Finalmente Sabato ho provato la nuova GIOS.
Faccio una piccola recensione e mi scuso per quelli non di Torino che non conoscono i luoghi.
Causa impegni personali e la scarsa disponibilità di luce in questo periodo sabato scorso, 22/11/2014, ho effettuato il primo giro con la nuova Blue Marlin in Alluminio/Carbonio targata GIOS.
Solo 65 km ma dopo due settimane di fermo causa tempaccio forse era il caso di non esagerare.
Parto attorno alle 14 da Torino SUD vicinanze Moncalieri con una temperatura di circa 10-12 gradi.
Inizio con la, per me abituale, salita verso Pecetto da Revigliasco: un modo per fare un minimo di salita anche in un giro breve. Le pendenze non sono proibitive (attorno al 5% di media) ma qualche strappetto arriva anche attorno all' 11%.
Le gambe sono oramai poco agili e il clima fresco non aiuta ma la bici ispira subito familiarità, la posizione in sella è comoda .. non sento la rigidità dell' alluminio.
Alla fine i tempi saranno più o meno quelli di sempre, come ovvio e giusto che sia, ma la sensazione è che la GIOS chieda di essere spinta di più. Il fuorisella, poi, é intuitivo, non presenta difficoltà e non si ha la sensazione di fare battute a vuoto, come mi capitava a volte con il Carbonio... forse sarà merito del carro più rigido?
Dopo la breve ascesa si punta verso Chieri con una serie di saliscendi dove la Bici si dimostra precisa e filante.
Da li un tratto di falsopiano (lievissima discesa) mi porta a Poirino con una velocità che oscilla dai 35 ai 37.
Imbocco la Direttrice per Carmagnola e viro verso Villastellone, Carignano.. Qui la velocità è di circa 30-32 km/h.
Il Sole comincia a scendere... Meglio non allontanarsi troppo da casa. Cosi tiro per Vinovo e qui il momento più impegnativo del giro.
Un ciclista, uno di quelli seri, un altro pianeta rispetto al sottoscritto, mi affianca e mi supera .. Penso :" Beato te, sei un figo.. ora se ne andrà". E invece no! Capisco dal suo atteggiamento che vuole gli stia a ruota e che gli dia il cambio.
Gli prendo la scia, siamo sotto i 40 ma è lui a tirare.. Poi un cenno inequivocabile: vuole il cambio...O porca la miseriaccia zozza... non posso farmi sta figura... tiro giù un pignone al posteriore e stringo i denti, lo passo e mi metto a tirare... la Giossina risponde immediatamente... poi, però, tenere quel ritmo per me è durissima.. per fortuna arriva la rotonda e lui devia per Candiolo, io, miracolato, tiro dritto per Stupinigi. Ho sempre pensato che Vinovo non fosse un gran posto: sto transitando davanti al centro di allenamento degli strisciati (io sono Granata fino al Midollo), e se ne uscisse uno sarei tentato di stirarlo, anche a costo di farmi la clavicola! Per fortuna, poco più avanti, prima della palazzina di Caccia, c'è la solita gentile signorina dai capelli rossi e lunghi e le gambe affusoltate che fa il tifo ogni volta che passo, aiuta anche quello. Il resto è un rientro via Nichelino ormai nel traffico cittadino.
In definitiva la Giossina vuole essere tirata, ci vorrebbe ahimè più gamba, però il tutto è stato molto divertente.