque cosa che richiami gente lassu'.

Se parliamo invece di Marche, Umbria, Liguria, Lazio, etc, ci troviamo ad organizzare corse dove se va bene il 2% della popolazione attiva ha la propria attivita' economica nel turismo o nella ricettivita', mentre il resto della gente fa tutt'altro. A quel punto la GF diventa invariabilmente un fastidio perche' ho il disagio di non potermi muovere come mi pare, e nemmeno mi entra granche' in tasca. Voglio dire che in certe zone d'Italia andiamo ad insistere in territori in cui la cultura del turismo non e' diffusa, non perche' siano brutti o ignoranti ma semplicemente perche' hanno fatto altre scelte di sviluppo.

Da questo discende la difficolta' oggettiva degli enti locali a garantire la chiusura totale dei percorsi, sia perche' si tratta sempre di territori fortemente antropizzati, e sia perche' la gente in media ha altro da fare che accogliere i turisti (esclusi gli operatori del settore naturalmente).

Spero di aver fatto capire perche' non possiamo pretendere, noi italici centrali, lo stesso trattamento di favore di chi organizza in una sperduta valle alpina dove ci sono due paesi con tremila residenti nel raggio di 50 km.

Io non l'ho mai fatta, ma alla 9colli c'e' la chiusura integrale del percorso o ci sono i classici 20-30-40 minuti?
 
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Ragioniamo su un aspetto: la popolazione del comprensorio delle dolomiti ormai in gran parte vive di turismo, con invece poche persone che lavorano nel legname e pochissime nell'industria lattiera (dico a caso, ma non penso di sbagliare di tanto). Non penso che lassu' facciano molto altro, almeno quando ci sono stato non mi e' parso di vedere molti capannoni di industrie. Parliamo quindi di popolazioni dove il turismo e' vitale all'interesse economico, da cui il tappeto rosso a qualunque cosa che richiami gente lassu'.

Se parliamo invece di Marche, Umbria, Liguria, Lazio, etc, ci troviamo ad organizzare corse dove se va bene il 2% della popolazione attiva ha la propria attivita' economica nel turismo o nella ricettivita', mentre il resto della gente fa tutt'altro. A quel punto la GF diventa invariabilmente un fastidio perche' ho il disagio di non potermi muovere come mi pare, e nemmeno mi entra granche' in tasca. Voglio dire che in certe zone d'Italia andiamo ad insistere in territori in cui la cultura del turismo non e' diffusa, non perche' siano brutti o ignoranti ma semplicemente perche' hanno fatto altre scelte di sviluppo.

Da questo discende la difficolta' oggettiva degli enti locali a garantire la chiusura totale dei percorsi, sia perche' si tratta sempre di territori fortemente antropizzati, e sia perche' la gente in media ha altro da fare che accogliere i turisti (esclusi gli operatori del settore naturalmente).

Spero di aver fatto capire perche' non possiamo pretendere, noi italici centrali, lo stesso trattamento di favore di chi organizza in una sperduta valle alpina dove ci sono due paesi con tremila residenti nel raggio di 50 km.

Io non l'ho mai fatta, ma alla 9colli c'e' la chiusura integrale del percorso o ci sono i classici 20-30-40 minuti?
Sulle Dolomiti, non ovunque le popolazioni accettano volentieri il turista. In AA sono molto più avanti, Veneto molto meno, soprattutto in determinate zone.
Non parlerei di antropizzazione del centro Italia....quella vera c'è solo intorno ai grandi centri. Il resto è un dedalo di strade e stradine spesso poco trafficate. Vero è che sulle Dolomiti la densità della popolazione è ancor minore, ma altrettanto vero che la strada è spesso una e una soltanto, mentre al centro ci sono una miriade di stradine che se una è chiusa fai l'altra. Infine, l'accoglienza del turista, non è solo la chiusura del traffico, cosa che in effetti hanno in pochi ovunque. Si parla di servizi, di strutture ricettive, di buona organizzazione, di eventi collaterali di intrattenimento di ipotetici familiari (visite guidate, gare dei bambini, sagre ecc.) di percorsi non cambiati last minute per la luna di qualche amministratore locale, di assenza di arzigogoli assurdi per evitare questo o quel diktat.
Certo che se uno mira solo a rastrellare il maggior numero di ciclisti e basta, avrà gente che arriva rompendo le palle con parcheggi selvaggi), non spende un cent, prende il pacco gara, piscia ovunque prima di entrare in griglia, corre (rompendo le palle con col proprio passaggio) arriva, va al pasta party, se va bene prende un caffè e scappa. Il tutto è uguale a zero ritorno economico per la gente e solo rompimento di palle che è quindi uguale a "sindaco, finiscila di dare i permessi a quei rompipalle sennò non ti voto più".
 

longjnes

Maglia Rosa
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Sulle Dolomiti, non ovunque le popolazioni accettano volentieri il turista. In AA sono molto più avanti, Veneto molto meno, soprattutto in determinate zone.
Non parlerei di antropizzazione del centro Italia....quella vera c'è solo intorno ai grandi centri. Il resto è un dedalo di strade e stradine spesso poco trafficate. Vero è che sulle Dolomiti la densità della popolazione è ancor minore, ma altrettanto vero che la strada è spesso una e una soltanto, mentre al centro ci sono una miriade di stradine che se una è chiusa fai l'altra. Infine, l'accoglienza del turista, non è solo la chiusura del traffico, cosa che in effetti hanno in pochi ovunque. Si parla di servizi, di strutture ricettive, di buona organizzazione, di eventi collaterali di intrattenimento di ipotetici familiari (visite guidate, gare dei bambini, sagre ecc.) di percorsi non cambiati last minute per la luna di qualche amministratore locale, di assenza di arzigogoli assurdi per evitare questo o quel diktat.
Certo che se uno mira solo a rastrellare il maggior numero di ciclisti e basta, avrà gente che arriva rompendo le palle con parcheggi selvaggi), non spende un cent, prende il pacco gara, piscia ovunque prima di entrare in griglia, corre (rompendo le palle con col proprio passaggio) arriva, va al pasta party, se va bene prende un caffè e scappa. Il tutto è uguale a zero ritorno economico per la gente e solo rompimento di palle che è quindi uguale a "sindaco, finiscila di dare i permessi a quei rompipalle sennò non ti voto più".

secondo me se si fanno i numeri vuol dire che c'è indotto si può chiudere strade ecc ecc.
se non ci sono i numeri che si lascino le strade per tutti.
per fare i numeri ci vogliono come prerequisito delle attrazioni che possono essere paesaggistiche, altimetriche, storiche, percorsi classici fatti dai pro ecc.
una volta che ci sono i prerequisiti gli organizzatori devono attrarre più possibile chi fa indotto e mollare chi viene e solo per pisciare prima di entrare in griglia e andare via prima del pasta parti. attrarre chi ha voglia di vivere un weekend (o più) intorno all'evento.
mdd/classiche del nord/gf alpi francesi docet.
ultimo ma non scontato trattare parimenti tutti i partecipanti.
ma che manifestazione è dove se si arriva 3/4 classifica all'arrivo si trova a malapena il tecnico sdam che aspetta l'ora per andare anche lui....
oggi è cosi nel 90% delle manifestazioni. per una roba del genere si pretende di avere strada libera da chi vive nel territorio?
allora è meglio meno manifestazioni fatte meglio.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Se parliamo invece di Marche, Umbria, Liguria, Lazio, etc, ci troviamo ad organizzare corse dove se va bene il 2% della popolazione attiva ha la propria attivita' economica nel turismo o nella ricettivita', mentre il resto della gente fa tutt'altro.

Non è una questione geografica ma di intelligenza. Noi organizzavamo nel Levante genovese, zona turistica per eccellenza e ci hanno sempre visto come il fumo negli occhi (eufemismo).
La prima edizione è stata organizzata a giugno. Reazione degli alberghi e ristoranti: no, giugno no, rompono le balle ai turisti. Allora l'abbiamo spostata a maggio: stessa reazione. Finché non l'abbiamo spostata a febbraio non sono stati contenti.
E alla fine si lamentavano pure, nonostante avessero gli alberghi pieni e ristoranti della zona in un periodo morto.
Quando uno non vuol vedere al di là del proprio naso non c'è niente da fare.
In Val Badia hanno capito che la MdD è un grande veicolo promozionale e lo sfruttano come devono, gli altri si accontentano del proprio orticello.
La risposta tipica che ci davano: non abbiamo bisogno della granfondo, vengono da noi lo stesso.
 

raccone

Apprendista Velocista
9 Maggio 2007
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Non è una questione geografica ma di intelligenza. Noi organizzavamo nel Levante genovese, zona turistica per eccellenza e ci hanno sempre visto come il fumo negli occhi (eufemismo).
La prima edizione è stata organizzata a giugno. Reazione degli alberghi e ristoranti: no, giugno no, rompono le balle ai turisti. Allora l'abbiamo spostata a maggio: stessa reazione. Finché non l'abbiamo spostata a febbraio non sono stati contenti.
E alla fine si lamentavano pure, nonostante avessero gli alberghi pieni e ristoranti della zona in un periodo morto.
Quando uno non vuol vedere al di là del proprio naso non c'è niente da fare.
In Val Badia hanno capito che la MdD è un grande veicolo promozionale e lo sfruttano come devono, gli altri si accontentano del proprio orticello.
La risposta tipica che ci davano: non abbiamo bisogno della granfondo, vengono da noi lo stesso.

I liguri hanno piu' o meno la stessa attitudine ad attrarre turisti di piemontesi e valdostani, poi sei sul mare a un'ora - un'ora e mezzo da torino e milano idem in montagna nella zona ( a mio parere) piu' bella dell'arco alpino i turisti arrivano anche se gli sputi nel piatto quando gli porti la cena, ma se sei in provincia di alessandria vedi che in una zona come l'entroterra tra le province di genova e alessandria non sia minimamente turistico pur essendo magnifico (parco capanne di marcarolo, tanto per cominciare). Se le strette della val borbera fossero in Francia partirebbe la gente dall'estero per venirle a vedere qui c'e' gente, anche ciclisti, che non sa cosa siano e abitano a 50 km di distanza... Non so quale sia la genesi del numero di iscritti della nove colli, ma il fatto che la zona e' quella dove si e' saputo trasformare uno dei tratti di costa piu' anonimi d'italia (opinione mia) nel luogo piu' frequentato dai turisti suppongo non sia un caso. Poi si puo' fare tutto con la perseveranza, la fortuna, la lungimiranza etc.. etc.. pero' a parita' di sforzo in certe zone si parte svantaggiati.
 

Airone del Chianti

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Non è una questione geografica ma di intelligenza. Noi organizzavamo nel Levante genovese, zona turistica per eccellenza e ci hanno sempre visto come il fumo negli occhi (eufemismo).
La prima edizione è stata organizzata a giugno. Reazione degli alberghi e ristoranti: no, giugno no, rompono le balle ai turisti. Allora l'abbiamo spostata a maggio: stessa reazione. Finché non l'abbiamo spostata a febbraio non sono stati contenti.
E alla fine si lamentavano pure, nonostante avessero gli alberghi pieni e ristoranti della zona in un periodo morto.
Quando uno non vuol vedere al di là del proprio naso non c'è niente da fare.
In Val Badia hanno capito che la MdD è un grande veicolo promozionale e lo sfruttano come devono, gli altri si accontentano del proprio orticello.
La risposta tipica che ci davano: non abbiamo bisogno della granfondo, vengono da noi lo stesso.
Non a caso avevo citato la Liguria come uno degli esempi più negativi di scarsità nella qualità dell'accoglienza. Manca proprio la cultura, tipica invece del popolo romagnolo.
Albergatori e ristoranti offrono mediamente un pessimo rapporto qualità/prezzo e devono ringraziare madre natura che li ha dotati di un territorio spettacolare dove è facile riempire quei pochi posti che l'offerta turistico-ricettiva propone.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Non a caso avevo citato la Liguria come uno degli esempi più negativi di scarsità nella qualità dell'accoglienza. Manca proprio la cultura, tipica invece del popolo romagnolo.
Albergatori e ristoranti offrono mediamente un pessimo rapporto qualità/prezzo e devono ringraziare madre natura che li ha dotati di un territorio spettacolare dove è facile riempire quei pochi posti che l'offerta turistico-ricettiva propone.
Quello che milioni di italiani non hanno ancora capito è che gli anni 70/80/90 della piccole attività, delle manifatture dei lavori artigianali che tanto benessere economico ha dato, sono finiti. Morti. Sepolti. Ora tutte queste attività sono localizzate in Asia con produzioni infinitamente maggiori e costi infinitamente minori. Non ci possiamo competere. Se lo facciamo siamo destinati a tirare a campare quando non a fare la fame. Noi dobbiamo sfruttare quello che loro non hanno e non avranno mai. Le Alpi se le scordano. Il mare e il clima se lo dimenticano. I borghi, le zone collinari, le città d'arte, cultura e storia.........dobbiamo valorizzare il nostro territorio, sfruttare il turismo ovunque. In Italia i posti che potenzialmente non possono essere così sfruttati sono veramente pochi pochi. Siamo al centro (geografico) delle rotte di tutto il mondo. Con un clima invidiabile, un paese piccolo e raccolto ove tutto potrebbe essere facilmente raggiungibile. Ovvio, le Gf ciclistiche sono una banalità nel contesto di un discorso così grande, ma sono anche indice di una mentalità regressa che non porta da nessuna parte, se non vengono anche queste sfruttate per muovere l'economia, ma solo per fare 50 iscritti in più. Roma, Firenze, non hanno bisogno di queste, il loro budget turistico è immenso e vive su altro, ma tanti altri posti italiani dovrebbero anche cominciare da questo....facile dire che a Corvara c'è il Sellaronda.....si, ma a Cesenatico non c'è un cavolo (con tutto il rispetto). O almeno un cavolo meglio di molti altri posti, eppure ci han puntato. La riviera romagnola, ha un mare obiettivamente infimo....eppure han trovato il modo di farci il pienone d'estate soprattutto, ma non solo.Timidi segni di rinascita si hanno nel bellunese che dopo la morte dell'occhialeria (in Cina anche questa) stan capendo di tornare a valorizzare il territorio......
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Quello che milioni di italiani non hanno ancora capito è che gli anni 70/80/90 della piccole attività, delle manifatture dei lavori artigianali che tanto benessere economico ha dato, sono finiti. Morti. Sepolti. Ora tutte queste attività sono localizzate in Asia con produzioni infinitamente maggiori e costi infinitamente minori. Non ci possiamo competere. Se lo facciamo siamo destinati a tirare a campare quando non a fare la fame. Noi dobbiamo sfruttare quello che loro non hanno e non avranno mai. Le Alpi se le scordano. Il mare e il clima se lo dimenticano. I borghi, le zone collinari, le città d'arte, cultura e storia.........dobbiamo valorizzare il nostro territorio, sfruttare il turismo ovunque. In Italia i posti che potenzialmente non possono essere così sfruttati sono veramente pochi pochi. Siamo al centro (geografico) delle rotte di tutto il mondo. Con un clima invidiabile, un paese piccolo e raccolto ove tutto potrebbe essere facilmente raggiungibile. Ovvio, le Gf ciclistiche sono una banalità nel contesto di un discorso così grande, ma sono anche indice di una mentalità regressa che non porta da nessuna parte, se non vengono anche queste sfruttate per muovere l'economia, ma solo per fare 50 iscritti in più. Roma, Firenze, non hanno bisogno di queste, il loro budget turistico è immenso e vive su altro, ma tanti altri posti italiani dovrebbero anche cominciare da questo....facile dire che a Corvara c'è il Sellaronda.....si, ma a Cesenatico non c'è un cavolo (con tutto il rispetto). O almeno un cavolo meglio di molti altri posti, eppure ci han puntato. La riviera romagnola, ha un mare obiettivamente infimo....eppure han trovato il modo di farci il pienone d'estate soprattutto, ma non solo.Timidi segni di rinascita si hanno nel bellunese che dopo la morte dell'occhialeria (in Cina anche questa) stan capendo di tornare a valorizzare il territorio......

... diciamo che c'è di meglio in giro.
Ma alla mattina, quando il fondale sabbioso non è ancora scosso, (e quando i ciclisti sono su e giù per Polenta e Gorolo, non è malaccio dai.:mrgreen:
 

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