Freni a disco: pregi e difetti

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dagos

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molto bella e funzionale
in altre parole ancora io coi dischi curvo prima di te e tu coi caliper resti dietro e annusi il mio posteriore

Per ora... non annuso nessun posteriore... almeno in discesa :mrgreen: nonostante le ruote attuali non siano ruote ottimali per la discesa.
Ed ho un amico che monta i dischi... che io stesso ho provato ;)

Discorso diverso con le nuove mtb con dischi ultradimensionati e ruote larghissime... in quel caso in discesa a confronto con un bravo manico è davvero difficile competere.
 

faberfortunae

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sempre una in meno...
a parità di manico e a parità di ruote/gomme, lo spazio/tempo di frenata è inferiore coi di dischi, in altre parole la "staccata" coi dischi è più efficiente e redditizia, in altre parole ancora io coi dischi curvo prima di te e tu coi caliper resti dietro e annusi il mio posteriore

Perdonami ma questa secondo me è una sciocchezza.
E' una tua convinzione personale.
Il punto limite della frenata delle bici è identico per tutti gli impianti ed è il blocco della ruota (o peggio ancora il ribaltamento).
Quasi tutti i caliper in commercio, ben regolati hanno la forza necessaria a produrre il blocco della ruota.
Sicchè la differenza tra tempi e spazi di frenata efficiente su impianti diversi la fa esclusivamente la sensibilità del ciclista .

Diverso è il discorso sul bagnato, dove la viscosità che si deposita sulle piste frenanti quando piove fa si che il blocco non si produca ma, anzi, la ruota, stretta tra le pinze dei caliper, continui a girare seppur a velocità gradientemente ridotta, nonostante la massima forza impressa sulle leve.(salvo poi finire repentinamente in blocco quando la pista si asciuga... ma questa è un'altra storia).
In questo caso può essere vero che un impianto frenante che agisce lontano dalle piste possa consentire arresti in spazi e tempi ridotti.

In generale non bisogna confondere l'effetto frenata "modulabile" del disco idraulico, (minor sforzo, minor affaticamento dei polsi ) con l' ABS che è l'unica applicazione tecnica in grado di ottimizzare lo spazio di frenata evitando il blocco delle ruote: paradossalmente, la massima sensibilità su caliper potenti e ben regolati (es. Durace), può essere ben più efficace di ogni impianto a disco.

Regolate bene i caliper e cambiate i pattini ogni quattro o cinque mesi: vedrete che lo spazio di frenata sarà l'ultimo dei vostri problemi sull' asciutto!o-o
 
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bach7

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10 Gennaio 2011
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Pinifarina
a parità di manico e a parità di ruote/gomme, lo spazio/tempo di frenata è inferiore coi di dischi, in altre parole la "staccata" coi dischi è più efficiente e redditizia, in altre parole ancora io coi dischi curvo prima di te e tu coi caliper resti dietro e annusi il mio posteriore

questo è tutto da dimostrare.

il sistema idraulico con dischi è sicuramente più modulabile di un sistema tradizionale con cerchi in carbonio, meno rispetto all'alluminio, ma in condizioni di asciutto e a parità di copertoncini credo che la differenza non sia nel sistema ma nella persona.

non dimentichiamoci che i telai per freni a disco in genere hanno interasse maggiore, angoli più aperti e copertoni di maggior sezione. in pratica sono geometricamente più stabili di un telaio racing "tradizionale". tutto a vantaggio della fase di frenata.

avete provato la differenza in frenata tra un copertone da 23 ed uno da 25?

in condizioni di bagnato il sistema a disco ha indubbi vantaggi. se dovessimo prendere i tempi di una discesa sotto la pioggia probabilmente il disco darebbe un vantaggio dato dal fatto che la frenata (il feeling) rimane pressocchè costante per tutta la discesa.

invece con un sistema tradizionale per mia esperienza le prime frenate sono lunghe (cerchio bagnato) per poi acquistare vigore. ma se sto col pensiero di non sapere a cosa corrisponde la pinzata della mia mano, difficilmente cercherò il limite di tenuta del mio copertoncino.

quindi credo che questa sia la maggior differenza. ma se si cerca la prestazione pura in condizioni ideali credo che la differenza sia data dall'abilità del ciclista, dalla qualità del copertone/tubolare (provate i tufo s33 e poi gli elite s3...) e dalle quote geometriche della nostra bici (per non parlare di come siamo messi in bici. un longilineo avrà sempre maggiori problemi di un brevilineo visto che il baricentro di bici + ciclista è posizionato più in alto rendendo il tutto più instabile).
 

gf104

via col vento
5 Febbraio 2015
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in discesa vola :-)
questo è tutto da dimostrare.

il sistema idraulico con dischi è sicuramente più modulabile di un sistema tradizionale con cerchi in carbonio, meno rispetto all'alluminio, ma in condizioni di asciutto e a parità di copertoncini credo che la differenza non sia nel sistema ma nella persona.

non dimentichiamoci che i telai per freni a disco in genere hanno interasse maggiore, angoli più aperti e copertoni di maggior sezione. in pratica sono geometricamente più stabili di un telaio racing "tradizionale". tutto a vantaggio della fase di frenata.

avete provato la differenza in frenata tra un copertone da 23 ed uno da 25?

in condizioni di bagnato il sistema a disco ha indubbi vantaggi. se dovessimo prendere i tempi di una discesa sotto la pioggia probabilmente il disco darebbe un vantaggio dato dal fatto che la frenata (il feeling) rimane pressocchè costante per tutta la discesa.

invece con un sistema tradizionale per mia esperienza le prime frenate sono lunghe (cerchio bagnato) per poi acquistare vigore. ma se sto col pensiero di non sapere a cosa corrisponde la pinzata della mia mano, difficilmente cercherò il limite di tenuta del mio copertoncino.

quindi credo che questa sia la maggior differenza. ma se si cerca la prestazione pura in condizioni ideali credo che la differenza sia data dall'abilità del ciclista, dalla qualità del copertone/tubolare (provate i tufo s33 e poi gli elite s3...) e dalle quote geometriche della nostra bici (per non parlare di come siamo messi in bici. un longilineo avrà sempre maggiori problemi di un brevilineo visto che il baricentro di bici + ciclista è posizionato più in alto rendendo il tutto più instabile).

sulla maggior efficacia dei dischi rispetto ai caliper non cambio idea ma tu se vuoi puoi continuare a dire la tua, per me finisce qua
 

gf104

via col vento
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in discesa vola :-)
Per ora... non annuso nessun posteriore... almeno in discesa :mrgreen: nonostante le ruote attuali non siano ruote ottimali per la discesa.
Ed ho un amico che monta i dischi... che io stesso ho provato ;)

Discorso diverso con le nuove mtb con dischi ultradimensionati e ruote larghissime... in quel caso in discesa a confronto con un bravo manico è davvero difficile competere.

pensala come preferisci,
per quanto riguarda i benefici pro verso i dischi mi son già espresso
 

gf104

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in discesa vola :-)
Perdonami ma questa secondo me è una sciocchezza.
E' una tua convinzione personale.
Il punto limite della frenata delle bici è identico per tutti gli impianti ed è il blocco della ruota (o peggio ancora il ribaltamento).
Quasi tutti i cantilever in commercio, ben regolati hanno la forza necessaria a produrre il blocco della ruota.
Sicchè la differenza tra tempi e spazi di frenata efficiente su impianti diversi la fa esclusivamente la sensibilità del ciclista .

Diverso è il discorso sul bagnato, dove la viscosità che si deposita sulle piste frenanti quando piove fa si che il blocco non si produca ma, anzi, la ruota, stretta tra le pinze dei cantilever, continui a girare seppur a velocità gradientemente ridotta, nonostante la massima forza impressa sulle leve.(salvo poi finire repentinamente in blocco quando la pista si asciuga... ma questa è un'altra storia).
In questo caso può essere vero che un impianto frenante che agisce lontano dalle piste possa consentire arresti in spazi e tempi ridotti.

In generale non bisogna confondere l'effetto frenata "modulabile" del disco idraulico, (minor sforzo, minor affaticamento dei polsi ) con l' ABS che è l'unica applicazione tecnica in grado di ottimizzare lo spazio di frenata evitando il blocco delle ruote: paradossalmente, la massima sensibilità su cantilever potenti e ben regolati (es. Durace), può essere ben più efficace di ogni impianto a disco.

Regolate bene i cantilever e cambiate i pattini ogni quattro o cinque mesi: vedrete che lo spazio di frenata sarà l'ultimo dei vostri problemi sull' asciutto!o-o

resto della mia convinzione personale sui pro verso i dischi
se posso scegliere opto per hydro disc ma con questo non è che sono contro il caliper, del resto se mi trovo meglio con una attrezzatura....why not :-)
 

faberfortunae

Scalatore
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sempre una in meno...
resto della mia convinzione personale sui pro verso i dischi
se posso scegliere opto per hydro disc ma con questo non è che sono contro il caliper, del resto se mi trovo meglio con una attrezzatura....why not :-)

Ho corretto il lapsus... Caliper anziche cantilever. Mediamente i canti frenano decisamente meno. o-o
 

Gamba_tri

via col vento
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Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
il funzionamento del caliper è esattamente identico al disco, semplicemente agendo sul cerchio la pastiglia, o pattino, non può essere troppo aggressiva e il cerchio non può essere troppo duro altrimenti peserebbe una tonnellata. Quindi la differenza sarà solo data dal differente coefficiente d'attrito, con la variabile della maggiore esposizione allo sporco in caso di bagnato del cerchio.
Discorso idraulico può essere applicato sia al caliper che al disco, ed esistono anche dischi meccanici.
 

dagos

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pensala come preferisci,

Di nuovo... ti confondi, non è una convinzione ne tantomeno frutto di un mero pensiero aleatorio... bensì prove alla mano ;)
e la differenza non è di poco conto...

affermare che con i dischi ti fermi prima oltre che errato è fuorviante per chi non è molto avvezzo a certe pratiche... oltre che estremamente pericoloso.
 

longjnes

Maglia Rosa
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Gianni2
sulla maggior efficacia dei dischi rispetto ai caliper non cambio idea ma tu se vuoi puoi continuare a dire la tua, per me finisce qua
sull'asciutto anche i caliper funzionano bene. attaccandocisi si arriva ad alzare il posteriore e più di cosi non si frena neppure con i dischi. il grip quello è. senza contare che nelle frenate al limite si generano delle forze nella pinza anteriore montata in un solo stelo della fork che tende a sterzare leggermente la bike. poca cosa ma in certe forcelle va gestita.
certo con i dischi diventa più facile frenare al limite, meno forza, più modulabilità ecc. vantaggi che diventano esponenziali tanto più la strada è rovinata.
per contro va detto che un impianto dischi deve essere sufficientemente dimensionato per il proprio peso, altrimenti diventa rischioso se non ha sufficiente riserva di calore immagazzinabile. sarebbe poco carino accorgersi a 70 orari che i dischi sono già surriscaldati e non c'è modo di rallentare per il successivo tornante.

nel bagnato è un altro pianeta, la prontezza e la potenza garantirta dal disco non è uguagliabile dal caliper, specie nel carbonio. credo sia per questo che l'uci abbia delle remore ad utilizzarlo in gare professionistiche. col bagnato o lo usano tutti, oppure se qualcuno coi dischi frenasse in gruppo, quelli dietro gli farebbero una foto....
le considerazioni sul baganto non si applicano all'80% degli amatori che se piove o minaccia stanno a casa.
 

schillaci

Gregario
27 Febbraio 2010
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graziella
Premetto che non ho mai provato i dischi, per questo vi faccio una domanda (vorrei capire). Vado in discesa con la bici con i freni tradizionali ultegra, l'attrito al suolo è basso causa pioggia, freno, e rallento meno perché i pattini con il bagnato frenano meno e non blocco la ruota posteriore (magari nemmeno l'anteriore). Stessa strada stesso posto con i dischi, pioggia attrito al suolo ridotto, freno. I dischi non risentono del bagnato. Blocco le ruote? Ho più probabilità di bloccaggio rispetto al pattino?
 

dagos

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molto bella e funzionale
Ho più probabilità di bloccaggio rispetto al pattino?

di primo acchitto verrebbe da rispondere in modo negativo ma ci sono alcune variabili oggettive e soggettive da tener presente, i freni a disco hanno meno tendenza al bloccaggio se il tutto è ben dimensionato e questo aiuta il soggetto a modulare (quindi percepire meglio) la frenata giust'appunto per evitare bloccaggio come invece può succedere con i classici pattini, ovviamente anche qui il tutto ben dimensionato registrato ed in ordine... poi c'è il discorso alu verso carbonio e le cose si complicano.
 

schillaci

Gregario
27 Febbraio 2010
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graziella
di primo acchitto verrebbe da rispondere in modo negativo ma ci sono alcune variabili oggettive e soggettive da tener presente, i freni a disco hanno meno tendenza al bloccaggio se il tutto è ben dimensionato e questo aiuta il soggetto a modulare (quindi percepire meglio) la frenata giust'appunto per evitare bloccaggio come invece può succedere con i classici pattini, ovviamente anche qui il tutto ben dimensionato registrato ed in ordine... poi c'è il discorso alu verso carbonio e le cose si complicano.

ok, grazie. Non avevo valutato il dimensionamento dell'impianto ovvero il diametro del disco.
 
Stato
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