telaio Giant tcr advanced sl isp

Cancello del Roero

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Salve a tutti.
Tanto per vivacizzare la discussione sul TCR che mi sembra un poco ferma, inserisco una mia personalissima recente impressione sulla bici dopo due anni di utilizzo sperando sia utile a qualcuno.

Visto che si sta parlando TCR Advanced SL ISP voglio proporre impressioni personali che riguardanti il telaio del quale sono soddisfatto possessore.
Nonostante l'età del progetto lo trovo esteticamente bellissimo, ma qui si va a gusti. Il fatto che questo telaio sia già da diversi anni il top di gamma e non sia cambiato se non per piccole migliorie (tipo fili interni) testimonia la validità delle geometrie e la serietà del marchio che non si fa irretire da probabile facili guadagni derivanti dal cambiare più spesso le gamme per incentivare la rotazione dei mezzi da parte degli affezionati.
Ho già postato diverse "recensioni" che sono poi opinioni del tutto personali. Devo dire che a riguardo ho ottenuto risposte che confermavano in toto le mie impressioni che peraltro erano e rimangono estremamente favorevoli.
Il mio telaio preso due inverni fa e marcato Rabobank è il TCR SL ISP taglia M montato Dura ace 9000 meccanico con ruote Dura Ace C24 ed in alternativa le Miche 358 rs a profili differenziati.:mrgreen:
Le mie prime impressioni riguardavano per lo più percorsi pianeggianti (abito in pianura nella provincia di Ferrara) e collinari ed erano sempre stati estremamente positivi.
Ora dopo averlo provato su tutti i percorsi con anche giri lunghi ben oltre i 200 km non posso che confermare i giudizi più che positivi affermando con sincerità e sicurezza che è il telaio migliore che abbia mai avuto (e ne ho avuti tanti in oltre 40 anni di attività).
La bici è equipaggiata con le SH dura ace c24, molto leggere, si comporta benissimo, la sensazione di leggerezza è notevole e se non si è abituati o se si proviene da una bici di non primissima fascia inizialmente sembra persino troppo leggera con uno sterzo che va per i fatti suoi, ma ci vuole poco ad abituarsi, però all'inizio questa cosa sconcerta un poco (in positivo).
La bici in discesa è un monolite, stabile e precisa, mai in difficoltà a qualsiasi velocità. (consiglio di fare attenzione al punto dove si applica il magnete alla ruota del ciclocomputer, se avete ruote leggere bisogna fare attenzione alla questione bilanciamento, che a 30 km orari non si avverte ma a 60 o più si sente eccome con la possibilità di generare vibrazioni che possono diventare anche pericolose se vanno in risonanza).
Ho percorso molti giri da oltre 100 km soprattutto nelle strade marchigiane nel Montefeltro e romagnole e devo rilevare purtroppo, come un po' dovunque, che i manti stradali sono pessimi al limite della praticabilità in molti tratti anche non secondari, con buche e zone dove la strada è sostituita da rattoppi che fanno saltare le otturazioni dei denti. Qui non ci sono santi che tengono si vibra e si salta ed in discesa bisogna attaccarsi al manubrio per non volare via, comunque il telaio per quanto possibile assorbe molto bene anche asperità notevoli e consente velocità superiori a telai più rigidi.
Questa è stata la cosa che mi ha stupito maggiormente. Pensavo, come ho anche già detto, che la bici, visto lo slooping marcato ed i tubi di generosa sezione, per non parlare del reggisella integrato, che fosse ben più rigida di quello che invece ho rilevato.
Qui devo marcare un particolare. Non è la forcella che, come succede in altre bici, lavora per l'assorbimento delle vibrazioni, è invece la struttura tutta. Ho spesso osservato nelle mie precedenti biciclette il lavoro delle forcelle. Queste vibravano al passaggio su asperità e ruvidità del terreno consentendo così uno smorzamento dei colpi che arrivano all'avantreno.
poi c'erano forcelle che lo facevano meglio ed altre che lo facevano peggio e questo si rifletteva sul confort soprattutto dei lunghi tragitti.
Ora osservando la forcelle della mia Giant non vedo queste vibrazioni. I foderi oversize ed il canotto da 1/8 probabilmente non consentono grandi movimenti, è proprio il telaio nel suo complesso che assorbe i colpi e questo si riflette nel confort che è sicuramente superiore perchè non è solo l'avantreno che ammortizza ma tutta la struttura e la schiena ed il soprassella (per dirla alla De Zan) ringrazia. La bici rimane attaccata al terreno e ti rendi conto della velocità che fai solo guardando il ciclocomputer perchè su strada buona (quelle poche che rimangono) sembra di fare 10/15 km in meno tale è la sensazione di sicurezza che ti arriva. Il telaio nonostante le apparenze è discretamente elastico. Questa però non si deve considerare cosa negativa, un telaio non può e non deve essere troppo rigido pena il scenderne a pezzi. Il TCR ha un'elasticità "buona" cioè restituisce più di quello che toglie e questa a mio parere è una delle migliori caratteristiche del telaio.
100/150 km su strade che sembravano bombardate da ordigni a grappolo (vedi guerra di Bosnia), messe talmente male che ho optato per sgonfiare di 1/1,5 atmosfere le gomme in discesa (la cosa ha funzionato) ma quando sono sceso di bici, stanchezza a parte, tutto a posto. Per quanto mi riguarda è un grande risultato.
Solo una parola per il Dura Ace 9000. Una FAVOLA preciso e silenzioso con escursioni talmente piccole delle leve cambio che le prime volte non ero sicuro di aver variato il rapporto e guardavo la RL per confermarmi la cosa.
Sinceramente non capisco come si possa spendere tanto di più per l'elettronico visto il funzionamento delle leve del meccanico che richiedono escursioni talmente piccole per cambiare da non fare rimpiangere per nulla l'alternativa elettrica.
Leggo poi che di un telaio di 4/5 anni dopo aver rilevato una crepa nella zona reggisella GIANT lo cambia con un modello nuovo. Caspita che serietà.
Dopo 2 anni di utilizzo se dovessi per qualsiasi motivo cambiare telaio prenderei ancora ad occhi chiusi il TCR.
Saluti a tutti
 
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