i riscontri cronometrici li potranno dare (probabilmente) solo i prof.
Oppure un bravo "beta tester" di BDC forum dotato (per esempio) di Focus Izalco Max disc e Focus Izalco Max tradizionale, magari montate entrambe
Sram red 22 con
ruote analoghe (racing quattro carbon).
Allora potrebbe starci una bella recensione con una bella prova cronometrica e rispettivo video delle stesse; io la butto lì come provocazione...
mi offro pure come tester per una discesa tipo Manghen...
Cmq con la Specialissima la frenata non era così "godibile" come la Izalco Max disc, mi dispiace per i detrattori dei dischi; è come se su una auto avessimo 4 tamburi al posto dei 4 dischi...percepisci che c'è differenza, altrimenti anche sulle auto staremo frenando coi tamburi...
OVVIO che i caliper vanno bene lo stesso, sempre la funzione di freno hanno, ma un impianto idraulico ben tarato (anche pattino) è certamente più facile da percepire sulle leve, ha quel quid in più che lo fa gradire.
Poi, appena terminato il rodaggio di circa 200/250 km, la frenata che sto ottenendo con XLC semi flottanti e pastiglie resina, è davvero soddisfacente e potentissima (dischi e pastiglie vanno ogni tanto controllati che non vengano intaccati da strani oli che magari si spruzzano per lubrificare catena od altro).
A tal proposito qualche anno fa mi lamentavo della frenata disc della "no brand" e capii solo dopo aver smontato le pastiglie che era finito dell'
olio minerale sulle stesse...
al termine della discesa di Monte Corno biscottai i dischi (erano violacei) in quanto il pistoncino rimase bloccato sul disco; fu l'unico episodio negativo coi dischi, per il resto direi che l'asset ideale è stato trovato (per me).
Peso bici 6,8 kg con ultime modifiche (ruote più pesanti) e tubeless da 23.
Direi che lamentarsi sarebbe assolutamente fuori luogo.
Il tutto unito da una rigidità apprezzata pure dai prof.