Allenamento polarizzato

Salvo@ing

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23 Luglio 2011
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Trek Emonda SL6
nel ciclismo le tecniche di allenamento si evolvono come in tutti gli sports lentamente e queste seguono quelle tendenze stabilite dagli studiosi dell'esercizio del momento, dai preparatori e dagli atleti vincenti..

In teoria anche per il Polarizzato dovremmo supporre che qualcuno lo stia utilizzando e ci si augura non sia, come successe per altre forme, una mera trovata commerciale.

Leggevo sopra il nostro amico quando ha affrontato la seduta "lenta" condotta per molte ore, questa ha prodotto comunque stress. Questo significa che il suo corpo si è sforzato di adattarsi alle molte ore condotte seppur a sforzo basso. Nel polarizzato troviamo quindi due richieste di "stress specifico", sintetizzando: uno di basso livello, uno di alto livello.

Ma lo stress specifico di chi corre in bicicletta è naturalmente più complesso.

Probabilmente per un amatore cancellare la "zona grigia" allenante, potrebbe essere poco efficace. Vi sono molti km da compiere ad andatura di soglia, o con cambi di ritmo anche improvvisi, salite da affrontare fuori soglia o lunghe salite da affrontare con un passo regolare....Se noi pensassimo ad un medico che volesse immunizzare un paziente da una malattia specifica, non vaccinerà il paziente con un vaccino qualsiasi, ma utilizzerà un vaccino specifico. Se il nostro ciclista non è "immunizzato" per salire forte su uno scollino, oppure non ha le gambe per stare per molti km in pianura in gruppo magari con un medio vento contro....allora potremmo pensare che Polarizzare diviene "immunizzare", ma per quelle andature specifiche proposte appunto dall'allenamento.

A grandi linea è quello che sostengo, ovvero che è poco efficace eliminare la Z-II per chi come noi amatori gareggia relativamente poco rispetto un professionista, il quale i ritmi gara li F.A prevalentemente in gara.
Tuttavia posso riportare una esperienza positiva del POL, magari avessi utilizzato il classico ANT il risultato sarebbe stato uguale, o perché no migliore (o magari peggiore).

Sono convito (più per ignoranza che per conoscenza) che la metodica migliore negli sport di durata sia quello a “imbuto”, ovvero fortemente POL all’inizio (Z-I per recupero ma anche Z-I per quantità - 5-6-7h - anche con brevi tratti sovramassimali) che permette anche di lavorare in condizioni di freschezza (già perché la Z-II la si sente parecchio nei giorni a seguire) sulla forza e sulla tecnica. Avvicinandosi al periodo agonistico si passa ad un approccio ANT/POL diminuendo, ma non escludendo, le sedute di forza e tecnica.
Ovviamente la Z-III a dicembre sarà ben diversa da quella di aprile, per volume, durata della singola ripetizione e intensità.
CP-W’ in tal senso ci aiuterebbe parecchio, potendo monitorare W’ durante le sedute (da domani dovrei avere il 520 e quindi mettere una App per questo monitoring - vediamo anche di capire come usare il metodo e quali effetti ricercare).


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gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Gigiant
A grandi linea è quello che sostengo, ovvero che è poco efficace eliminare la Z-II per chi come noi amatori gareggia relativamente poco rispetto un professionista, il quale i ritmi gara li F.A prevalentemente in gara.
Tuttavia posso riportare una esperienza positiva del POL, magari avessi utilizzato il classico ANT il risultato sarebbe stato uguale, o perché no migliore (o magari peggiore).

Sono convito (più per ignoranza che per conoscenza) che la metodica migliore negli sport di durata sia quello a “imbuto”, ovvero fortemente POL all’inizio (Z-I per recupero ma anche Z-I per quantità - 5-6-7h - anche con brevi tratti sovramassimali) che permette anche di lavorare in condizioni di freschezza (già perché la Z-II la si sente parecchio nei giorni a seguire) sulla forza e sulla tecnica. Avvicinandosi al periodo agonistico si passa ad un approccio ANT/POL diminuendo, ma non escludendo, le sedute di forza e tecnica.
Ovviamente la Z-III a dicembre sarà ben diversa da quella di aprile, per volume, durata della singola ripetizione e intensità.
CP-W’ in tal senso ci aiuterebbe parecchio, potendo monitorare W’ durante le sedute (da domani dovrei avere il 520 e quindi mettere una App per questo monitoring - vediamo anche di capire come usare il metodo e quali effetti ricercare).


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Mah cp/w' giusto va bene per giocare coi numerilli e col garmin (e ci sta eh è tutto un gioco),personalmente l ho accantonato completamente, e anche l analisi postuma lascia il tempo che trova ormai. il polarizzato se fatto bene nei modi e soprattutto nei tempi giusti...fa la differenza, senza esagerazione.
Prima o poi troverò il tempo per scrivere uno sbrodolone su quello che ho fatto nel 2017 e quello che ho in programma nel 2018 (che parte tra due settimane), ammesso e non concesso che freghi a qualcuno :))):
 

gx2

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nel ciclismo le tecniche di allenamento si evolvono come in tutti gli sports lentamente e queste seguono quelle tendenze stabilite dagli studiosi dell'esercizio del momento, dai preparatori e dagli atleti vincenti..
In teoria anche per il Polarizzato dovremmo supporre che qualcuno lo stia utilizzando e ci si augura non sia, come successe per altre forme, una mera trovata commerciale.
Leggevo sopra il nostro amico quando ha affrontato la seduta "lenta" condotta per molte ore, questa ha prodotto comunque stress. Questo significa che il suo corpo si è sforzato di adattarsi alle molte ore condotte seppur a sforzo basso. Nel polarizzato troviamo quindi due richieste di "stress specifico", sintetizzando: uno di basso livello, uno di alto livello.
Ma lo stress specifico di chi corre in bicicletta è naturalmente più complesso.
Probabilmente per un amatore cancellare la "zona grigia" allenante, potrebbe essere poco efficace. Vi sono molti km da compiere ad andatura di soglia, o con cambi di ritmo anche improvvisi, salite da affrontare fuori soglia o lunghe salite da affrontare con un passo regolare....Se noi pensassimo ad un medico che volesse immunizzare un paziente da una malattia specifica, non vaccinerà il paziente con un vaccino qualsiasi, ma utilizzerà un vaccino specifico. Se il nostro ciclista non è "immunizzato" per salire forte su uno scollino, oppure non ha le gambe per stare per molti km in pianura in gruppo magari con un medio vento contro....allora potremmo pensare che Polarizzare diviene "immunizzare", ma per quelle andature specifiche proposte appunto dall'allenamento.

In generale ogni processo evolutivo parte a tromba per poi lentamente arrestarsi. Nel ciclismo, siamo ormai quasi fermi, al netto delle trovate commerciali. Lo stesso polarizzato non è una novità, forse lo è applicato al ciclismo. Ma ormai gira e rigira, soprattutto con l avvento dei misuratori siamo un po allo stallo. Forse l introduzione a buon mercato di nuovi strumenti di misurazione Live (non ho manco la piu pallida idea di cosa sinpossa misurare...boh il lattato ad esempio) può aprire nuove prospettive.
 

Braccio

Scalatore
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Guarda, io faccio in media 14h a settimana (annualmente sono con distribuzione percentuale di tempo in zona 80/5/15) e non ho grossi problemi a mantenere un carico di >50tss/h, che è poi un 0.7 di

Visto che siamo a fine stagione, stò facendo diverse prove e a differenza dell'anno passato ho le idee un pò più chiare.

Però volevo avere la tua opinione su un paio di cose, visto che ho intenzione di polarizzare, da qui il motivo del mio quote, qui che scrive e polarizza convinto di ciò che fà, sei rimasto tu, altri magari lo fanno, ma non intervengono, quindi provo a chiederti o-o

Fino a marzo/aprile, diciamo che non avrei grossi problemi a polarizzare, ho visto che non sarebbe complicato arrivare ad avere grossomodo una suddivisione del 80/5/15, per gli allenamenti specifici non ci sono problemi, per le uscite "libere", ho visto che scegliendo le salite giuste, si può benissimo polarizzare, magari facendole a modì ripetute, anzi ti dirò che è anche molto divertente, quelle brevi le fai a CP e poi il resto Z2-1, anche in giri sopra le 4h, l'intensità è contenuta a livelli accettabili e recupero bene, meglio di quando mi ammazzavo in sst, arrivo a casa soddisfatto ma non sfatto

Quando poi inizierò a farmi i miei bei giri lunghi con delle belle salite lunghe, sarà impossibile mantenere quella suddivisione percentuale, durante la settimana non avrei grossi problemi a fare allenamenti specifici o uscite "libere" polarizzando, ma poi nel week-end con salite in successione, magari intorno all'ora di percorrenza, mi ritroverò con molta Z3-4, è inevitabile per me, che su salite con pendenze medie, o vado su con il 34x28 a 160W, quindi a 10km/h :mrgreen: o intorno a FTP, quindi Z3-4 a manetta.

Come fai a rimanere con quella suddivisione percentuale?

Io non gareggio, ma con l'arrivo della bella stagione, mi faccio dei lunghi, magari in compagnia dove non si và come in una GF, ma comunque si và;
se uno gareggia, nelle GF con dislivello è inevitabile stare parecchie ore in Z3-4 nell'arco della stagione, quella percentuale và a farsi benedire, no?

Magari chi dispone di una bella potenza, su salite pedalabili in gruppo, si avvicina ad un'andatura polarizzata, ma su percentuali vicino alla doppia cifra, la vedo dura, mi sfugge qualcosa?
 

rotor

Novellino
11 Maggio 2016
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In generale ogni processo evolutivo parte a tromba per poi lentamente arrestarsi. Nel ciclismo, siamo ormai quasi fermi, al netto delle trovate commerciali. Lo stesso polarizzato non è una novità, forse lo è applicato al ciclismo. Ma ormai gira e rigira, soprattutto con l avvento dei misuratori siamo un po allo stallo. Forse l introduzione a buon mercato di nuovi strumenti di misurazione Live (non ho manco la piu pallida idea di cosa sinpossa misurare...boh il lattato ad esempio) può aprire nuove prospettive.

gx2 come non darti ragione?
eppure c'è ancora da fare.
Per esempio non si misura a dovere la fatica prodotta da un allenamento, ma soprattutto dalla somma degli allenamenti durante un mesociclo.
Nel tempo il nostro stato di benessere psicofisico potrebbe alterarsi e potremmo ritrovarci con disturbi nel sonno, identificati oramai da alcuni studiosi come ".....segnale precoce di allarme della produzione di un peggioramento della performance".
Individuare quindi il metodo è buona cosa, ma controllare la funzione del recupero lo è ancor di più. L'intenzione del polarizzato potrebbe essere anche questa.
 

gx2

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gx2 come non darti ragione?
eppure c'è ancora da fare.
Per esempio non si misura a dovere la fatica prodotta da un allenamento, ma soprattutto dalla somma degli allenamenti durante un mesociclo.
Nel tempo il nostro stato di benessere psicofisico potrebbe alterarsi e potremmo ritrovarci con disturbi nel sonno, identificati oramai da alcuni studiosi come ".....segnale precoce di allarme della produzione di un peggioramento della performance".
Individuare quindi il metodo è buona cosa, ma controllare la funzione del recupero lo è ancor di più. L'intenzione del polarizzato potrebbe essere anche questa.

Sinceramente fra controllo del recupero e polarzzato non ci vedo alcun legame particolare aggiuntivo. Il recupero è parte integrante di ogni tipologia di allenamento metodologia periodizzazione che dir si voglia, insieme all'alimentazione e allo stile di vita con annesse fonti di stress.

Inviato dall'India
 

rotor

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Sinceramente fra controllo del recupero e polarzzato non ci vedo alcun legame particolare aggiuntivo. Il recupero è parte integrante di ogni tipologia di allenamento metodologia periodizzazione che dir si voglia, insieme all'alimentazione e allo stile di vita con annesse fonti di stress.

Inviato dall'India

per esempio, per atleti non professionisti, una suddivisione dei coefficienti di carico come strutturata nel Polarizzato potrebbe non essere adeguata e alterare il rapporto allenamento/recupero.
 

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Visto che siamo a fine stagione, stò facendo diverse prove e a differenza dell'anno passato ho le idee un pò più chiare.

Però volevo avere la tua opinione su un paio di cose, visto che ho intenzione di polarizzare, da qui il motivo del mio quote, qui che scrive e polarizza convinto di ciò che fà, sei rimasto tu, altri magari lo fanno, ma non intervengono, quindi provo a chiederti o-o

Fino a marzo/aprile, diciamo che non avrei grossi problemi a polarizzare, ho visto che non sarebbe complicato arrivare ad avere grossomodo una suddivisione del 80/5/15, per gli allenamenti specifici non ci sono problemi, per le uscite "libere", ho visto che scegliendo le salite giuste, si può benissimo polarizzare, magari facendole a modì ripetute, anzi ti dirò che è anche molto divertente, quelle brevi le fai a CP e poi il resto Z2-1, anche in giri sopra le 4h, l'intensità è contenuta a livelli accettabili e recupero bene, meglio di quando mi ammazzavo in sst, arrivo a casa soddisfatto ma non sfatto

Quando poi inizierò a farmi i miei bei giri lunghi con delle belle salite lunghe, sarà impossibile mantenere quella suddivisione percentuale, durante la settimana non avrei grossi problemi a fare allenamenti specifici o uscite "libere" polarizzando, ma poi nel week-end con salite in successione, magari intorno all'ora di percorrenza, mi ritroverò con molta Z3-4, è inevitabile per me, che su salite con pendenze medie, o vado su con il 34x28 a 160W, quindi a 10km/h :mrgreen: o intorno a FTP, quindi Z3-4 a manetta.

Come fai a rimanere con quella suddivisione percentuale?

Io non gareggio, ma con l'arrivo della bella stagione, mi faccio dei lunghi, magari in compagnia dove non si và come in una GF, ma comunque si và;
se uno gareggia, nelle GF con dislivello è inevitabile stare parecchie ore in Z3-4 nell'arco della stagione, quella percentuale và a farsi benedire, no?

Magari chi dispone di una bella potenza, su salite pedalabili in gruppo, si avvicina ad un'andatura polarizzata, ma su percentuali vicino alla doppia cifra, la vedo dura, mi sfugge qualcosa?


Con rapporto adeguati puoi tranquillamente mantenere la Z-I in tutte le salite non disumane (mettici il 34-32 e vai dappertutto).
Non credo che 15GF con 2h ciascuna in z3/z4 modifichino fortemente il profilo (anche 12-13h/settimana per 40 settimane siamo al 6% in black-hole).

Al di là del metodo integralista (z3-z4 ASSOLUTAMENTE NO) ci sono molti tecnici blasonati che utilizzano un approccio con elevata polarizzazione del carico sebbene non in forma rigida (ad esempio ho visto programmi stagione 2018 dove in questo momento si inseriscono salitelle da 5-6’ in z3a/z4b...). E parlo di gente che studia e che allena con successo anche diversi professionisti. La domanda da fare sarebbe perché non sposa al 100% il metodo con totale esclusione della Z-II.


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Braccio

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Con rapporto adeguati puoi tranquillamente mantenere la Z-I in tutte le salite non disumane (mettici il 34-32 e vai dappertutto).
Non credo che 15GF con 2h ciascuna in z3/z4 modifichino fortemente il profilo (anche 12-13h/settimana per 40 settimane siamo al 6% in black-hole).

Al di là del metodo integralista (z3-z4 ASSOLUTAMENTE NO) ci sono molti tecnici blasonati che utilizzano un approccio con elevata polarizzazione del carico sebbene non in forma rigida (ad esempio ho visto programmi stagione 2018 dove in questo momento si inseriscono salitelle da 5-6’ in z3a/z4b...). E parlo di gente che studia e che allena con successo anche diversi professionisti. La domanda da fare sarebbe perché non sposa al 100% il metodo con totale esclusione della Z-II.

Ho specificato che con il 34x28 salgo a una velocità ridicola su salite a pendenza media, non mi serve un rapporto minore, ma capire come hanno fatto ad ottenere una suddivisione delle zone, con quella percentuale, perché più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto sia complicato rispettarla.
È palese che con rapporti peso/potenza ridotti, è tutto molto più complicato, se devo fare una salita e andare su al limite dell’equilibrio per stare in zona 1, ha proprio poco senso farla!

Oltre a 15gf con 2h in Z3-4, ci sono anche parecchie ore, nell’arco della stagione, che ci finisci inevitabilmente, anche senza volere, se hai polarizzato un intera stagione, dovresti essertene reso conto, che anche essendo molto preciso, non la elimini totalmente la black hole.
Poi scusa ma oltre alle gf, uscite di piacere ne fai durante un’anno?
Se fai tanta salita e da me c’è solo salita, te la scordi quella suddivisione percentuale, a meno che di non essere talmente rigidi da non far divenire l’andare in bici, una “condanna” :mrgreen:

Somma il tutto e stare nel 5% è difficile

Che poi ci siano preparatori che non polarizzano alla lettera, non mi stupisce affatto, ma la mia domanda era specifica ad altro
 
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Ho specificato che con il 34x28 salgo a una velocità ridicola su salite a pendenza media, non mi serve un rapporto minore, ma capire come hanno fatto ad ottenere una suddivisione delle zone, con quella percentuale, perché più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto sia complicato rispettarla.
È palese che con rapporti peso/potenza ridotti, è tutto molto più complicato, se devo fare una salita e andare su al limite dell’equilibrio per stare in zona 1, ha proprio poco senso farla!

Oltre a 15gf con 2h in Z3-4, ci sono anche parecchie ore, nell’arco della stagione, che ci finisci inevitabilmente, anche senza volere, se hai polarizzato un intera stagione, dovresti essertene reso conto, che anche essendo molto preciso, non la elimini totalmente la black hole.
Poi scusa ma oltre alle gf, uscite di piacere ne fai durante un’anno?
Se fai tanta salita e da me c’è solo salita, te la scordi quella suddivisione percentuale, a meno che di non essere talmente rigidi da non far divenire l’andare in bici, una “condanna” :mrgreen:

Somma il tutto e stare nel 5% è difficile

Che poi ci siano preparatori che non polarizzano alla lettera, non mi stupisce affatto, ma la mia domanda era specifica ad altro

probabilmente quella percentuale viene fuori un po' perchè non è solo il ciclismo ad essere stato oggetto di studio (per la corsa è molto più facile gestire le percentuali*) un po' perchè i vari campioni (elite e non) o singoli atleti (tipo quelli menzionati in una delle prime osservazioni) non saranno stati scelti a caso, ovviamente e giustamente, ma fra persone che potevano rispettare con rigore e precisione la suddetta suddivisione. Quindi, imho, va presa un po' con le pinze, come un'indicazione di massima.
Ciò non toglie che il principio sia comunque valido anche non rispettando pedissequamente le zone d'applicazione del polarizzato.
Va da se che chi corre tutte le settimane, ad esempio, non potrà mai scendere sotto il 5% di zII, ma manco sotto il 10 probabilmente.
Pero, opinione squisitamente personale non avvalorata da nulla, non cambia nulla perchè
1- nei giorni in cui non corri o non sei impegnato in uscite ludiche a tutta con gli amici, comunque polarizzi
2- anche nelle suddette uscite/gare, la zII che fai spesso (e ciò soprattutto in gara) è una zII con variazioni che rientra negli esrcizi "ammessi" in ottica polarizzato (se n'è parlato qualche pagina fa, mi sembra [MENTION=15369]ciclo_beibo[/MENTION])
3- collegato al punto 2, alcuni dei lavori più redditizi a stagione inoltrata prevedono recuperi ad intensità medie (z3/4)

* nella corsa è molto più facile impstare il passo, in bici tra ripartenze, cavalcavia, vallonato, anche il semplice fatto di sgranchire le gambe alzandosi sui pedali...e la z3/4 si accumula. Ma è un volume fittizio perchè trattasi di pochi secondi sommati qua e là in modo non continuativo. Si può certo essere talebani nel ripartire da un semaforo senza sforare in z3/4, o farlo a tutta, ma alla fine, sempre secondo me, poco cambia tra far cosi ed avere una suddivisione percentuale ortodossa ed avere una suddivisione percentuale più "standard". Conta il fatto che qunado ti trasferisci/recuperi vai piano e quando fai qualità meni forte.
 
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probabilmente quella percentuale viene fuori un po' perchè non è solo il ciclismo ad essere stato oggetto di studio (per la corsa è molto più facile gestire le percentuali*) un po' perchè i vari campioni (elite e non) o singoli atleti (tipo quelli menzionati in una delle prime osservazioni) non saranno stati scelti a caso, ovviamente e giustamente, ma fra persone che potevano rispettare con rigore e precisione la suddetta suddivisione. Quindi, imho, va presa un po' con le pinze, come un'indicazione di massima.
Ciò non toglie che il principio sia comunque valido anche non rispettando pedissequamente le zone d'applicazione del polarizzato.
Va da se che chi corre tutte le settimane, ad esempio, non potrà mai scendere sotto il 5% di zII, ma manco sotto il 10 probabilmente.
Pero, opinione squisitamente personale non avvalorata da nulla, non cambia nulla perchè
1- nei giorni in cui non corri o non sei impegnato in uscite ludiche a tutta con gli amici, comunque polarizzi
2- anche nelle suddette uscite/gare, la zII che fai spesso (e ciò soprattutto in gara) è una zII con variazioni che rientra negli esrcizi "ammessi" in ottica polarizzato (se n'è parlato qualche pagina fa, mi sembra [MENTION=15369]ciclo_beibo[/MENTION])
3- collegato al punto 2, alcuni dei lavori più redditizi a stagione inoltrata prevedono recuperi ad intensità medie (z3/4)

* nella corsa è molto più facile impstare il passo, in bici tra ripartenze, cavalcavia, vallonato, anche il semplice fatto di sgranchire le gambe alzandosi sui pedali...e la z3/4 si accumula. Ma è un volume fittizio perchè trattasi di pochi secondi sommati qua e là in modo non continuativo. Si può certo essere talebani nel ripartire da un semaforo senza sforare in z3/4, o farlo a tutta, ma alla fine, sempre secondo me, poco cambia tra far cosi ed avere una suddivisione percentuale ortodossa ed avere una suddivisione percentuale più "standard". Conta il fatto che qunado ti trasferisci/recuperi vai piano e quando fai qualità meni forte.

Grazie, hai scritto esattamente ciò che penso, ma visto che sono alla ricerca di conferme, la tua risposta mi conforta o-o

Sul discorso ZII ammessa in alcune situazioni , era anche in un link che ho postato io, poco tempo fa, dove prendeva ad esempio esercizi con passaggio 1’+1’ da Z3 a Z5, dove nel minuto in Z3 il lattato rimane alto, quindi rientra nel domino di ZonaIII.
Ovviamente di esercizi di questo tipo ce ne si può inventare di diversi
 

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Grazie, hai scritto esattamente ciò che penso, ma visto che sono alla ricerca di conferme, la tua risposta mi conforta o-o

Sul discorso ZII ammessa in alcune situazioni , era anche in un link che ho postato io, poco tempo fa, dove prendeva ad esempio esercizi con passaggio 1’+1’ da Z3 a Z5, dove nel minuto in Z3 il lattato rimane alto, quindi rientra nel domino di ZonaIII.
Ovviamente di esercizi di questo tipo ce ne si può inventare di diversi

esatto, mi riferivo proprio a quello ti ho confuso col tuo compare di scampagnate polarizzate :-x
roba tipo questa
https://www.strava.com/activities/1170791435/analysis

prime due ripetute 40/20 seconde due 60/30 sempre con recupero al medio fra z3 e 4
 

ciclo_beibo

Il Superuomo
27 Aprile 2009
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di quelle che devi pedalare
esatto, mi riferivo proprio a quello ti ho confuso col tuo compare di scampagnate polarizzate :-x
roba tipo questa
https://www.strava.com/activities/1170791435/analysis

prime due ripetute 40/20 seconde due 60/30 sempre con recupero al medio fra z3 e 4

al compare di scampagnate fischivano le orecchie anche prima della citazione. :mrgreen:

si ritorna a parlare di polarizzato.
vi leggo ogni tanto ma in questo periodo la testa sta fuori da ogni schema.

ps, quello che hai linkato sono le over-under con cui mi sono divertito per un mesetto nella passata stagione, a gambe gia ben rodate.
 

fabrylama

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22 Marzo 2012
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Quando poi inizierò a farmi i miei bei giri lunghi con delle belle salite lunghe, sarà impossibile mantenere quella suddivisione percentuale, durante la settimana non avrei grossi problemi a fare allenamenti specifici o uscite "libere" polarizzando, ma poi nel week-end con salite in successione, magari intorno all'ora di percorrenza, mi ritroverò con molta Z3-4, è inevitabile per me, che su salite con pendenze medie, o vado su con il 34x28 a 160W, quindi a 10km/h :mrgreen: o intorno a FTP, quindi Z3-4 a manetta.

Come fai a rimanere con quella suddivisione percentuale?

Io non gareggio, ma con l'arrivo della bella stagione, mi faccio dei lunghi, magari in compagnia dove non si và come in una GF, ma comunque si và;
se uno gareggia, nelle GF con dislivello è inevitabile stare parecchie ore in Z3-4 nell'arco della stagione, quella percentuale và a farsi benedire, no?
Ti ha già risposto gx2, ma vorrei dirti, beato te che hai la voglia di fare ste salite di 1h in successione!! Comunque, se chi fa gare passa un tot di tempo in zII ogni we, puoi benissimo farlo anche tu senza fare gare. Altrimenti allenarsi a che serve, se non puoi fare le salite come piace a te?

Considera che disubbidire al "no zII" non vanifica tutto il tuo allenamento (non è che il threshold training classico non funziona), semplicemente richiederà un giorno in più di scarico e quindi ti toglierà tempo per qualche ripetuta in zIII. Non è poi così grave in un ottica comunque polarizzata.
 

fabrylama

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specifico. Se il nostro ciclista non è "immunizzato" per salire forte su uno scollino, oppure non ha le gambe per stare per molti km in pianura in gruppo magari con un medio vento contro....allora potremmo pensare che Polarizzare diviene "immunizzare", ma per quelle andature specifiche proposte appunto dall'allenamento.

Tieni conto che il principio di specificità in medicina... non è un principio, ma una teoria provata.
Nello sport è (ancora?) un principio, principio che ha molte eccezioni, vedi i nuotatori dei 100m che fanno ore e ore di allenamento al giorno (che di certo non è massimale).

In breve, secondo seiler e le ricerche successive, se tu sei già discretamente allenato e fai molta soglia/medio, riesci ad aumentarla e ad aumentare il tempo che sei in grado di trascorrere in quelle zone.
Se invece fai allenamenti zIII, che storicamente sono pensati come allenamenti per aumentare la vo2max, la soglia aumenta perchè trascinata in alto dall'aumento della vo2max stessa. Così come aumenta il tempo in tutte le zone.

Poi è una cosa che penso di aver detto fin dai primi post, che se uno non fa gare (o ne fa poche) si può fare (relativamente poca) zII nel we, anche solo per acquisire quella resistenza mentale ad affrontare le salite più lunghe dei classici 20'.
 

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Prima o poi troverò il tempo per scrivere uno sbrodolone su quello che ho fatto nel 2017 e quello che ho in programma nel 2018 (che parte tra due settimane), ammesso e non concesso che freghi a qualcuno :))):

Sono numerelli, concordo, però facilitano molto la vita se uno vuol fare cronoscalate, sia singole che in gruppo.
Quei numerelli ti facilitano di molto la costruzione del profilo potenza e quindi si ha un idea precisa della propria potenza sostenibile per tot tempo da soli, cosa che si può fare anche senza alcun'analisi, ma è più complicato.

Poi se si ha il w'bal in tempo reale sul computerino, si può anche decidere con più sicurezza cosa fare quando qualcuno nel primo gruppo tenta un allungo e la propria NP è molto diversa dalla Pmedia (e quindi il profilo potenza va a farsi benedire)
 

Braccio

Scalatore
27 Ottobre 2008
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Ti ha già risposto gx2, ma vorrei dirti, beato te che hai la voglia di fare ste salite di 1h in successione!! Comunque, se chi fa gare passa un tot di tempo in zII ogni we, puoi benissimo farlo anche tu senza fare gare. Altrimenti allenarsi a che serve, se non puoi fare le salite come piace a te?

Considera che disubbidire al "no zII" non vanifica tutto il tuo allenamento (non è che il threshold training classico non funziona), semplicemente richiederà un giorno in più di scarico e quindi ti toglierà tempo per qualche ripetuta in zIII. Non è poi così grave in un ottica comunque polarizzata.
Ti verrebbe anche a te la voglia se fossi circondato da queste meravigliose montagne :-)
Chiedi a [MENTION=15369]ciclo_beibo[/MENTION] che si è trasferito dal piattume del nord, al parco giochi per i salitomani.

Comunque bene, capisco meglio il perché di alcune cose che mi sfuggivano, grazie
 

fabrylama

Scalatore
22 Marzo 2012
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Al di là del metodo integralista (z3-z4 ASSOLUTAMENTE NO) ci sono molti tecnici blasonati che utilizzano un approccio con elevata polarizzazione del carico sebbene non in forma rigida (ad esempio ho visto programmi stagione 2018 dove in questo momento si inseriscono salitelle da 5-6’ in z3a/z4b...). E parlo di gente che studia e che allena con successo anche diversi professionisti. La domanda da fare sarebbe perché non sposa al 100% il metodo con totale esclusione della Z-II.

Io conosco un allenatore che ha provato, su un subset di suoi atleti (tutti amatori, qualcuno anche molto forte), a proporre il polarizzato, ma ha incontrato enormi resistenze e alla fine ha ripiegato verso un polarizato misto con piramidale.
Se non ci si riesce con gli amatori, figuriamoci se i professionisti sono disposti ad un cambio così radicale e antiintuitivo di allenamento.
probabilmente quella percentuale viene fuori un po' perchè non è solo il ciclismo ad essere stato oggetto di studio (per la corsa è molto più facile gestire le percentuali*) un po' perchè i vari campioni (elite e non) o singoli atleti (tipo quelli menzionati in una delle prime osservazioni) non saranno stati scelti a caso, ovviamente e giustamente, ma fra persone che potevano rispettare con rigore e precisione la suddetta suddivisione.
Per quanto riguarda gli alteti elite, almeno sulle prime ricerche, magari ora c'è roba diversa, non gli è stato imposto il polarizzato. Hanno solo osservato e riportato il loro metodo.
3- collegato al punto 2, alcuni dei lavori più redditizi a stagione inoltrata prevedono recuperi ad intensità medie (z3/4)
gli over/under si possono ad esempio trasformare in esercizi in cui il "recupero" diventa mantenimento esattamente a ftp.