Per me, è un'opinione personale, le manifestazioni come l'Eroica (e ce ne sono tante durante l'anno) sono il male dell'acciaio, sempre più relegato all'alias del vintage.
Tralasciando tutti i discorsi "social", che non mi interessano, benché per molti analisti sarebbero ottima materia di studio, io ritengo che il proliferare di queste manifestazioni sia un aspetto che decreti sempre più la morte dell'acciaio come materiale per realizzare bici da corsa nuove.
La percezione dell'utente è sempre più quella del "uh, guarda, che belle bici che facevano all'ora".
Chissà se le aziende che hanno a catalogo delle bici in acciaio ci pensano. Sicuramente non ne saranno preoccupate, visto che nessuno ormai basa più il suo business sul ferro; tuttavia, in generale, se ci fosse qualche iniziativa mirata a utilizzare le nuove bici in acciaio, piuttosto che quelle vecchie, secondo me sarebbe questo molto più promozionale.
Ad esempio, un criterium su pista riservato a bici d'acciaio di nuova generazione (e non come quelli di adesso, dove gli amici con la Zullo da pista sono visti come radical).
Oppure una corsa a tappe per sole bici d'acciaio, aperta a tutte le bici, non solo vintage, ma soprattutto nuove.
Una gara in MTB idem, potrebbe corrersi con telai in acciaio da quelli dei primi anni '90 a quelli nati oggi.
Abbiamo visto l'ultima Chesini che è stata postata, bellissima, ma quante ne venderanno? Perché uno dovrebbe comprarsela, se nessuno ne pubblicizza l'uso compatibile con competizioni di alto livello?
E' un peccato che il mercato stia morendo, ed è un peccato che il mercato si stia soprattutto inaridendo dall'interno, rimanendo terra di conquista per prodotti di nicchia, validissimi, ma poco usati in generale, benché meritevoli eccome.
Tralasciando tutti i discorsi "social", che non mi interessano, benché per molti analisti sarebbero ottima materia di studio, io ritengo che il proliferare di queste manifestazioni sia un aspetto che decreti sempre più la morte dell'acciaio come materiale per realizzare bici da corsa nuove.
La percezione dell'utente è sempre più quella del "uh, guarda, che belle bici che facevano all'ora".
Chissà se le aziende che hanno a catalogo delle bici in acciaio ci pensano. Sicuramente non ne saranno preoccupate, visto che nessuno ormai basa più il suo business sul ferro; tuttavia, in generale, se ci fosse qualche iniziativa mirata a utilizzare le nuove bici in acciaio, piuttosto che quelle vecchie, secondo me sarebbe questo molto più promozionale.
Ad esempio, un criterium su pista riservato a bici d'acciaio di nuova generazione (e non come quelli di adesso, dove gli amici con la Zullo da pista sono visti come radical).
Oppure una corsa a tappe per sole bici d'acciaio, aperta a tutte le bici, non solo vintage, ma soprattutto nuove.
Una gara in MTB idem, potrebbe corrersi con telai in acciaio da quelli dei primi anni '90 a quelli nati oggi.
Abbiamo visto l'ultima Chesini che è stata postata, bellissima, ma quante ne venderanno? Perché uno dovrebbe comprarsela, se nessuno ne pubblicizza l'uso compatibile con competizioni di alto livello?
E' un peccato che il mercato stia morendo, ed è un peccato che il mercato si stia soprattutto inaridendo dall'interno, rimanendo terra di conquista per prodotti di nicchia, validissimi, ma poco usati in generale, benché meritevoli eccome.